Pianta orticola diffusa nel sud del nostro paese, coltivata per il consumo fresco, dopo cottura ma anche crudo, per la conservazione sott’olio o come surgelato.

Pianta erbacea perenne a portamento eretto, cespitosa, con foglie grandi, pelose, in alcune varietà spinose, di colore verde-grigio. Gli scapi fiorali, capolini, possono essere tondeggianti, ovoidali o conici e si formano all’estremità del fusto e delle ramificazioni principali. I capolini vengono raccolti, prima dell’emissione dei fiori, per il consumo alimentare e possono essere di un colore che va dal verde al viola.
AMBIENTE
Il carciofo richiede un clima mite, con temperature ottimali intorno ai 14-18°C, mentre temperature inferiori ai 10°C possono compromettere la produzione e vicine agli 0°C danneggiare i capolini. Il carciofo risente anche delle temperature molto elevate, per questo in estate è in riposo vegetativo. Cresce bene in terreni fertili, sciolti, ricchi di sostanza organica. Richiede abbondanti irrigazioni, facendo attenzione ai ristagni idrici. La raccolta è scalare e avviene dall’inizio dell’estate per le colture precoci, ad ottobre per le varietà tardive.
NUTRIZIONE E BELLEZZA
La pianta necessita di un’adeguata concimazione con formulati ad elevato titolo per favorire la formazione di numerosi capolini.
In caso di stress termici utilizzare un prodotto specifico a base di aminoacidi e microelementi. Nella preparazione del terreno prima dell’impianto, concimare il terreno con un ammendante a base di leonardite.