Il Diospyros kaki, comunemente chiamato kaki o caco è un albero da frutto piuttosto longevo.
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Gli alberi possono raggiungere altezze notevoli, fino a 18 – 20 metri, le foglie sono grandi, ovali, glabre e lucenti, caduche, molto spesso cadono prima della raccolta dei frutti.
Il frutto è una bacca di colore arancione, succosa o soda, con 0-8 semi che si può sviluppare anche senza la fecondazione dei fiori.
AMBIENTE
Il kaki mal sopporta il freddo e le gelate tardive, inoltre zone ventose possono creare problemi ai rami in fase di fruttificazione creando un’eccessiva sollecitazione meccanica. Si adatta bene a quasi tutte le tipologie di terreno, preferisce tuttavia terreni sciolti, ben drenati (l’eccesso idrico provoca marciume) e con salinità non eccessiva.
Il kaki è tipico di ambienti temperato-caldi anche se vi sono forti differenze varietali. L’irrigazione è poco praticata, tuttavia migliora la pezzatura dei frutti e le condizioni della pianta in periodi siccitosi. La raccolta si esegue nel periodo tra ottobre e novembre e deve considerare il completo viraggio della buccia al colore giallo/arancio. Se gustato non ancora maturo, può provocare la classica sensazione da “bocca legata”.
NUTRIZIONE E BELLEZZA
Si consiglia di somministrare sostanza organica durante le lavorazioni autunnali o primaverili.
In primavera è bene fornire un concime che contenga azoto, fosforo e Potassio. La concimazione dovrà essere spostata verso la componente azotata.
All’inizio dell’autunno, prima della raccolta, si deve ripetere la concimazione favorendo fosforo e potassio per migliorare la qualità finale dei frutti.