Ecco come curare la qualità del suolo per ottenere un terreno sano in cui far crescere le verdure, anche in vaso
Tutto parte da un terreno sano: le radici delle piante devono poter trovare un suolo fertile, drenante, con una consistenza fisica idonea per garantire la stabilità delle piante (e quindi non troppo friabile) ma anche la permeabilità necessaria per lasciare alle sottili radici la possibilità di espandersi.
La terra, madre delle piante
Il ruolo del terreno non è solo quello di sostenere le piante ma anche di nutrirle, ecco perché la fertilità va tutelata a prescindere dalle necessarie concimazioni periodiche. Altrettando indispensabile è la composizione chimica: è la natura stessa a creare, nei buoni substrati, un equilibrio di fattori nutritivi di base (Azoto, Fosforo e Potassio) e microelementi necessari in piccole ma fondamentali quantità (Calcio, Ferro, Magnesio e altri sali).
Come lavorare il terreno a fine inverno
Le parcelle dell’orto che non contengono piante in produzione aspettano il nostro lavoro: zappettatura superficiale senza rivoltare in profondità, per rompere la crosta superficiale; asportazione di tutti i detriti vegetali, parti grossolane, ciottoli affiorati ed eventuali parti in plastica rimaste dalle coltivazioni precedenti (legacci e simili).
Come arricchire la fertilità naturale
Durante questo lavoro è consigliabile integrare il terreno in modo del tutto naturale, utilizzando la specialità Cifo Biotron S a base di Leonardite, per aumentare la fertilità e rendere più disponibili per le piante gli elementi nutritivi già presenti nel terreno, aumentando la capacità di assorbimento delle radici. Nelle zone dove c’è il progetto di piantare pomodori, è utile integrare con Calcio Cifo, formulato che previene e cura la carenza di Calcio nelle piante dell’orto e del giardino. La carenza di Calcio si manifesta con un generale ingiallimento su tutta la superficie fogliare e successivo seccume. I frutti manifestano caratteristiche maculature e spacchi; nei pomodori la base annerisce, nelle piante ornamentali si verificano appassimenti dei germogli e dei boccioli.
Un aspetto importante: la prevenzione della clorosi (carenza di Ferro)
Alcuni ortaggi (per esempio melone, pomodoro, lattughe, cavoli e zucchine), piante da frutto come melo, pero, pesco, albicocco, kiwi e agrumi, e tutte le piante acidofile (rododendri, camelie, azalee, ortensie…) possono manifestare sintomi di clorosi, fisiopatia da carenza di ferro (le foglie sbiadiscono lasciando evidenti le nervature e si indeboliscono). La prevenzione si attua già al momento della lavorazione del terreno e del risveglio vegetativo con Cifo Solfer – Solfato di ferro rinverdente, ammesso in agricoltura biologica: assicura una colorazione brillante delle foglie, intensifica la colorazione dei fiori e conferisce una maggiore vigoria alla pianta. Utilissimo anche nei manti erbosi dove rinverdisce e combatte la formazione di muschio.
Primi trapianti nell’orto: nutrimento a cessione graduale
Nel giro di qualche settimana sarà tempo di piantare, se già non lo è ora dove il clima è più mite. Gli ortaggi che hanno un elevato consumo di fattori nutritivi vanno aiutati fin dal momento del trapianto, per evitare che le fasi delicate delll’attecchimento e primo sviluppo avvengano in condizioni di debolezza, ma è altrettanto importante non eccedere con il nutrimento: ecco perché conviene scegliere una formulazione a cessione graduale, Cifo Concime granulare per piante da orto e da frutto, biologico, in micropellet pronti all’uso. La cessione “modulata” è perfetta per la fase primaverile senza creare stress da sovradosaggio, rispettando le quantità suggerite (80 – 120 g per m²).
Un ultimo consiglio: la protezione del terreno
Dopo aver lavorato il suolo, se le piantagioni non avvengono subito è utile coprirlo provvisoriamente con un telo di non tessuto permeabile all’aria e all’acqua, ma in grado di ridurre i rischi di germinazione delle infestanti i cui semi arrivano portati dal vento e dagli uccelli.