La vite è coltivata principalmente per via dei suoi frutti, utilizzati per la vinificazione e il consumo fresco, ma anche a scopo ornamentale per la formazione di pergolati.
È una pianta rampicante legnosa, molto ramificata, con tronco contorto e foglie decidue. Il ceppo non supera i pochi metri di lunghezza e sostiene lunghi tralci divisi in nodi e internodi: da ogni nodo spunta una foglia, nella parte opposta un viticcio o un grappolo. Le foglie sono grandi e picciolate; i fiori, riuniti in pannocchie, piccoli e giallastri. I frutti sono bacche, chiamate acini, di diversa colorazione, e maturano da agosto alla fine di ottobre. Le moltissime varietà sono divise per utilizzo: uve da tavola, da vino, da essiccare.
AMBIENTE
Rustica e resistente, sopporta condizioni avverse ma non temperature troppo basse, che possono provocarne la morte. E’ adatta a temperature miti, con estati lunghe abbastanza da permettere la maturazione dei frutti (sono dannose le gelate autunnali precoci). Va coltivata in terreni esposti al sole e ben protetti da venti freddi: l’esposizione alla luce determina infatti il grado zuccherino degli acini. Il terreno deve essere ben drenato, profondo e fresco. La vite va messa a dimora in autunno, concimando intorno alla pianta ma stando attenti a non toccare direttamente le radici. Va potata frequentemente, sia per indirizzare la crescita della pianta nella forma voluta, sia per eliminare i rami secchi, danneggiati e che hanno prodotto nell’annata precedente.
DA SAPERE
La maggior parte delle varietà non sono in grado di autosostenersi, per questo le piante vengono fatte crescere con l’aiuto di appositi sostegni.
NUTRIZIONE E BELLEZZA
Concimare periodicamente con fertilizzante contenente azoto, fosforo e potassio.
In caso di stress ambientali, si consiglia di intervenire con un concime a base di aminoacidi.
In caso di potatura o in presenza di ferite, utilizzare una pasta cicatrizzante.
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TRAPIANTO E RINVASO
Mettere a dimora la pianta in autunno, utilizzando terriccio universale mescolato con ammendante organico, per favorire l’attecchimento.