Il porro è un ortaggio molto apprezzato per i suoi numerosi usi in cucina, grazie al suo sapore tipico ma delicato.
Il porro è una pianta a ciclo annuale caratterizzata da un bulbo poco sviluppato, foglie larghe 2-4 cm con piccioli piatti, piegati a doccia ed avvolte alla base per formare un falso frutto più o meno allungato.
Il fusto è accorciato a formare un disco appiattito, da cui si dipartono le foglie e le radici. Il falso frutto di colore bianco, può raggiungere lunghezza da 15-40 cm e assume principalmente funzione di riserva.
AMBIENTE
Il porro è un ortaggio da orto coltivato in tutta l’Italia, si adatta abbastanza bene ai climi temperati. Le temperature ottimali per la coltivazione sono comprese tra 15 e 25°C. La pianta predilige terreni sub-acidi, fertili, ben arieggiati e drenati.
Durante l’estate è consigliabile annaffiare il porro per non riscontrare problemi di stress idrici e per garantire un buon raccolto a fine ciclo.
La raccolta avviene quando il diametro dei fusti avrà raggiunto i 20-25 mm, dopo circa 3-4 mesi dal trapianto o 5-7 mesi dalla semina.
NUTRIZIONE E BELLEZZA
Nella fase di coltivazione il porro richiede un’adeguata concimazione, essenziale per garantire un buono sviluppo della pianta e per migliorare le caratteristiche qualitative del prodotto.
Per ottimizzare l’assorbimento degli elementi nutritivi e sostenere l’accrescimento e la maturazione del porro, durante il ciclo colturale è possibile intervenire utilizzando un prodotto idoneo.
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TRAPIANTO E RINVASO
La semina avviene in primavera mentre il trapianto viene effettuato nel momento in cui la pianta ha formato la quarta/ quinta fogliolina.
Prima del trapianto in piena terra, si consiglia di somministrare della sostanza organica per incrementare la fertilità del terreno e per consentire un adeguato sviluppo della coltura.