Il mio peperoncino
Il peperoncino è una pianta erbacea annuale, coltivata sia a scopo alimentare che ornamentale, in vaso o in piena terra. Il ricco contenuto in vitamine A e C lo rende un ottimo acceleratore del metabolismo, oltre ad essere molto ricco in fibre. Segui i nostri suggerimenti per prendertene cura al meglio!
Che tipo di luce e clima?
Il peperoncino cresce al meglio in posizioni soleggiate, e non sopporta bene temperature troppo basse. Nei casi particolari di alcune specie (come il Rocoto) la pianta può sopravvivere anche a temperature vicine allo zero, ma in generale quando si scende al di sotto dei 15° è meglio spostare la pianta in un luogo protetto.
Condizioni ottimali sono temperature comprese tra i 18 e i 30°, con tassi di umidità tra il 35% e il 60%
Queste condizioni climatiche e di esposizione alla luce del sole, oltre che garantirne la buona crescita, permettono alla pianta di conservare l’aroma e il sapore piccante tipico dei peperoncini!
Quanta Acqua?
La quantità di acqua dipenderà dall’esposizione al sole e dalla temperatura, ma l’attenzione principale dovrà essere rivolta all’umidità del terreno.
Il peperoncino gradisce un terreno costantemente umido, per cui sono necessarie annaffiature frequenti con molta attenzione a non creare ristagni idrici, che sarebbero molto dannosi per le radici della pianta.
È quindi fondamentale aspettare che il terreno si asciughi completamente prima di passare all’irrigazione successiva.
Che tipo di terreno?
Il peperoncino cresce bene con terreni fertili e sciolti, ben drenati e ben arieggiati, tendenzialmente sabbiosi. Un terriccio leggermente acido e con poca sostanza organica è ideale per la crescita di questa pianta, mentre terreni troppo alcalini porterebbero scompensi vegetativi e produttivi, oltre ad alterare il gusto delle bacche e ridurne molto la piccantezza.
Il terriccio biologico Verde Urbano specifico per la coltivazione dei peperoncini è composto da una miscela di torbe di alta qualità, caratterizzate da un pH ideale per la crescita rigogliosa di tutte le varietà di peperoncini dolci e piccanti, sia in vaso che in piena terra. Questo terriccio contiene una percentuale di pomice per fornire il giusto livello di areazione e umidità, necessario per evitare compattamenti del suolo e ristagni idrici, favorendo così uno sviluppo sano e rigoglioso delle radici.
Che tipo di concime?
Nella coltivazione del peperoncino i concimi troppo ricchi in azoto andrebbero generalmente evitati, poiché porterebbero ad uno sviluppo molto rigoglioso della pianta ma con un calo drastico della produzione di bacche. I concimi più adeguati sono caratterizzati da basse quantità di azoto, ma quantità elevate di fosforo e potassio che aiutano a favorire la maturazione, e di microelementi.
Se la pianta è stata già coltivata per più anni, nel momento della ripresa vegetativa di febbraio – marzo una buona concimazione azotata è invece consigliabile, per favorire la ripresa e la nuova crescita.
Il concime biologico Verde Urbano specifico per tutte le specie di peperoncino è caratterizzato da un preciso rapporto tra elementi nutritivi e aminoacidi, oltre ad essere arricchito con zolfo, un elemento fondamentale per lo sviluppo di aromi intensi. Questo concime migliora il pH del terreno per una crescita rigogliosa di piante e frutti di peperoncino, favorendo la produzione di capsaicina e quindi aumentando il grado di piccantezza. Questo concime permetterà quindi di ottenere frutti saporiti e dal colore intenso, con un utilizzo pratico grazie ai micropellet pronti all’uso.
Quando si raccoglie?
Le nascite dei primi frutti iniziano verso fine aprile o inizio maggio, mentre la raccolta delle varietà commestibili avviene quando i frutti hanno raggiunto la maturità necessaria, solitamente in agosto-settembre o quando si ha un mutamento di colore.
Il pericolo di raccolti che si spingono fino a settembre è il calo di temperature, soprattutto nel nord Italia, che rischia di provocare la morte della pianta.
Per prevenire questo rischio è possibile seminare in anticipo, in modo da arrivare ai primi di maggio con piante già abbastanza sviluppate e pronte alla produzione.§
In questo modo, in condizioni ambientali favorevoli, è possibile avere due raccolti completi nella stessa stagione!
I peperoncini infatti producono “a ciclo continuo”, quindi appena liberate dai frutti del primo raccolto fioriscono subito in modo massiccio e riparte un nuovo ciclo produttivo. Quindi con piante pronte per la prima fioritura a maggio, si può effettuare un primo raccolto a metà agosto e un secondo raccolto completo entro ottobre.
In aree geografiche caratterizzate da un clima molto mite è possibile anche effettuare un terzo raccolto per Natale!
Anticipare i tempi ha anche altri vantaggi: lo sviluppo iniziale dei frutti di peperoncino è infatti più difficile ad alte temperature. Riuscire quindi a far fiorire le piante entro giugno permette di ottenere risultati decisamente migliori, con un maggior numero di frutti.
Dopo la raccolta i frutti possono anche essere essiccati, e in questo modo potranno essere conservati più a lungo nel tempo.