1 Esse microgranuli

CARATTERISTICHE

1 ESSE è un chelato di Ferro appositamente studiato per prevenire e risolvere le manifestazioni di ferro carenza in modo pratico e veloce. 1 ESSE è a base di Ferro chelato EDDHA, agente chelante in grado di offrire la massima efficacia nelle applicazioni radicali in quanto è attivo in tutte le condizioni di reazione chimica del terreno, anche in presenza di forte alcalinità. La frazione attiva, EDDHA orto-orto e orto-para, è elevata per consentire alla pianta una veloce assimilazione del Ferro contenuto e garantire un’immediata azione rinverdente e una comprovata persistenza. La formulazione microgranulare consente un utilizzo facilitato del prodotto, in quanto rende omogenea la distribuzione ed esalta le proprietà di solubilizzazione.

Epoca del trattamento:
Somministrazioni preventive: si effettuano alla ripresa vegetativa o appena compaiono i primi sintomi di carenza di Ferro (ingiallimenti internervali delle foglie apicali ben distinti dalle nervature verde intenso, scarso sviluppo dei germogli, insufficiente colorazione dei fiori, ecc.).

Somministrazioni curative: vengono eseguite quando i sintomi clorotici sono gravi con necrosi delle foglie apicali, cascola dei frutticini, scarsa vegetazione, sofferenza complessiva della pianta, ecc.

Somministrazioni di mantenimento: in frutticoltura è consigliabile distribuire 8-10 kg/ha nel periodo primaverile (1° picco di assorbimento radicale) e altri 8-10 kg/ha in autunno (in corrispondenza del 2° picco di assorbimento radicale).

CONFEZIONE

5 Kg; 20 kg

COMPOSIZIONE

Ferro (Fe) solubile in acqua 6%,
Ferro (Fe) chelato con [o,o] EDDHA 4%
Agenti chelanti: [o,o] EDDHA e [o,p] EDDHA
Intervallo di pH che garantisce una buona stabilità della frazione chelata: 3,5 – 10.


Aceto

CARATTERISTICHE

Corroborante:
Aceto è un prodotto naturale ed ecologico.

L’alta percentuale di acido acetico contenuto nel prodotto Aceto favorisce una rapida ed efficace azione corroborante.

Aceto non lascia residui sulla coltura.

Prodotto compreso nell’allegato II del DM 6793 del 18/7/2018 recante disposizioni per la produzione biologica e non soggetto ad autorizzazione presso il Ministero della Salute ai sensi del citato DM e del DPR 28/02/2012 n. 55.
ACETO non ha le caratteristiche né di un fertilizzante né di un fitosanitario ed è soggetto al codice del consumo Dlgs 206/2005 s.m.i. laddove applicabile.

CONFEZIONE

5 L; 20 L

COMPOSIZIONE

ACETO (per uso botanico)
Composizione: Aceto di vino >50%


Acini più sviluppati e caratteristiche organolettiche intensificate durante la maturazione dell’uva

Scopriamo i benefici derivanti dall’impiego dei formulati Cet 46 Green ed Ener 26 impiegati durante tutta la fase di maturazione dell’uva.

In questa fase la pianta mette in atto complessi meccanismi biochimici che si manifestano attraverso importanti trasformazioni del colore e della composizione delle sostanze aromatiche presenti nella buccia e nella polpa degli acini. 

È proprio in questa fase fenologica che diviene necessario curare ogni aspetto che possa influenzare il risultato finale, partendo dalla considerazione degli aspetti nutrizionali che coinvolgono l’intero sistema suolo-pianta, in maniera tale da ottenere la miglior qualità, in cantina così come in bottiglia. Fondamentale in questa fase assicurare all’impianto la migliore nutrizione, applicando una metodologia consolidata che può beneficiare dell’azione sinergica di due prodotti attraverso l’impiego per via fogliare di due specialità biologiche Cet 46 Green ed Ener 26.

I formulati hanno il grande vantaggio di completare la nutrizione apportando meso e microelementi specifici, prevenendo eventuali carenze nutrizionali e influenzando la qualità finale dell’uva e dei mosti.

Acini-piu-sviluppati

L’impiego in associazione dei due formulati ha mostrato risultati consolidati nel tempo.

In particolare sottoforma di:

  • Uniformità di maturazione all’interno dei grappoli;

  • Omogeneità e miglioramento dello sviluppo dei i tralci;

  • Un miglioramento della maturazione fisiologica della bacca e dei vinaccioli;

  • Miglior composizione del profilo fenolico dei mosti, con riflessi positivi sugli indici di tonalità e colore.

Cet 46 Green, specialità biologica contenente amminoacidi e micronutritivi specificatamente formulata per uniformare e migliorare i processi di maturazione di frutta e ortaggi.

Applicato durante le fasi finali permette di migliorare i processi fisiologici coinvolti nella biosintesi dell’etilene e dei pigmenti responsabili della colorazione dei frutti.

I micronutritivi presenti nel formulato agiscono inoltre come catalizzatori del metabolismo degli zuccheri e degli acidi grassi.

Acini-piu-sviluppati

Alla dose di 2 L/ha, ripetuta per 2 trattamenti, permette di ottenere un miglioramento del profilo qualitativo del prodotto alla raccolta attraverso un contenuto di polifenoli ed un grado zuccherino maggiore nel mosto a parità di pH.

Ener 26, grazie all’azione della componente organica costituita da amminoacidi, in sinergia con la componente minerale contenente potassio, zolfo, magnesio, calcio ed altri elementi in forma chelata, favorisce l’accrescimento dei frutti in via di maturazione, permette una miglior traslocazione di zuccheri e sostanze di riserva verso i frutti e determina, in associazione al prodotto Cet 46 Green un miglioramento del colore dei grappoli e degli aromi dei mosti. La massima efficacia in campo è provata con l’utilizzo del prodotto ad una dose di 4 Kg/ha, con un trattamento ripetuto 2 volte.

Per saperne di più

Scheda colturale

Obiettivi agronomici


Actinidia sotto i riflettori a Latina

Venerdì 6 dicembre 2019, presso Il Ritrovo, via Gialla 58 – Borgo Carso (LT) si terrà il convegno “Actinidia – Innovazione ed ottimizzazione della gestione agronomica e nutrizionale”. L’evento vede Cifo come sponsor ufficiale, con il patrocinio del Collegio degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati di Latina e l’Ordine provinciale dei dottori agronomi e forestali di latina.

L’evento avrà inizio alle ore 9,45 con i saluti e l’introduzione ai lavori di Massimo Andreotti, responsabile Sales Support Cifo e Fabrizio Isolani, Presidente dell’ordine degli Agrotecnici di Latina. Seguiranno diversi interventi, moderati da Lorenzo Andreotti de L’Informatore Agrario, che vedranno relatori Giovanni Fontaniello, coordinatore tecnico del Centro di Saggio Sagea con “L’importanza di gestire il fabbisogno in freddo nella coltivazione dell’actinidia”, Cristos Xiloyannis, Professore dell’università della Basilicata – “Gestione della nutrizione e dell’irrigazione per un’actinidia di qualità” e Francesco Acinapura, Sales Support di Cifo – “Metodologia e soluzioni per soddisfare le esigenze nutrizionali dell’actinidia”.

Cifo è quindi lieta di invitarvi all’evento di formazione e divulgazione su questa coltura particolarmente importante per la nostra penisola, soprattutto in questi ultimi anni dove la coltivazione del kiwi italiano ha visto una forte ripresa dopo un periodo di stasi negativa.

Sarà l’occasione perfetta per parlare della coltura regina dell’Agro Pontino, di problemi e soprattutto di soluzioni efficaci, vi aspettiamo numerosi!

Scarica la locandina e il programma dell’evento


ACTINIDIA: GLI ASPETTI NUTRIZIONALI DA OSSERVARE IN UN MERCATO SEMPRE PIÙ ESIGENTE

Il successo riscosso da questa coltura è ormai un fatto evidente: da frutto destinato a poche e ricche tavole è divenuto nel nel giro di pochi decenni un prodotto di consumo universale, sempre più comune all’interno della nostra dieta fino all’attuale rilancio grazie alla riscoperta di varietà a polpa gialla e rossa che sembrano promettere un guadagno di ulteriori spazi commerciali in GDO e mercati ortofrutticoli rispetto alle varietà tradizionali.

Anche se, nonostante il lieve calo di domanda rispetto ai mesi precedenti, il mercato attuale mantenga buone quotazioni e prezzi stabili, il reddito dell’agricoltore in campagna non gode purtroppo di questo trend positivo.

actinidia-gli-aspetti-nutrizionali

In questo senso la realtà dei fatti non sembra mostrare nessuna novità: i kiwi che si distinguono nettamente per quotazioni sono infatti quelli di grossa pezzatura, mentre quelli di piccolo calibro rimangono relegati in un segmento con prezzi sempre più al ribasso.

Come anticipato, nessuna novità sulla piazza: il mercato paga in base alla pezzatura. Ma, sebbene i prezzi medi si mantengano relativamente alti per talune classi di calibro, occorre d’altro canto che l’agricoltore realizzi comunque rese e PLV soddisfacenti per ottenere una buona remunerazione.

Affinché ciò possa avvenire occorre adottare in azienda degli accorgimenti tecnico-agronomici finalizzati a conseguire alte rese, alte pezzature e frutti con maggiore shelf life per soddisfare le necessità commerciali. Ovviamente questi obiettivi sono imprescindibili da una gestione nutrizionale oculata che tenga conto anche degli aspetti di sostenibilità dei prodotti che arrivano al consumatore.

Ma quali sono i passi da seguire?

Vediamo di fare il punto con le specialità nutrizionali messe a punto da Cifo per rispondere in maniera sinergica alle esigenze di mercato di cui abbiamo appena parlato:

actinidia-gli-aspetti-nutrizionali

Per ottenere kiwi di calibro superiore, e pezzature uniformi il prodotto ormai da anni sperimentato con successo in campo è Cifamin BK. Una specialità nutrizionale impiegabile per via fogliare in agricoltura biologica arricchita di un complesso di amminoacidi, peptidi e microelementi, appositamente studiati per sostenere e potenziare la divisione e distensione cellulare, due fasi fondamentali per sostenere la crescita di nuovi tessuti.

Per incrementare la resistenza delle piante agli stress abiotici si consiglia l’utilizzo di Macys BC 28, la specialità biostimolante di punta di casa Cifo costituita al 100% dall’estratto dell’alga gigante Macrocystis integrifolia. La caratteristica che lo rende davvero un prodotto unico nel mercato è il suo meccanismo d’azione che si avvale di un pool di sostanze biologicamente attive quali vitamine, minerali, polisaccaridi e promotori di crescita naturali che garantiscono una risposta equilibrata in casi di gelate tardive, siccità, salinità, sbalzi termici e squilibri idrico-nutrizionali.

actinidia-gli-aspetti-nutrizionali

 

Per migliorare le caratteristiche produttive e qualitative dei frutti, si riscontrano ottimi risultati tramite l’impiego di SinerVEG, biostimolante fogliare a base di estratti lignocellulosici utilizzabile in agricoltura biologica come potenziatore fisiologico della pianta. Il prodotto agisce come “booster” durante le fasi di accrescimento frutto e impiegato in actinidicoltura permette un incremento del peso medio dei frutti, del contenuto in sostanza secca ed un miglioramento del grado Brix.

L’azione sinergica è completata dal Calcisan Green, una specialità contenente Calcio e Magnesio “attivati” dall’estratto puro di Macrocystis integrifolia che funge da carrier permettendo un più rapido assorbimento degli elementi. Impiegato per via fogliare a partire dalla fase di caduta petali mostra efficacia per l’incremento di croccantezza e della conservabilità dei frutti nel post raccolta (Shelf life).

Per ulteriori informazioni e approfondimenti riguardo gli aspetti nutrizionali della coltura del kiwi consultate il catalogo prodotti

Per coltivare l’actinidia servono passione, impegno e sacrificio, guarda la storia dell’azienda agricola Miscio di Sermoneta (LT)


Actisel

CARATTERISTICHE

ACTISEL è un concime in polvere idrosolubile, ad elevata purezza, appositamente studiato per migliorare i livelli produttivi, incrementando al contempo il contenuto nutraceutico di frutta e ortaggi.

L’applicazione di ACTISEL, grazie all’elevato contenuto in magnesio e manganese altamente assimilabili, risulta particolarmente vantaggiosa su colture di vite, melo, pero, pesco e agrumi, dove oltre a contrastare in modo
efficace l’insorgenza di specifiche fisiopatie come il disseccamento del rachide, la filloptosi e il disseccamento dei rametti apicali, contribuisce a migliorare le caratteristiche qualitative delle produzione finale.

L’elevato contenuto in zolfo stimola nella pianta la formazione dei composti aromatici tipici delle crucifere (cavoli, broccoli, cavolfiore) e liliacee (aglio e cipolla) incrementando le caratteristiche qualitative di frutti ed ortaggi.

ACTISEL, inoltre, grazie alla presenza di zinco e selenio organicato con aminoacidi migliora il contenuto di antiossidanti naturali nei raccolti, incrementandone le caratteristiche nutrizionali.

CONFEZIONE

sacchetto 2,5 kg

COMPOSIZIONE

Manganese (Mn) solubile in acqua 4%;
Zinco (Zn) solubile in acqua 1,5%;
Ossido di magnesio (MgO) solubile in acqua 23%;
Anidride solforica (SO3) solubile in acqua 52%


Algacifo 3000

CARATTERISTICHE

ALGACIFO 3000 è un innovativo prodotto fertilizzante, TOTALMENTE A BASE VEGETALE, creato grazie ad un processo produttivo che consente di amplificare l’efficacia dei composti naturali contenuti nelle matrici organiche di base.
La fonte vegetale principale deriva dalle Alghe Marine Brune (Ascophyllum nodosum) originarie dei fondali rocciosi nei mari del Nord, ricca di nutrienti, vitamine, polisaccaridi e promotori naturali.
L’altra componente organica è caratterizzata da una frazione vegetale che apporta lieviti, enzimi, proteine, oligosaccaridi, acidi nucleici, ATP.
Per queste specifiche proprietà ALGACIFO 3000, somministrato durante il ciclo colturale, consente di ottenere produzioni elevate e di qualità superiore:

  • Aumento della resistenza a stress ambientali fisiologici.
  • Favorisce la fotosintesi clorofilliana con incremento della superficie fogliare e della produzione.
  • Riduce la cascola dei frutti.
  • Migliora lo sviluppo radicale nelle fasi iniziali con conseguente maggiore capacità di assorbimento dei nutrienti.
  • Riduce la suscettibilità a microcarenze.
  • Produzioni finali con elevate caratteristiche organolettiche (colore, zuccheri, ecc.), maggior peso specifico, maggior conservabilità.

CONFEZIONE

1 kg; 6 kg; 240 kg

COMPOSIZIONE

Azoto (N) organico 2%
Carbonio (C) organico totale di origine biologica 10%
pH: 7
Sostanza organica con peso molecolare nominale


ALLEGAGIONE: UN MOMENTO BASILARE PER IL TUO RACCOLTO

Il clima e l’ambiente, influenzano e regolano l’andamento fisiologico di qualsiasi specie vegetale.

In generale, le piante arboree, per superare la fase della dormienza, devono trascorrere un certo periodo a basse temperature (fabbisogno in freddo), che varia in dipendenza della specie e delle singole varietà. Soddisfatte le ore di freddo minime, le piante sono pronte per attivare i loro processi metabolici per il loro risveglio.

Durante tutta la fase vegetativa, le piante producono una serie di ormoni naturali specifici per singola fase fenologica, la quantità di questi ormoni naturali sono influenzati anche dagli andamenti climatici e da eventuali stress, al fine di ottimizzare e portare a compimento la fruttificazione è necessario attenuare tutte le influenze esterne sulla pianta.

Nelle frutticole, dapprima si ha un risveglio dei germogli a fiore, poi dopo diverse fasi fenologiche si arriva alla produzione dei frutti. A causa di fattori climatici, ambientali e fisiologici (clima, nutrizione e stato fitosanitario, nell’anno precedente), si assiste spesso ad un germogliamento irregolare che inevitabilmente si ripercuote negativamente sulla omogeneità di fioritura e di conseguenza sulla sua relativa allegagione con un aumento di costi per il prolungamento dei tempi di raccolta (maggiore scalarità di maturazione).

Molte colture, sono sensibili a questa problematica e come accade spesso da un po’ di anni a questa parte, le primavere anomale in cui si verificano frequenti sbalzi termici, accentuano tale problematica.

Cifo da 55 anni al fianco di un’agricoltura ragionata, propone una metodologia con due sue specialità, per massimizzare la ripresa delle attività fisiologiche delle piante, attraverso una serie di interventi volti a limitare il più possibile la scalarità e ad uniformare il germogliamento e fioritura, evitando i fenomeni di mancata allegagione per ottenere produzioni sostenibili e di alta qualità.

La caratteristica della metodologia Cifo durante le prime fasi delle colture frutticole, è quella di ottenere:

  • mitigazione degli stress termici;
  • uniformità di germogliamento;
  • uniformità di fioritura;
  • uniformità d’allegagione;
  • uniformità di sviluppo e maturazione frutti.

Vediamo come:

Macys BC 28

Macys BC 28 è un prodotto esclusivo Cifo, si tratta di concentrato puro di alga Macrocistys Integrifolia che incrementa le resistenze naturali delle piante, aiutandole e supportandole nei massimi momenti di richiesta energetica e di stress, grazie all’elevato contenuto di vitamine, amminoacidi, laminarine, alginati, e ormoni naturali.

Il prodotto permette una ripresa ed un superamento veloce agli stress ambientali ed agisce come termoregolatore attenuando gli sbalzi termici, fornendo direttamente energia dall’elevato contenuto di carboidrati presenti.

La Macrocistys Integrifolia inoltre, cresce in un areale marino molto difficile (temperatura e profondità). Proprio grazie a questa tipologia di ambiente è ricca di regolatori di crescita naturali, che danno un supporto ulteriore durante le prime fasi di formazione dei fiori e dei frutti, in quanto grazie all’azione ormon-like permette alla pianta un aumento di allegagione e pezzatura dei frutti

ERT 23 plus

Ottenuto tramite un processo produttivo ad elevato livello tecnologico che attiva la frazione minerale con matrici organiche di qualità. Ert 23 Plus si utilizza tramite applicazioni fogliari da rottura gemme, fino a caduta petali.

Le applicazioni consentono di uniformare germogliamento e fioritura, favorendo il corretto sviluppo degli organi fiorali (maschili e femminili), potenziando i processi di allegagione dei frutti.

Ert 23 Plus è ricco di Triptofano levogiro attivato, che entra nel processo metabolico naturale di formazione delle auxine endogene, rispettando totalmente la fisiologia naturale della pianta. Gli altri componenti, agiscono in sinergia tra loro e consentono alle piante di regolarizzare i processi di fecondazione e allegagione, anche in situazioni di stress ambientale, come ad esempio i ritorni di freddo che spesso si verificano in frutteto durante la fioritura.

Cifo per il biologico, propone delle soluzioni efficaci basate su una metodologia simile, impiegando materie 100% BIO, anche queste rispettose dell’ambiente e degli insetti pronubi, appositamente studiate per avere un ottimo risultato finale e sostenibile con la tipologia di agricoltura attuata.


ANALISI DEL TERRENO: COME E PERCHÈ FARLE

Le analisi del terreno rappresentano uno strumento indispensabile per poter definire un corretto piano di concimazione: le analisi del terreno permettono infatti di pianificare al meglio le lavorazioni, l’irrigazione, di individuare gli elementi nutritivi eventualmente carenti, o rilevarli se presenti in dosi elevate, così da poter diminuire la dose di concimazione: in generale queste analisi permettono quindi l’individuazione di carenze, squilibri od eccessi di elementi.

Grazie all’analisi del terreno è quindi possibile dedurre la giusta quantità di fertilizzante da distribuire (in quanto eccessi di elementi nutritivi, in particolare abbondanza di nitrati e fosfati, possono portare a fenomeni di inquinamento delle falde acquifere a causa di fenomeni di dilavamento, e più in generale al cosiddetto fenomeno di eutrofizzazione ed in ultimo, ma non da meno, uno spreco inutile in termini monetari per l’agricoltore).

È possibile dire che siano quindi uno strumento polivalente, in quanto consentono da un lato all’agricoltore di fare trattamenti più mirati da alzare al massimo i margini di guadagno, mentre dall’altra parte consentono di evitare sprechi dannosi in primis per l’ambiente stesso.

In linea generale, le analisi del terreno si effettuano generalmente ogni 3-5 anni o all’insorgenza di una problematica riconosciuta. È buona norma non effettuare le analisi prima di 3-4 mesi dall’uso di concimi o 6 mesi nel caso in cui si siano usati ammendanti (si rischierebbe di sfalsare il risultato finale).

 

Le fasi principali delle analisi sono:

  • Campionamento del terreno (fase cruciale per la buona riuscita dell’analisi stessa, spesso sottovalutata: è importante che il campione sia rappresentativo di tutto l’appezzamento). Le linee guida generali che sarebbe opportuno seguire sono:
  • L’area soggetta al campionamento deve essere stata sottoposta alle medesime pratiche agronomiche;
  • Non prelevare il campione nei pressi di fossi, corsi d’acqua e capezzagne;
  • Il prelievo deve avvenire in modo del tutto casuale all’interno dell’area;
  • La profondità di prelievo segue la profondità di aratura, quindi indicativamente dai 5 ai 50 cm (i primi 5 cm di terreno sarebbe meglio eliminarli dal campione);
  • La campionatura andrebbe effettuata facendo intercorrere almeno 3 – 4 mesi dall’ultima concimazione (che diventano 6 nel caso di apporto di ammendamenti).

È buona norma, inoltre, evitare di mescolare il campione di terreno tramite attrezzature sporche, che potrebbero così contaminare e compromettere le analisi. L’ideale sarebbe proprio quello di miscelare il campione semplicemente a mani nude.

  • Scegliere i parametri da analizzare e presso quale laboratorio rivolgersi: le tipologie di analisi si distinguono in linea generale in analisi dette “di base”, quelle necessarie e sufficienti ad identificare le caratteristiche fondamentali del suolo e la dotazione di elementi nutritivi, alla stima delle unità fertilizzanti dei macroelementi (Azoto, Fosforo, Potassio) da distribuire al terreno. Le analisi di base comprendono quindi:
  • Scheletro
  • Tessitura
  • Carbonio organico
  • pH del suolo
  • Calcare totale e calcare attivo
  • Conducibilità elettrica
  • Azoto totale
  • Fosforo assimilabile
  • Capacità di scambio cationico (CSC)
  • Basi di scambio (K scambiabile, Ca scambiabile, Mg scambiabile, Na scambiale)
  • Rapporto C/N
  • Rapporto Mg/K

Per quanto riguarda invece le analisi accessorie, si può generalizzare dicendo che sono tutte quelle analisi che vengono richieste in seguito a situazioni pedologiche anomale, correzioni del terreno, esigenze nutritive particolari della coltura, fitopatie e via discorrendo. I parametri che rientrano tra le analisi accessorie sono i seguenti:

  • Microelementi assimilabili (Fe, Mn, Zn, Cu);
  • Acidità;
  • Boro solubile;
  • Zolfo;
  • Fabbisogno in calce;
  • Fabbisogno in gesso;
  • Analisi fisiche.
  • Interpretazione dei risultati analitici: Una volta effettuate le analisi nella maniera più impeccabile possibile, è altrettanto importante l’interpretazione stessa dei dati analitici ottenuti.

 

Cifo, nello specifico, oltre ad offrire la possibilità di usufruire del servizio di analisi del terreno con un laboratorio attrezzato in modo idoneo a questo tipo di analisi e con personale altamente qualificato, nel redigere il certificato accompagna i risultati analitici a giudizi sul terreno e raccomandazioni di natura agronomica, e ad un diagramma sulla dotazione dell’elemento nel suolo.

Oltre a tutto questo, Cifo mette sempre a disposizione dei suoi clienti la preparazione e l’esperienza dei suoi tecnici operanti sul campo, i quali si rendono disponibili anche per la lettura dei dati insieme al cliente ed alla stesura di un piano di concimazione personalizzato in base alle singole esigenze di ciascun agricoltore.

Il servizio Cifo viene poi arricchito delle analisi fogliari, utili per eseguire una verifica delle strategie adottate per la coltura e per evidenziare carenze che andranno a manifestarsi nel corso dello sviluppo colturale.


ANALISI FOGLIARE: UNO STRUMENTO DA NON SOTTOVALUTARE

Le analisi del terreno rivestono un’enorme importanza e al contempo sono un aiuto fondamentale per l’agricoltore in quanto grazie ad esse riesce ad impostare al meglio il suo piano di concimazione da effettuare, conoscendo la fertilità residua nel terreno e studiando ad hoc la quantità di sostanze nutritive da apportare, per aumentare la produttività del terreno stesso operando però nel rispetto delle buone pratiche di sostenibilità ambientale.

Da qui è nata l’esigenza di avere a disposizione uno strumento che permettesse all’imprenditore agricolo di conoscere “in tempo reale” la situazione nutrizionale delle piante, in modo tale da poter intervenire tempestivamente in caso di eventuali eccessi/carenze, da non lasciare quindi la pianta in uno stato di stress prolungato, o addirittura la possibilità di poterle prevenire prima ancora della loro insorgenza.

Infatti anche le foglie, come il terreno, se interrogate nel modo corretto sono in grado di fornire indicazioni molto utili sulla salute delle piante. In particolare, rivelano l’effettivo stato di nutrimento della coltura, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo: il dato qualitativo si riferisce al rapporto ottimale tra le differenti sostanze nutritive, mentre quello quantitativo riguarda la percentuale di nutrienti che la pianta è riuscita effettivamente ad assorbire.

Le analisi fogliari che vengono effettuate sono quindi di tipo chimico e multi residuale; è importante che i campioni che vengono consegnati al laboratorio d’analisi rispecchino il più possibile lo stato nutrizionale della pianta: bisogna prestare molta attenzione durante la fase di prelievo, in modo da non sfalsare i risultati.

Le foglie dovranno essere mature, ma poco oltre il periodo giovanile e senza danni causati nè da agenti biotici nè abiotici; è inoltre buona pratica effettuare il prelevamento alla stessa altezza ma da differenti lati della pianta.

 

Esiste inoltre un periodo ideale per fare le analisi fogliari e dipende principalmente dalle specie alla quale appartiene la pianta: per i fruttiferi, ad esempio, il periodo ideale è durante la seconda settimana di fioritura; per la vite invece il periodo ideale va invece da fine fioritura fino all’inizio dell’autunno.

Una volta pervenuti i campioni al laboratorio, questi devono seguire un preciso procedimento di preparazione all’analisi versa e propria: le foglie vengono sempre lavate con acqua distillata leggermente acidulata (può essere utilizzato acido citrico, acido ascorbico e così via), per eliminare qualunque tipo di impurezza in quanto potrebbero essere contaminate non solo da concimi fogliari ancora non assorbiti ma anche da altri trattamenti (per esempio trattamenti rameici).

Altro passaggio importante è la spicciolatura della foglia prima del lavaggio, in quanto il picciolo ha caratteristiche diverse e, se interessano i dati sul picciolo, questi vengono tolti e determinati a parte.

Infine la foglia spicciolata, lavata ed asciugata, viene prima essiccata in stufa a 105°C per poi essere macinata finemente e procedere all’analisi vera e propria.

 

Cifo, da sempre dalla parte degli agricoltori e di un’agricoltura sostenibile, comprendendo bene l’importanza che le analisi fogliari ricoprono nel quadro di una nutrizione equilibrata, efficace ed a basso impatto ambientale, offre tra i propri servizi anche quello dell’analisi fogliari, disponendo infatti di laboratorio attrezzato e personale qualificato e competente.


Assoenologi riparte da Verona

Dal 25 al 27 marzo 2022 si svolgerà il 75° Congresso nazionale di Assoenologi, il primo grande evento in presenza, dopo quasi due anni segnati dall’emergenza Covid.

A fare da cornice a questo evento non poteva che essere Verona, la città che ospita la più importante fiera al mondo dedicata al vino e che a ottobre si è presentata in edizione ridotta.

Se Vinitaly Special Edition ha segnato in qualche modo la ripresa del business, il 75° Congresso di Assoenologi vuole spalancare alla vista nuovi scenari, nei quali proseguire una lunga storia, che quest’anno celebra i suoi primi 130 anni.

Non è sbagliato pensare a questo appuntamento come a un momento di rinascita, determinante per la ripresa del settore vitivinicolo, ma soprattutto per l’associazione e per tutti i professionisti che rappresenta.

Siamo particolarmente felici di essere presenti a Verona, per noi di Cifo, da anni al fianco di Assoenologi, solitamente il congresso segna un momento di confronto importante con gli operatori del settore – dice Pierluigi Picciani, direttore commerciale e marketing di Cifo – Ma quest’anno ritrovarsi in presenza significa molto di più, significa salutare vecchi amici ed essere testimoni della ripartenza, dopo mesi di sofferenza.

Siamo certi che sarà un grande Congresso!

Scopri di più sul sito di Assoenologi


Attraverso #diversityinagriculture, celebriamo la varietà dei talenti.

Celebrare la diversità di persone, background e competenze nell’agricoltura contribuisce a creare un ambiente più ricco di prospettive, promuovendo l’innovazione e affrontando le sfide del settore in modo più completo e globale.

Nel mese di ottobre appena passato, alcune ricorrenze speciali ci hanno ricordato il ruolo cruciale che tutti i professionisti del settore agricolo rivestono all’interno delle proprie comunità.

Il 12 ottobre si è celebrata la Giornata Nazionale degli Agricoltori americani.

Il 15 ottobre è stata la Giornata Internazionale delle Donne delle aree rurali.

Il 16 ottobre abbiamo festeggiato la Giornata Mondiale dell’Alimentazione.

Il 22 ottobre si è tenuta la Giornata Mondiale della Semina.

Da un lato dell’oceano all’altro, alcuni dei nostri colleghi più esperti e preparati hanno condiviso storie, tendenze, aspirazioni e dato qualche piccolo suggerimento ai giovani che vogliono lavorare in questo settore.

Con #diversityinagriculture, in Huber AgroSolutions (HAS) celebriamo la straordinaria varietà di talenti della nostra squadra globale.

Fabrizio Bolognini, Customer Care Manager Italia Cifo

fabrizio bolognini

 

Perché hai scelto di lavorare in questo settore?

Sin da giovane ho nutrito un profondo interesse per il mondo dell’agricoltura. E fin dai primi passi della mia carriera, CIFO ha rappresentato una presenza rilevante in questo affascinante universo.

La mia avventura in CIFO ha preso il via il 1 settembre 1997, quando, all’età di 25 anni, sono stato accolto nella squadra. In quel momento, la mia esperienza nel settore era pari a zero; prima di questa opportunità, le mie competenze erano limitate al contesto lavorativo d’ufficio.

Qual è la tua visione dell’evoluzione delle pratiche agricole a livello globale per un futuro più verde? Ci sono tendenze o innovazioni che ti entusiasmano particolarmente?

L’agricoltura è da sempre uno dei motori per la crescita del benessere umano, personalmente, credo che si dovrebbe puntare con decisione sull’innovazione per creare prodotti sempre più sostenibili dal punto di vista ambientale.

Se dovessi dare un consiglio ai giovani professionisti in campo agricolo, cosa diresti?

Il mio consiglio fondamentale per i giovani che intendono intraprendere una carriera nell’agricoltura è quello di fare della tecnologia il perno centrale della gestione della propria aziende agricola. La tecnologia rappresenta un catalizzatore indispensabile per trasformare le prassi agricole tradizionali in modelli più avanzati, sostenibili ed efficienti.

In sintesi, investire in tecnologia rappresenta la chiave per il successo e la sostenibilità nell’agricoltura moderna.

Scopri di più sulla campagna diversityinagriculture di Huber Agro Solution


Azomin

CARATTERISTICHE

AZOMIN è un concime organico liquido in grado di fornire Azoto sotto forma proteica e aminoacidica derivante da tessuti animali.

L’Azoto aminoacidico svolge soprattutto a livello fogliare una pronta azione stimolante sui processi biochimici accelerando l’attività enzimatica delle piante.

La formulazione liquida e solubile in acqua permette un versatile utilizzo di AZOMIN nella concimazione fogliare e nella fertirrigazione.

L’uso di AZOMIN porta perciò ai seguenti risultati pratici:

  • Rapida crescita equilibrata e superamento di fasi delicate
  • Nutrizione azotata più efficiente per la possibilità di somministrare aminoacidi prontamente disponibili per la sintesi proteica
  • incremento della superficie fogliare e conseguente aumento della sintesi degli zuccheri (fotosintesi clorofilliana)
  • Maggiore produttività delle colture e pezzatura equilibrata dei frutti con caratteristiche qualitative migliori
  • Rapida ripresa vegetativa dopo cause ambientali avverse, come siccità, grandinate, gelate tardive, ecc.
  • Incremento della produttività in orticoltura evitando il deposito dannoso dell’Azoto nitrico nei tessuti
  • Veicola gli elementi nutritivi attraverso la cuticola favorendone la penetrazione a livello fogliare e radicale.

CONFEZIONE

12 kg; 24 kg; 1000 kg

COMPOSIZIONE

Azoto (N) organico 5%,
Azoto (N) organico solubile 4,5%,
Carbonio (C) organico di origine biologica 10%.


AZOMIN E SINERGON 3000, QUANTITÀ E QUALITÀ IN CEREALICOLTURA BIO

Per la cerealicoltura biologica, nelle fasi di post-accestimento, di pre-fioritura e su foglia a bandiera la strategia vincente è l’utilizzo combinato di Azomin e Sinergon 3000

Grazie alle componenti naturali presenti in entrambi i formulati e all’elevata concentrazione di amminoacidi e peptidi, derivanti da un processo di idrolisi enzimatica, si ottengono sostanze biologicamente attive e in grado di essere facilmente assimilate dalle piante.

In particolare Azomin aiuta il grano a migliorare l’assimilazione degli elementi nutritivi, apporta azoto e carbonio organico utili, nella fase di post-accestimento a soddisfare l’esigenza azotata della coltura.

La sinergia si completa con Sinergon 3000 che, grazie alle componenti biologicamente attivi, che hanno permesso la registrazione del prodotto come biostimolante ad azione specifica, aiuta il grano a superare con facilità i momenti di stress ambientali e fisiologici, in particolare, nel post-accestimento aiuta a riprendere l’attività fisiologica del grano dopo la fase invernale, in pre-fioritura migliora la formazione della spiga grazie all’azione “hormone like” e su foglia a bandiera incrementa l’accumulo di proteine nella granella grazie ai peptidi e polipeptidi che lo compongono.

Su grano biologico in post-accestimento e foglia a bandiera, Cifo consiglia l’utilizzo fogliare combinato di Azomin e di Sinergon 3000 alle seguenti dosi:

Fine accestimento: Azomin 8 kg/ha + Sinergon 3000 3 kg/ha

Foglia a  bandiera: Azomin 12 kg/ha + Sinergon 3000 3 kg/ha

Cerealicoltura Bio

Bagnante Cifo

CARATTERISTICHE

BAGNANTE CIFO agisce abbassando la tensione superficiale ed è pertanto in grado di svolgere un’azione bagnante ed adesivante in abbinamento ai prodotti fitosanitari utilizzati per la difesa da malattie e fitofagi e per i trattamenti diserbanti.

Tale azione si traduce in minori perdite di prodotto nel momento del trattamento, minor rischio di dilavamento ed in generale maggior efficacia soprattutto nei trattamenti su superfici fogliari difficili da bagnare sia per caratteristiche proprie (es.presenza di cere o peli) sia per andamenti stagionali avversi (stress idrici).

Nei trattamenti insetticidi BAGNANTE CIFO è particolarmente utile nei confronti di fitofagi protetti da loro secrezioni, quali ad esempio afidi e cocciniglie

Registrazione del Ministero della Sanità n. 7020 del 26/03/1987

CONFEZIONE

1 L; 5 L; 10 L

COMPOSIZIONE

100 g di prodotto contengono:
Alcool isodecilico etossilato puro (CAS 78330-20-8) g 10 (= 100 g/l)
Coformulanti q.b.a g 100


Bio-Global L

CARATTERISTICHE

BIO-GLOBAL L è un formulato a base di fitormoni sviluppato per ottenere i migliori risultati sulle colture in termini di: sviluppo vegetativo, anticipo della fioritura e maturazione, aumento dell’allegagione, uniformità di pezzatura dei frutti e migliore pigmentazione della buccia.

Registrazione n. 11705 del 17/07/2003 del Ministero della Salute

CONFEZIONE

1 L; 5 L

COMPOSIZIONE

NAA (acido alfa-naftalenacetico) puro 0,89% (= 10,8 g/l)
Acido Gibberellico puro 0,45% (= 5,4 g/l)


Biolight

CARATTERISTICHE

BIOLIGHT è un formulato in polvere, completamente solubile, indicato per migliorare il livello qualitativo delle produzioni orto-frutticole.

Le pregiate materie prime, tutte di origine organica, e l’alto livello tecnologico produttivo permettono di ottenere un concime ad elevata concentrazione aminoacidica, da utilizzarsi a dosi ridotte, tramite applicazioni fogliari.

L’Azoto presente in forma organica, associato ad uno specifico rapporto tra aminoacidi, favorisce lo svolgimento dei processi fisiologici della pianta quali la sintesi proteica, la maturazione e la differenziazione delle gemme nelle piante da frutto.

Il formulato è arricchito con microelementi chelati e altre sostanze naturali derivanti dalle matrici organiche di base, che agiscono nel processo di fotosintesi clorofilliana, nella formazione del colore e degli aromi di frutta, ortaggi e fiori, oltre che nel contenuto zuccherino.

Il normale utilizzo di BIOLIGHT porta ai seguenti risultai pratici:

  • Potenziamento della fotosintesi clorofilliana
  • Migliore qualità in frutti, ortaggi e colture floricole
  • Maggiore accumulo zuccherino, colore, sapore e aromi
  • Maggior nutrimento delle gemme a fiore per l’anno successivo

CONFEZIONE

200 g; 400 g

COMPOSIZIONE

Azoto (N) organico 7%,
Ossido di magnesio (MgO) solubile in acqua 2%,
Ferro (Fe) solubile in acqua 0,5%,
Ferro (Fe) chelato con DTPA 0,5%,
Manganese (Mn) solubile in acqua 0,2%,
Manganese (Mn) chelato con EDTA 0,2%,
Zinco (Zn) solubile in acqua 0,2%,
Zinco (Zn) chelato con EDTA 0,2%.
Agente chelante per il ferro: DTPA
Intervallo di pH che garantisce una buona stabilità della frazione chelata: 2-7,5
Agente chelante per il manganese e lo zinco: EDTA.
Intervallo di pH che garantisce una buona stabilità della frazione chelata: 2-10.


Biostimolanti: un approccio nutrizionale integrato e sostenibile.

La tempesta perfetta

Oltre al già trattatissimo tema del cambiamento climatico, gli agricoltori stanno vivendo questi ultimi anni come incredibili.

Incredibili nel senso delle condizioni eccezionali che si sono venute a creare, in un contesto che gli operatori del settore hanno già definito come “la tempesta perfetta”.

Per chiunque si occupi di agricoltura sorge dunque spontanea la domanda:

Quali sono gli ingredienti che hanno visto generare questa “tempesta perfetta”?

Analizzando a posteriori la situazione che si è venuta a creare nei mesi scorsi, è evidente che ci si trova davanti ad una crisi globale che fa riflettere e fa emergere la necessità di ripensare alle tecniche colturali tradizionali, con fattori che inevitabilmente cambieranno in maniera radicale il modo di programmare l’acquisto e l’utilizzo degli input.
Da un lato, come appena accennato, ci si trova di fronte ad una situazione in cui il prezzo delle materie prime impiegate nei fertilizzanti tradizionali ha raggiunto, se non superato, soglie che non si registravano dal 2008, anno in cui il prezzo dell’urea è aumentato del 120%.

biostimolanti-un-approccio-nutrizionale-integrato-e-sostenibile

 

Se oltre a questo fattore si sommano, in un’ottica più di lungo periodo, anche i recenti impegni in ottica di incremento della sostenibilità in agricoltura con la recente implementazione del Green Deal e della strategia Farm to Fork, è facile comprendere il ruolo che rivestiranno i biostimolanti nel prossimo futuro: non solo razionalizzazione degli interventi agronomici ma anche utilizzo più consapevole delle risorse suolo, acqua ed energia che contribuiscono a migliorare rese e qualità delle produzioni.

Potrebbero i biostimolanti contribuire a ridurre l’utilizzo dei fertilizzanti tradizionali?

La risposta in questo caso è un chiaro sì.

biostimolanti-un-approccio-nutrizionale-integrato-e-sostenibile

 

Da oltre 50 anni Cifo crede ed investe in ricerca nel settore dei biostimolanti, sforzandosi di comunicarne il giusto posizionamento: sono e saranno soluzioni complementari, soprattutto in grado di migliorare l’assorbimento e l’utilizzo dei nutrienti, incrementare la tolleranza a condizioni di crescita difficili, nonché di ridurre la quantità di fertilizzanti di cui le piante hanno bisogno per garantire rese e qualità soddisfacenti.

In questo senso i biostimolanti rappresentano una strategia ormai affermata e negli anni anche il catalogo Cifo si è ampliato comprendo un largo spettro di target agronomici connessi a quelli nutrizionali.

biostimolanti-un-approccio-nutrizionale-integrato-e-sostenibile

 

Alcune specialità quali Radicifo L 24, Sinergon R promuovono la crescita delle radici, aumentano l’assorbimento di acqua e quindi rendono più facile per le piante resistere a condizioni di siccità, altre classi di biostimolanti consentono alle piante di tollerare meglio temperature molto alte o molto basse. Ed è proprio da queste esigenze che sono nati biostimolanti quali Macys BC 28, Algacifo 3000 e intere linee di prodotto come nel caso della Linea Sinergon; specialità quali Ert 23 Plus aiutano invece gli agricoltori a temporizzare la fioritura e l’allegagione.

biostimolanti-un-approccio-nutrizionale-integrato-e-sostenibile

 

Prodotti come Cet 46 Green, Ener 26, Cifamin BK e Sinerveg vanno a coprire le esigenze produttive in termini quanti-qualitativi.

Come appena accennato, un altro elemento che rimbalza spesso all’interno dei tavoli di discussione è quello che riguarda il loro ruolo in un contesto di cambiamenti che coinvolgono anche la politica ambientale. Come gli altri settori anche quello agricolo produce degli impatti sull’ambiente ed ormai è necessario controllare l’effetto di ognuno degli input impiegati per la produzione. Anche i fertilizzanti e la tecnologia che è dietro al loro sviluppo si stanno adattando ed evolvendo verso le attuali esigenze, con un impegno sempre maggiore per le case produttrici. Alle stesse si chiede sempre più uno sforzo per incrementare la sostenibilità delle soluzioni proposte ed in tutto questo andrebbe chiarito:

Quale sarà il loro futuro in un contesto dov’è richiesta la riduzione di tutti gli input impiegati in agricoltura?

La strategia europea Farm to Fork chiede una riduzione del 50% dell’uso di pesticidi chimici, una riduzione delle perdite di nutrienti di almeno il 50% e una riduzione dell’uso di fertilizzanti di almeno il 20% entro il 2030. Inoltre, mira a raggiungere il 25% dei terreni agricoli in agricoltura biologica. E mentre la maggioranza dell’opinione pubblica è convinta che miglioramenti genetici e varietà migliori saranno la chiave per raggiungere questi obiettivi, meno persone sono consapevoli che anche i biostimolanti, attraverso una maggiore efficienza, giocano un ruolo fondamentale contribuendo a raggiungere obiettivi politici come la riduzione delle applicazioni di fertilizzanti (strategia Farm to Fork) e a realizzare un’agricoltura rispettosa dell’ambiente.

biostimolanti-un-approccio-nutrizionale-integrato-e-sostenibile

 

Gli stessi rappresentano oggi delle soluzioni concrete per il mantenimento, miglioramento o persino il ripristino della salute del suolo. Mentre alcuni biostimolanti promuovono la crescita delle radici e la massa radicale si sviluppa nel terreno, una considerevole quantità di carbonio viene intrappolata nel suolo. Biostimolanti microbici quali Blok L e Blok Sinergy migliorano la micro-biodiversità del suolo. Un suolo sano fornisce diversi servizi ecosistemici, tra cui la protezione dall’erosione, la ritenzione di acqua e sostanze nutritive e il sequestro del carbonio.
Chiarito il ruolo fondamentale che rivestono i biostimolanti, sia per gli aspetti ambientali che per gli aspetti prettamente agronomici rimane solo una cosa da chiedersi:

Quale vantaggio economico ne trae l’agricoltore attraverso un loro impiego?

La risposta in questo caso si ricollega a tutti i punti appena delineati: al fine di massimizzare il ritorno del capitale investito tutte le strategie suggerite dai protocolli agronomici Cifo prevedono un impiego dei biostimolanti in sinergia con specialità nutrizionali appartenenti ad altre categorie di prodotto. L’effetto di questa sinergia è un risparmio in termini di minori quantitativi impiegati (acqua e fertilizzante). L’inserimento degli stessi biostimolanti all’interno dei piani di nutrizione consente, non di rado, di ridurre di oltre il 30 % il quantitativo di fertilizzante convenzionale generando quindi un risparmio per l’agricoltore in termini di minori costi.

Questo grazie all’incremento di efficienza nutrizionale conferita dai biostimolanti che consente di realizzare anche maggiore rendimento delle rese.

Risultati simili sono ormai alla portata di tutti ma ottenerli implica un’ evoluzione nell’ottica del “ho fatto sempre così”.


Biotron

CARATTERISTICHE

BIOTRON è un ammendante naturale a base di Lignite, matrice organica ad alto contenuto di sostanze umiche, proveniente dalle più fertili foreste europee, che ha subito solamente un processo di macinatura e vagliatura per lasciarne inalterata la ricca composizione originaria.

BIOTRON si presenta in forma di pellet di colore scuro, di dimensioni adatte per eseguirne la distribuzione al terreno con le normali attrezzature spandiconcime.

L’elevato potere ammendante di BIOTRON è fornito dalla matrice vegetale, altamente umificata, che consente di migliorare le caratteristiche chimico-fisiche del terreno, aumentare la fertilità del suolo, favorire la germinazione dei semi nonchè la formazione di nuove radici e la crescita delle piante.

Grazie all’alto grado di umificazione, BIOTRON, riesce a veicolare i nutrienti contenuti nel suolo all’interno delle piante e a migliorarne l’assorbimento da parte della pianta svolgendo un’azione di complessazione, tipica degli estratti umici.

L’impiego di BIOTRON è consigliabile su tutte le specie coltivate (erbacee, arboree, orticole, floricole) e in particolare nei terreni poveri di sostanza organica.

CONFEZIONE

25 kg

COMPOSIZIONE

Carbonio (C) organico 42% di origine biologica sul secco;
Carbonio (C) umificato sul secco 24%; grado di umificazione 95%.


Biotron S

CARATTERISTICHE

BIOTRON S è Leonardite estratta nei migliori giacimenti di sostanze umiche naturali del continente europeo.
L’alto contenuto in sostanza organica totale e in Carbonio organico di origine biologica sono indice di elevato valore ammendante.
L’alto contenuto di sostanza organica in esso presente è caratterizzato da un valore elevato (93%) di sostanza organica umificata che si traduce in una percentuale di acidi umici e fulvici davvero unica in natura.

Gli acidi umici e fulvici, ceduti gradualmente dal prodotto, si combinano con le particelle dei terreno dando luogo a complessi colloidali umo-argillosi non dilavabili e svolgono tutte le azioni chimiche e biologiche tipiche dell’humus.
Il prodotto contiene inoltre Azoto organico (1,3%) che esplica un’azione di stimolo prolungato sulla pianta, oltre a quantità apprezzabili di meso e microelementi in forma disponibile per le colture.
L’impiego di BIOTRON S è consigliabile su tutte le specie coltivate (erbacee, arboree, orticole, floricole) e particolarmente nei terreni poveri di sostanza organica.

Le operazioni di macinatura e di vagliatura della Leonardite che caratterizza BIOTRON S sono predisposte per ottenere delle dimensioni polverulente tali da conferire al prodotto maggiore superficie di assorbimento, aumentandone di conseguenza l’efficacia chimico-fisica.
L’incorporamento nel terreno, anche se non strettamente necessario, è comunque utile per rendere più pronta e uniforme la sua azione.

CONFEZIONE

30 kg

COMPOSIZIONE

Carbonio (C) organico di origine biologica 34%;
Azoto (N) organico 1,3%;
sostanza organica 68%;
sostanza organica estraibile in percentuale sulla sostanza organica 70%;
sostanza organica umificata in percentuale sulla sostanza organica estraibile 93%;
pH (in acqua-rapporto 1:2) 6,5-7,0


Blok 5

CARATTERISTICHE

BLOK 5 è un concime liquido a base di microelementi catalizzatori (rame, manganese e zinco) e coformulanti organici, appositamente studiato per prevenire e curare fisiopatie nutrizionali ed incrementare la resistenza della pianta a stress di natura parassitaria (funghi e batteri).

BLOK 5, infatti, grazie alla presenza di specifici elicitori, induce nella pianta la biosintesi di metaboliti (es. fitoalessine) coinvolti nelle risposte difensive della pianta, inibendo lo sviluppo dei patogeni.

Il formulato, inoltre, contiene specifici additivi che aumentano l’efficienza nutritiva del formulato, consentendo ai nutrienti di essere assorbiti e traslocati in modo rapido e totale all’interno dei tessuti vegetali.

L’utilizzo del formulato consente di:

  • Incrementare la resistenza della pianta a stress ambientali e fisiologici;
  • Stimolare la naturale produzione di sostanze che contrastano l’insorgenza di malattie fungine e batteriche;
  • Migliorare lo sviluppo meristematico e la crescita della pianta;
  • Evitare debilitanti ingiallimenti fogliari;
  • Favorire la sintesi di aminoacidi per il miglioramento della qualità e della produttività finale.

CONFEZIONE

1 kg; 5 kg

COMPOSIZIONE

Rame (Cu) solubile in acqua 5%
Rame (Cu) chelato con EDTA 5%
Manganese (Mn) solubile in acqua 0,1%
Manganese (Mn) chelato con EDTA 0,1%
Zinco (Zn) solubile in acqua 0,1%
Zinco (Zn) chelato con EDTA 0,1%


Blok L

CARATTERISTICHE

BLOK L nasce dalla nostra Ricerca e Sviluppo combinando varie specialità al fine di ottenere un prodotto unico sul mercato.

La componente principale è l’alga Macrocystis integrifolia che ha la funzione di far superare i continui stress che si possono verificare nel terreno; il prodotto BLOK L contiene una selezione di terpeni ottenuta grazie alla tecnologia TE.CO.

I terpeni sono stati selezionati con lo scopo di aiutare la pianta a reagire alle condizioni difficili del terreno.

Utilizzando costantemente BLOK L si ottiene un duplice effetto:

  • SVILUPPO RADICALE: le piante rinnovano costantemente le radici.
  • FORTIFICAZIONE: i tessuti radicali vengono rivestiti dai composti terpenici irrobustendo e rendendo più forti i peli radicali secondari esistenti e rinnovati.

Vantaggi: La pianta che cresce in condizioni difficili, con l’impiego di Blok L riesce a reagire e portare a termine il raccolto con soddisfazione.

Il raccolto che si ottiene risulta di quantità ma soprattutto di qualità riuscendo a soddisfare i requisiti di mercato sempre più esigenti.

CONFEZIONE

10 L, 20 L

COMPOSIZIONE

Azoto (N) organico 0,2%
Carbonio (C) organico di origine biologica 13%
pH (10% p/v in acqua) 3,5


Blok Sinergy

CARATTERISTICHE

BLOK SINERGY è un prodotto ad azione specifica d’inoculo di funghi micorrizici e batteri del suolo, conforme al decreto legislativo 75/2010.

BLOK SINERGY è un prodotto studiato appositamente per essere impiegato esclusivamente insieme al BLOK L.

Il prodotto è costituito principalmente da micorrize che hanno il compito di favorire la formazione dei peli radicali attraverso un miglior assorbimento dei nutrienti.

Aumenta l’attività dei microrganismi presenti nella rizosfera, fungendo da probiotico per il microbioma presente nella rizosfera.

Vantaggi:

  • Favorisce l’assorbimento e la traslocazione nella radice dei terpeni presenti in BLOK L.
  • Favorisce lo sviluppo e l’esplorazione degli spazi nel terreno, migliorando lo stato nutrizionale della pianta.
  • Genera un equilibrio ottimale, grazie all’azione probiotica migliorando il microbioma suolo / pianta; in questo modo le piante trattate vegetano e producono anche in condizioni difficili.

CONFEZIONE

1 L, 5 L

COMPOSIZIONE

Tipo di ammendante organico ammendante vegetale semplice non compostato
Contenuto in micorrize 0,5%
Contenuto in batteri della rizosfera 1×104 UFC/g


Blok TE

CARATTERISTICHE

BLOK TE è un concime a base di microelementi impiegabile anche in agricoltura biologica, appositamente studiato per fornire alle colture rame e boro allo scopo di prevenire eventuali carenze e fisiopatie.

I due elementi sono essenziali per il corretto sviluppo delle piante e in molti casi la presenza di ioni antagonisti, sia nel suolo, sia a livello fogliare, può diminuirne la disponibilità.

Il rame interviene nella biosintesi di numerosi composti quali enzimi, proteine per il trasporto energetico e lignina (indispensabile per la robustezza delle pareti cellulari), mentre il boro rappresenta un elemento indispensabile per il miglioramento della fertilità del fiore e l’incremento della vitalità del polline.

Tutto ciò si traduce in una maggiore fecondazione che dà luogo ad una produzione di frutti superiore.

CONFEZIONE

5 L

COMPOSIZIONE

Boro (B), solubile in acqua 0,2%
Rame (Cu), solubile in acqua 8%


Blok TK

CARATTERISTICHE

BLOK TK è una specialità contenente un inoculo di funghi micorrizici arbuscolari, batteri e ceppi selezionati di Trichoderma spp ad alta capacità di moltiplicazione e colonizzazione.

I microrganismi di cui è composto agiscono in consorzio creando la giusta sinergia all’interno della rizosfera attraverso un’azione fitostimolante e «hormone like».

Una volta distribuito, garantisce un rapido sviluppo dell’apparato radicale sin dalle prime fasi di crescita della pianta (Effetto booster), agendo senza interruzioni anche nelle fasi successive grazie ad un effetto prolungato.

Questo si manifesta attraverso un maggior assorbimento di nutrienti ed un maggior numero di fiori e frutti presenti sulla pianta.

CONFEZIONE

1 kg

COMPOSIZIONE

Tipo di ammendante organico Ammendante compostato verde
Contenuto in micorrize 0,05%
Contenuto in batteri della rizosfera 1×106 UFC/g
Contenuto in trichoderma spp 8×107 UFC/g


Borfast

CARATTERISTICHE

BORFAST, grazie all’elevata tecnologia di produzione, presenta importanti caratteristiche tecniche:

  • Elevata penetrazione fogliare
  • Elevata mobilità verso i tessuti in rapida formazione e differenziazione
  • Massima concentrazione e purezza
  • Elevata adesione e persistenza sulle foglie grazie ad un duraturo ed efficace effetto bagnante.

Grazie a queste caratteristiche tecniche BORFAST permette di prevenire e curare le fisiopatie dovute alla carenza di Boro ed in particolare: suberosi esterna ed interna nelle Mele, il cuore cavo delle Barbabietole, la fragilità nello stelo del Sedano, la scarsa allegagione, la crescita stentata nel Tabacco, l’acinellatura nella Vite, la litiasi del Pero.

CONFEZIONE

1 L; 5 L

COMPOSIZIONE

Boro (B) solubile in acqua 11%


BZ Fast

CARATTERISTICHE

La formulazione di BZ Fast, grazie all’esclusiva metodologia di produzione, permette di ottenere un prodotto ad elevata concentrazione e di estrema purezza chimica, in grado di esaltare le funzioni biochimiche dello zinco e del boro.
Sotto il profilo agronomico, BZ Fast consente di apportare rapidamente due “preziosi” microelementi, fondamentali per il regolare sviluppo di fiori e frutti, per il metabolismo proteico e degli zuccheri, e per l’irrobustimento dei tessuti vegetali.
Inoltre, il prodotto permette di prevenire e curare le fisiopatie dovute alle carenze di zinco e/o boro come la scarsa allegagione, l’acinellatura della vite, la suberosi delle pomacee, il cuore cavo delle barbabietole, la crescita stentata del tabacco, i germogli sbiancati nel mais e nanismo, la clorosi/imbiancamento internervale negli agrumi, la scarsa colorazione dei frutti, ecc.
Le applicazioni di BZ Fast sono consigliate nelle fasi di pre-fioritura e ingrossamento frutti, ma anche nell’immediato post-raccolta per aumentare la resistenza della pianta alle basse temperature invernali e garantire una migliore ripresa vegetativa nella prima.

CONFEZIONE

2,5 kg

COMPOSIZIONE

Boro (B) solubile in acqua 10%
Zinco (Zn) solubile in acqua 11%.


Calcisan

CARATTERISTICHE

CALCISAN è un formulato in grado di risolvere con efficacia le problematiche legate all’elevata salinità dei terreni.

Calcio e Magnesio sostituiscono il Sodio nei colloidi di scambio (umo – argillosi), favorendone il dilavamento e quindi l’allontanamento dalla rizosfera.

CALCISAN, che contiene Calcio e Magnesio “complessati”, ha una nuova matrice organica tramite un processo industriale innovativo che lo rende ancora più efficace e persistente.

La Sostanza Organica è ricca in peptidi, polipeptidi e amminoacidi liberi levogiri facilmente assimilabili a livello radicale e vengono traslocati rapidamente per via xilematica verso gli organi in via di sviluppo.

Ciò consente di ottenere frutti più robusti e consistenti, una maggiore conservabilità e resistenza alle manipolazioni (shelf-life).

CONFEZIONE

6 kg; 20 kg; 1200 kg

COMPOSIZIONE

Azoto (N) organico 3%
Azoto (N) organico solubile 2,8%
Carbonio (C) organico di origine biologica 10%
Ossido di calcio (CaO) solubile in acqua 10%
Ossido di magnesio (MgO) solubile in acqua 2%


Calcisan Green

CARATTERISTICHE

CALCISAN GREEN è un formulato in grado di risolvere con efficacia le problematiche legate alle fisiopatie dovute alla carenza di calcio e magnesio.

I due mesoelementi sono “complessati” da specifici polisaccaridi (alginati) contenuti naturalmente negli estratti di alga Macrocystis Integrifolia.

Ciò consente un migliore assorbimento e traslocazione dei nutritivi all’interno dei tessuti vegetali, conferendo al formulato un’elevata efficienza nutritiva.

Altre sostanze contenute nell’alga, come le laminarine, la vitamina E (tocoferolo), e amminoacidi di origine vegetale favoriscono il superamento di stress ambientali che possono verificarsi durante la delicata fase di ingrossamento frutti/maturazione.

Inoltre la vitamina D, altro nutriente di cui l’alga Macrocystis Integrifolia è particolarmente ricca, favorisce l’assorbimento del calcio che insieme al boro gioca un ruolo fondamentale nel legare i componenti strutturali della parete cellulare.

Sotto il profilo agronomico CALCISAN GREEN:

  • Previene importanti fisiopatie (seccume fogliare o “tip burn” degli ortaggi, marciume apicale del pomodoro, disseccamento del rachide della vite, butteratura amara del melo, necrosi marginale delle brattee della poinsettia, ecc.).
  • Conferisce alla buccia dei frutti una maggiore resistenza allo “spacco”; Incrementa la “croccantezza” degli ortaggi da foglia.
  • Migliora la conservabilità e la resistenza alle manipolazioni nel post-raccolta.

CONFEZIONE

1 kg; 6 kg; 20 kg

COMPOSIZIONE

Ossido di calcio (CaO) solubile in acqua 13%
Ossido di magnesio (MgO) solubile in acqua 2%


Calcium Fast

CARATTERISTICHE

CALCIUM FAST è un prodotto liquido a base di chelato di Calcio indicato per prevenire e controllare la carenza di tale elemento nutritivo.

Il prodotto, grazie all’azione del Calcio in forma chelata, è caratterizzato da un’elevata capacità di assorbimento e consente di ottenere frutti e ortaggi più consistenti e conservabili.

CONFEZIONE

1 L; 5 L; 20 L

COMPOSIZIONE

Chelato di Calcio 30%.


CARCIOFO, CONIUGARE RESA E QUALITÀ

Da alcuni anni, il mercato italiano del carciofo ha visto una forte concorrenza da parte di paesi esteri, come ad esempio Spagna ed Egitto: nei periodi in cui le produzioni italiane iniziano la raccolta si crea una sovrapposizione con le produzioni spagnole ed egiziane che arrivano nei nostri mercati con prezzi molto più bassi.

L’elevata concorrenza ha determinato quindi un cambiamento nel target di produzione: le produzioni si sono infatti spostate da cultivar per il mercato fresco verso varietà più vocate per l’industria di trasformazione.

In entrambi i target di coltivazione, sia per industria che per il mercato fresco, le produzioni devono coniugare due fattori importanti ai fini della redditività dell’agricoltore, che sono resa e qualità.

Nell’ottica di massimizzare le rese tenendo comunque costante la qualità del carciofo, oltre la genetica varietale, un ruolo fondamentale lo gioca la nutrizione stessa.

La concimazione, per questa coltura, deve considerare un elevato fabbisogno in particolare di macro elementi come Fosforo e Potassio e di meso elementi come il Calcio, di cui la coltura è molto avida, insieme a Magnesio e Ferro.

Da sottolineare che il carciofo beneficia molto di terreni ricchi di sostanza organica: la stessa diventa utile su questa coltura nel migliorare la struttura del terreno in modo da renderlo più permeabile, a vantaggio dello sviluppo radicale che tende ad approfondirsi, e nell’evitare rischi legati ai ristagni idrici.

In relazione a tali esigenze nutrizionali, diventa importante intervenire sia con concimazione di fondo in pre-trapianto e successivamente con fertirrigazioni e interventi fogliari per soddisfare al meglio le esigenze nutrizionali della coltura, con l’obiettivo di ottenere maggiori rese e di qualità.

Vista l’importanza della concimazione di base in pre-trapianto, Cifo consiglia l’utilizzo del TOP NPK 7-5-14, prodotto in formulazione mini-pellet adatto per la distribuzione a pieno campo. Il prodotto racchiude in sé tutti gli elementi nutrizionali utili a soddisfare le esigenze del carciofo, dalla sostanza organica contenuta al 40% all’azoto organico al 7%, al fosforo 5% e infine il potassio per il quale il prodotto contiene il 14%.

La componente che caratterizza il TOP NPK 7-5-14 e l’intera linea TOP è l’APR, l’attivatore proteico della rizosfera, una concentrazione di amminoacidi che massimizza l’efficacia e l’efficienza del prodotto anche a bassi dosaggi ed utilizzabile anche in agricoltura biologica rendendo il prodotto unico sul mercato.

Nell’ottica del soddisfacimento dell’esigenza in Calcio (elemento molto richiesto dalla coltura), Cifo consiglia l’utilizzo del Calcisan Green, prodotto utilizzato per via fogliare contenente il 13% di Calcio e il 2% di Magnesio, il tutto complessato dalla matrice algale della Macrocistys Integrifolia di esclusiva Cifo.

Il prodotto, grazie proprio alla presenza della Macrocistys Integrifolia, permette un elevato effetto carrier a favore del calcio che viene assimilato e veicolato nella pianta più velocemente ed efficacemente, inoltre presenta un’elevata miscibilità con i fitofarmaci utilizzati per la gestione delle avversità della coltura.

Dosaggi

IMPIEGO DOSE
TOP NPK 7-5-14
Distribuzione al terreno 400 kg/ha
CALCISAN GREEN
Distribuzione fogliare 3 L/ha

 


CEREALI AUTUNNO VERNINI: SOSTEGNO SIN DALLE PRIMISSIME FASI ATTRAVERSO LA CONCIMAZIONE LOCALIZZATA.

In cosa consiste la concimazione localizzata alla semina?

La concimazione (localizzata) di fondo dei cereali autunno vernini rappresenta una tecnica agronomica fondamentale per garantire sin dalle prime fasi un corretto e sufficiente apporto di azoto, fosforo, potassio, oltre ai micro e meso elementi necessari per l’emergenza e lo sviluppo della coltura.

Impostare un piano di concimazione per queste colture rappresenta però un’operazione in cui è molto facile incorrere in errori: prima di procedere alla distribuzione occorre infatti tenere conto di una serie di parametri ben precisi, come ad esempio quello di stabilire la tipologia di fertilizzante da impiegare, calcolare le quantità di unità fertilizzanti occorrenti alla coltura per completare il ciclo, oltre che l’identificazione della corretta epoca di distribuzione.

Questi aspetti non sono solo gli unici a caratterizzare l’andamento produttivo e qualitativo della coltura, l’agricoltore infatti deve ormai considerare necessariamente anche la pressione esercitata dagli stress di tipo ambientale, eventi ormai sempre più frequenti che potrebbero mettere facilmente in pericolo la redditività delle colture.

In questo contesto diventa quindi necessario modificare le tecniche colturali inserendo prodotti più specializzati, in grado di fornire all’agricoltore rese migliori e di qualità con un contenimento dei costi di produzione.

Grano effetto starter concimazione localizzata alla semina

In che modo permette di incrementare la redditività della coltura?

Cifo crede nella potenzialità di questo mercato ricordando sempre che il frumento rappresenta una tra le prime colture dell’annata agraria in grado di fornire reddito all’agricoltore, consentendogli di recuperare le anticipate spese di coltivazione.

La semina dei cereali può essere effettuata nelle migliori condizioni, ma se la pianta non dispone degli elementi nutritivi opportuni nelle primissime fasi di sviluppo, il suo potenziale produttivo ne può risentire sensibilmente.

La concimazione localizzata a contatto con il seme, grazie alla vicinanza dei nutrienti alle radici, offre indubbi vantaggi sia in termini economici, grazie all’unico passaggio e ai bassi dosaggi di concime, sia in termini agronomici, dato che l’effetto starter riduce di molto lo stress della pianta conferendo una maggiore resistenza alle avversità climatiche, una migliore resa e una superiore qualità della produzione.

concimazione localizzata alla semina concimazione localizzata alla semina
Migliore qualità e produzione Migliore radicazione e accestimento
concimazione localizzata alla semina concimazione localizzata alla semina
Riduzione dell’allettamento Migliore effetto “starter”

La linea Grinver

I prodotti della linea Grinver rappresentano una soluzione ideale ed a basso impatto per la concimazione localizzata alla semina.

Essi infatti grazie alla loro elevata efficienza e purezza dei componenti permettono un impiego a bassi dosaggi, con notevoli riflessi positivi dal punto di vista economico ed ambientale.

Visti gli ottimi risultati in campo, Cifo ha investito in ricerca progettando un nuovo formulato in grado di trovare impiego anche negli ambienti più difficili o scarsamente fertili.

Il frutto di questa ricerca oggi è rappresentato dalla linea Grinver che si completa grazie al nuovo formulato Grinver 53 NP, oltre al già collaudato prodotto Grinver 49 P

Grinver 49 P è un concime appositamente progettato per la localizzazione alla semina attraverso una granulometria e peso specifico che gli consentono di poter essere messo a diretto contatto con il seme e le radici per garantire così il massimo effetto starter.

concimazione localizzata alla semina su grano concimazione localizzata alla semina su grano
Grinver 49 P miscelato alla semente Grinver 49 P a contatto con il seme

Il formulato può essere così miscelato direttamente alla semente tramite mescolamento o stratificazione, assicurando comunque un’elevata omogeneità di distribuzione.

Interamente derivato da una matrice organica di origine naturale, Grinver 53 NP contiene fosforo completamente assimilabile che, grazie ad uno specifico processo produttivo, non contiene fluoro o metalli pesanti, elementi inquinanti spesso contenuti nei normali perfosfati minerali.

Grinver 53 NP è un formulato di ultima generazione che condivide le stesse caratteristiche della linea, ovvero una base di perfosfato d’ossa con un peso specifico uguale al seme di grano, a cui si sommano però le componenti di azoto prontamente disponibile, acidi umici e fulvici che migliorano l’assimilazione degli elementi nutritivi e stimolano l’attività dei microrganismi del terreno.

In questo modo si migliora l’efficacia del concime con particolare riferimento al fosforo evitando la retrogradazione

La componente fosfatica a pronto effetto, pari al 15% del totale, favorisce una rapida crescita delle piantine proprio grazie all’effetto Starter, mentre la frazione a rilascio graduale, che ammonta al 10%, fornisce energia per dare un pieno supporto nutrizionale lungo tutto il ciclo colturale, migliorando il livello produttivo finale della coltura.

Le sue componenti permettono una quantità di utilizzo limitato tra i 40 e 60 kg/ha localizzandolo a contatto con il seme; di conseguenza possiamo dire che Grinver 53 NP è un prodotto a basso impatto ambientale; permette di eseguire in un unico passaggio semina e concimazione.

Rispetto ai concimi tradizionali la quantità distribuita per ettaro permette spazi di stoccaggio molto limitati e le sue componenti hanno la capacità di avere una frazione pronta e una a “lento rilascio” utile per avere un buon accestimento per produzioni di quantità e qualità.

concimazione localizzata alla semina

La concimazione localizzata alla semina di cereali biologici

In agricoltura biologica, TOP N è il prodotto innovativo per stimolare la partenza e la crescita delle piante contribuendo ad aumentare le proteine nei grani.

✔️ Crea un ambiente ideale per lo sviluppo delle radici grazie al complesso APR
✔️ Aumenta attività microbica del terreno
✔️ Crea un perfetto equilibrio suolo – pianta
✔️ Forma un reticolo con la capacità di trattenere acqua
✔️ Migliora disponibilità e assorbimento degli elementi nutritivi
✔️ Dalle esperienze fatte risulta essere il prodotto ideale per l’agricoltura biologica
concimazione localizzata alla semina su grano concimazione localizzata alla semina su grano
APR Attivatore Proteico della Rizosfera Rizosfera

Caratteristica del prodotto è l’innovativo complesso APR (Attivatore Proteico della Rizosfera) che svolge una triplice azione:

✔️ Nel SUOLO favorisce l’attività dei microorganismi utili alle piante migliorando la fertilità
✔️ Sulle RADICI stimola lo sviluppo delle radichette assorbenti
✔️ Complessa gli ELEMENTI NUTRITIVI rendendoli più disponibili a livello radicale.

Grazie alle sue caratteristiche, TOP N è il concime ideale per le concimazioni localizzate dei cereali autunno vernini.


Cet 46 Green

CARATTERISTICHE

CET 46 GREEN è una specialità nutrizionale specificamente formulata per uniformare e migliorare i processi di maturazione di frutta e ortaggi.

Il formulato, applicato nelle fasi finali del ciclo colturale, attiva i meccanismi fisiologici che conducono alla biosintesi dell’etilene, l’ormone della maturazione, e dei pigmenti responsabili della colorazione dei frutti (antocianine e carotenoidi).

Inoltre, i microelementi in forma chelata agiscono da catalizzatori influenzando positivamente il metabolismo degli zuccheri e degli acidi grassi, e stabilizzano le componenti lipidiche delle membrane cellulari proteggendole da fenomeni di degradazione.

Per tale ragione CET 46 GREEN, pur stimolando i processi di maturazione, mantiene inalterata la consistenza dei frutti e la loro conservabilità nel post-raccolta.

  • Uniforma i processi di maturazione di frutta e ortaggi
  • Aumenta la colorazione dei frutti
  • Migliora le caratteristiche qualitative delle produzioni finali

CONFEZIONE

1 L; 5 L

COMPOSIZIONE

Manganese (Mn) solubile in acqua 1,5%
Manganese (Mn) chelato con EDTA 1,5%
Zinco (Zn) solubile in acqua 0,5%
Zinco (Zn) chelato con EDTA 0,5%


Cheram

CARATTERISTICHE

Cheram è un formulato liquido a base di microelementi, Rame e Manganese chelati con EDTA, in grado di essere prontamente assimilabili dalle piante.

Cheram, distribuito in post raccolta sulle piante da frutto, favorisce la tolleranza ai freddi invernali attraverso un’azione nutritiva in grado di potenziare quei processi naturali che determinano l’anticipo della caduta delle foglie in autunno e favoriscono i processi di maturazione del legno, con una conseguente entrata in riposo vegetativo della pianta.

Gli astoni privi di foglie, infatti, sopportano meglio tutte le avversità invernali, grazie anche ad una maggiore robustezza dei tessuti delle piante.

Il prodotto può essere anche impiegato in agricoltura biologica.

CONFEZIONE

5 L

COMPOSIZIONE

Rame (Cu) chelato con EDTA, idrosolubile 6,2%
Manganese (Mn) chelato con EDTA, idrosolubile 2%


Cifamin BK

CARATTERISTICHE

CIFAMIN BK è un concime organico azotato, ottenuto da pregiate matrici di base, ricco di aminoacidi e microelementi, appositamente studiato per favorire l’accrescimento dei frutti e degli ortaggi in via di formazione. La matrice di base è ricca di aminoacidi specifici come Arginina, Prolina, Treonina, Lisina, che risultano fondamentali per la formazione di nuovi tessuti vegetali, nell’importante fase di citochinesi.

L’Azoto organico, sottoforma di peptidi, veicola gli elementi nutritivi assorbiti dalla pianta, così da rendere massimo il rendimento delle concimazioni e sostenere i frutti allegati in via di sviluppo.

CIFAMIN BK è addizionato di elementi nutritivi (Boro, Manganese, Zinco) che agiscono da catalizzatori nei processi fisiologici della pianta con lo scopo di ottimizzare l’attività fotosintetica e di migliorare l’accrescimento e lo sviluppo di frutti e ortaggi. CIFAMIN BK si somministra tramite applicazioni fogliari.

Utilizzando CIFAMIN BK si favoriscono i seguenti effetti pratici:
– maggiore efficienza fotosintetica della pianta
– miglioramento della dimensione e dell’uniformità di frutti e ortaggi
– incremento del peso medio dei frutti
– sviluppo dell’apparato radicale e del fittone nelle piante erbacee
– aumento delle dimensioni del rachide in Vite da vino e Uva da tavola
– resistenza agli stress e alle rapide variazioni termiche.

CONFEZIONE

300 g

COMPOSIZIONE

Azoto (N) totale 8%,
Azoto (N) organico 8%,
Carbonio (C) organico di origine biologica 20%,
Boro (B) solubile in acqua 0,01%,
Manganese (Mn) solubile in acqua 0,1%,
Zinco (Zn) solubile in acqua 0,01%


Cifo a Mais in Italy 2019

E’ arrivato anche quest’anno il momento di tirare le somme per il progetto “Mais in Italy”: questa importante collaborazione, iniziata ormai tre anni fa nel 2017, con altre due aziende leader nel loro settore di applicazione, quali Syngenta, multinazionale impegnata nella produzione e commercializzazione di agrofarmaci e sementi, rivolta costantemente alla ricerca e sviluppo di nuovi prodotti, e Plastic Puglia, azienda specializzata in sistemi per l’irrigazione ad altissima efficienza.

Da questa interessante partnership nasce appunto il progetto “Mais in Italy”, ispirato da un obiettivo comune: quello di rilanciare la maidicoltura italiana, provando concretamente che la coltivazione del mais da trinciato offre notevoli possibilità di creare margini di profitto per l’agricoltore. E quale modo migliore se non quello di testarlo direttamente? Grazie alla collaborazione istituitasi con l’Azienda Agricola “Sant’Ilario” di Mira di Venezia, che ha messo a disposizione del protocollo ben due appezzamenti da 10 ha ca. ciascuno, ed alla supervisione dei lavori da parte del Dott. Ivan Furlanetto, agronomo stesso dell’azienda, è stato possibile portare a compimento la sfida e lo studio e messa a punto di un protocollo di coltivazione all’avanguardia, efficiente, remunerativo per l’agricoltore e sostenibile per l’ambiente.

Per questo motivo Cifo è lieta di invitarvi Venerdì 15 novembre 2019, alle ore 14:30, per la presentazione ufficiale dei risultati “Mais in Italy 2019 – Energia dal trinciato”, presso l’Agricola Sant’Ilario – via Giare, 172 Mira (VE) – loc. Giare, dove verranno presentati e commentati tutti i dati raccolti in questa stagione 2019 e studiato nel particolare il protocollo messo a punto dai tre partner partecipanti al progetto.

Vi aspettiamo numerosi!


Cifo e Biolchim brillano, unite in Huber AgroSolution, a MACFRUT 2024

MacFrut, Fruit & Veg Professional Show.

Cifo ha partecipato con entusiasmo insieme alla “sorella” Biolchim all’edizione 2024 di MACFRUT, l’evento di riferimento per i professionisti del settore ortofrutticolo in Italia e all’estero, svoltasi dall’8 al 10 maggio presso il Rimini Expo Center.

L’evento, un punto di riferimento in materia di innovazione agricola, ci ha offerto l’opportunità di confrontarci con i principali attori della filiera sia a livello italiano che internazionale, condividendo esperienze e affrontando insieme nuove problematiche agronomiche.

MacFrut 24 stand MacFrut 24 stand

Il nostro ampio spazio espositivo è stato il teatro di incontri e dialoghi che hanno messo in luce l’importanza della collaborazione e della condivisione di strategie e obiettivi comuni.

Il nuovo catalogo prodotti

La partecipazione a MACFRUT ci ha permesso di mostrare in questo campo internazionale i nostri biostimolanti innovativi e sostenibili.

Alla fiera MACFRUT abbiamo presentato il nuovo catalogo prodotti, sempre più innovativi, con l’obiettivo di migliorare la nutrizione delle colture grazie alla nostra divisione Ricerca e Sviluppo, la mission della nostra azienda, come presentato nel claim del catalogo, è la sostenibilità. È una strada da percorrere ogni giorno, superando ostacoli e difficoltà con fiducia e determinazione, pensando al futuro e agendo nel presente.

Catalogo prodotti 24

Ringraziamo la nostra squadra e tutti coloro che ci hanno visitato, contribuendo a rendere questa edizione di MACFRUT un successo. Siamo impazienti di continuare a lavorare insieme per un’agricoltura sempre più innovativa e sostenibile. 


Cifo e Valpolicella Superiore, alta qualità in vigneto

Dall’Amarone, il vino di metodo per antonomasia, a quello che si identifica simbioticamente con il territorio, il Valpolicella doc Superiore, che sarà al centro di un nuovo progetto di sviluppo da parte del Consorzio della prima dop di vini rossi veneti.

Il 24 giugno prossimo (dalle 14.00 alle 16.00), infatti, andrà in onda la prima edizione di ‘Valpolicella Superiore – A Territory Opportunity’, il format totalmente digitale che metterà in connessione produttori, operatori e stampa nazionali e internazionali per un focus per la prima volta interamente dedicato alla denominazione più ‘giovane e fresca’ dell’area.

“Il progetto si inserisce in un nuovo programma di promozione intrapreso con convinzione dall’attuale governance della compagine rappresentativa – spiega Christian Marchesini, presidente del Consorzio tutela vini Valpolicellache intende potenziare le denominazioni della Doc. Tra gli obiettivi di questo inedito percorso, riportare all’attenzione del mercato tutta la piramide qualitativa che esprimiamo dai vini di metodo, come Amarone, Valpolicella Ripasso e Recioto, a quelli di territorio rappresentati dal Valpolicella e dal Valpolicella Superiore.

Riteniamo che sia arrivato il momento – prosegue Marchesini – di chiarire ai buyer e ai consumatori l’ampia gamma dei nostri vini. Dopo il successo della Valpolicella Annual Conference di febbraio, ora proseguiamo il cartellone digitale con il Valpolicella Superiore, un vino fresco e nello stesso tempo complesso anche al netto della tecnica dell’appassimento, che può intercettare nuovi trend di consumo.”

“Cifo è orgogliosa di far parte di questo progetto di valorizzazione commerciale di uno dei prodotti più interessanti del territorio – dice Pierluigi Picciani, direttore commerciale e marketing di Cifoma soprattutto, come partner tecnico, ci teniamo particolarmente ad essere al fianco dei soci del consorzio per sottolineare, ancora una volta che, in vigneto, elevati livelli qualitativi si raggiungono solo partendo da piani nutrizionali equilibrati e personalizzati.

I prodotti Cifo sono il risultato di oltre 55 anni di esperienza nel settore della nutrizione vegetale, come MACYS BC 28, 100% estratto di alga Macrocystis Integrifolia per contrastare gli stress abiotici, ENER 26, ideale per favorire il metabolismo degli zuccheri e l’ingrossamento dei frutti, SINERVEG, biostimolante d’origine naturale per incrementare le performance vegeto-produttive in vigneto e CALCISAN GREEN, per incrementare la consistenza e la conservabilità dei frutti.

Per noi di Cifo la fiducia si conquista sul campo

Leggi il programma e scopri come partecipare


CIFO ed ERAWAN, una collaborazione di successo per il mercato thailandese

A fine aprile si sono svolti diversi incontri con il nostro distributore Erawan e i suoi rivenditori per la promozione dei prodotti Cifo in Thailandia.

È stata una buona occasione per promuovere ulteriormente la conoscenza del marchio e parlare delle nostre soluzioni per il mercato locale.

Un sentito grazie per la fantastica ospitalità e tanti complimenti al team Erawan, sempre pronto nel rispondere con entusiasmo a queste occasioni di arricchimento professionale.

CIFO and ERAWAN, a successful partnership in Thai market CIFO and ERAWAN, a successful partnership in Thai market
CIFO and ERAWAN, a successful partnership in Thai market CIFO and ERAWAN, a successful partnership in Thai market

Cifo in prima fila al Macfrut di Rimini

La fiera internazionale dell’ortofrutta, in programma dal 4 al 6 al Rimini Expo Centre, tornerà nel “tradizionale” mese di maggio.

Macfrut è l’evento di riferimento per i professionisti del settore ortofrutticolo in Italia e all’estero.
La splendida sede espositiva, il crescente numero di aziende italiane ed estere, le molteplici iniziative per l’innovazione e l’internazionalizzazione ne fanno un appuntamento chiave per operatori e buyer, la scorsa edizione ha visto la presenza di 800 espositori e di 32.500 visitatori.

La ciliegia protagonista

La ciliegia sarà il prodotto simbolo dell’edizione 2022, scelta che farà di Macfrut la capitale mondiale ospitando l’International Cherry Symposium insieme ai massimi esperti a livello internazionale.

Macfrut è una fiera verticale che rappresenta tutta la filiera con 8 settori: Produzione e Commercio, Macchinari e Impianti, Materiali e Imballaggi, Macchinari per la Coltivazione, Serre e Irrigazione, Vivaismo e Sementi, Biosoluzioni, Logistica e Servizi.

Le opportunità per i visitatori: incontri B2B con gli espositori, meeting e convegni di alto livello, aree dinamiche e dimostrative, ecc., tutti gli eventi collaterali a Macfrut offrono numerose opportunità di business, conoscenza e approfondimento.

Macfrut è l’evento globale che permette di fare affari e contemporaneamente offre la specializzazione tecnica, il know how ed eccellenze uniche del settore ortofrutticolo.

Veniteci a trovare proprio di fronte all’ingresso della hall sud allo stand 009, abbiamo tante cose da raccontarvi sulla nostra idea di sostenibilità.

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CIFO KS 64

CARATTERISTICHE

CIFO KS 64 è un formulato appositamente studiato per apportare alle colture POTASSIO e ZOLFO in forma totalmente assimilabile, indicato sia per applicazione fogliare che con impianti di fertirrigazione, su colture da frutto, ortaggi e florovivaismo.

L’innovativa formulazione, grazie alla reazione fisiologicamente acida e alla presenza di specifici carriers ad azione complessante-protettiva, è caratterizzata da una straordinaria capacità di assorbimento e traslocazione sia a livello fogliare che radicale.

Sotto il profilo agronomico CIFO KS 64 consente di:

  • Migliorare la qualità della produzione finale: contenuto in zuccheri, colore, consistenza della polpa, profumi e sostanze aromatiche; Ottenere piante più robuste e resistenti a stress ambientali e fisiologici;
  • Ottimizzare i processi di traspirazione nelle fasi in cui la pianta è maggiormente soggetta a stress idrici, incrementando il livello produttivo delle colture.

CONFEZIONE

20 kg; 1000 kg

COMPOSIZIONE

Ossido di Potassio (K₂O) solubile in acqua 24%
Anidride solforica (SO₃) solubile in acqua 40%
Anidride solforica da tiosolfato (S₂O₃) solubile in acqua 40%


CIFO porta l’eccellenza tecnica in Azerbaigian

Ceren Turan, Product Manager e Ulas Suzen, Export Manager, hanno partecipato ad un incontro tecnico nazionale organizzato a Baku da AGROVITA, il distributore CIFO in Azerbaigian.

L’incontro, che ha coinvolto circa 100 partecipanti, tra agricoltori, consulenti agricoli, acquirenti, specialisti di idroponica e gestori di serre, ha avuto come obiettivo principale quello di mettere in evidenza la vasta gamma di prodotti CIFO disponibili nel paese, fornendo nel contempo approfondimenti tecnici volti a massimizzare l’efficienza d’uso dei prodotti CIFO e garantire i migliori risultati produttivi agli agricoltori azeri.

Il successo di questo evento è stato testimoniato dal grande interesse e dall’entusiasmo manifestati dai partecipanti.

La nostra collaborazione con AGROVITA e gli altri partner locali è stata davvero essenziale per il successo dell’evento, l’obiettivo comune rimane quello di creare relazioni solide e collaborative, basate sulla comprensione reciproca delle sfide e delle opportunità che il mercato agricolo azero offre.

CIFO visita in Azerbaigian

CIFO protagonista ad Agri Kiwi Expo 2020

Inizia la ripresa delle fiere di settore e torna questa settimana anche Agri Kiwi Expo, unica fiera nazionale dedicata in forma esclusiva al kiwi, che sarà inaugurata domani, sabato 12 settembre 2020 a Cisterna di Latina (LT), area Fiera ex Nalco.

Anche quest’anno Cifo avrà un ruolo di rilievo all’interno della manifestazione, che come di consueto affiancherà al momento espositivo una serie di interessanti contenuti scientifici, per affrontare tutte le opportunità e prospettive del settore actinidicolo.

Dopo l’apertura della fiera, prevista per le 9,30 e l’inaugurazione ufficiale con le autorità, in programma per le 16,30, sarà infatti Francesco Acinapura, Sales Support Cifo, ad aprire, alle 17,30 di sabato, la sessione dedicata alle relazioni degli espositori, con l’intervento sul tema Il ruolo dei biostimolanti per produrre in condizioni difficili”.

Cifo ha un’esperienza di ormai 55 anni nella nutrizione vegetale – spiega Acinapura – grazie alla quale può offrire ad agricoltori e aziende agricole delle soluzioni ottimali e al tempo stesso sostenibili. Tra queste, ci sono i nostri biostimolanti, che utilizzano solo materie prime purissime e offrono un supporto particolarmente importante, perché in grado non solo di promuovere lo sviluppo e la crescita dei frutti, ma anche di aumentare la resistenze delle piante agli stress idrici e termici, e di ottenere i migliori risultati nelle condizioni più difficili”.

Il prodotto di punta Cifo è sicuramente il Macys BC 28, composto al 100% da estratto puro di Macrocystis Integrifolia, un’alga bruna canadese, ricca di vitamina E e polisaccaridi (laminarine, alginati), che presenta un’altissima concentrazione di sostanze biologicamente attive. E proprio dall’esperienza positiva di Macys BC 28 sono nati, grazie al reparto Ricerca & Sviluppo, i due prodotti novità 2020 la cui azione combinata consente di ottenere risultati ancora più performanti in condizioni sfavorevoli: si tratta di Blok L e Blok Sinergy.

Blok L combina alla Macrocystis integrifolia una selezione di terpeni ottenuta grazie alla tecnologia TE.CO. con lo scopo di aiutare la pianta a reagire alle condizioni difficili del terreno, mentre Blok Sinergy è un prodotto ad azione specifica d’inoculo di funghi micorrizici e batteri del suolo, conforme al decreto legislativo 75/2010, che consente di migliorare l’assorbimento dei nutrienti e quindi particolarmente utile in caso di terreni disidratati.

Grazie all’uso combinato di questi due prodotti innovativi, la pianta che cresce in condizioni difficili, riesce a reagire e portare a termine il raccolto con soddisfazione in termini di quantità e qualità.

Scarica il programma di Agri Kiwi Expo


CIFO torna a Futurpera

Cifo sarà presente alla terza edizione di Futurpera, l’unico evento fieristico in Europa dedicato alla valorizzazione della filiera pericola, che torna a Ferrara dal 28 novembre al 30 novembre.

Un appuntamento imperdibile, che già alla seconda edizione, aveva raggiunto numeri importanti, con oltre 10.000 visitatori e 120 espositori qualificati proventinenti da tutta Europa, a testimonianza dell’enorme interesse che gravita intorno al settore.

“Non potevamo che confermare la nostra presenza a questo evento – ha dichiarato Massimo Andreotti, Responsabile Ufficio Agronomico Cifo – che ci dà modo di incontrare i nostri clienti e nuovi buyer, per illustrare la nostra offerta e i risultati ottenuti dalle nostre continue sperimentazioni, per soddisfare al meglio i fabbisogni nutrizionali nelle coltivazioni frutticole”.

Nello specifico, grande attenzione sarà posta su Macys BC 28, biostimolante della crescita vegeto-produttiva e su Ert 23 Plus, biopromotore della fioritura e dell’allegagione dei frutti.

Macys BC 28 è un biostimolante composto al 100% da estratto puro di Macrocystis Integrifolia, un’alga bruna proveniente dalle coste occidentali canadesi, da cui si ottiene un estratto ricchissimo di sostanze biologicamente attive, ricche di laminarine, che stimola lo sviluppo vegetativo e produttivo della pianta, migliora la resistenza agli stress ambientali (alte temperature, siccità, salinità, squilibri idrico-nutrizionali) e incrementa l’assorbimento e la traslocazione dei nutritivi nei tessuti vegetali (azione “carrier”).

Un concentrato puro di Macrocystis Integrifolia è anche Ert 23 Plus, particolarmente indicato in frutticoltura, dalla prefioritura alla caduta petali, consente di migliorare la fioritura, favorendo lo sviluppo degli organi fiorali maschili e femminili, potenziando i processi di allegagione frutti, favorendo la germinazione e la vitalità del polline, e se utilizzato precocemente, nella fase di rottura delle gemme, di promuovere un germogliamento e una fioritura più uniformi.

La sua elevata capacità di assorbimento e la considerevole rapidità di traslocazione, contribuiscono a massimizzare la sua efficacia.

Vi aspettiamo al padiglione 4 – Stand 56


Cifo: Partner Ufficiale del Progetto Combi Mais da più di 10 anni

Cifo, azienda leader nel settore agricolo, è orgogliosa di continuare la collaborazione come partner ufficiale del progetto Combi Mais, da più di un decennio. Questo ambizioso progetto di sostenibilità, che ha preso il via nel 2014, si è dedicato allo sviluppo della maiscoltura italiana, con l’obiettivo di coltivare mais di prima qualità, massimizzare la produzione di granello di mais e garantire un prodotto sano sotto il profilo delle micotossine.

Nel quadro del protocollo di coltivazione del mais, Cifo ha posto particolare attenzione alla fisiologia delle piante, progettando interventi mirati. Questo protocollo ha dimostrato di essere efficace nel contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, enfatizzando il concetto di “stay green” e riducendo l’effetto naso, il tutto migliorando la produttività e la qualità dei raccolti. Questo approccio ha permesso di sfruttare appieno il potenziale produttivo delle varietà coltivate.

Il protocollo Cifo prevede l’uso di prodotti specifici, come Granverde Top Start, un concime microgranulare appositamente sviluppato per favorire la partenza delle colture a ciclo primaverile-estivo. Per il diserbo, è previsto l’impiego di Sinergon Plus, un biostimolante liquido, e in associazione al trattamento contro la piralide somministriamo Sinergon Plus e il prodotto N.S.Z. 26, un formulato che fornisce azoto alle piante in una forma completamente assimilabile, che insieme ai diserbi rende più efficace il trattamento facendo anche superare lo stress alla pianta coltivata in questo caso il Mais

combimais-10
I prodotti utilizzati nel protocollo CombiMais

Siamo entusiasti di continuare a sostenere la crescita sostenibile del settore agricolo italiano.


Cifostim

CARATTERISTICHE

CIFOSTIM è un formulato a base di bioregolatori studiato per migliorare la risposta fisiologica delle colture orticole come migliore sviluppo vegetativo, anticipo della fioritura e maturazione, aumento dell’allegagione ed uniformità di pezzatura dei frutti nelle raccolte.

Registrazione n. 12278 del 12/07/2004 del Ministero della Salute

CONFEZIONE

1 L; 5 L

COMPOSIZIONE

NAA 0,61 %
NAD 1,61 %


Cifoumic

CARATTERISTICHE

CIFOUMIC è un formulato liquido a base di estratti umici che può essere utilizzato tramite applicazioni fogliari o per fertirrigazione, in associazione ai fertilizzanti CIFO.

Gli estratti umici di CIFOUMIC svolgono numerose funzioni sia sul terreno sia direttamente sulle piante. Nel suolo favoriscono la mobilità degli ioni fosfato, migliorano la germinazione dei semi, lo sviluppo degli apparati radicali e della microflora e microfauna terricola.

Molto importante risulta l’azione di miglioramento della capacità di scambio cationico che ostacola e rallenta il dilavamento dello ione nitrico e di alcuni microelementi. Sulle piante gli acidi umici agiscono come stimolanti dello sviluppo di steli, germogli, foglie e frutti.

Inoltre proteggono le piante ed i microrganismi del suolo dalle eccessive concentrazioni di fitofarmaci. CIFOUMIC a livello pratico permette di ottenere: migliore efficacia dei fertilizzanti distribuiti, produzioni di elevato livello quanti-qualitativo e maggiore robustezza delle piante.

CONFEZIONE

20 kg; 230 kg; 1100 kg

COMPOSIZIONE

Sostanza organica sul tal quale 14%,
Sostanza organica sulla sostanza secca 63%,
Sostanza organica umificata in percentuale sulla sostanza organica totale 86%,
Azoto (N) organico sulla sostanza secca 0,7%
Rapporto C/N 45
Miscela estraente KOH.


Cifovir 1

CARATTERISTICHE

CIFOVIR 1 è un formulato appositamente studiato per migliorare l’efficacia delle soluzioni normalmente utilizzate in agricoltura. CIFOVIR 1 grazie alla specifica composizione garantisce 5 importanti azioni: ACIDIFICANTE, INDICATORE DI VIRAGGIO, EMULSIONANTE, TENSIOATTIVO E FERTILIZZANTE.

CIFOVIR 1 acidifica l’acqua utilizzata per preparare le miscele da distribuire a livello fogliare e consente di migliorare la solubilizzazione e l’omogeneizzazione dei formulati da utilizzare, di aumentarne l’adesività e veicolazione all’interno delle foglie, associata ad un’azione fertilizzante.

L’acidificazione dell’acqua fino a valori di pH ottimali evita l’idrolisi alcalina e la riduzione di efficacia dei formulati che si devono utilizzare nella miscela.

CONFEZIONE

1 kg; 10 kg

COMPOSIZIONE

Azoto (N) totale 3%
Azoto (N) ureico 3%;
Anidride fosforica (P₂O₅) solubile in acqua 17%.


Coltivare la qualità: le specialità nutrizionali CIFO per ortaggi da bulbo competitivi

Le regole del mercato: qualità, uniformità e resistenza

Le industrie e la grande distribuzione richiedono agli agricoltori produzioni sempre più standardizzate dal punto di vista qualitativo, in particolare ai produttori di orticole da bulbo sono richieste produzioni caratterizzate da alta uniformità di calibro e alto grado di consistenza al momento della raccolta meccanizzata.

Per raggiungere questi obiettivi e quindi necessario predisporre le basi nutrizionali affinché la pianta compia il suo regolare ciclo di crescita senza incorrere in fattori di stress e al contempo arrivare alla data di raccolta con bulbi sani ed esenti la difetti.
In quest’ottica, Cifo propone soluzioni ad alta efficacia per ottimizzare qualità e resistenza fin dalla fase iniziale.

orticole da bulbo orticole da bulbo

Strategie nutrizionali per una resa ottimale.

Un fattore determinante nella gestione delle colture da bulbo è il mantenimento dell’integrità strutturale e fisiologica del prodotto, una buona consistenza dei tessuti vegetali contribuisce a prolungare la shelf-life, riducendo il rischio di fessurazioni che potrebbero favorire la disidratazione e l’insediamento di fitopatogeni.

Per rispondere a queste esigenze, Cifo ha sviluppato Sinergon PLUS, che rappresenta un supporto essenziale per la gestione degli stress abiotici e fisiologici, questo formulato liquido per applicazioni fogliari incrementa la capacità di risposta della pianta agli stress ambientali, migliorando l’efficienza dei trattamenti e facilitando la ripresa vegetativa in condizioni di sbalzi termici e stress idrico.
Sinergon PLUS fornisce azoto organico altamente assimilabile e una matrice organica purificata (acido glutammico, cisteina, serina, prolina, glicina), questi composti favoriscono i processi biosintetici della pianta, migliorando la sintesi proteica e potenziando le difese metaboliche nei momenti di maggiore vulnerabilità.

Inoltre, la presenza di magnesio e ferro in Sinergon PLUS stimola la sintesi della clorofilla e ottimizza l’attività fotosintetica, incrementando il vigore vegetativo e la capacità produttiva delle colture.

A fianco di Sinergon PLUS, Cifo propone Calcisan Green, un biostimolante a base di calcio e magnesio, arricchito con estratti purificati di Macrocystis integrifolia, che migliora la mobilità del calcio all’interno dei tessuti vegetali, potenziando l’elasticità delle membrane cellulari e riducendo la suscettibilità a fenomeni di cracking della buccia e della polpa, anche in varietà caratterizzate da elevata sensibilità.

calcisan green + sinergon plus

Innovazione e sostenibilità per il futuro dell’agricoltura.

In un contesto agricolo sempre più orientato all’efficienza produttiva e alla qualità standardizzata, l’adozione di strategie nutrizionali mirate rappresenta un elemento chiave per il successo delle coltivazioni da bulbo.

Con i prodotti Cifo, si costruisce un’agricoltura più performante, sostenibile e redditizia.

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COMBI MAIS 8.0 Digital: Tripla Sostenibilità

L’innovativo progetto di coltura sostenibile del Mais è un modello per l’Agricoltura del Futuro, pronto per essere diffuso a livello nazionale

La Tripla Sostenibilità – Ambientale, Sociale ed Economica – è alla base di Combi Mais 8.0 Digital, l’innovativo protocollo di coltivazione in grado di semplificare il lavoro degli operatori e ottenere massima qualità e redditività nella produzione di granella di mais per uso alimentare e zootecnico, con un orientamento sempre più deciso verso la tecnologia del Precision Farming.
Il concept di Combi Mais collaudato in 8 anni di sperimentazione di successo è un esempio concreto di come si possa produrre reddito per le Aziende agricole, con un approccio innovativo pronto ad essere replicato anche a livello nazionale. Dopo un percorso sempre orientato al miglioramento il protocollo ha raggiunto un’eccellente ottimizzazione dei mezzi produttivi fino ad ottenere nel 2019 il prestigioso riconoscimento del Premio Innovazione in Agricoltura.

Commenta Mario Vigo, presidente di Innovagri, ideatore di Combi Mais e a capo del nucleo operativo dell’attività: — Solo con un’agricoltura più digitale e sostenibile si può affrontare un mercato alimentare sempre più crescente e orientato alla qualità, ma preservando il Bene Terra. —

— Cifo è partner entusiasta di Combi Mais fin dall’inizio — dice Pierluigi Picciani, responsabile marketing e commerciale di Cifo — Per noi che, da tempi non sospetti, consideriamo la sostenibilità uno dei concetti fondanti della nostra mission aziendale è stato naturale aderire a questo progetto

Combi Mais si conferma un concreto esempio di buona pratica agricola.

È infatti perfetto interprete dei dettami più recenti della PAC (Politica Agricola Comune) legati al Green DealFarm to Fork e Biodiversità, con l’obiettivo di creare un sistema alimentare orientato quanto più possibile verso modelli sostenibili.

Il Progetto sposa infatti importanti temi quali salute, ambiente, riduzione dei mezzi tecnici e Agricoltura 4.0, toccando i punti salienti della Sostenibilità in agricoltura, sia dal punto di vista Ambientale che Sociale, che Economica.

Risparmio idrico, precision farming e un mais di altissima qualità sono i vantaggi di un protocollo sempre più avanzato in materia di digitalizzazione dei processi agricoli, grazie a soluzioni di ultima generazione per l’irrigazione a goccia e la micro-irrigazione, che consentono un affidabile calcolo della efficienza idrica, in ottica di risparmio. Viene notevolmente ottimizzato e ridotto anche l’uso di fertilizzanti chimici, oltre che l’impronta carbonica (LCA) del ciclo produttivo.
Il protocollo seleziona una granella di grande qualità dal punto di vista nutrizionale, grazie all’alto tenore di polifenoli antiossidanti, per un prodotto finale più salubre ed esente da micotossine.
Combi Mais ha messo a punto negli anni tecniche di agricoltura a bassissimo impatto ambientale, che consentono una migliore gestione del territorio e del paesaggio, contribuendo alla conservazione della biodiversità.

Anche il mais e le colture, in generale, non sono immuni dagli effetti del cambiamento climatico.

In particolare dagli stress termici e dai vari fenomeni collegati ai cambiamenti climatici. È per questo che i biostimolanti assumono un ruolo imprescindibile, soprattutto in ottica di prevenzione, grazie alla loro capacità di dare un concentrato di energia alle piante, rendendole più resistenti alle avversità.
Combi Mais utilizza prodotti innovativi che esaltano non solo la parte nutrizionale ma anche la fisiologia della pianta, per aiutarla a superare lo stress e farla sempre restare attiva alla crescita.

Oltre che della qualità, continua anche la sfida della profittabilità di Combi Mais, che negli anni scorsi è sempre stata straordinariamente migliore degli standard del territorio. Tutto questo è possibile grazie alla diminuzione delle spese di lavorazioni, diserbi e gestione fitosanitaria, oltre che al monitoraggio tramite sensoristica dei consumi idrici ed energetici, molto più efficiente.
Anche la nuova linea di prodotti da forno dolci e salati Milano 100 Pertiche nata da questo mais speciale rappresenta il completamento del percorso dal campo alla tavola (From Farm to Fork), per offrire al consumatore un’alimentazione sempre più sana e sostenibile.

Vincente anche l’approccio multidisciplinare del progetto, grazie all’intervento di un team di partner che, ognuno nel suo ambito, contribuisce ad ottenere la miglior qualità possibile di mais, il coordinamento di tutti gli step delle attività è affidato alla sapiente regia del prestigioso Istituto di Agronomia dell’Università di Torino, guidato dal Professor Amedeo Reyneri.

Guarda tutti i video dell’edizione 7.0




COMBI MAIS: I risultati del 2019

Venerdì 4 ottobre 2019 dalle ore 15.30, si terrà presso l’Az. Agricola Folli dei F.lli Vigo la presentazione dei risultati di campo del progetto “Combi Mais 6.0”, progetto di cui Cifo è ormai partner storico.

Il progetto è arrivato ormai al suo sesto anno di attuazione, innovandosi e raggiungendo di anno in anno gli obiettivi prefissati: la sfida che Cifo e tutti gli altri partner hanno dovuto sostenere è stata quella di mettere a punto ed affinare un protocollo che sostiene produttività, qualità e redditività anche nelle stagioni più difficili.

Combi Mais, parte del progetto Mais in Italy, è diventato ormai un protocollo di riferimento in ambito nazionale capace di coniugare innovazione, redditività per gli agricoltori e produzioni sostenibili di eccellente qualità.


COME FARE REDDITO CON IL MAIS UTILIZZANDO I BIOATTIVATORI

Nell’ultimo decennio abbiamo assistito ad una diminuzione degli ettari dedicati alla maidicoltura italiana; i motivi da imputare a questo calo sono molteplici, ma quello che spicca in particolar modo è il livello qualitativo della granella prodotta che non raggiunge gli standard richiesti dal mercato e dall’Unione Europea stessa.

In particolare, l’amido, il tenore proteico e come essi sono distribuiti all’interno della granella ricoprono un ruolo fondamentale per il raggiungimento dei minimi qualitativi richiesti; questi obiettivi standard sono ancor più difficili da raggiungere, se a questi poi aggiungiamo le problematiche che insorgono in seguito agli attacchi di Diabrotica da una parte, e a quelli di Piralide dall’altra.

La Diabrotica (Diabrotica virgifera virgifera) è un coleottero originario degli Stati Uniti, comparso per la prima volta in Italia nel 1998. Il danno maggiore è provocato dalle larve, che si nutrono delle radichette e scavano gallerie nelle radici più grosse; le piante danneggiate presentano un ridotto sviluppo radicale, il quale le rende più soggette ad allettamenti, ne riduce la capacità di assorbimento di acqua e nutritivi e, durante le operazioni di raccolta, provoca maggiori perdite di produzione.

La Piralide del mais (Ostrinia nubilalis), è un lepidottero polifago da sempre presente in Italia, anche se il mais resta comunque il suo bersaglio prediletto. Il suo grado di infestazione e l’entità dei danni causati sono legati essenzialmente all’andamento climatico (predilige estati miti e umide).

I danni causati in particolare da questo insetto sono di tre tipologie diverse, ma tutti riconducibili principalmente allo stadio larvale del lepidottero: fisiologici, quantitativi ma soprattutto qualitativi, in quanto le gallerie e i fori causati dall’attacco dell’insetto costituiscono la via di accesso preferenziale di alcuni funghi parassiti, i più diffusi dei quali sono riconducibili ai generi Fusarium e Aspergillus.

Alla luce di queste molteplici problematiche, è diventato ormai  prassi effettuare in questo momento del ciclo colturale quello che in gergo comune viene chiamato “trattamento con i trampoli”; data l’estesa quantità di superficie da trattare nella breve finestra temporale utile per il trattamento, si rende quasi obbligatorio l’utilizzo dello stesso anche nelle ore più calde della giornata: un trattamento effettuato a foglia calda con acqua fredda, crea nella pianta uno shock termico tale da bloccare momentaneamente l’attività vegetativa e fisiologica della stessa.

Cifo, da oltre cinquant’anni al fianco degli agricoltori, investendo in Ricerca, Sviluppo e formulati sempre più efficaci, collaborando in progetti di portata nazionale quale ad esempio “Mais in Italy”, propone un protocollo efficace per il raggiungimento degli obiettivi, ed il superamento degli stress cui potrebbe incorrere la coltura.

Al trattamento programmato per combattere la piralide, Cifo propone di abbinare questi due formulati:

Sinergon Plus è un nuovo formulato unico sul mercato, ottenuto attraverso un processo altamente innovativo, dal quale si ottiene un prodotto ad altissima efficienza nutrizionale: grazie ai piccoli peptidi contenuti, Sinergon Plus stimola la pianta ad aumentare lo stadio vegetativo verde della pianta (il cosiddetto “staygreen”), e nel contempo la supporta contro lo stress termico causato dal trattamento effettuato durante le ore più calde della giornata. Dose consigliata: 2 litri per ettaro.

In abbinamento a Sinergon Plus, Cifo propone l’utilizzo di Cifo KS 64, formulato a pronto effetto, la cui peculiarità è quella di essere un potassio a reazione acida: ciò ne permette un assorbimento immediato ed induce la pianta ad idratarsi ed al contempo a velocizzare i processi fisiologici naturali e di fotosintesi clorofilliana. Questi processi sono fondamentali per la pianta per poter accumulare ancora di più amido e proteine all’interno delle cariossidi e dello stocco. Dose consigliata: 4 kg per ettaro.

Situazione al 12 luglio
L’alta pressione che continua ad insistere sull’areale padano sta favorendo lo sviluppo della popolazione di Piralide. Su gran parte degli ambienti maidicoli della Pianura Padana sono iniziate le ovideposizioni e nelle zone più calde possiamo già trovare le larve di 1a età.


COME MIGLIORARE LA CONSISTENZA E LA CONSERVABILITÀ DELLE PRODUZIONI

Limitare i fattori di stress ambientale e gli effetti negativi degli sbalzi climatici

La fioritura e l’allegagione sono i momenti decisivi, tra marzo e maggio, per lo sviluppo dei frutti sulle piante.

In questa fase è importante mantenere l’equilibrio nutrizionale e idrico delle colture, cercando di limitare al massimo i fattori di disturbo esterni come ad esempio i ritorni di freddo, che possono compromettere i raccolti sia come quantità ma soprattutto come qualità: calibri, forme e colorazioni non conformi agli standard richiesti non solo generano una riduzione di quotazione del raccolto, ma in molti casi non permettono di trovare sbocchi per la commercializzazione, e di conseguenza il reddito degli imprenditori agricoli viene compromesso.

Biostimolanti naturali, la soluzione ideale

I biostimolanti sono prodotti completamente naturali, ideali per contrastare gli effetti negativi del clima e dei fattori ambientali, aiutando le piante nelle fasi delicate, come fioritura, maturazione dei frutti e post raccolta.

Il dipartimento Ricerca e Sviluppo di Cifo ha messo a punto e testato in campo prodotti, altamente innovativi, che riescono ad ampliare l’efficacia e contrastare i fattori abiotici.

Tra i prodotti che stanno incontrando maggiori apprezzamenti citiamo Macys BC 28, a base di Macrocystis Integrifolia, un’alga, dell’ordine delle Laminariali, che cresce nei mari incontaminati della West Coast canadese ed è ricca di sostanze biologicamente attive che influenzano positivamente la fisiologia delle piante.

Macrocystis Integrifolia, chiamata anche “foresta del mare” perché fornisce una grande percentuale di ossigeno, può arrivare a 30 metri di lunghezza, e risulta essere la pianta oceanica che cresce più velocemente. Raccolta a mano, viene poi lavorata con un metodo di produzione non invasivo, a basse temperature con l’obiettivo di mantenere intatti i costituenti naturali.

Processo produttivo Macrocystis Integrifolia

Macys BC 28 contiene il 100% di Macrocystis integrifolia ed è un bioattivatore della crescita ricco di ormoni naturali (auxine), amminoacidi e polisaccaridi (acido alginico, laminarine, ecc..). Questi composti attivi regolano lo sviluppo delle cellule, favorendo la crescita dei tessuti e grazie alla loro combinazione, aumentano la resistenza allo stress, stimolano il radicamento e il supporto alla fioritura delle piante da frutto, oltre a contribuire ad uno sviluppo dei frutti uniforme, migliorandone la pezzatura. Se distribuito poco prima della fioritura, aumenta la fertilità dei fiori, migliora l’allegagione e contribuisce a far crescere omogeneamente i frutti.

L’utilizzo combinato di Macys BC 28 e Calcisan Green

Per esaltare ulteriormente questo effetto, si consiglia di abbinare Macys BC 28 al prodotto Calcisan Green, prodotto che contiene Calcio e Magnesio nella giusta proporzione indispensabili alle piante.

Calcisan Green di Cifo è un formulato in grado di risolvere con efficacia le problematiche legate alle fisiopatie dovute alla carenza di Calcio e Magnesio.

I due mesoelementi sono “complessati” da specifici polisaccaridi (alginati) contenuti naturalmente negli estratti di alga Macrocystis Integrifolia; ciò consente un migliore assorbimento e traslocazione dei nutritivi all’interno dei tessuti vegetali, conferendo al formulato un’elevata efficienza nutritiva. Inoltre, il contenuto di vitamina D, presente nel Calcisan Green, favorisce l’assorbimento del Calcio che insieme al Boro gioca un ruolo fondamentale nel legare i componenti strutturali della parete cellulare. Oltre a prevenire le principali fisiopatie, Calcisan Green conferisce alla buccia dei frutti una maggiore resistenza allo spacco e incrementa la croccantezza degli ortaggi da foglia.

Migliora la conservabilità e la resistenza alle manipolazioni nel post-raccolta, aumentando la shelf life dei prodotti.

Il Calcio è un elemento nutritivo che, se ben presente nei frutti alla giusta concentrazione, ne assicura la conservabilità e qualità nel tempo; nelle foglie e nel fusto un buon contenuto di Calcio conferisce una maggiore resistenza meccanica alle cellule ed ai tessuti, e di conseguenza garantisce una minore suscettibilità alle lesioni di natura biotica o abiotica.

In particolare è stato evidenziato che l’irrobustimento delle pareti cellulari con il Calcio rende gli organi più resistenti alle aggressioni di funghi e batteri.

Per avere gli effetti migliori, si consiglia di intervenire con una miscela di Macys BC 28 e Calcisan Green già a partire dalle fasi di pre fioritura, intensificando gli interventi da post allegagione, da ripetersi almeno 2 – 3 volte, alle dosi di 2 L/ha di Macys BC 28 insieme a 4 L/ha di Calcisan Green.


Concimazione post vendemmia: finire bene per ripartire meglio.

La stagione vitivinicola non termina con la vendemmia.

Negli ultimi anni, sempre più viticoltori concordano nel riconoscere l’importanza agronomica della concimazione post vendemmia, questo perché l’obiettivo da raggiungere rimane quello di ricostituire le riserve nutritive delle piante al termine del loro ciclo di produzione.

In passato, il periodo che segue la vendemmia spesso coincideva con il momento in cui gli agricoltori mettevano le loro attrezzature in rimessa per l’inverno, pensando che le viti stessero entrando in una fase di riposo vegetativo e non avessero bisogno di ulteriori apporti nutrizionali.

Oggi, questa convinzione è stata completamente smentita poiché è ormai evidente che le piante continuano a crescere fino all’arrivo delle temperature invernali (al di sotto di circa 10°C).

Inoltre, nel corso degli anni, gli impianti sono diventati sempre più produttivi e con cicli di crescita più lunghi. In molte situazioni, questo intenso ciclo di produzione può esaurire le risorse nutritive delle stesse piante, che andranno così in contro ad una carenza di nutrienti.

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Perché è importante la concimazione post vendemmia?

Tra la fine della vendemmia e la caduta delle foglie, il terreno spesso si trova nelle condizioni ideali di temperatura e umidità, molte varietà continuano a svolgere la fotosintesi in questo periodo e questo aspetto è fondamentale per comprendere che la pianta può potenzialmente continuare ad assorbire i nutrienti anche in questa finestra temporale per riallocarli nei tessuti, dove verranno stoccati fino alla primavera successiva.

In breve, la concimazione post raccolta è importante per reintegrare gli elementi nutritivi utilizzati durante la stagione produttiva in modo da soddisfare le esigenze nutritive delle viti fino alla successiva primavera.

Cosa accade durante l’inverno.

Durante l’inverno, le funzioni vegetative delle piante si riducono al minimo, entrando in uno stato di dormienza apparente, in questa fase, i nutrienti si accumulano nelle parti perenni (come rami e gemme) mentre i materiali superflui si disperdono concentrandosi nelle foglie in procinto di cadere.

Vantaggi della concimazione autunnale per le viti.

L’utilizzo di formulati speciali, preceduto da attività di sperimentazione in campo è divenuto un protocollo consolidato per la concimazione autunnale delle viti.

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Frazionamento delle unità fertilizzanti nel corso della stagione

I risultati ottenuti dimostrano una maggiore resistenza delle viti al freddo invernale, un migliore equilibrio vegetativo e produttivo, un aumento della fertilità delle gemme, una maggiore produzione e una riduzione dell’alternanza produttiva, il che è fondamentale per mantenere alta la redditività del vigneto.

È importante notare che le concimazioni autunnali post vendemmia e primaverili sono complementari e dovrebbero essere parte di un piano di concimazione aziendale specifico per le viti, rispettando le asportazioni e le unità fertilizzanti previste annualmente.

Le soluzioni consigliate da Cifo.

Per la distribuzione al terreno, i prodotti consigliati in vigneto sono TOP N e TOP NPK 7-5-14, appartenenti alla Linea TOP, entrambi formulati in forma pellettata ad azione biostimolante utilizzabili anche in agricoltura biologica, entrambi garantiscono alta efficienza nutrizionale, incremento della fertilità biologica del suolo, basso impatto ambientale.

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I prodotti del protocollo di concimazione post vendemmia

Per l’applicazione fogliare sulle viti, Cifo consiglia l’utilizzo combinato del concentrato puro di alga Macrocystis Integrifolia Macys BC 28 e di BZ Fast, che apporta Boro e Zinco altamente assimilabili, questa combinazione utilizzabile in agricoltura biologica aiuta a ripristinare le riserve nutritive naturali delle viti e le prepara per una ripresa vegetativa ottimale nella primavera successiva.

Mettendo a riposo le viti ben nutrite, possiamo assicurare che lavorino al meglio al ritorno della stagione vegetativa, garantendo una produzione di uva sana e abbondante, e di conseguenza, un vino di alta qualità.

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Convegno “frumento e Mais, basi dell’agroalimentare italiano”

Sabato 14 dicembre 2019 si terrà, presso la Sala Rigolin – Cen.Ser di V.le Porta Adige 45 a Rovigo, il convegno “FRUMENTO & MAIS, Basi dell’agroalimentare italiano”.

Alle colture più importanti del nostro paese, almeno in termini di superficie coltivata, saranno dedicate due sessioni distinte della giornata, dopo una breve introduzione di Lorenzo Andreotti, giornalista de L’informatore Agrario e per l’occasione moderatore dell’incontro, si parlerà di Frumento e dei risultati della sperimentazione 2019 del progetto SiGeCoDON, illustrati Da Roberto Causin, professore dell’università di Padova e responsabile scientifico del progetto

Il progetto vuole affrontare la tematica della micotossina deossinivalenolo (DON) prodotta dal nel frumento tenero (Triticum aestivum) e nel frumento duro (Triticum durum), in relazione alla sua tossicità e pericolosità per la sicurezza alimentare, in un quadro dove i cambiamenti climatici giocano un ruolo molto importante determinando da un’annata all’altra output produttivi completamente diversi in termini di quantità e qualità.

La seconda parte della mattinata sarà invece dedicata al Mais con interventi di Luca Rossetto, Professore dell’università di Padova, di Amedeo Reyneri, Professore dell’università di Torino e di Gianni Barcacci, anch’esso professore dell’ateneo patavino.

A.i.r.e.s, C.M.C.P, Coldiretti, Confagricoltura e C.I.A saranno le sigle presenti al convegno, Cifo partecipa in qualità di sponsor.

L’evento sarà accreditato ai fini della formazione continua con 3 CFP.

Scarica la locandina e il programma del convegno


È venuto a mancare il fondatore di Cifo Romano Ghedini

Il presidente Leonardo Valenti, gli amministratori e il personale di Cifo annunciano con dolore la scomparsa del fondatore Romano Ghedini.

Pioniere del comparto dei fertilizzanti speciali, Ghedini è stato un innovatore e un imprenditore lungimirante che ha reso Cifo una delle più importanti realtà italiane nei prodotti per il garden e per l’agricoltura, comprendendo in anticipo le tendenze in atto nel mercato e la necessità di garantire continuità e sviluppo anche attraverso l’espansione all’estero.

“Il ricordo del suo impegno e dei suoi valori rappresenteranno sempre una guida per portare alto il nome della nostra azienda” ha commentato Valenti.


Ener 26

CARATTERISTICHE

Ener 26 è un concime innovativo frutto della ricerca Cifo appositamente sviluppato per migliorare la qualità delle produzioni agroalimentari, utilizzabile anche in agricoltura biologica ad azione nutritiva ed energetica.

Il formulato presenta una frazione minerale ad elevato contenuto di Potassio e Zolfo, oltre a Magnesio e microelementi ad azione catalizzatrice, e una frazione organica particolarmente ricca in amminoacidi naturali, con azione positiva sul metabolismo delle piante e veicolante degli elementi nutritivi.

ENER 26 in particolare influenza positivamente:
– L’accrescimento dei frutti in via di maturazione;
– Il metabolismo degli zuccheri, e la traslocazione dei fotosintetati (zuccheri, amminoacidi, sali minerali, ecc.) verso i frutti;
– La produzione di energia metabolica, promuovendo i processi di fosforilazione ossidativa con passaggio di ADP ad ATP;
– La resistenza delle piante alle temperature elevate e stress idrico-salini.

In definitiva, Ener 26 sotto il profilo agronomico, supporta le piante nelle fasi in cui è maggiore la richiesta energetica (sviluppo frutti, maturazione, superamento di stress ambientali, ecc.), permettendo l’ottenimento di produzioni con superiori caratteristiche qualitative (pezzatura, grado zuccherino, colore e aromi).

CONFEZIONE

Sacco 10 kg

COMPOSIZIONE

Azoto (N) totale 5%
Azoto (N) organico 5%
Ossido di Potassio (K2O) solubile in acqua 26%
Ossido di Magnesio (MgO) solubile in acqua 2,5%
Anidride solforica (SO3) solubile in acqua 28%
Manganese (Mn) solubile in acqua 0,2%
Manganese (Mn) chelato con EDTA 0,2%
Zinco (Zn) solubile in acqua 0,2%
Zinco (Zn) chelato con EDTA 0,2%
Carbonio (C) organico di origine biologica 14%


Ert 23 Plus

CARATTERISTICHE

ERT 23 PLUS è ottenuto tramite un processo produttivo ad elevato livello tecnologico che attiva la frazione minerale con la matrice biostimolante, dotando il prodotto di un’elevata capacità di assorbimento, rapidità di traslocazione e massima efficacia.

ERT 23 PLUS risulta particolarmente indicato in orticoltura e in frutticoltura, nelle fasi di pre-fioritura; la matrice biostimolante contiene i principali amminoacidi, tra i quali il TRIPTOFANO, aminoacido precursore dell’auxina, presente nella forma naturale “biologicamente attiva”.

ERT 23 PLUS promuove i processi di fioritura e le prime fasi di sviluppo frutti, agendo positivamente sui processi di divisione e differenziazione cellulare.

La presenza di Boro, elemento fondamentale per la formazione e allungamento del budello pollinico, contribuisce a garantire i regolari processi di fecondazione e allegagione frutti.

Inoltre, alcune sostanze specifiche come il potassio e gli estratti di Macrocystis Integrifolia consentono alle piante di reagire a situazioni di stress ambientale come i ritorni di freddo, condizioni tipiche del periodo di fioritura-allegagione.

L’azoto organico apportato con ERT 23 PLUS è utilizzato inoltre come materia di base per formare i tessuti vegetali nella delicata fase di ripresa vegetativa-accrescimento iniziale.

Il formulato risulta quindi particolarmente efficace in questa fase per stimolare ed uniformare il germogliamento.

CONFEZIONE

1 L; 5 L; 10 L; 200 L

COMPOSIZIONE

Azoto (N) totale 5%
Azoto (N) organico 1%
Azoto (N) nitrico 1%
Azoto (N) ureico 3%
Ossido di potassio (K2O) solubile in acqua 5%
Boro (B) solubile in acqua 0,3%
Carbonio (C) organico di origine biologica 3%


Essemax

CARATTERISTICHE

Essemax è un chelato di ferro, frutto della Ricerca e Sviluppo, che segna una svolta nella cura della clorosi ferrica in frutticoltura, in orticoltura e nel florovivaismo.

Essemax si apporta direttamente all’apparato radicale delle piante tramite fertirrigazione, assolcatore o palo iniettore.

L’agente chelante EDDHA, presente nella forma attiva orto-orto in alta percentuale (5,2%) fornisce un’elevata stabilità del prodotto anche in caso di terreni fortemente alcalini e offre la massima efficacia rinverdente e persistenza d’azione.

Le piante trattate con Essemax risultano più verdi, vitali e più produttive grazie alla presenza di ferro attivo che catalizza l’azione dei processi biochimici e fisiologici come la formazione della clorofilla, la fotosintesi clorofilliana e il metabolismo dei carboidrati.

La moderna formulazione in microgranuli presenta numerosi vantaggi pratici che si riassumono in una rapida solubilizzazione del prodotto e una migliore omogeneità di distribuzione.

CONFEZIONE

10 kg

COMPOSIZIONE

Ferro (Fe) solubile in acqua 6%
Ferro (Fe) chelato con [o, o] EDDHA 5,2%


EVENTI CLIMATICI ESTREMI, LA SOLUZIONE PER PRODURRE IN CONDIZIONI DIFFICILI

Tra le tante variabili che interagiscono con il regolare sviluppo delle produzioni e influenzano la qualità del raccolto finale, quelle riconducibili agli eventi climatici estremi rappresentano, per l’agricoltore, l’aspetto più preoccupante della gestione quotidiana delle colture.

Bombe d’acqua, vento, grandinate, riduzione di temperatura repentina, sono fenomeni sempre più frequenti nelle nostre campagne e spesso impediscono il raggiungimento di produzioni soddisfacenti causando ingenti danni economici. Altrettanto frequentemente assistiamo a periodi di siccità, intervallati da forti temporali oppure a sbalzi di temperatura estremi, come accaduto a maggio 2019, ricordato per le temperature insolitamente basse.

Le migliori risposte, per proteggere le produzioni agricole da questi fenomeni improvvisi, vengono fornite dagli studi di biochimica e fisiologia delle piante, che ci hanno svelato i meccanismi naturali di reazione delle piante e hanno permesso alle imprese di mettere a punto soluzioni tecniche ideali per sostenere le colture.

La linea Sinergon

I biostimolanti della linea Sinergon, sono particolarmente indicati per fornire, alle piante, il supporto adeguato in previsione oppure a seguito di eventi climatici estremi.

Tutti i prodotti della linea sono ottenuti attraverso un procedimento industriale innovativo, grazie al quale si ottengono, con un processo totale di idrolisi enzimatica, amminoacidi e piccoli polipeptidi; il processo di idrolisi ha la peculiarità di produrre piccole catene peptidiche e amminoacidi levogiri, utilissime per stimolare fisiologicamente la pianta in maniera diretta.

I prodotti della linea Sinergon hanno un’altissima efficienza biostimolante, aiutano la pianta a utilizzare al meglio gli elementi nutritivi e possiedono due funzioni basilari, biostimolante e antistress.

La funzione biostimolante si ottiene attivando dei geni specifici nella pianta, i quali potenziano le funzioni fisiologiche utili per produrre al meglio, anche in condizioni difficili e non ottimali.

La funzione antistress, si ottiene attraverso l’apporto di energia, che la pianta utilizza ad esempio, nell’aumento di turgore cellulare. Utilizzato quindi in maniera preventiva, la pianta si trova preparata nell’affrontare situazioni difficili.

Sinergon BIO

Sinergon BIO un biostimolante fogliare liquido utilizzabile anche in agricoltura biologica. La sua funzione è quella di stimolare la pianta durante tutto il ciclo colturale, in modo particolare lo sviluppo della pianta e la pezzatura dei frutti. Di conseguenza migliora lo sviluppo dei germogli, lo sviluppo dei frutti e migliora l’accrescimento ed uniformità di frutta e ortaggi.

SINERGON PLUS

Sinergon Plus è una specialità fogliare in formulazione liquida, che grazie alle sue componenti svolge diverse funzioni:

  • Antistress da sbalzi termici
  • Antistress da trattamenti erbicidi
  • Antistress da siccità
  • Antistress da sommersione radicale
  • Aumento di stay-green
  • Favorisce la formazione di amido
  • Migliora il quantitativo degli antociani nella frutta

Con il risveglio vegetativo e la ripresa dei lavori in campo, i due formulati trovano largo impiego nel predisporre le piante allo sviluppo dei germogli, all’allegagione o nell’impiego durante le operazioni di gestione delle malerbe (ad esempio nei cereali), supportando le piante durante le varie fasi delicate di sviluppo e valorizzando l’investimento dell’agricoltore.

 

 


FENOMENI CLIMATICI ESTREMI: DALLE ALGHE UN AIUTO INDISPENSABILE

É ormai consuetudine, perlomeno negli ultimi anni, che la stagione primaverile sia caratterizzata da anomalie climatiche importanti come sbalzi termici e ritorni di freddo; quest’anno, viste le premesse dell’inverno appena concluso caratterizzato da scarse piogge e temperature non rigide, si prevede una partenza lenta e non uniforme delle gemme anche a seguito degli stress ai quali le piante sono state sottoposte.

In casi come questo, è fondamentale intervenire per aumentare la resistenza agli stress fisiologici e ambientali (come ritorni di freddo primaverili, alte temperature, siccità, salinità eccessiva e squilibri idrico-nutrizionali) e al tempo stesso stimolare la crescita delle piante, incrementando l’assorbimento e la traslocazione dei nutritivi nei tessuti vegetali (azione “carrier”).

Macys Bc 28, biostimolante di origine interamente vegetale, rappresenta la soluzione ideale per migliorare qualità e quantità dei raccolti, inoltre, il processo di lavorazione, brevettato, dell’estratto puro di alga bruna, risulta particolarmente efficace anche in agricoltura biologica.

Processo produttivo Macrocystis Integrifolia

Macys BC 28 è composto al 100% da estratto puro di Macrocystis Integrifolia, un’alga bruna tipica delle fredde e incontaminate coste canadesi, ricca di vitamina E e polisaccaridi (laminarine, alginati), raccolta a mano e successivamente lavorata con un processo, esclusivamente meccanico e a bassa temperatura, che consente di mantenere inalterata l’alta concentrazione di sostanze biologicamente attive presenti.

Grazie alla presenza di sostanze biopromotrici ad azione biostimolante, contribuisce a ottenere calibri, forme e colorazione dei frutti conformi agli standard richiesti dal mercato sempre più esigente.

Nei mesi di marzo – aprile, sulle piante da frutto, vite, olivo e kiwi l’applicazione di Macys BC 28, in associazione con Ert 23 Plus è particolarmente consigliata per garantire una buona fioritura e un’ottima allegagione per ottimi raccolti.


Fioriture a rischio per pomacee e drupacee: gli interventi nutrizionali salva resa

L’instabilità del clima.

In molte regioni italiane anche quest’anno l’inverno sembra aver ceduto il passo alla primavera in maniera piuttosto precoce.

Complici le miti temperature di febbraio e gli inverni sempre più ridotti a causa del più grande fenomeno del cambiamento climatico, molte coltivazioni di pomacee e drupacee quali albicocche e nettarine hanno ormai intrapreso la fase di risveglio vegetativo con un anticipo di almeno 10 giorni rispetto ai dati storici.

Se il periodo dovesse seguire il trend degli ultimi anni, dalle prossime settimane i termometri potrebbero scendere nuovamente al di sotto dei 5 °C e con molta probabilità, sarà necessario intervenire per evitare gravi danni in campo.

Fioriture-a-rischio

Quali sono i danni provocati dalle gelate su queste specie?

Per le piante da frutto si va dalla necrosi delle gemme al distacco del peduncolo e del ricettacolo fiorale, segue poi la necrosi e quindi la morte dei pistilli e dell’ovario con serie conseguenza per la produzione.

I rapporti causa-effetto alla base.

Prima di effettuare qualsiasi intervento occorre comprendere quali siano i meccanismi fisiologici, interni ed esterni alla pianta, in grado di interferire negativamente con il lo sviluppo degli organi produttivi dell’anno.

In generale, una volta compiuta e superata senza intoppi la fase di risveglio vegetativo, il metabolismo della pianta procede verso una fase di cambiamenti all’interno delle gemme che prende il nome di induzione a fiore.

Durante le prime fasi di questo processo, l’induzione a fiore è detta “reversibile”.

Ciò vuol dire che, se le condizioni ambientali non sono favorevoli, ad esempio a causa di sbalzi termici tipici di questo periodo o squilibri nutrizionali, l’assetto ormonale della pianta può mutare velocemente, determinando per le gemme un’interruzione dell’induzione a fiore ed una contemporanea inversione verso lo sviluppo vegetativo delle stesse.

Se invece tale inversione ha luogo in uno stadio avanzato, le gemme stesse rischiano invece di abortire, con ripercussioni negative sull’omogeneità di allegagione.

Da quale periodo è possibile intervenire?

In genere, è importante sapere che la formazione delle gemme a fiore di un albero, da cui poi si formano i frutti, avviene nell’anno precedente rispetto a quello in cui osserviamo la fioritura e la produzione dei frutti.

Per questo motivo è fondamentale garantire un corretto apporto nutrizionale anche durante la fase del post raccolta, proprio per evitare il rischio che le gelate tardive possano non solo di rovinare i fiori dell’anno, ma anche la formazione delle gemme fiorali della stagione successiva.

A questo riguardo si rimanda all’articolo: l’importanza dei fertilizzanti nel periodo autunnale

Quali sono i vantaggi derivanti dall’impiego delle specialità nutrizionali Cifo?

Come appena accennato, al fine di ottimizzare e portare a compimento la successiva fruttificazione è necessario attenuare tutte le influenze esterne sulla pianta.

La caratteristica dell’ormai consolidato protocollo di campo Cifo è quella di ottenere:

  • Mitigazione degli stress termici;
  • Uniformità di germogliamento;
  • Uniformità di fioritura;
  • Uniformità d’allegagione;
  • Uniformità di sviluppo e maturazione frutti
Fioriture-a-rischio

 

In queste circostanze il supporto di prodotti biostimolanti è quindi indispensabile, sia per sopportare che per conservare l’equilibrio fisiologico degli impianti.

La proposta Cifo prevede quindi l’impiego di due specialità nutrizionali: Macys BC 28 ed Ert 23 Plus

Macys BC 28 un concentrato puro di alga Macrocistys integrifolia, riconosciuto dalla legge 75/2010 come prodotto ad azione biostimolante.

Un’alga unica nel suo genere, esclusiva di Cifo, raccolta e lavorata con un processo meccanico a bassa temperatura che consente di mantenere inalterata l’alta concentrazione di sostanze biologicamente attive presenti nella matrice algale.

A differenza delle altre varietà di alghe, la Macrocistys integrifolia cresce in un ambiente e in condizioni estreme che ne determinano le sue elevate proprietà nutrizionali: ricca di vitamine, amminoacidi, laminarine, alginati e ormoni naturali, tutte sostanze utili alle piante per incrementare i livelli produttivi e per permettere alle stesse di sopportare e superare velocemente gli stress ambientali quali ad esempio ritorni di freddo, squilibri idrici e nutrizionali.

I regolatori di crescita naturali contenuti, che danno un supporto ulteriore durante le prime fasi di formazione dei fiori e dei frutti, in quanto grazie all’azione ormon-like permette alla pianta un aumento di allegagione e pezzatura dei frutti.

Ert 23 Plus è ottenuto tramite un processo produttivo ad elevato livello tecnologico che attiva la frazione minerale con matrici organiche di qualità.

Viene applicato per via fogliare da rottura gemme, fino a caduta petali.

Le applicazioni consentono di uniformare germogliamento e fioritura, a supporto di un corretto sviluppo degli organi fiorali (maschili e femminili) che porta al potenziamento dei processi di allegagione dei frutti.

Ert 23 Plus è inoltre ricco di Triptofano levogiro attivato, precursore auxinico naturale che rispetta totalmente la fisiologia naturale della pianta.


Floral 20-20-20

CARATTERISTICHE

FLORAL 20-20-20 è il nutrimento indispensabile per tutte le piante coltivate. E’ un formulato ad assorbimento fogliare dalle elevate doti di assimilazione, caratterizzato da un perfetto equilibrio dei macronutrienti e dalla presenza di microelementi essenziali.
I microelementi chelati presenti e l’uso sistematico del prodotto assicurano una completa prevenzione delle più comuni fisiopatie da squilibri o carenze micro nutrizionali.

FLORAL 20-20-20 può essere impiegato favorevolmente su tutte le colture in ogni momento del loro ciclo vegetativo. La sua equilibrata formulazione risulta particolarmente indicata per le fasi post-fiorali, durante le quali il frutto/ortaggio deve raggiungere le giuste dimensioni ed arrivare ad una pronta e perfetta maturazione fisiologica.

CONFEZIONE

2,5 kg

COMPOSIZIONE

Azoto (N) totale 20%,
Azoto (N) nitrico 5,5%,
Azoto (N) ammoniacale 8%,
Azoto (N) ureico 6,5%,
Anidride fosforica (P₂O₅) solubile in citrato ammonico neutro ed in acqua 20%,
Anidride fosforica (P₂O₅) solubile in acqua 20%,
Ossido di potassio (K₂O) solubile in acqua 20%,
Boro (B) solubile in acqua 0,05%,
Rame (Cu) solubile in acqua 0,01%,
Rame (Cu) chelato con EDTA 0,01%,
Ferro (Fe) solubile in acqua 0,20%,
Ferro (Fe) chelato con DTPA 0,20%,
Manganese (Mn) solubile in acqua 0,10%,
Manganese (Mn) chelato con EDTA 0,10%,
Molibdeno (Mo) solubile in acqua 0,005%,
Zinco (Zn) solubile in acqua 0,01%,
Zinco (Zn) chelato con EDTA 0,01%


Floral K

CARATTERISTICHE

FLORAL K è un formulato ad assorbimento fogliare particolarmente indicato per le fasi finali del ciclo biologico di tutte le colture agrarie e ornamentali.

Il rapporto NPK, sensibilmente spostato a favore del Potassio, e la presenza di microelementi chelati, assicurano alle piante un perfetto completamento del loro ciclo produttivo.

FLORAL K può essere impiegato su tutte le colture ed è particolarmente indicato nelle fasi finali o prima del riposo vegetativo invernale, quando cioè le piante devono arricchire di sostanza di riserva fusti, radici e tuberi, portare ad una perfetta maturazione i frutti e, nel caso di piante ornamentali, colorare intensamente i petali dei fiori.

FLORAL K esercita una positiva influenza sulla qualità dei prodotti, migliorando la resa in olio delle piante oleaginose, aumentando il tenore zuccherino nella bietola e nell’uva ed inducendo migliore colorazione, sapore ed aroma ai frutti.

CONFEZIONE

2,5 Kg

COMPOSIZIONE

Azoto (N) totale 12%,
Azoto (N) nitrico 10%,
Azoto (N) ammoniacale 2%,
Anidride fosforica (P₂O₅) solubile in citrato ammonico neutro ed in acqua 5%,
Anidride fosforica (P₂O₅) solubile in acqua 5%,
Ossido di potassio (K₂O) solubile in acqua 35%,
Boro (B) solubile in acqua 0,1%,
Rame (Cu) solubile in acqua 0,1%,
Rame (Cu) chelato con EDTA 0,1%,
Manganese (Mn) solubile in acqua 0,1%,
Manganese (Mn) chelato con EDTA 0,1%,
Zinco (Zn) solubile in acqua 0,1%,
Zinco (Zn) chelato con EDTA 0,1%
Agente chelante: EDTA
Intervallo di pH che garantisce una buona stabilità della frazione chelata: 2-10


Floral N

CARATTERISTICHE

FLORAL N è un formulato ad assorbimento fogliare particolarmente indicato per le prime fasi vegetative di tutte le colture agrarie e ornamentali.
Il particolare rapporto NPK ad alto tenore azotato e la presenza dei microelementi chelati assicurano alle piante un ottimo sviluppo vegetativo e una completa prevenzione delle più comuni fisiopatie da squilibri o carenze micronutrizionali. Inoltre, il formulato è addizionato di sostanze adesivanti e veicolanti che ne migliorano l’assorbimento fogliare e consentono una veloce traslocazione degli elementi nutritivi nei siti di utilizzo.
FLORAL N può essere favorevolmente impiegato su tutte le colture ed è particolarmente indicato nelle prime fasi vegetative, durante le quali le piante formano le nuove radici, si preparano alla fioritura e alla fecondazione, allegano i frutti e producono la massima quantità di sostanza secca; è in questa fase che si registra generalmente il massimo fabbisogno in Azoto.

CONFEZIONE

2,5 Kg

COMPOSIZIONE

Azoto (N) totale 30%,
Azoto (N) nitrico 2%,
Azoto (N) ammoniacale 2%,
Azoto (N) ureico 26%,
Anidride fosforica (P₂O₅) solubile in citrato ammonico neutro e in acqua 12%,
Anidride fosforica (P₂O₅) solubile in acqua 12%,
Ossido di potassio (K₂O) solubile in acqua 8%,
Boro (B) solubile in acqua 0,1%,
Rame (Cu) solubile in acqua 0,05%,
Rame (Cu) chelato con EDTA 0,05%,
Manganese (Mn) solubile in acqua 0,1%,
Manganese (Mn) chelato con EDTA 0,1%,
Zinco (Zn) solubile in acqua 0,1%,
Zinco (Zn) chelato con EDTA 0,1%
Agente chelante: EDTA
Intervallo di pH che garantisce una buona stabilità della frazione chelata: 2-10


Fosforo 40

CARATTERISTICHE

FOSFORO 40 è un formulato ad alto tenore in Fosforo indicato per applicazioni al terreno, prodotto con materie prime ad elevata purezza che consentono di ottimizzare le tecniche applicative e massimizzare i risultati produttivi.

Il Fosforo agisce prevalentemente all’inizio dei periodo vegetativo: presiede alla formazioni di radici, semi e tuberi.

Le somministrazioni di FOSFORO 40 determinano anticipo della fioritura e della maturazione dei semi e frutti, maggiore sviluppo dell’apparato radicale, incremento della superficie delle foglie dei frutti e dei semi; inoltre aumentano la resistenza della pianta al freddo ed alle malattie parassitarie.

FOSFORO 40 applicato al terreno tramite fertirrigazione consente di fare un’appropriata concimazione fosfatica di fondo con reali benefici fisico-chimici per il terreno, quali la creazione di un microambiente dotato di pH idoneo a sfruttare la fertilità residua del terreno.

CONFEZIONE

20; 30; 290 kg

COMPOSIZIONE

Anidride fosforica (P₂O₅) totale da acido ortofosforico 40%


Foxter

CARATTERISTICHE

FOXTER è un formulato appositamente studiato per fornire alle colture Azoto e Fosforo in una forma perfettamente assimilabile, per stimolare la radicazione, la germinazione e lo sviluppo vegetale (EFFETTO STARTER).

La distribuzione al terreno di FOXTER consente di ottenere i seguenti vantaggi:

  • Distribuzione facilitata grazie alla formulazione liquida.
  • Posizionamento degli elementi nutritivi nello strato di suolo esplorato da radici/seme.
  • Grazie al pH subacido, FOXTER riesce a creare un microambiente ottimale attorno alle radici/seme, che favorisce l’assorbimento degli elementi nutritivi.
  • L’Azoto è in forma ammoniacale così da essere disponibile per le prime fasi di sviluppo del seme.
  • Il Fosforo, presente in alta quantità e in forma totalmente disponibile per le colture, influisce positivamente sulla radicazione, la germinazione dei semi e sull’aumento della resistenza delle giovani piante alle sollecitazioni meccaniche (es. vento) e termiche.

FOXTER si può applicare anche in post-emergenza e in concimazione fogliare come integratore nutrizionale.

CONFEZIONE

20 kg; 270 kg; 1200 kg

COMPOSIZIONE

Azoto (N) totale 5%,
Azoto (N) ammoniacale 5%;
Anidride fosforica (P₂O₅) solubile in acqua 30%.


Foxter 520

CARATTERISTICHE

FOXTER 520 è un formulato appositamente studiato per fornire alle colture Azoto e Fosforo in una forma perfettamente assimilabile, per stimolare la radicazione, la germinazione e lo sviluppo vegetale.

La distribuzione al terreno di FOXTER 520, effettuata tramite attrezzature irroranti o manichette, consente di ottenere i seguenti vantaggi:

  • Distribuzione facilitata grazie alla formulazione liquida e ai bassi dosaggi
  • Posizionamento degli elementi nutritivi nello strato di suolo esplorato da radici/seme
  • Creazione di un microambiente ottimale attorno alle radici/seme, dato dal pH sub-acido, che favorisce l’assorbimento degli elementi nutritivi
  • EFFETTO STARTER ancora più efficace grazie alla presenza di innovativi coformulanti e a specifici microelementi (Zinco e Manganese)
  • L’Azoto è in forma ammoniacale così da essere disponibile per le prime fasi di sviluppo del seme
  • Il Fosforo, presente in alta quantità e in forma totalmente disponibile per le colture, influisce positivamente sulla radicazione, la germinazione dei semi e sull’aumento della resistenza delle giovani piante alle sollecitazioni meccaniche (es. vento) e termiche.

FOXTER 520 si può applicare anche in post-emergenza e in concimazione fogliare come integratore nutrizionale per il miglioramento della fioritura, della formazione dei semi e per l’anticipo della maturazione.

CONFEZIONE

20 kg; 250 kg; 1200 kg

COMPOSIZIONE

Azoto (N) totale 5%,
Azoto (N) ammoniacale 5%,
Anidride fosforica (P₂O₅) solubile in acqua 20%,
Manganese (Mn) solubile in acqua 0,1%,
Manganese chelato con EDTA 0,1%,
Zinco (Zn) solubile in acqua 0,01%,
Zinco chelato con EDTA 0,01%.
Agente chelante: EDTA
Intervallo di pH che garantisce una buona stabilità della frazione chelata: 2-10


Gelate su kiwi: Gli interventi nutrizionali salva resa

L’instabilità del clima.

In molte regioni anche quest’anno l’inverno sembra aver ceduto il passo alla primavera in maniera piuttosto precoce.

Complici le miti temperature di febbraio e gli inverni sempre più ridotti a causa del più grande fenomeno del cambiamento climatico, molte coltivazioni di kiwi hanno ormai intrapreso la fase di risveglio vegetativo con un anticipo di almeno 10 giorni rispetto ai dati storici.

Se il periodo dovesse seguire il trend degli ultimi anni, dai prossimi giorni i termometri potrebbero scendere nuovamente al di sotto dei 5 °C e con molta probabilità, sarà necessario intervenire per evitare gravi danni in campo.

Quali sono i danni provocati dalle gelate?

Le piante di kiwi normalmente risultano tolleranti al freddo ma, specie dopo periodi con temperature miti, anche un breve sbalzo termico può decisamente portare ad una compromissione cellulare con danni che si manifestano sottoforma di necrosi delle gemme e bruciatura dei giovani germogli.

ritorni di freddo su actinidia ritorni di freddo su actinidia

In generale, quando la temperatura scende rapidamente al di sotto di 0°C, si verifica un congelamento dell’acqua intracellulare ed extracellulare della pianta.

Il congelamento nelle cellule vegetali provoca un aumento di volume dell’acqua contenuta al loro interno, determinando l’esplosione delle cellule vegetali.

Questo determina la morte delle cellule vegetali e danni fisiologici irreversibili alla pianta, anche piccole cellule danneggiate dal gelo riducono la superficie della pianta disponibile per la fotosintesi, il che limita la crescita delle piante, riducendo in ultima analisi la resa del raccolto e i rendimenti del frutteto.

Preparare la pianta all’arrivo dell’inverno.

Durante la fase di riposo vegetativo la pianta in realtà è tutt’altro che in dormienza, essa mantiene attivo il suo metabolismo continuando ad assorbire nutrimento fino a quando la temperatura media del suolo rimane sopra 6-7 °C.

ritorni di freddo su actinidia ritorni di freddo su actinidia

In questa fase immagazzina nutrimento che utilizzerà poi durante il risveglio primaverile, per questo motivo è fondamentale garantire un corretto apporto nutrizionale anche durante la fase del post raccolta.

A questo riguardo si rimanda all’articolo: l’importanza dei fertilizzanti nel periodo autunnale.

Quali sono i vantaggi derivanti dall’impiego delle specialità nutrizionali Cifo?

Come appena accennato, al fine di ottimizzare e portare a compimento la successiva fruttificazione delle piante di kiwi è necessario attenuare tutte le influenze esterne sulla pianta.

La caratteristica dell’ormai consolidato protocollo di campo Cifo è quella di ottenere:

✔️ Mitigazione degli stress termici
✔️ Uniformità di germogliamento
✔️ Uniformità di fioritura
✔️ Uniformità d’allegagione
✔️ Uniformità di sviluppo e maturazione frutti

In queste circostanze il supporto di prodotti biostimolanti è quindi indispensabile, sia per sopportare che per conservare l’equilibrio fisiologico degli impianti.

La proposta Cifo prevede quindi l’impiego di due specialità nutrizionali utilizzate in sinergia: Macys BC 28 e Sinergon Plus, impiegate rispettivamente alla dose di 2L/ha.

Macys BC 28 è un concentrato puro di alga Macrocistys integrifolia, riconosciuto dalla legge 75/2010 come prodotto ad azione biostimolante, un’alga unica nel suo genere, esclusiva di Cifo, raccolta e lavorata con un processo meccanico a bassa temperatura che consente di mantenere inalterata l’alta concentrazione di sostanze biologicamente attive presenti nella matrice algale.

ritorni di freddo in viticoltura
Sinergon Plus e Macys BC 28

A differenza delle altre varietà di alghe, la Macrocistys integrifolia cresce in un ambiente e in condizioni estreme che ne determinano le sue elevate proprietà nutrizionali: ricca di vitamine, amminoacidi, laminarine, alginati e ormoni naturali, tutte sostanze utili a fornire alle piante di kiwi tutti i fitocomplessi necessari per incrementare i livelli produttivi e superare velocemente gli stress ambientali quali ad esempio ritorni di freddo.

Sinergon Plus rappresenta la sinergia perfetta per Macys BC 28, questo formulato è ottenuto tramite un processo produttivo ad elevato livello tecnologico che conferisce una spiccata capacità fitostimolante.

Permette di apportare alla coltura amminoacidi a basso peso molecolare in forma di oligopeptidi quali acido glutammico, cisteina, prolina e glicina, tutti derivanti da processi di idrolisi enzimatica e molto utili a sostenere la sintesi proteica ed il metabolismo durante periodi di intenso stress fisiologico.

Per coltivare l’actinidia servono passione, impegno e sacrificio, guarda la storia dell’azienda agricola Miscio di Sermoneta a Latina

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Gestire al meglio il risveglio vegetativo in vigneto

Primavera in vigneto: la nutrizione è la chiave per gestire al meglio il risveglio vegetativo.

Nonostante il trend climatico sempre più mutevole degli ultimi anni, che ha reso gli inverni meno rigidi, con temperature miti che non soddisfano del tutto le ore di freddo necessarie alla giusta preparazione delle gemme, ci troviamo ancora una volta in una fase cruciale per la vite.

Le temperature medie che superano i 10°C segnano l’inizio di una rapida e vigorosa ripresa dell’attività linfatica della pianta, con conseguenti mutazioni nella sua fisiologia che portano all’emissione del cosiddetto “pianto” della vite.

Questo momento, sebbene possa apparire quasi evocativo, è di estrema importanza dal punto di vista agronomico, si tratta infatti del momento di riprendere il lavoro avviato durante la post-raccolta, quando gli interventi erano focalizzati sul nutrimento delle gemme e sull’accumulo di sostanze di riserva, questo assicura che le piante arrivino a questo punto con le giuste dotazioni nutritive.

Tuttavia, per garantire una risposta vegetativa uniforme alla ripresa e per mobilitare efficacemente le sostanze di riserva accumulate, è essenziale considerare sia la concimazione autunnale che quella primaverile come complementari. È importante progettarle insieme per non eccedere le unità fertilizzanti previste dal piano di concimazione aziendale.

Durante questa fase, gli interventi nutrizionali devono mirare a garantire una ripartenza uniforme, una migliore rimobilitazione delle sostanze di riserva, una fioritura omogenea e una buona protezione dalle eventuali gelate tardive.

Quali sono le reali necessità nutrizionali durante questa fase?

Durante la fase del “pianto” gli interventi nutrizionali contribuiscono a raggiungere target agronomici quali:

✔️ Uniformità della risposta vegetativa alla ripartenza.
✔️ Migliore rimobilitazione delle sostanze di riserva accumulate quali zuccheri, amminoacidi, ecc.
✔️ Fioritura omogenea e buona allegagione.
✔️ Protezione dell’impianto da eventuali ritorni di freddo o gelate tardive.

Proprio per questi motivi è fondamentale considerare la concimazione autunnale e quella primaverile come complementari e dunque progettarle insieme per non eccedere le unità fertilizzanti previste annualmente dal piano di concimazione aziendale.

Gli interventi consigliati.

Subito dopo il “pianto” è ormai consolidato il protocollo che prevede l’impiego in sinergia per via fogliare delle specialità di casa Cifo: SinerVEG e Calcisan Green, l’intervento è mirato al conseguimento di target quali:

✔️ Stimola la formazione e lo sviluppo dei peli radicali.
✔️ Una migliore lignificazione dei tralci.
✔️ Una buona uniformità di germogliamento.

SinerVEG è un biostimolante di origine naturale consentito in agricoltura biologica e impiegato per via fogliare, ottenuto tramite uno speciale processo industriale che permette di garantire la naturale integrità funzionale degli estratti lignocellulosici di cui è costituito.

Il prodotto è stato formulato con lo scopo di fornire una forte spinta al metabolismo della pianta permettendo di mantenere la massima efficienza fogliare e metabolica.

Calcisan Green è una specialità utilizzata per via fogliare costituita da calcio, magnesio e Macrocystis integrifolia, un’alga gigante che rende il formulato estremamente attivo e performante, oltre ad apportare specifici nutrienti, è in grado di “complessare” naturalmente i mesoelementi di cui è arricchito attraverso specifici polisaccaridi (alginati) contenuti.

Questa particolare caratteristica consente un migliore assorbimento e traslocazione dei nutritivi all’interno dei tessuti vegetali favorendo la sintesi delle protopectine cellulari, costituenti basilari delle lamelle mediane nelle pareti delle cellule.

Queste le dosi consigliate:

Prodotto Dose Applicazione
SinerVEG 3 L/ha Fogliare
Calcisan Green 5 L/ha Fogliare

E in caso di eventuali ritorni di freddo?

Dalla fase di “grappoli separati” gli interventi sono orientati ad incrementare la resistenza delle piante alle basse temperature, ritorni di freddo improvvisi, a favorire il regolare sviluppo dei grappoli e dei bottoni fiorali.

La specialità ideale da impiegare in queste fasi fino all’allegagione è Macys BC 28, un vero e proprio “succo” costituito al 100% dall’alga gigante Macrocystis Integrifolia, la cui caratteristica distintiva è caratterizzata proprio dal metodo di estrazione conservativo e dalla varietà delle componenti contenute: promotori di crescita naturali, betaine, laminarine, acido alginico, vitamine e nutrienti minerali mantengono intatte tutte le caratteristiche e le concentrazioni della materia prima di partenza.

Proprio per tali caratteristiche il prodotto garantisce un equilibrio nella risposta sia a livello radicale che a livello della vegetazione epigea.

Prodotto Dose Applicazione
Macys BC 28 2-4 L/ha Radicale/fogliare

Gibberellina Cifo

CARATTERISTICHE

GIBBERELLINA CIFO é un fitoregolatore ad applicazione fogliare in compresse solubili che stimola lo sviluppo delle piante, anticipa la fioritura con formazione di frutti precoci, aumenta la produzione, interrompe la dormienza di semi, giovani rami, bulbi e tuberi.

Registrazione del Ministero della Sanità n. 5581 del 21/00/1984

CONFEZIONE

Astuccio da 50 g contenente 10 compresse da 5 g

COMPOSIZIONE

Acido gibberellico puro 18 g; coformulanti, disperdenti e coloranti q.b. a 100 g.


Gibresol

CARATTERISTICHE

Fitoregolatore ad azione stimolante:
– sui semi: diminuisce la durata della germinazione
– sui fiori: favorisce l’allegagione, contrasta i danni delle gelate, induce la partenocarpia
– sulle piante: induce precocità di fioritura e di maturazione, ne accresce lo sviluppo con maggiore pezzatura dei frutti, annulla l’alternanza della produzione, aumenta le dimensioni ed il colore dei fiori, favorisce il ricaccio delle foraggere.
Soluzione stabile, conservabile nel tempo e contenente un agente di penetrazione che favorisce l’assorbimento rapido del principio attivo da parte delle piante.

Registrazione del Ministero della Sanità n. 5333 del 26/04/1983

CONFEZIONE

250 mL; 1 L

COMPOSIZIONE

Acido gibberellico puro 4,9 g ( = 47,8 g/l); solventi, penetrante q.b. a 100 g. Contiene alcool etilico.


GIORNATA DIMOSTRATIVA A BIOSTIMOLANTI IN CAMPO

Il progetto Biostimolanti in campo, organizzato da L’Informatore Agrario in collaborazione con il Centro Sperimentale Ortofloricolo Po di Tramontana di Veneto Agricoltura (Rosolina, Rovigo) ha come obiettivo la formazione e la divulgazione agli agricoltori e tecnici verso le corrette strategie di utilizzo dei biostimolanti per ottenere determinati obiettivi sulle colture orticole, nello specifico l’aumento delle rese e della qualità merceologica.

Presso un’area specifica del Centro Sperimentale sono state realizzate tre aree di prova con pomodoro da industria, melone e lattuga. Ognuna delle aree ospita le parcelle di prova di oltre 20 differenti prodotti di 11 aziende.

Cifo è presente nell’area di sperimentazione dei biostimolanti dedicata alla lattuga “gentile”, cultivar per il ciclo estivo, con i prodotti Sinerveg e Calcisan green.

Il 1 luglio 2022 i tecnici del Centro Sperimentale Po di Tramontana di Veneto Agricoltura, assieme ai responsabili scientifici del progetto, ti guideranno tra le parcelle dimostrative e ti spiegheranno gli effetti di oltre 20 differenti biostimolanti di 11 aziende nelle tre aree di prova dedicate a pomodoro da industria, melone e lattuga. Nell’arco della giornata sarà possibile visitare anche le prove sperimentali del Centro dedicate alle colture orticole (varietà, irrigazione di precisione e tecniche di coltivazione).

Partecipa


Granverde TOP START

CARATTERISTICHE

GRANVERDE TOP START è un concime di nuova concezione, microgranulare, appositamente studiato per favorire la partenza (“effetto starter”) di colture erbacee a ciclo primaverile-estivo, ortaggi, piante ornamentali e tappeti erbosi.
L’innovativa formulazione, derivante da un esclusivo processo di reazione, racchiude all’interno di ciascun microgranulo gli elementi fondamentali per le prime fasi di crescita della pianta, ed estratti di alga Macrocystis Integrifolia con azioni positive sull’assorbimento dei nutritivi e sullo sviluppo delle radici.

La Macrocystis, infatti, oltre ad avere funzioni protettive e veicolanti nei confronti degli elementi nutritivi, migliorando la disponibilità del fosforo e dei microelementi, esercita un’azione diretta sulla crescita delle radichette assorbenti e dei meristemi apicali, svolgendo un’azione di tipo ormono-simile.

CONFEZIONE

25 kg

COMPOSIZIONE

Azoto (N) totale 8%
Azoto (N) ammoniacale 8 %
Anidride fosforica (P2O5) solubile in citrato ammonico
 neutro e in acqua 35%
Anidride fosforica (P2O5) solubile in acqua 32%
Anidride solforica (SO3) solubile in acqua 5%
Zinco (Zn) solubile in acqua 0,8%


Grinver 49 P

CARATTERISTICHE

GRINVER 49 P è un concime fosfatico di nuova concezione applicativa e di elevata efficacia che contiene come componente fertilizzante il perfosfato d’ossa.
GRINVER 49 P è caratterizzato da un’innovativa formulazione, frutto di studi e sperimentazioni, in minigranuli “multifunzione”, dalle dimensioni idonee per la distribuzione al terreno sia in modo localizzato, tramite i microgranulatori, che ” a pieno campo” con i normali girelli spandiconcime.
GRINVER 49 P è ottenuto tramite uno specifico processo produttivo che attiva il Fosforo contenuto nella matrice organica di partenza e lo rende prontamente disponibile per la pianta.
La purezza dei componenti e l’elevata attività fertilizzante permette di ottenere dei dosaggi molto ridotti in modo da rendere GRINVER 49 P un formulato “a basso impatto ambientale”.
La frazione fosfatica di GRINVER 49 P svolge una doppia funzione: la parte a pronto effetto favorisce una rapida crescita delle piantine anche in condizioni di basse temperature (effetto starter), mentre la frazione a rilascio graduale fornisce energia per migliorare il livello produttivo.
Inoltre la presenza di Zinco migliora ulteriormente l’effetto starter e la crescita della piantina nelle fasi iniziali.
Grinver 49 P contiene anche Azoto e Zolfo che ne aumentano il valore nutrizionale e lo rendono indicato anche in terreni alcalini.
L’utilizzo di GRINVER 49 P risulta particolarmente vantaggioso nei seminativi di Grano, Barbabietola, Mais, Cereali vernini, colture estensive (Tabacco, Pomodoro da industria, ecc.), ma risulta ottimale anche per la concimazione fosfatica di ortaggi e colture floricole a pieno campo, piante da frutto (Pero, Melo, Pesco, Olivo, Agrumi, Vite, ecc.) e nel vivaismo.

CONFEZIONE

25 kg

COMPOSIZIONE

Anidride fosforica (P₂O₅) solubile nel citrato ammonico neutro 35%
Anidride fosforica (P₂O₅) solubile nell’acqua 25%;
Azoto (N) totale 0,8%;
Anidride solforica (SO₃) solubile in acqua 13%.
Zinco (Zn) solubile in acqua 0,15%


Grinver 53 NP

CARATTERISTICHE

GRINVER 53 NP è un formulato di ultima generazione a base di perfosfato d’ossa e arricchito di Azoto prontamente disponibile e acidi Umici.
Questi elementi sono indispensabili per la coltura, soprattutto nelle prime fasi di sviluppo per la formazione rapida delle radici.
Gli elementi contenuti in GRINVER 53 NP sono stati studiati per avere una doppia modalità d’azione: la prima, con la frazione Azoto – Fosforo – Zinco prontamente utilizzabili, per formare velocemente la pianta favorendo la radicazione (effetto starter); la seconda con formulati a lento rilascio e Zolfo per migliorare l’accestimento e favorire la ripresa vegetativa, incrementando il contenuto di proteine.
Gli Acidi Umici completano il prodotto con l’obiettivo di stimolare l’attività dei microrganismi del suolo, complessare e proteggere gli elementi nutritivi e quindi migliorare l’efficacia nutrizionale.

CONFEZIONE

25 kg

COMPOSIZIONE

Azoto (N) totale 8%
Azoto (N) ammoniacale 8%
Anidride fosforica (P2O5) solubile in citrato ammonico neutro e acqua 25%
Anidride fosforica (P2O5) solubile in acqua 17,5%
Ossido di Calcio (CaO) solubile in acqua 8%
Anidride solforica (SO3) solubile in acqua 20%
Zinco (Zn) solubile in acqua 0,15%

Attivatore: estratti umici 0,5%


Grinver Zolfo 87

CARATTERISTICHE

GRINVER ZOLFO 87 è un formulato granulare a base di Zolfo, indicato per correggere i terreni alcalini e sodici al fine di migliorare la produttività delle piante coltivate. 
GRINVER ZOLFO 87 è ottenuto tramite un innovativo processo produttivo attraverso il quale lo Zolfo viene unito ad uno specifico coformulante e va a costituire le pastiglie, che a contatto con l’umidità del terreno si disgregano velocemente e liberano l’elemento nel suolo. Le finissime particelle di Zolfo che si rendono disponibili vengono trasformate dai batteri in acido solforico che agisce positivamente sull’abbassamento del pH tramite la neutralizzazione dei bicarbonati. 
Inoltre, GRINVER ZOLFO 87 nei terreni salini favorisce la rimozione del Sodio, che viene poi allontanato tramite le irrigazioni o le piogge. GRINVER ZOLFO 87 risulta importante per le piante anche ai fini nutrizionali perché lo Zolfo che apporta è essenziale per lo svolgimento della fotosintesi e per formare aminoacidi, vitamine e composti aromatici. 
La forma uniforme consente di effettuare applicazioni omogenee e senza perdite per polverulenza, tramite i normali girelli spandiconcime. 
Con GRINVER ZOLFO 87 si ottengono i seguenti benefici: 
- favorisce l’allontanamento del sodio nei terreni salini 
- favorisce l’abbassamento del pH nei terreni alcalini 
- favorisce la mobilizzazione e l’assorbimento degli elementi nutritivi 
- stimola la produzione degli aminoacidi Cistina e Metionina, fondamentali per la produzione delle proteine 
- favorisce la produzione degli aromi (composti solforati) nel Cavolo, Cipolla, Aglio, Rucola e delle proteine nei cereali.

CONFEZIONE

25 kg

COMPOSIZIONE

Zolfo (S) totale 87% 



I BENEFICI DELLE CONCIMAZIONI AUTUNNALI

Negli ultimi anni sempre più coltivatori hanno compreso l’importanza di effettuare una concimazione autunnale nel loro frutteto, vigneto o oliveto.

Da cosa nasce questa esigenza? È stato dimostrato infatti, attraverso analisi e ricerche scientifiche, che il ciclo vegetativo della pianta non si conclude nel momento della raccolta, bensì prosegue fino all’arrivo delle temperature invernali (al di sotto dei 10°C circa), per entrare in quella fase chiamata dormienza vegetativa.

In quel lasso di tempo, infatti, la pianta continua a vegetare, ed anzi è proprio in questo periodo che accumula più sostanze nutritive da utilizzare poi la primavera successiva durante la fase di ripresa vegetativa.

Più precisamente, fino alla completa caduta delle foglie la pianta assorbe – attraverso un’attività radicale intensa sino a fine ottobre per i fruttiferi e novembre per la vite – quegli elementi nutritivi che assieme ai fotosintetati elaborati dalle foglie in post-raccolta verranno traslocati dalle stesse agli altri organi della pianta, andando a costituire le riserve per il ciclo colturale successivo.

concimazione-autunnale

Per assicurare una buona fruttificazione nell’annata successiva è importantissimo l’accumulo di elaborati (zuccheri ed amminoacidi in primis), e di microelementi all’interno gemme, come garanzia di una buona fertilità dei fiori, quindi della fecondazione. Altro elemento essenziale da apportare durante la concimazione autunnale è l’Azoto, in quanto è stato scoperto che dalla ripresa vegetativa alla fioritura l’assorbimento di tale elemento risulta modesto e lo sviluppo dei germogli e la fioritura avvengono di conseguenza a spese delle riserve accumulate negli organi legnosi e nelle radici durante l’assorbimento autunnale. È doveroso sottolineare, infatti, che gli apporti organici invernali non sono in grado di sostituire la concimazione autunnale, e che il periodo ideale per eseguirla è tra settembre – ottobre, attraverso fertilizzanti a rapido effetto.

I risultati che si possono ottenere da una concimazione autunnale – supportati da sperimentazioni pluriennali – sono un migliore equilibrio vegeto produttivo, aumento della fertilità delle gemme a fiore, aumento della produzione ed infine una riduzione dell’alternanza produttiva, punto cardine fondamentale per mantenere elevata e costante la redditività dei frutteti.

Altro fattore da non sottovalutare è la temperatura: le temperature di inizio autunno consentono un buon assorbimento (l’importante è non scendere al di sotto dei 10-12 °C); l’epoca di concimazione può variare anche in base alle colture: comunemente entro ottobre per fruttiferi, fino a novembre invece per la vite.

È importante non confondere però la concimazione autunnale con quella primaverile: le due concimazioni sono complementari tra loro, senza che l’una escluda l’altra; ciò va preso in considerazione per non superare le unità fertilizzanti previste annualmente dal piano di concimazione aziendale.

Cifo, da sempre al fianco degli agricoltori e di un’agricoltura ragionata e sostenibile, propone all’interno della sua gamma diversi prodotti per soddisfare ogni tipo di esigenza dal punto di vista varietale e pedoclimatico:

Distribuzione al terreno

I prodotti più consigliati sono Top N e Top 7-5-14: entrambi questi prodotti fanno parte della Linea Top, una linea ad alta efficienza nutrizionale ed a basso impatto ambientale.

L’elevata efficienza nutrizionale è data dalla cessione differenziata dell’azoto e degli altri elementi nutritivi: la linea nasce infatti dal processo altamente tecnologico FCH (Fully Controlled Hydrolysis), che oltre a mantenere il Carbonio Organico in una forma totalmente biodisponibile, contengono l’innovativa molecola APR (Attivatore Proteico della Rizosfera); il prodotto agisce a livello del suolo attivando l’attività degli organismi presenti nel terreno, a livello radicale aumentando la formazione di radici attive, migliorando l’assorbimento degli elementi nutritivi.

concimazione-autunnale

Tutti i prodotti della Linea Top sono inoltre utilizzabili in agricoltura biologica ai sensi della normativa vigente.

Applicazioni fogliari

Cifo consiglia diversi prodotti proprio per avere una soluzione precisa per ogni tipo di esigenza particolare:

BZ Fast

BZ Fast apporta alle colture Boro e Zinco, due microelementi fondamentali per il regolare sviluppo di fiori e frutti, per il metabolismo proteico e degli zuccheri, e per l’irrobustimento dei tessuti vegetali.
Le applicazioni nel post-raccolta sono consigliate proprio per aumentare la resistenza della pianta alle basse temperature invernali e per garantire una miglior ripresa vegetativa nella primavera successiva.
Negli impianti con terreni dove le piante presentano crescite stentate con rami poco sviluppati, consigliamo di fare trattamenti inserendo un prodotto che include tutti gli elementi nutritivi

Floral 20-20-20

Floral 20-20-20, come tutti i formulati della Linea Floral, offre la massima efficacia nella nutrizione fogliare, inoltre, l’elevata purezza degli elementi nutritivi contenuti, consente una rapida e completa solubilizzazione. Floral 20-20-20 consente di somministrare alla pianta la giusta quota di elementi nutritivi fondamentali, inclusi i microelementi, per ripristinare la naturale riserva nutrizionale e per affrontare nel modo migliore la ripresa vegetativa nella primavera successiva.

Mettiamo a riposo le piante ben nutrite per farle lavorare al meglio alla ripresa vegetativa.


Idrofloral 14-25-5

CARATTERISTICHE

IDROFLORAL 14-25-5 è un concime in polvere ad elevata purezza e solubilità, appositamente studiato per applicazioni in fertirrigazione, a pieno campo e in serra, ma utilizzabile anche per applicazioni fogliari.

Il rapporto tra i macroelementi (3:5:1) è indicato per le fasi iniziali e intermedie del ciclo vegetativo delle colture in genere e delle piante esigenti in Fosforo.

La presenza di Zolfo e la reazione fisiologicamente acida del formulato consentono la massima assimilabilità dei nutrienti da parte delle piante.
L’utilizzo di IDROFLORAL 14-25-5 favorisce l’espansione delle radici, rende le piante più resistenti alle avversità ambientali, migliora la qualità e la conservabilità dei frutti.

CONFEZIONE

10 kg

COMPOSIZIONE

Azoto (N) totale 14%;
Azoto (N) ammoniacale 14%;
Anidride fosforica (P₂O₅) solubile in citrato ammonico neutro ed in acqua 25%;
Anidride fosforica (P₂O₅) solubile in acqua 25%;
Ossido di Potassio (K₂O) 5% solubile in acqua;
Anidride solforica (SO₃) solubile in acqua 30%.


Idrofloral 15-10-30

CARATTERISTICHE

IDROFLORAL 15-10-30 è un concime in polvere ad elevata purezza e solubilità, appositamente studiato per applicazioni in fertirrigazione, a pieno campo e in serra, ma utilizzabile anche per applicazioni fogliari.

Il rapporto tra i macroelementi (1,5:1:3) è indicato per le fasi medie e finali del ciclo vegetativo delle colture in genere, inoltre soddisfa le esigenze nutritive delle piante potassofile.
L’apporto azotato risulta essere sia in forma prontamente disponibile (frazione nitrica) che graduale (frazione ammoniacale e ureica) per garantire un’azione continua dell’elemento.

La presenza di Zolfo e la reazione fisiologicamente acida del formulato consentono la massima assimilabilità dei nutrienti da parte delle piante.
L’utilizzo di IDROFLORAL 15-10-30 favorisce l’ottenimento di produzioni qualitativamente superiori, con una maggiore colorazione, un contenuto più elevato in zuccheri, aromi e profumi.

CONFEZIONE

10 kg

COMPOSIZIONE

Azoto (N) totale 15%;
Azoto (N) nitrico 8,5%,
Azoto (N) ammoniacale 4,0%,
Azoto (N) ureico 2,5%;
Anidride fosforica (P₂O₅) solubile in citrato ammonico neutro ed in acqua 10%;
Anidride fosforica (P₂O₅) solubile in acqua 10%;
Ossido di Potassio (K₂O) solubile in acqua 30%,
Anidride Solforica (SO₃) solubile in acqua 5%.


Idrofloral 20-20-20

CARATTERISTICHE

IDROFLORAL 20-20-20 è un concime in polvere ad elevata purezza e solubilità, appositamente studiato per applicazioni in fertirrigazione, a pieno campo e in serra, ma utilizzabile anche per applicazioni fogliari.
Il rapporto tra i macroelementi (1:1:1) è indicato per tutte le fasi del ciclo vegetativo delle colture e soddisfa le esigenze nutritive delle piante in genere.
L’apporto azotato risulta essere sia in forma prontamente disponibile (frazione nitrica) che graduale (frazione ammoniacale e ureica) per garantire un’azione continua dell’elemento.
La presenza di microelementi assicura alla pianta il normale svolgimento delle principali funzioni biologiche come la fecondazione, la fotosintesi clorofilliana e lo sviluppo meristematico. La reazione fisiologicamente acida del formulato consente la massima assimilabilità dei nutrienti da parte delle piante.
L’utilizzo di IDROFLORAL 20-20-20 favorisce l’ottenimento di piante con ottimo equilibrio vegeto-produttivo, favorendo una buona fioritura e produzione finale.

CONFEZIONE

10 kg

COMPOSIZIONE

Azoto (N) totale 20%,
Azoto (N) nitrico 5,6%,
Azoto (N) ammoniacale 3,9%,
Azoto (N) ureico 10,5%,
Anidride fosforica (P₂O₅) solubile in citrato ammonico neutro ed in acqua 20%,
Anidride fosforica (P₂O₅) solubile in acqua 20%,
Ossido di Potassio (K₂O) solubile in acqua 20%,
Boro (B) solubile in acqua 0,01%,
Manganese (Mn) solubile in acqua 0,1%,
Zinco (Zn) solubile in acqua 0,01%


Idrofloral 20-5-5

CARATTERISTICHE

IDROFLORAL 20-5-5 è un concime in polvere ad elevata purezza e solubilità ed alta efficacia, appositamente studiato per applicazioni in fertirrigazione, a pieno campo e in serra, ma utilizzabile anche per applicazioni fogliari.

CONFEZIONE

Sacco 10 kg

COMPOSIZIONE

Azoto (N) totale 20%
Azoto (N) ammoniacale 15,8%
Azoto (N) ureico 4,2%
Anidride fosforica (P2O5) totale 5%
Anidride fosforica (P2O5) idrosolubile 5%
Anidride fosforica (P2O5) solubile in citrato ammonico neutro 5%
Ossido di potassio (K2O) idrosolubile 5%
Anidride solforica (SO3) idrosolubile 47%


Idrofloral 35-5-8

CARATTERISTICHE

IDROFLORAL 35-5-8 è un concime in polvere ad elevata purezza e solubilità, appositamente studiato per applicazioni in fertirrigazione, a pieno campo e in serra, ma utilizzabile anche per applicazioni fogliari. L’elevato contenuto in azoto nel rapporto tra i macroelementi (7:1 :1,5) rende il formulato indicato per le fasi iniziali del ciclo vegetativo delle colture e soddisfa le esigenze nutritive delle piante in forte accrescimento vegetativo. L’apporto azotato risulta essere sia in forma prontamente disponibile (frazione nitrica), che graduale (frazione ammoniacale e ureica) per garantire un’azione continua dell’elemento. La reazione fisiologicamente acida del formulato consente la massima assimilabilità dei nutrienti da parte delle piante. L’utilizzo di IDROFLORAL 35-5-8 favorisce lo sviluppo vegetativo della pianta, l’incremento produttivo, l’accrescimento dei giovani germogli, lo stimolo di piante stentate.

CONFEZIONE

Sacco 10 kg

COMPOSIZIONE

Azoto (N) totale 35%
Azoto (N) nitrico 2%
Azoto (N) ammoniacale 1%
Azoto (N) ureico 32%
Anidride fosforica (P2O5) solubile in citrato ammonico neutro e in acqua 5%
Anidride fosforica (P2O5) solubile in acqua 5%
Ossido di potassio (K2O) solubile in acqua 8%


Idrofloral 8-5-44

CARATTERISTICHE

IDROFLORAL 8-5-44 è un concime in polvere ad elevata purezza e solubilità, appositamente studiato per applicazioni in fertirrigazione, a pieno campo e in serra, ma utilizzabile anche per applicazioni fogliari.
L’elevato contenuto in Potassio nel rapporto tra i macroelementi (1,5:1:9) rende il formulato indicato per le fasi finali del ciclo vegetativo delle colture in genere, inoltre soddisfa le esigenze nutritive delle piante potassofile.

La presenza di Zolfo e la reazione fisiologicamente acida del formulato consentono la massima assimilabilità dei nutrienti da parte delle piante.
L’utilizzo di IDROFLORAL 8-5-44 favorisce l’ottenimento di produzioni qualitativamente superiori, frutti consistenti, con una maggiore colorazione, un contenuto più elevato in zuccheri, aromi e profumi.

CONFEZIONE

10 kg

COMPOSIZIONE

Azoto (N) totale 8%;
Azoto (N) nitrico 8%;
Anidride fosforica (P₂O₅) solubile in citrato ammonico neutro ed in acqua 5%;
Anidride fosforica (P₂O₅) solubile in acqua 5%;
Ossido di Potassio (K₂O) solubile in acqua 44%;
Anidride solforica (SO₃) solubile in acqua 5%.


Idrofloral Ca L

CARATTERISTICHE

IDROFLORAL Ca L è un concime appositamente studiato per applicazioni in fertirrigazione, a pieno campo, in serra e in idroponia.

La specifica formulazione liquida e la purezza dei componenti garantiscono facilità di utilizzo, praticità nei dosaggi e rapido assorbimento radicale del Calcio.

I componenti sono scelti per fornire al prodotto un’elevata efficacia: l’azoto nitrico stimola la formazione dei peli radicali (zona di massima capacità assorbente) e sinergizza l’assorbimento del Calcio, mentre il Boro ne favorisce la traslocazione nella pianta.

La presenza di Magnesio stimola la formazione di clorofilla con conseguente aumento dell’attività fotosintetica che si traduce in una colorazione più intensa di foglie e frutti e in un incremento della produttività della pianta.

Apporti costanti di IDROFLORAL Ca L consentono di prevenire le comuni fisiopatie da calciocarenza (butteratura amara del Melo, dissecamento del rachide della Vite, marciume apicale del Pomodoro, mal raggiante delle Pesche, nettarine e percoche, seccume fisiologico del Melone, tip burn della Lattuga, bordatura della Poinsettia, ecc.) e di ottenere produzioni qualitativamente superiori, con una maggiore consistenza e conservabilità dei frutti.

CONFEZIONE

20 kg; 290 kg; 1200 kg

COMPOSIZIONE

Azoto (N) totale 8%,
Azoto (N) nitrico 8%,
Ossido di Calcio (CaO) solubile in acqua 12%,
Ossido di Magnesio (MgO) solubile in acqua 2%,
Boro (B) solubile in acqua 0,01%.


Idrofloral Ca Mg L

CARATTERISTICHE

IDROFLORAL Ca-Mg L è un concime appositamente formulato per l’uso in fertirrigazione, in pieno campo, in serra e in idroponia.

La sua formulazione liquida di alta purezza contiene azoto sia sotto forma nitrica che ammoniacale e agisce in sinergia con il magnesio e il calcio per favorire un migliore assorbimento radicale, un trasferimento più veloce all’interno dei tessuti vegetali e il mantenimento dell’efficienza fotosintetica.

L’impiego regolare di IDROFLORAL Ca-Mg L aiuta a sostenere lo sviluppo delle piante grazie all’apporto di azoto e a prevenire le comuni problematiche legate alla carenza di calcio e magnesio, contribuendo a rafforzare le pareti cellulari dei frutti, preservandone le caratteristiche nel tempo, soprattutto su derrate soggette a frigoconservazione.

CONFEZIONE

20 kg; 250 kg; 1200 kg

COMPOSIZIONE

Azoto (N) totale 10%
Azoto (N) ammoniacale 3%
Azoto (N) nitrico 7%
Ossido di calcio (CaO) idrosolubile 9%
Ossido di magnesio (MgO) idrosolubile 4%


Il contributo dei biostimolanti in orticoltura

Salvaguardare la salute del suolo e promuovere lo sviluppo delle piantine.

Uno degli aspetti più importanti ed in apparenza meno evidenti nella gestione nutrizionale delle specie orticole riguarda il potenziamento della naturale fertilità dei suoli.

Il miglioramento delle caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche dei suoli può avvenire solamente attraverso azioni mirate all’incremento dell’attività microbica, all’ampliamento del volume di suolo esplorato dalle radici ed al miglioramento della capacità di scambio all’interno della rizosfera.

I fattori critici.

Tutti questi fattori si pongono in netto contrasto con quelli che sono invece i problemi più frequenti ed evidenti per chi oggi si trova a coltivare ortaggi, ovvero:

  • Declino progressivo delle caratteristiche chimiche dei suoli;
  • Perdita di struttura;
  • Attività radicale in stato d’inerzia;
  • Stentata o assente attività biologica nel terreno.

Sono proprio questi i problemi che rappresentano le maggiori cause di partenze difficoltose per le colture, per le quali i soli interventi con concimi tradizionali risultano poco efficaci se non deleteri.

Il-contributo-dei-biostimolanti-in-orticoltura

 

Soprattutto nei mesi a venire, a queste cause si potranno sommare anche fattori di stress quali nevicate, gelate notturne, cali repentini di temperatura e presenza di suoli freddi; fattori che possono determinare cali, come nel recente caso che ha coinvolto le produzioni campane e pugliesi di zucchine e finocchi, che vanno dal 30 al 100% del raccolto, provocando gravi ripercussioni anche sull’assetto economico delle aziende colpite.

L’esperienza di Cifo

Per affrontare queste criticità, le soluzioni messe in campo da Cifo, in oltre 50 anni di ricerca e sperimentazione in campo a servizio della sostenibilità nel settore della nutrizione vegetale, prevedono l’impiego di tre specialità che lavorano in maniera complementare attraverso l’azione di acidi umici, acidi fulvici, amminoacidi di origine naturale e sostanze bioattive contenute nell’alga gigante Macrocystis integrifolia.

Le soluzioni

Cifoumic
Gli Acidi umici e fulvici contenuti all’interno di Cifoumic agiscono positivamente sulla fertilità del suolo ed esplicano un’azione biostimolante mirata a stimolare l’attività biologica nel terreno attraverso un potenziamento dell’attività dei microrganismi del suolo, ma non solo.

Usato in fertirrigazione alla dose di 4-6 Kg/ha permette alla pianta di incrementare lo sviluppo delle radichette assorbenti ed assorbire con migliore efficacia nutrienti quali fosfati, ferro, microelementi ecc., grazie ad un’azione complessante e protettiva.

Se impiegato in suoli in cui insistono condizioni difficili, quali ad esempio la presenza di xenobiotici o sostanze dannose (diserbanti, antibiotici, metalli pesanti ecc.) per piante e terreno, Cifoumic svolge anche un’azione “detossificante” e neutralizzante che permette di completare il ciclo delle colture anche su terreni in cui si praticano colture particolarmente intensive.

Il-contributo-dei-biostimolanti-in-orticoltura

Sinergon R
In tutti quelle situazioni in cui i suoli manifestano i caratteristici sintomi di carenza di sostanza organica, spiccata salinità o impoverimento della struttura, si rivela efficace l’impiego di Sinergon R.

Un bioattivatore dell’attività radicale completamente biologico caratterizzato dalla presenza di un complesso di amminoacidi di origine naturale derivante esclusivamente da processi di idrolisi enzimatica.

Permette di stimolare i processi fisiologici delle piante durante le diverse fasi fenologiche e, grazie alla speciale tecnologia con cui è formulato, agisce come catalizzatore ed attenuatore della salinità delle soluzioni nutritive in preparazione.

Durante le prove in campo si è mostrato efficacie anche per la riduzione dei dosaggi di prodotti fertirriganti impiegati portando alla massimizzazione delle unità fertilizzanti.

Inoltre, la speciale concentrazione di carbonio organico prontamente disponibile permette di porre rimedio in tutte quelle situazioni in cui l’impoverimento del suolo e l’assorbimento d’acqua rappresentano dei fattori limitanti per massimizzare la produttività delle colture.

La dose d’impiego prevista è pari a 10-20 L/ha, da impiegare tramite fertirrigazione attraverso 3-4 interventi da ripetere ogni 10-15 giorni.

Macys BC 28
Per scongiurare invece i rischi derivanti da gelate notturne, ritorni di freddo e sbalzi termici, Cifo consiglia l’impiego in applicazione fogliare della specialità Macys BC 28.

Un potente biostimolante impiegato in agricoltura biologica costituito al 100% dal succo concentrato dell’alga Macrocystis integrifolia, in grado di influenzare positivamente la fisiologia della pianta e predisporre le basi per superare tutti i momenti di stress del periodo, grazie alla presenza inalterata di tutte le numerose sostanze biologicamente attive contenute naturalmente all’interno dell’alga.

In questo caso la dose d’impiego è pari a 2-3 L/ha, da ripetere in più applicazioni durante il normale ciclo colturale.


IL RUOLO DI MAGNESIO E ZOLFO IN VITICOLTURA

Il magnesio e lo zolfo giocano un ruolo importante nella vite regolando, il primo, il metabolismo della pianta e contribuendo, il secondo, al mantenimento della struttura cellulare.

Il magnesio è la molecola principale della clorofilla; per questo partecipa a molteplici funzioni biologiche regolando il metabolismo della pianta formando pigmenti.

La sua carenza si manifesta con la formazione di ingiallimenti ossia la scomparsa del pigmento verde limitando molto le trasformazioni chimiche che attua la pianta durante la fase di maturazione.

La carenza di magnesio determina scarsa lignificazione dei tralci, abbassamento del grado zuccherino, formazione di zone necrotiche internervali sulle foglie.

magnesio e zolfo sulla vite

Lo zolfo è un elemento plastico utile per il mantenimento della struttura cellulare, partecipa alla formazione di aminoacidi e proteine, i mattoni con i quali la pianta cresce in ogni sua parte.

Lo zolfo stimola la sintesi di enzimi, composti aromatici molti dei quali contengono zolfo.

Per queste esigenze della vite, Cifo ha ideato un prodotto specifico ed unico sul mercato: Actisel, fertilizzante ammesso in agricoltura biologica con alto contenuto di Magnesio e Zolfo incluso manganese e zinco.

magnesio e zolfo sulla vite
Impiegato su varietà esigenti di magnesio come il Prosecco, il Pinot, Cabernet Sauvignon, Actisel è in grado di combattere il disseccamento del rachide e di ridurre la filloptosi, limitando visivamente la caduta precoce delle foglie.

La sua caratteristica è quella di esaltare i profumi e gli aromi aumentando i composti aromatici, fortificando al contempo i tessuti rendendoli più resistenti agli stress.

Grazie alla sua composizione influisce positivamente sull’acidità del mosto facilitando la fermentazione con la conseguente formazione di aromi e profumi particolarmente apprezzati in vini a lunga conservazione.

Actisel può essere impiegato per acidificare l’acqua utilizzata per i trattamenti migliorandone l’efficacia e la persistenza.

Si consiglia di utilizzare Actisel alla dose di 2,5 kg/ha per 3 – 4 volte a partire da invaiatura a distanza di 7 – 10 gg. Si raccomanda di non stemperare il prodotto in secchio o nei cestelli ma di versarlo direttamente in botte tenendo in funzione l’agitatore.

magnesio e zolfo sulla vite


IN PARTENZA IL TOUR “SORSI DI NATURA”

Si chiama “Sorsi di natura” il nuovo tour Cifo che toccherà i più importanti Garden Center della Penisola nei mesi di aprile e maggio.

Un’iniziativa del tutto originale, alla sua prima edizione, attraverso la quale l’azienda, storicamente leader nella nutrizione del Verde e con un focus sempre maggiore sui prodotti naturali e biologici, veicolerà i suoi valori attraverso gustosi e salutari centrifugati di frutta e verdura offerti ai consumatori.

“Accostare i nostri prodotti a bevande salutari ci è sembrato il modo più diretto di comunicare ai nostri consumatori che, esattamente come noi, anche le piante hanno bisogno di un nutrimento sano, naturale ed energizzante – spiega il direttore Commerciale e Marketing Pierluigi Picciani – si tratta di una formula nuova, che abbiamo inaugurato al My Plant di Milano e che, visto il successo, abbiamo deciso di replicare in tutta Italia in una selezione di Garden Center tra i tanti che offrono i nostri prodotti”.

L’attività si svolgerà accanto agli scaffali Cifo, in 12 diverse date, a partire dal 7 aprile.

Calendario del tour “Sorsi di Natura”

sorsi di natura in tour

Incrementare efficacia, sicurezza e sostenibilità dei trattamenti

Sicuri, veloci, semplici

Ottimizzare la preparazione delle miscele, ottenere il giusto pH dell’acqua, operare con botti sicure e prive di residui dannosi ed avere la sicurezza di distribuire i prodotti sulla coltura nella maniera più efficacie, in modo che nutrienti o principi attivi possano essere assimilati con sicurezza e senza sprechi: questi sono gli interventi che da anni ormai, attraverso l’utilizzo dei 3 grandi classici di casa Cifo, sono diventati più sicuri, più veloci ed alla portata di tutti grazie anche alla loro semplicità d’impiego.
Nella pratica delle comuni operazioni di campo l’utilizzo di Cifovir, Press e Tecnosan porta ad una maggiore persistenza d’azione dei trattamenti, minori dilavamenti, minori sprechi di prodotto, minor numero di interventi e quindi un risparmio sui costi per la distribuzione, fattori che si traducono in una generale ottimizzazione degli interventi.

Ognuno di questi 3 prodotti è stato formulato per rispondere ad un’esigenza specifica in momenti diversi durante le fasi di un trattamento ma ciò non impedisce comunque un utilizzo dei prodotti in maniera singola.

incrementare-efficacia-sicurezza-e-sostenibilita-dei-trattamenti

Evitare gli sprechi

Partendo dalla primissima fase in cui si preparano le miscele all’interno della botte, spesso può capitare che durante questa operazione si formi una schiuma che può causare, oltre ad una miscelazione incompleta dei formulati, anche la fuoriuscita della miscela dal serbatoio generando sprechi di prodotto e forme di inquinamento puntiforme.

Press

Press è il formulato Cifo che nasce con lo scopo di favorire e semplificare la preparazione delle miscele. Interagisce con le molecole dell’acqua modificando, a livello chimico, i legami che determinano la formazione di schiuma nelle soluzioni. Con l’utilizzo di Press si evita la formazione della schiuma che normalmente si crea durante la fase di preparazione delle soluzioni nel serbatoio di irroratrici o atomizzatori.

Press inoltre è compatibile con tutte le soluzioni acquose e non interferisce chimicamente con i prodotti in soluzione.

Massimizzare l’efficacia dei trattamenti

Tra i fattori più importanti che incidono sull’efficacia dei trattamenti ricordiamo il pH dell’acqua utilizzata per la soluzione, da cui dipende il fenomeno di idrolisi alcalina, in cui, in presenza di acque alcaline, l’elevato pH della soluzione causa la rottura e la disattivazione delle molecole del principio attivo, perdendo così l’efficacia voluta contro il patogeno che si deve controllare (insetto – fungo – infestante).
Cifovir 1, prodotto acidificante studiato per migliorare l’efficacia dei trattamenti antiparassitari, diserbanti, fitoregolatori e concimi.

L’acidificazione dell’acqua fino a valori di pH ottimali (5,5) evita l’idrolisi alcalina e consente di migliorare l’efficacia dei formulati che si devono utilizzare nella miscela.
Cifovir 1 contiene sostanze tensioattive che consentono di aumentare l’adesività e la penetrazione fogliare delle miscele distribuite, svolge inoltre un’azione energetica e nutritiva grazie alla presenza di azoto e fosforo prontamente disponibile.
Sii contraddistingue infine per la presenza di sostanze specifiche che ne facilitano l’utilizzo grazie al viraggio del colore dell’acqua in funzione del pH raggiunto.

Cifovir 1

Quattro prodotti in 1:
• Omogeneizzante – emulsionante
• Bagnante – adesivante
• Acidificante
• Indicatore di viraggio

Aumentare la sostenibilità dei trattamenti

La pulizia delle attrezzature è un elemento fondamentale della gestione aziendale. La pulizia delle attrezzature non rappresenta solo una prerogativa utile a rispettare i requisiti di legge ma costituisce un intervento in grado di garantire maggiore sostenibilità ambientale dei trattamenti e sicurezza: sicurezza per l’operatore, ma anche sicurezza che il trattamento che si va a fare dia la massima efficacia o non danneggi le colture.

Tecnosan

Con Tecnosan è possibile assicurarsi che le botti non contengano residui dannosi e siano realmente pronte per un nuovo utilizzo. Botti e atomizzatori regolarmente puliti sono inoltre meno soggetti a rotture o mal funzionamenti il che si traduce in un risparmio di tempo e manodopera sulla manutenzione.
Una volta immesso all’interno del serbatoio ed avviato l’agitatore della macchina irroratrice il formulato agisce, in un primo momento, ossidando le molecole organiche e, successivamente, svolgendo un’azione detergente sulle superfici delle attrezzature senza formazione di schiuma.

In pochi minuti l’acqua si colorerà di rosso-violetto e gradualmente decolorerà assumendo un colore marroncino, indice dell’avvenuto lavaggio completo delle pareti interne del serbatoio, della pompa, del filtro e delle tubazioni fino agli ugelli. Alla fine dell’operazione di lavaggio, un normale risciacquo con acqua corrente a bassi volumi (risciacquo con soli 50/100 litri di acqua) assicura l’eliminazione di ogni traccia di prodotto e di sostanze indesiderate.


Ingrossamento del Kiwi: La formula vincente per una pezzatura ottimale

L’importanza di un approccio strategico e mirato.

L’ingrossamento del kiwi è una delle principali sfide per gli agricoltori che puntano a ottenere frutti di elevata pezzatura e qualità e un approccio strategico e mirato, che parta fin dalla fase di caduta petali, è essenziale per garantire risultati ottimali.

La combinazione di fitoregolatori e biostimolanti si rivela una soluzione efficace per favorire sia l’allungamento che la moltiplicazione cellulare, processi chiave per il raggiungimento della pezzatura desiderata.

Una sfida cruciale per l’aumento di pezzatura risiede nel riuscire ad aumentare il calibro dei frutti alla raccolta, senza variarne la consistenza e le caratteristiche di conservabilità allo stoccaggio, per risultare commerciabile e competitivo sul mercato, un frutto più grande deve mantenere intatte le sue caratteristiche qualitative.

Come ottenere frutti di qualità in tre mosse

1️⃣​ Fase 1: Stimolare la crescita
La prima finestra di intervento cruciale si apre con la caduta dei petali, in questa fase iniziale, l’impiego combinato di Bio-Global L e Cifamin BK risulta strategico per innescare un duplice effetto:
✔️ L’utilizzo di Bio-Global L, fitoregolatore che combina NAA (acido alfa-naftalenacetico) allo 0,89% e Acido Gibberellico allo 0,45%, favorisce sia l’allungamento cellulare che la regolazione della crescita, incentivando lo sviluppo dimensionale dei frutti.
✔️ Cifamin BK, biostimolante di origine organica, si distingue per la sua matrice di base ricca di aminoacidi specifici come Arginina, Prolina, Treonina e Lisina, elementi fondamentali per la formazione di nuovi tessuti vegetali nella cruciale fase di citochinesi.
L’azione sinergica di questi due prodotti consente di ottimizzare i processi di divisione e distensione cellulare, creando le basi per una crescita equilibrata e vigorosa del frutto.

Prodotto Dose Applicazione
Bio-Global L 0,75 L/ha Per via fogliare
Cifamin BK 1 L/ha Per via fogliare
caduta petali CIFO blog
Caduta petali

2️⃣ Fase 2: Potenziare struttura e qualità
Il secondo step dell’intervento prevede l’aggiunta di Calcisan Green alla combinazione iniziale. Questo prodotto, grazie al suo elevato contenuto di Calcio e Magnesio complessati da specifici polisaccaridi (alginati) contenuti naturalmente negli estratti di alga Macrocystis Integrifolia, contribuisce a migliorare:
✔️ Elasticità e robustezza dei tessuti, rendendo il frutto più resistente a spaccature e stress ambientali.
✔️ Qualità strutturale della polpa, migliorando la conservabilità e la shelf-life post-raccolta.
✔️ Equilibrio metabolico della pianta, ottimizzando il trasporto di nutrienti essenziali per una maturazione omogenea.

Prodotto Dose Applicazione
Calcisan Green 3 L/ha Per via fogliare
ingrossamento frutti CIFO blog ingrossamento frutti CIFO blog
Ingrossamento frutti Ingrossamento frutti

3️⃣​ Fase 3: Supportare la pianta in condizioni ambientali critiche
Le condizioni ambientali non sempre favorevoli possono compromettere la disponibilità di energia e nutrienti per la pianta, per questo motivo, un ultimo intervento prevede la combinazione di Calcisan Green con Macys BC 28, un biostimolante al 100% composto dal succo integrale dell’alga Macrocystis Integrifolia.
L’azione combinata di questi due prodotti garantisce:
✔️ Una migliore tolleranza agli stress ambientali, grazie alla presenza di polisaccaridi e composti bioattivi dell’alga Macrocystis Integrifolia, che favoriscono il metabolismo della pianta.
✔️ Un incremento dell’efficienza nutrizionale, potenziando l’assorbimento e la traslocazione del calcio e del magnesio nei tessuti.
✔️ Un supporto energetico per la crescita del frutto, grazie alla ricchezza di fitocomposti naturali che stimolano i processi metabolici della pianta.

Prodotto Dose Applicazione
Macys BC 28 2,5-3 L/ha Per via fogliare

L’integrazione di Macys BC 28 con Calcisan Green assicura quindi un rafforzamento dei tessuti vegetali e un migliore equilibrio fisiologico, elementi fondamentali per ottenere frutti di calibro elevato senza comprometterne la consistenza e la shelf-life.

Conclusioni: una strategia vincente per massimizzare la pezzatura

L’utilizzo sinergico di Bio-Global L, Cifamin BK, Calcisan Green e Macys BC 28 rappresenta un protocollo efficace per incrementare la pezzatura e la qualità del kiwi, intervenendo nei momenti fenologici chiave della coltura. Una nutrizione mirata, combinata con il giusto supporto fisiologico, consente di ottenere frutti più grandi, sani e con elevate performance produttive.

CIFO-prodotti-kiwi

Per coltivare l’actinidia servono passione, impegno e sacrificio, guarda la storia dell’azienda agricola Miscio di Sermoneta a Latina

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Intensificare i mosti con le soluzioni nutrizionali Cifo

Incrementare grado Brix, contenuto di Polifenoli ed intensità del colore in vini rossi con i formulati Cet 46 Green, Ener 26 e Biolight impiegati durante la fase di maturazione dell’uva.

Durante la fase di maturazione si verificano complessi adattamenti fisiologici messi in atto dalla pianta che si manifestano attraverso una trasformazione nella struttura e nella composizione della bacca, con importanti trasformazioni del colore e della composizione delle sostanze aromatiche presenti nella buccia e nella polpa degli acini.

Anni di protocolli sviluppati nelle più importanti realtà enologiche italiane hanno dato prova che questa fase è strettamente influenzata da specifiche condizioni ambientali (suolo e clima), per cui diviene fondamentale curare ogni aspetto che possa influenzare il risultato finale.

Intensificare i mosti con le soluzioni nutrizionali Cifo Intensificare i mosti con le soluzioni nutrizionali Cifo

Per ottenere la miglior qualità, in cantina così come in bottiglia, occorre quindi operare a diversi livelli, partendo dal campo attraverso un controllo degli aspetti nutrizionali che coinvolgono il sistema suolo-pianta, finendo in cantina, in fase di vinificazione, adottando i giusti accorgimenti che permettono di ottenere le caratteristiche sensoriali desiderate e di evitare abbondanti solfitazioni o altre aggiunte esterne.

Fornire alle piante un apporto nutrizionale adeguato.

Per prevenire eventuali fenomeni di stress o carenze che possano influenzare la qualità finale dell’uva e dei mosti è fondamentale in questa fase assicurare all’impianto un apporto nutrizionale adeguato attraverso l’applicazione di tre specialità del protocollo agronomico Cifo che agiscono in sinergia per via fogliare: Biolight, Cet 46 Green ed Ener 26.

I 3 formulati, agendo in sinergia, hanno il grande vantaggio di completare la nutrizione del vigneto attraverso un innovativo meccanismo d’azione attivo su più target agronomici.

Intensificare i mosti con le soluzioni nutrizionali Cifo

 

In particolare agiscono su:

  • Uniformità di maturazione all’interno dei grappoli;
  • Un miglioramento della maturazione fisiologica della bacca e dei vinaccioli;
  • Miglior composizione del profilo fenolico dei mosti, con riflessi positivi sugli indici di tonalità e colore.

I prodotti del protocollo Cifo.

Biolight è un complesso di amminoacidi, con magnesio e microelementi chelati formulato in polvere idrosolubile indicato per migliorare le caratteristiche qualitative ed utilizzabile a dosi ridotte tramite applicazioni fogliari.

Amminoacidi quali Arginina, Alanina e Leucina favoriscono la sintesi dei precursori responsabili del sapore e degli aromi tipici del vitigno coltivato, Prolina e Glicina esplicano un’attività anti stress, mentre la Fenilalanina completa il complesso meccanismo d’azione supportando la sintesi delle antocianine responsabili della colorazione della buccia.

Cet 46 Green, specialità biologica contenente amminoacidi e micronutritivi specificatamente formulata per uniformare e migliorare i processi di maturazione di frutta e ortaggi viene applicato durante le fasi finali permette di migliorare i processi fisiologici coinvolti nella biosintesi dell’etilene e dei pigmenti responsabili della colorazione dei frutti.

I micronutritivi presenti nel formulato agiscono inoltre come catalizzatori del metabolismo degli zuccheri e degli acidi grassi

Cet 46 Green permette di ottenere un miglioramento del profilo qualitativo del prodotto alla raccolta attraverso un contenuto di polifenoli ed un grado zuccherino maggiore nel mosto a parità di pH.

Intensificare i mosti con le soluzioni nutrizionali Cifo

 

Ener 26, grazie all’azione della componente organica costituita da amminoacidi, in sinergia con la componente minerale contenente potassio, zolfo, magnesio, calcio ed altri elementi in forma chelata, favorisce l’accrescimento dei frutti in via di maturazione, permette una miglior traslocazione di zuccheri e sostanze di riserva verso i frutti e determina, in sinergia con gli altri due formulati, un miglioramento del colore dei grappoli e degli aromi dei mosti.

Prodotto Dose Applicazione
Biolight 0,4 kg/ha
Cet 46 Green 2 L/ha Trattamento ripetuto 2 volte
Ener 26 4 kg/ha Trattamento ripetuto 2 volte

L’esperienza della cantina Mastroberardino

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Ionifoss S

CARATTERISTICHE

IONIFOSS S è un formulato liquido progettato per assicurare un’assimilazione immediata di Azoto, Fosforo e Zolfo “attivati” che garantiscono un’ottima e bilanciata nutrizione per supportare il metabolismo vegetale e stimolare al contempo la biosintesi di fitoalessine, sostanze di difesa naturalmente prodotte dalle piante, che aiutano a rinforzare i tessuti vegetali durante le situazioni in cui fattori ambientali avversi possono comprometterne il regolare ciclo di crescita.

CONFEZIONE

5 L; 20 L

COMPOSIZIONE

Azoto totale (N) 11%
Azoto ammoniacale (N) 11%
Anidride fosforica (P2O5) solubile in acqua 18%
Anidride solforica (SO3) solubile in acqua 33%
A basso titolo di biureto


Ionifoss Zn Mn

CARATTERISTICHE

IONIFOSS Zn-Mn è un formulato liquido progettato per assicurare un’assimilazione immediata degli elementi Zinco e Manganese attraverso le membrane delle foglie, radici e semi.

Questa esclusiva composizione non solo promuove un efficace trasferimento di microelementi fondamentali, ma contribuisce altresì a migliorare la stabilità delle membrane cellulari.

Il vantaggio principale è riscontrabile attraverso un rafforzamento dell’efficienza metabolica delle piante, che si manifesta con un evidente “effetto starter” successivo al trapianto.

IONIFOSS Zn-Mn risulta particolarmente utile per incrementare le performance metaboliche delle piante offrendo un supporto cruciale in tutte quelle situazioni in cui fattori ambientali avversi possono generare uno stress ossidativo.

CONFEZIONE

5 L; 20 L; 1000 L

COMPOSIZIONE

Manganese (Mn) solubile in acqua 0,5%
Zinco (Zn) solubile in acqua 5,2%


L’IMPORTANZA DEL FOSFORO IN AGRICOLTURA

Il Fosforo (simbolo chimico P), in agricoltura, fa parte della classe dei macronutrienti, insieme ad Azoto e Potassio, anche detti macroelementi essenziali della nutrizione vegetale. Il Fosforo è un elemento indispensabile per i molteplici processi in cui è implicato: gioca un ruolo primario nei trasferimenti dell’energia (ricordiamo infatti che il Fosforo è uno dei componenti dell’Adenosintrifosfato o ATP); è fondamentale per la germinazione dei semi, rientra nei processi fotosintetici, concorre alla formazione di enzimi e proteine, è coinvolto in tutti i processi metabolici della pianta ed è, infine, uno degli elementi costitutivi delle pareti cellulari degli acidi nucleici (DNA-RNA).

Il Fosforo è inoltre il costituente responsabile della robustezza e stabilità dei tessuti: un irrobustimento dei tessuti determina a sua volta una maggior resistenza della pianta agli attacchi di organismi patogeni e parassiti.

Per tutti questi motivi è quindi importante apportare il giusto quantitativo di tale nutriente alle piante: una carenza di tale elemento potrebbe essere data da una vera e propria mancanza di P nel substrato, oppure, come accade più comunemente, il nutriente è presente ma non si trova in forma biodisponibile per le piante.

Il Fosforo nel terreno lo si ritrova sia in forma minerale, come risultato della degradazione di rocce quali apatiti e fosforiti, mentre la frazione fosfatica di origine organica è invece data dal processo di umificazione della sostanza organica (S.O.).

Nel terreno, il Fosforo è considerato un elemento stabile a causa della sua bassa solubilità.

Nei suoli acidi (spesso ricchi in Alluminio) e nei suoli alcalini (ricchi in Calcio), si formano composti del Fosforo ad elevata insolubilità (esempio il fosfato tricalcico), da cui ne consegue una ridotta disponibilità per le piante.

Il Fosforo nel terreno lo si trova come fosfato derivato dall’acido ortofosforico H3PO4 che può essere di origine organica e/o inorganica. Nella soluzione circolante del suolo lo troviamo sottoforma di ione diidrogreno fosfato (H2PO4) o di ione idrogenofosfato (HPO4).

Lo stato e la dinamica dei composti del P sono strettamente correlati dalla dipendenza e dal grado di dissociazione dell’acido ortofosforico (H3PO4) in funzione del pH. Da qui ne deriva che la forma più protonata dei due ioni circolanti è predominante a elevate concentrazioni di ioni H* (quindi nei suoli a pH acido).

Come si manifestano le carenze di P

Il contenuto totale di P nel suolo mediamente si aggira tra lo 0,02 e lo 0,05%, di cui la maggior parte lo si ritrova concentrato in superficie (i primi 15 cm di terreno circa). Individuare nei terreni agrari una carenza di Fosforo è abbastanza complesso, poiché i sintomi che provoca sono facilmente confondibili con altre carenze/eccessi: ad esempio possono essere confusi con un eccessivo apporto di Azoto.

il-fosforo-in-agricoltura

In linea generale i sintomi da carenza fosfatica sono così riconducibili: scarso sviluppo vegetativo dei germogli (nanismo) e delle radici (piante poco ancorate nel terreno), rami scarsamente lignificati e talvolta poco eretti, foglie piccole, esili, con colorazione bronzea/violacea. La fioritura avviene con un’intensità minore e in modo tardivo, e di conseguenza anche la maturazione dei frutti. Alcune manifestazioni più specifiche si riscontrano ad esempio nel pomodoro, dove si può notare una colorazione violacea della pagina inferiore delle foglie.

Da quanto sopradetto, se ne deduce quanto sia fondamentale dotare di una buona quota di concimazione fosfatica le piante, inserendolo in particolare nella concimazione post raccolta dei frutteti, vigneti e piante da frutto in genere. Tra la fase di raccolta dei frutti e quella di caduta delle foglie, infatti, anche se l’attività di accrescimento vegetativo è modesta, al contrario invece l’apparato radicale intensifica il suo sviluppo: è una fase quindi assolutamente da non sottovalutare, in quanto è questo il preciso momento in cui la pianta accumula sostanze nutritive di riserva negli organi legnosi, per poi andarli ad utilizzare alla ripresa vegetativa e successive fasi nella primavera seguente.

Spostando l’attenzione non più su frutteti e vigneti, bensì sui cereali autunno-vernini, le concimazioni autunnali cadono proprio nelle prime fasi di sviluppo della nuova pianta, cioè rientrano a pieno titolo nel piano di concimazione del ciclo in essere.

Ricordando che tale elemento svolge un ruolo chiave nella fase di radicazione, ne deriva che il P è essenziale per consentire una rapida formazione dell’apparato radicale della giovane piantina, favorendo quello che in gergo tecnico viene identificato come “effetto starter”.

Le soluzioni di Cifo

Cifo, con più di 55 anni di esperienza nel settore della nutrizione vegetale, propone diverse tipologie di prodotti in grado di soddisfare ogni specifica esigenza agronomica. A seguito dell’attento ed accurato lavoro del settore Ricerca e Sviluppo, Cifo offre all’interno del suo catalogo diversi fertilizzanti contenenti Fosforo, ognuno presenta diverse caratteristiche specifiche:

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Grinver 53 NP

Grinver 53 NP è un formulato di ultima generazione a base di perfosfato d’ossa, acidi umici ed arricchito di Azoto prontamente disponibile. Gli elementi contenuti nel Grinver 53 NP sono stati studiati per avere una doppia modalità di azione: la prima, con la frazione N – P – Zn prontamente utilizzabili, per formare velocemente la pianta favorendo la radicazione (effetto starter); la seconda con formulati a lento rilascio e Zolfo per migliorare l’accestimento e favorire la ripresa vegetativa, incrementando il contenuto di proteine. Gli acidi umici completano il prodotto con l’obiettivo di stimolare l’attività dei microrganismi del suolo, complessare e proteggere gli elementi nutritivi e quindi migliorare l’efficacia nutrizionale.

Top NP 7-14

Top NP 7-14 è un concime pellettato di nuova concezione, particolarmente ricco in P biologico e N organico a cessione modulata, studiato per le applicazioni in pre-semina o pre-trapianto, alla ripresa vegetativa e post-raccolta di piante da frutto. L’altissima qualità delle materie prime e la presenza nella matrice organica della molecola APR (Attivatore Proteico della Rizosfera) lo rendono un fertilizzante caratterizzato da un’elevata efficienza nutritiva anche a bassi dosaggi. In particolare la molecola APR svolge una triplice azione: nel suolo favorisce l’attività dei microrganismi utili alle piante (aumentando quindi la fertilità biologica), sulle radici stimola lo sviluppo delle radichette assorbenti ed infine complessa gli elementi nutritivi, rendendoli maggiormente disponibili a livello radicale: in particolare svolge un’azione complessante nei confronti del P naturale, favorendone l’assorbimento proprio nei momenti di massima richiesta energetica da parte delle piante.

Foxter

Foxter è prodotto specifico per la localizzazione alla semina/trapianto. Foxter è un prodotto appositamente studiato per fornire alle colture P e N in una forma perfettamente assimilabile, per stimolare la radicazione, la germinazione e lo sviluppo vegetale. L’Azoto presente in forma ammoniacale è subito disponibile per le prime fasi di sviluppo del seme, mentre il P (contenuto in alta quantità ed in forma totalmente disponibile per le colture), influisce positivamente su radicazione, germinazione dei semi ed aumento della resistenza delle giovani piante all’allettamento.

Foxter 520

Foxter 520 è un formulato appositamente realizzato per fornire alle colture Fosforo in una forma perfettamente assimilabile, per stimolare la radicazione, la germinazione e lo sviluppo vegetativo. Formula ulteriormente arricchita di microelementi quali Zinco e Manganese, fondamentali nelle prime fasi di sviluppo. Il prodotto consente il posizionamento degli elementi nutritivi nello strato di suolo esplorato da radici/seme, creando inoltre un microambiente ottimale attorno ai semi/radici (dovuto al suo pH sub-acido), che favorisce l’assorbimento degli elementi nutritivi. Il P, presente in alte percentuali ed in forma totalmente disponibile per le colture, influisce positivamente sulla radicazione la germinazione dei semi e sull’aumento della resistenza delle giovani piante alle sollecitazioni meccaniche (per esempio vento), e termiche.


L’IMPORTANZA DEL CALCIO IN AGRICOLTURA

Il Calcio, metallo alcalino terroso, viene classificato come mesoelemento della nutrizione vegetale, in quanto elemento fondamentale per lo sviluppo vegetativo.

Le funzioni svolte da questo elemento nella pianta sono molteplici, ma principalmente collegate con la resistenza meccanica dei tessuti vegetali, in quanto i pectati di calcio svolgono un’azione di sostegno e di rinforzo delle lamelle delle membrane cellulari. Questo elemento inoltre funge da attivatore enzimatico, da regolatore della traslocazione dei carboidrati e di compensazione ed equilibra l’assorbimento degli altri cationi quali Potassio, Magnesio, Ammonio e Sodio. Nelle piante viene accumulato ed immagazzinato nei vacuoli cellulari sottoforma di ossalati, carbonati, fosfati e fitina (quest’ultima la troviamo solo nei semi).

Nei suoli coltivati il Calcio si trova prevalentemente sottoforma di carbonati (soprattutto nei terreni calcarei), oppure sottoforma di solfati nei terreni gessosi.

Il suo contenuto è molto variabile: ne troviamo in abbondanza nei suoli calcarei e gessosi, al contrario invece le concentrazioni minori si riscontrano nei terreni acidi ed in quei terreni soggetti a dilavamento; in linea generale, un valore medio di Calcio nel terreno oscilla dallo 0,1 allo 0,5%.

Il movimento del Calcio è collegato direttamente alla quantità di acqua disponibile, cioè alla mobilità della stessa: può accumularsi negli orizzonti più profondi del terreno a seguito della solubilizzazione delle acque carbonicate, oppure concentrarsi in superficie a seguito della risalita capillare che avviene nelle zone più aride. In Italia, dove abbiamo una buona presenza di suoli calcarei, la principale fonte di Calcio è il carbonato di Calcio (poco solubile), che viene però trasformato chimicamente in bicarbonato dall’acqua carbonicata (H2O + CO2).

Come già detto, tale elemento ricopre un ruolo basilare per l’inspessimento e la robustezza delle pareti cellulari, influendo quindi di conseguenza sulla consistenza e croccantezza di frutti ed ortaggi: è evidente quanto la nutrizione incida in modo rilevante sia sulla produttività che sulla conservabilità dei frutti (frigoconservazione e shelf life).

Il Calcio è un elemento chiave per la nutrizione vegetale, in primo luogo per le funzioni sopracitate, ma anche perché la sua presenza consente di ottenere produzioni, soprattutto per quanto riguarda quelle frutticole, che rispondono ai requisiti richiesti dai consumatori e dai buyer della GDO: frutti di grosso calibro, forma regolare ed un’intensa colorazione, aumentandone la consistenza.

Le carenze di Calcio nelle piante

Ma come e quando il Calcio viene assorbito dalle piante? Il momento di maggior assorbimento di Calcio è quando gli organi vegetali sono in attiva traspirazione, quindi essenzialmente i germogli, le giovani foglie e i frutti stessi, ma solo durante le prime fasi di sviluppo, dove hanno un’intensa attività stomatica.

La carenza di Calcio nelle piante è caratterizzata dall’insorgenza di problemi di natura meccanica nei tessuti, dove si nota una maggiore fragilità cellulare, con una maggiore predisposizione ai danni/rottura a livello del fusto, ma soprattutto dei frutti: seccume fogliare o “tip burn” degli ortaggi, marciume apicale del pomodoro, disseccamento del rachide della vite, butteratura amara del melo, spaccatura della buccia del pero e delle drupacee (ciliegie): sono solo alcune delle fisiopatie a cui possono andare incontro le piante se nel periodo cruciale dell’accrescimento sono sottoposte a tale carenza nutritiva.

Le soluzioni di Cifo

Per ovviare a queste problematiche, Cifo, investendo molto nel settore Ricerca e Sviluppo, propone diversi prodotti a base di Calcio in grado di soddisfare ogni tipo di esigenza.

CALCISAN GREEN è la novità rivoluzionaria CIFO nel campo della nutrizione fogliare, nato proprio per massimizzare l’efficacia e l’efficienza del Calcio e Magnesio complessati sulle foglie e sui frutti.

Calcisan Green agisce su due livelli ben distinti: il primo è l’apporto di Calcio e Magnesio, il secondo è l’assorbimento e la traslocazione degli stessi con azione protettiva e veicolante, ottenuta dall’estratto puro di Macrocystis Integrifolia.

Grazie al Calcio e Magnesio veicolati e traslocati dalla Macrocystis Integrifolia, le membrane cellulari vengono rese estremamente elastiche tali da ridurre danni da cracking della polpa e dalla buccia.

Il formulato è stato progettato per applicazioni fogliari, esaltando l’effetto di assorbimento, traslocazione nei giusti siti che necessitano di questi elementi.

CALCISAN, formulato in grado di risolvere efficacemente le problematiche legate all’elevata salinità dei terreni. Calcio e Magnesio sostituiscono il Sodio nei colloidi di scambio (umo-argillosi), favorendone il dilavamento e quindi l’allontanamento dalla rizosfera.

Calcisan, che contiene Calcio e Magnesio complessati, ha una matrice organica ottenuta tramite un processo industriale innovativo che lo rende ancora più efficace e persistente. La S.O. è ricca in peptidi, polipeptidi ed amminoacidi liberi levogiri facilmente assimilabili a livello radicale e facilmente traslocabili per via xilematica verso gli organi in via di sviluppo. Ciò consente di ottenere frutti più robusti e consistenti, una maggiore conservabilità e resistenza alle manipolazioni (shelf life).

Ideale per applicazioni in fertirrigazione.

CALCIUM FAST è un formulato liquido a base di Calcio in forma chelata, è caratterizzato da un’elevata capacità di assorbimento a livello fogliare, dimostrando la massima efficacia nel contrastare le fisiopatie causate dalla carenza di Calcio e nell’aumentare la consistenza e conservabilità di frutta e ortaggi.

Calcium Fast risulta essere uno dei formulati presenti sul mercato con la più alta percentuale di Calcio (30%).

Calcium Fast è indicato in particolare per risolvere rapidamente le seguenti fisiopatie:

  • Butteratura amara delle mele;
  • Disseccamento del rachide della vite;
  • Marciume apicale del pomodoro;
  • Seccume fisiologico del melone;
  • Seccume fogliare degli ortaggi da foglia;
  • Mal raggiante, cracking e rugginosità delle drupacee;
  • Necrosi marginale delle brattee della poinsettia.

Ideale per applicazioni fogliari.

NEOBIT NEW, formulato ad elevato contenuto di Calcio, indicato per applicazioni fogliari al fine di prevenire e controllare la butteratura amara del melo, il disseccamento del rachide della vite, il marciume apicale del pomodoro e altre fisiopatie legate alla Calcio-carenza. Neobit New è ottenuto per dissoluzione di cloruro di Calcio ad elevato grado tecnico e di purezza. Un utilizzo costante di Neobit New consente di ottenere frutti ed ortaggi caratterizzati da elevata qualità, consistenza e conservabilità.

Il prodotto è consentito per l’utilizzo in agricoltura biologica su tutte le varietà di mele.

IDROFLORAL CA L è un concime appositamente studiato per applicazioni in fertirrigazione, a pieno campo, in serra e in idroponia.

La purezza dei componenti garantisce facilità di utilizzo, praticità nei dosaggi e rapido assorbimento radicale del Calcio.

I componenti sono scelti per fornire al prodotto un’elevata efficacia: l’Azoto Nitrico stimola la formazione dei peli radicali e sinergizza l’assorbimento del Calcio, mentre il Boro ne favorisce la traslocazione all’interno della pianta. La presenza di Magnesio stimola infine la formazione di clorofilla con conseguente aumento dell’attività fotosintetica che si traduce in una colorazione più intensa di foglie e frutti e in un incremento della produttività della pianta.

Apporti costanti di Idrofloral Ca L consentono di prevenire le comuni fisiopatie da Calcio-carenza e di ottenere produzioni qualitativamente superiori, con una maggiore consistenza e conservabilità dei frutti.


L’IMPORTANZA DEL MAGNESIO IN AGRICOLTURA

Il magnesio, simbolo chimico Mg, è un mesoelemento molto abbondante in natura; costituisce infatti il 2,3% della crosta terrestre.

Lo si trova sotto forma di catione bivalente,Mg 2+: è presente in quasi tutte le rocce in diverse forme, quali carbonati, ossidi, silicati, solfati e cloruri. I minerali più importanti contenenti magnesio sono la dolomite, la magnesite e la carnallite; è inoltre presente in grandi quantità nelle acque marine.

Nel terreno la quantità di magnesio, sempre sotto forma di Mg2+, è di norma compresa fra lo 0,05% nei terreni sabbiosi e lo 0,5% in quelli argillosi. La dolomite è il più importante carbonato di magnesio, ma è contenuto anche in minerali primari ferromagnesiaci quali biotite, serpentini, orneblenda e olivina.

La presenza di magnesio nel terreno dipende fondamentalmente da tre fattori: tipologia del substrato pedogenetico, intensità dei processi di alterazione e di lisciviazione peculiari di quel suolo.

La maggior parte del magnesio nel suolo si trova nella frazione non scambiabile (minerali primari e secondari); la sua mobilizzazione avviene per alterazione dei minerali che lo contengono, con un’intensità che dipende da diversi fattori che influenzano i processi di disgregazione e decomposizione.

La sua concentrazione nella fase liquida è compresa fra 5 e 50 mg/l, con valori elevati nei suoli delle regioni dell’area mediterranea e aride (che presentano infatti scarsa lisciviazione), bassi in quelli lisciviati delle regioni temperate e umide.

La determinazione del magnesio assimilabile (quota in soluzione e frazione del suolo scambiabile) si può eseguire misurando la frazione di Mg2+ solubile in acqua e quella presente sul complesso di scambio; di norma, i suoli coltivati italiani non presentano situazioni particolari di carenza, soddisfando le esigenze della maggior parte delle colture.

I casi di carenza di magnesio sono infatti molto spesso dati da eccessi di Calcio e Potassio – elementi detti antagonisti – i quali ne determinano uno scarso assorbimento da parte della pianta.

Al pari di un macroelemento è molto importante che non si verifichino stati di carenza di magnesio in quanto entra direttamente nella composizione chimica della clorofilla, pigmento chiave per la pianta per intercettare energia e poter svolgere il processo fotosintetico; è inoltre responsabile dell’attivazione di numerosi enzimi coinvolti nel metabolismo della pianta – più di ogni altro elemento; il magnesio partecipa poi alla formazione di altri pigmenti, quali carotene e xantofille; facilita la traslocazione del Fosforo negli apici vegetativi e nei semi; entra nei processi di sintesi di amido e zuccheri.

Le carenze di magnesio nelle piante

Uno stato carenziale di magnesio si manifesta generalmente nelle foglie, dove si può osservare una clorosi screziata del lembo fogliare con una tendenza acropeta, seguita poi da necrosi delle foglie colpite e caduta delle stesse. La sintomatologia poi può variare da specie a specie.

Le due principali fisiopatie derivanti da magnesio carenza, quelle di importanza più rilevante, sono la Filloptosi del Melo e il Disseccamento del rachide della Vite.

Le soluzioni di Cifo

Per ovviare a tutte queste problematiche, l’azienda Cifo, specializzata da oltre 50 anni nella nutrizione delle piante e nella produzione di biostimolanti, propone all’interno del suo catalogo diversi prodotti per fornire alle colture il giusto ed equilibrato apporto di Magnesio:

MAG 32

Mag 32 è un correttivo biologico ad alto tenore in Magnesio e Zolfo, appositamente studiato per applicazioni dirette al terreno. La formulazione microcristallina consente un’elevata superficie di contatto con i colloidi del terreno e con le radici, rendendo i nutritivi di Mag 32 altamente assimilabili dalle piante. Gli apporti di Mag 32 sono particolarmente opportuni in terreni leggeri ed acidi, ed in quelli ricchi in Calcio e/o Potassio, poichè l’alta concentrazione di questi due cationi ostacola l’assorbimento del Magnesio. Mag 32, inoltre, risulta di fondamentale importanza nella coltivazione di varietà frutticole ed orticole ad elevato rendimento produttivo ed in particolare, nel miglioramento delle caratteristiche qualitative (contenuto proteico, riduzione dei nitrati, grado zuccherino, aromi) della produzione finale.

Consentito in agricoltura biologica.

MAGNESIO ATTIVATO

Magnesio Attivato è un formulato in polvere solubile, ad alto contenuto in Magnesio, per applicazioni fogliari ed in fertirrigazione. Magnesio Attivato previene e cura le fisiopatie da magnesio carenza, favorisce la fotosintesi clorofilliana, intensifica il colore di foglie e frutti, migliora i livelli produttivi. Magnesio Attivato è arricchito di microelementi che permettono efficacemente di prevenire o di curare eventuali carenze o squilibri micronutrizionali e nel contempo stimolano la fotosintesi agendo da catalizzatori.

Consentito in agricoltura biologica.

MAGNESIUM FAST

Magnesium Fast è un formulato di estrema purezza in grado di esaltare le funzioni biochimiche del Magnesio nella pianta. La presenza di specifiche sostanze umettanti ed adesivanti garantiscono l’omogenea e persistente copertura delle foglie, migliorando l’assorbimento dell’elemento nutritivo. Magnesium Fast è in grado di oltrepassare efficacemente le barriere presenti nell’epidermide della foglia, che riducono la penetrazione anche dei chelati tradizionali. Grazie alle elevate caratteristiche di penetrabilità e bagnabilità, Magnesium Fast permette di prevenire e curare efficacemente le fisiopatie dovute alla carenza di magnesio e in particolare:

  • il disseccamento del rachide della vite;
  • la filloptosi del melo;
  • la clorosi magnesiaca;
  • il seccume fogliare degli ortaggi come coadiuvante del calcio.
POLITER PLUS

Politer Plus è un formulato di nuova concezione costituito da un insieme di meso e microelementi ad elevato titolo; risulta particolarmente adatto in tutti i casi in cui si vogliano prevenire e curare i sintomi di carenze nutrizionali multiple delle principali piante coltivate. Grazie alla presenza di coadiuvanti specifici in grado di legare e proteggere tutti gli elementi nutritivi presenti nel prodotto da fenomeni di insolubilizzazione, Politer Plus presenta un’elevata efficienza nutritiva creando una riserva di meso e microelementi prontamente assimilabili dalle piante. L’elevato apporto di Zolfo, oltre a svolgere un’azione nutritiva, favorisce l’acidificazione della rizosfera ottenendo un microambiente ideale per l’assorbimento degli elementi nutritivi (sfruttamento della fertilità del terreno). Sotto il profilo agronomico, Politer Plus agisce da catalizzatore di numerosi processi fisiologici (fotosintesi, fioritura, sintesi di pigmenti coloranti, ecc) favorendo la prevenzione di fisiopatie da meso e microcarenze e il miglioramento della produzione finale.


L’importanza della concimazione autunnale

In questi ultimi anni sempre più coltivatori hanno compreso l’importanza di effettuare la concimazione autunnale.

Che sia in vigneto, in frutteto o oliveto, l’obiettivo è sempre lo stesso: reintegrare le riserve nutrizionali della pianta al termine del suo ciclo produttivo.

Il termine delle operazioni di raccolta in passato solitamente coincideva con il periodo in cui, dopo una lunga stagione di lavori, l’agricoltore riponeva le attrezzature in rimessa per riutilizzarle solo dopo il periodo invernale.

Il cambio di stagione, con l’imminente caduta delle foglie lasciava pensare che le piante stessero per entrare nella fase di riposo vegetativo e che non fosse più necessario quindi intervenire con degli apporti nutrizionali all’impianto.

Questa diffusa convinzione oggi viene del tutto smentita in quanto è ormai evidenza che la pianta continui a vegetare fino all’arrivo delle temperature invernali (al di sotto dei 10°C circa).

In aggiunta, con il passare degli anni, gli impianti siano diventati sempre più produttivi e con cicli colturali sempre più lunghi.

E, come spesso accade, cicli produttivi intensivi possono comportare per la pianta l’impossibilità di reintegrare la quota di nutrienti asportati arrivando a produzione.

Perché è importante intervenire dopo la raccolta?

Nella finestra temporale compresa tra il periodo successivo alla raccolta e la caduta delle foglie il terreno spesso si trova in condizioni di temperatura e umidità ottimali e le piante mostrano ancora una buona attività fotosintetica.

Quando effettuare la concimazione autunnale

Queste circostanze permettono alla pianta di fornire ancora energia alle radici per l’assorbimento e la traslocazione degli elementi nutritivi nei tessuti dove verranno accumulati fino a quando saranno richiamati nella primavera successiva.

La ragione alla base di questo intervento risiede nel reintegrare in autunno la quota degli elementi utilizzati durante la stagione produttiva, per coprire in maniera più che adeguata le esigenze nutrizionali della pianta fino a fioritura inoltrata.

Concimazione autunnale su vite con atomizzatore Concimazione autunnale con spandiconcime

Cosa succede con l’arrivo dell’inverno?

Durante il periodo invernale le funzioni vegetative delle piante vengono ridotte al minimo definendo quello che viene chiamato stato di dormienza.

In questa fase la pianta è solo in apparenza che smette di vegetare e, con la caduta delle foglie, attua una serie di strategie utili: accumula le sostanze ancora utilizzabili che si trovano al loro interno, trasferendole nelle parti perenni (rami, rametti e gemme), e si libera, concentrandoli nelle foglie in procinto di cadere, di una notevole quantità di materiali inutilizzabili.

Quali sono i vantaggi della concimazione autunnale?

Attraverso anni di sperimentazione in campo e con l’impiego di formulati speciali, testati in areali con diverse caratteristiche climatiche e pedologiche, i tecnici di Cifo hanno messo a punto un protocollo ormai consolidato.

I risultati ottenuti in campo sono rappresentati da: una migliore resistenza delle piante al freddo invernale e nella primavera successiva, da un migliore equilibrio vegeto produttivo, da un aumento della fertilità delle gemme a fiore, da un aumento della produzione ed infine da una riduzione dell’alternanza produttiva, fondamentale per mantenere elevata e costante la redditività dei frutteti.

Gemme a fiore Fioritura della vite

É importante però considerare che le due concimazioni, primaverile ed autunnale, rimangano sempre complementari tra loro, senza che l’una possa escludere l’altra; ciò va preso in considerazione per non superare le unità fertilizzanti previste annualmente dal piano di concimazione aziendale.

I prodotti consigliati da Cifo

I prodotti impiegati per la distribuzione al terreno sono TOP N e TOP NPK 7-5-14: biostimolanti allo stato solido che fanno parte della Linea TOP, ad alta efficienza nutrizionale e a basso impatto ambientale.

In applicazione fogliare, la strategia suggerita prevede l’utilizzo in combinazione di Macys BC 28, un concentrato puro di alga Macrocistys Integrifolia, riconosciuto dalla legge come biostimolante potenziatore delle funzioni fisiologiche e metaboliche della pianta e BZ Fast, che apporta boro e zinco per il regolare sviluppo di fiori e frutti e per l’irrobustimento dei tessuti vegetali.

Distribuzione al terreno Applicazione fogliare

L’azione sinergica dei due prodotti permette di ripristinare la naturale riserva nutrizionale ed affrontare nel modo migliore la ripresa vegetativa nella primavera successiva.

Mettiamo a riposo le piante ben nutrite per farle lavorare al meglio alla ripresa vegetativa.


La comunicazione tra radici e parte aerea delle piante

Scopriamo il ruolo dei messaggeri chimici nelle piante

Comunicare è vitale per le piante quanto lo è per gli animali. Se per questi ultimi risulta scontato pensare che sussista una forma di linguaggio o comunicazione, altrettanto non lo è per le piante.

Il primo ad accorgersene fu Charles Darwin durante i suoi studi, quando dimostrò scientificamente che l’estremità di una radice rappresenta un sofisticato organo in grado di rilevare numerosi parametri e reagire agli stessi. Nonostante ciò, solo di recente (qualche decennio fa), in seguito a numerosi studi di ricercatori quali P. Boysen-Jensen, A. Paál, e Frits Went, si è giunti ad una evidenza che potesse provare l’esistenza di un linguaggio o una via di comunicazione anche nel mondo dei vegetali.

Come sappiamo, la vita di una pianta comprende una serie di numerose fasi e azioni finalizzate ad assicurare la sopravvivenza e a garantire l’accrescimento attraverso l’adattamento ai diversi climi e ambienti, il tutto senza avere nessuna possibilità di movimento. A differenza di quanto possa accadere per il mondo animale, in cui ad esempio una gazzella, anche se presa alla sprovvista, ha pur sempre la possibilità di scappare all’attacco di un predatore, per il mondo dei vegetali non vale lo stesso principio: l’erba medica o qualsiasi altra specie selvatica presente in un pascolo, in ogni caso possiede un apparato radicale che rimane saldamente ancorato al terreno, persino quando una vacca porta via tutta la vegetazione aerea per nutrirsi oppure quando, durante una forte grandinata, tutte le parti verdi ne vengono compromesse.

Questi sono solo due degli esempi che fanno comprendere più visivamente i motivi per i quali le piante, nel tempo, abbiano dovuto studiare fini strategie per poter sopravvivere anche nelle condizioni più ostili. E tutto ciò, senza un sistema nervoso centrale!

comunicazione-radici-pianta

Tutte queste complesse funzioni sono regolate dalle piante attraverso sostanze che oggi abbiamo imparato a distinguere con il nome di ormoni vegetali o fitormoni. Nei vegetali sono state riscontrate cinque classi di composti ad azione ormonale, prodotti da diversi organi della pianta durante le diverse fasi del loro ciclo vitale:
• Auxine, sintetizzate principalmente nei meristemi apicali, ad esempio in foglie in crescita e nei giovani frutti, coinvolte nell’allungamento e nella crescita cellulare.
• Gibberelline, ormoni derivanti da composti terpenici che, tra le varie funzioni, regolano la crescita dei frutti e inducono la germinazione dei semi e l’allungamento degli internodi.
• Citochinine, ormoni sintetizzati principalmente nelle aree meristematiche delle radici come ad esempio nell’endosperma del seme. Esse controllano la divisione e la differenziazione delle cellule vegetali (organogenesi), intervenendo inoltre in processi fisiologici fondamentali come la fotosintesi e la dominanza apicale.
• Acido abscissico e etilene, ormoni associati invece agli stadi di riposo vegetativo e senescenza.
Ognuno di questi ormoni viene a sua volta traslocato tramite xilema e / o floema al resto degli organi della pianta dove darà origine a varie risposte o stimoli. Tuttavia, gli effetti e le modalità d’azione degli ormoni risultano molto varie e complesse e, spesso, succede che vengano determinati non tanto dall’azione di un singolo ormone, ma dall’equilibrio tra di loro.

A questo proposito, il focus su cui ci concentriamo oggi è proprio l’equilibrio tra Citochinine e Auxine:
il rapporto Auxine/Citochinine permette alla pianta di mantenere un’armonia tra lo sviluppo dell’apparato radicale e la crescita della parte aerea. Quando questo rapporto risulta a favore delle Citochinine, la pianta induce una risposta attraverso la differenziazione delle gemme vegetative coinvolte nell’accrescimento della vegetazione sopra suolo.
Quando l’equilibro risulta invece a favore delle Auxine, la pianta induce una serie di processi che portano alla formazione di nuove radici (rizogenesi) per conservare l’equilibrio.

comunicazione-radici-pianta

Nella pratica comune è possibile avere una prova visiva di tale equilibrio quando si svolgono operazioni cesorie o altri interventi meccanici o chimici sulla pianta. Ad esempio, un trapianto mal eseguito o una potatura drastica possono spostare l’ago della bilancia ormonale determinando nella pianta uno squilibrio che porta ad uno sviluppo disforme, con risposte spesso dannose sia sulla vegetazione ipogea che sulla vegetazione epigea (ricacci eccessivi sul tronco e colletto oppure disseccamento di uno o più rami).

Sintetizzando, un’eccessiva crescita della parte aerea rispetto all’apparato radicale genera un aumento di Auxine, le quali vengono trasferite per via floematica alle radici dove indurranno una risposta attraverso un maggior sviluppo delle radici, per compensare le esigenze vegetative della pianta. All’opposto, un eccessivo sviluppo dell’apparato radicale rispetto alla parte aerea provoca un aumento di Citochinine che verranno trasferite per via xilematica alla parte aerea, determinando un maggiore sviluppo vegetativo e una crescita delle gemme laterali, che consentiranno di “smaltire” l’eccesso le risorse assorbite per via radicale.

Questa breve descrizione è utile per avere maggiore comprensione di come avviene la comunicazione all’interno della pianta e di come essa può regolare il proprio sviluppo in conseguenza alla variazione di questo rapporto. I tecnici R&D di Cifo hanno analizzato a lungo questi effetti, studiando in laboratorio e in pieno campo le migliori soluzioni da applicare nell’agricoltura specializzata per incrementare gli effetti favorevoli apportati dai propri prodotti considerando lo sviluppo della pianta nel suo insieme.

A tal fine, vi invitiamo a consultare il nostro nuovo catalogo 2021, presente anche online sul nostro sito, per approfondire le migliori soluzioni all’interno della nostra gamma di prodotti.

Per un’azione diretta sul controllo dei processi metabolici e nutrizionali della pianta, in coerenza con l’obiettivo agronomico prescelto, puoi scoprire la nostra gamma di fitoregolatori:

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  • Energil 100 A, per ottenere frutti con miglior colorazione, pezzatura oltre ad un anticipo della maturazione.

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  • Fixormon, per evitare la cascola precoce dei frutti e controllare l’emissione di germogli laterali e polloni radicali.

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  • Giberellina Cifo, per contrastare i danni da gelate, favorire l’allegagione e anticipare la fioritura;

  • Gibresol, per accorciare i tempi di germinazione dei semi, migliorare l’allegagione e contrastare l’acinellatura nella vite.

Diversamente, per promuovere un’azione in grado di ristabilire la fisiologia della pianta a seguito di uno sbilanciamento dell’equilibrio ormonale i prodotti più indicati sono quelli ad azione biostimolante. Per quest’obiettivo suggeriamo l’utilizzo di: Ert 23 Plus, Macys BC 28 e linea Sinergon (Sinergon Plus, Sinergon Bio e Sinergon R).

Puoi seguirci anche sugli altri social, dove troverai informazioni sull’azienda, sui nostri prodotti, curiosità e possibili eventi.

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La giusta strategia per un mais senza stress

Un protocollo innovativo per ottenere rese costanti e di qualità in una coltura che potrebbe tornare a offrire prospettive interessanti

Negli ultimi anni, nella coltivazione del mais in Italia si sono persi circa 500mila ettari di superficie. Le cause sono svariate, una fra tutte le sempre più difficili condizioni climatiche. Ma decidere di seminare mais potrebbe ancora essere conveniente, viste le previsioni sui margini che si possono ricavare grazie al prezzo altissimo della granella.

Servono, quindi, nuove soluzioni per migliorare le rese e il reddito degli agricoltori, andando incontro alle esigenze di qualità del mercato e adattandosi nel contempo al cambiamento climatico.

È quello che fa l’azienda agricola Società Folli a Robbiano di Mediglia (Milano), dove coltiva oltre 110 ettari di mais. Coltura sulla quale l’azienda ha sempre fatto ricerca, nello specifico tramite il progetto Combi Mais.

Un sostegno continuo, dalla semina alla difesa

Nell’ambito di questo progetto Cifo, da oltre cinquant’anni al fianco degli agricoltori, partecipa con la sua strategia per un mais redditizio e ad alta qualità.

Il protocollo interviene direttamente sulla fisiologia della pianta. Include diverse soluzioni, dalla semina al diserbo al momento del trattamento contro la piralide, come spiegano in questo video Massimo Andreotti, sales support di Cifo e l’agronomo del progetto Combi Mais Leonardo Bertolani.

Tutto parte dalla semina

Il protocollo di Cifo parte dalla semina, momento in cui consiglia Granverde Top Start, un concime microgranulare che stimola una rapida formazione dell’apparato radicale e garantisce quindi uno sviluppo iniziale uniforme.

L’innovativa formulazione contiene estratti di alga Macrocystis Integrifolia, con azioni positive sull’assorbimento dei nutrienti e sullo sviluppo delle radici.

La Macrocystis Integrifolia ha funzioni protettive e veicolanti nei confronti degli elementi nutritivi, migliorando la disponibilità del fosforo e dei microelementi, oltre a esercitare un’azione diretta sulla crescita delle radichette assorbenti e dei meristemi apicali.

Attenzione allo stress da diserbo

Il diserbo è uno dei passaggi chiave del ciclo colturale del mais, ma talvolta può creare problemi al buon andamento del ciclo.

Gli svariati principi attivi offerti dal mercato sono efficaci contro le malerbe, ma possono infatti causare effetti collaterali come lo stress da diserbo. La pianta ha la capacità di riprendersi in modo attivo dallo stress da diserbo, ma è fondamentale prevenirlo per non rallentare l’andamento della coltivazione.

Da qui l’importanza di utilizzare soluzioni come Sinergon Plus insieme al trattamento diserbante. Il prodotto ha una funzione antistress, per dare modo alla pianta di continuare il suo normale sviluppo senza interruzioni. E consente alla stessa di essere anche meno sensibile e meglio preparata ad attacchi di eventuali patogeni. Ad esempio da parte di agenti fungini, che possono creare non pochi problemi di qualità qualora si dovessero trovare aflatossine nel raccolto finale.

Piralide, evitare lo shock da trattamento

La piralide del mais (Ostrinia nubilalis), è un lepidottero polifago da sempre presente in Italia, anche se il mais resta comunque il suo bersaglio prediletto. Il suo grado di infestazione e l’entità dei danni causati sono legati essenzialmente all’andamento climatico (predilige estati miti e umide).

I danni causati dall’insetto sono di tre tipologie diverse, ma tutti riconducibili principalmente allo stadio larvale del lepidottero: fisiologici, quantitativi ma soprattutto qualitativi, in quanto le gallerie e i fori causati dall’attacco diventano via d’accesso preferenziale di alcuni funghi parassiti.

Alla luce di queste molteplici problematiche, è diventato ormai prassi effettuare in questo momento del ciclo colturale il cosiddetto “trattamento con i trampoli”; questo anche nelle ore più calde della giornata. Ma un trattamento effettuato a foglia calda con acqua fredda crea nella pianta uno shock termico tale da bloccare momentaneamente l’attività vegetativa e fisiologica della stessa.

mais senza stress mais senza stress
Trattamento contro la piralide del mais Trattamento contro la piralide del mais

È per prevenire questo stress che, al trattamento programmato per combattere la piralide, Cifo propone di abbinare due formulati, Sinergon Plus e Cifo KS 64.

Lo scopo del protocollo Cifo in questo caso è quello di evitare stress alla pianta e di conseguenza indebolirla e predisporla ad attacchi di funghi come le aflatossine.

L’obiettivo primario è quello di migliorare la qualità del raccolto, aumentando l’accumulo di amido utile per un maggior valore nutrizionale in allevamento e per avere una migliore conversione in energia nei biodigestori.

Sinergon Plus è un nuovo formulato ad alta efficienza nutrizionale unico sul mercato, ottenuto attraverso un processo altamente innovativo. Grazie ai piccoli peptidi contenuti, stimola la pianta ad aumentare lo stadio vegetativo verde (il cosiddetto staygreen) e nel contempo la supporta contro lo stress termico causato dal trattamento effettuato durante le ore più calde della giornata. Il prodotto è utile anche contro lo stress idrico.

In abbinamento a Sinergon Plus, Cifo propone l’utilizzo di Cifo KS 64, un formulato a pronto effetto. È un potassio a reazione acida che viene assorbito rapidamente e induce la pianta a idratarsi e a velocizzare i processi fisiologici naturali e di fotosintesi clorofilliana. Questi processi sono fondamentali per la pianta per poter accumulare ancor più amido e proteine all’interno delle cariossidi e dello stocco.

Infine, per apportare ancora più azoto alla coltura, Cifo offre N.S.Z. 26, un formulato totalmente assimilabile dalle piante. È applicabile alla foglia, al terreno o con la fertirrigazione.

Il progetto Combi Mais

Combi Mais Hydrotechnologies è un progetto nato nel 2014 proprio presso l’azienda agricola Folli e che, con il coinvolgimento di partner tecnologici che mettono a disposizione assistenza tecnica-agronomica e prodotti innovativi, punta a un modello di agricoltura sostenibile dal campo alla tavola.

mais senza stress mais senza stress
L’azienda agricola Folli a Robbiano di Mediglia (MI) Mario Vigo

Nonostante il 2021 sia stato un anno difficile dal punto di vista climatico, grazie al protocollo Combi Mais l’azienda agricola Folli ha ottenuto ottimi risultati dal punto di vista qualitativo e quantitativo in modo sostenibile, con un più 50% di rese rispetto al mais tradizionale.

Il protocollo mette in pratica soluzioni agronomiche, anche grazie all’agricoltura di precisione, e tecniche necessarie per produrre 20 tonnellate/ettaro di mais di qualità, sano da micotossine, rispondendo così alle indicazioni della Pac che allinea l’agricoltura al Green Deal per un’Europa sostenibile e climaticamente neutrale.

Progetto Mais in Italy, una nuova prospettiva sul mais da trinciato.

Per Ivan Furlanetto, direttore agronomico dell’azienda Sant’Ilario a Mira (VE), il mais da trinciato deve rispondere alle sue esigenze di resa e qualità, che sono a dir poco elevate. Per raggiungere questo obiettivo la nutrizione specializzata con biostimolanti e fertilizzanti liquidi ad alto contenuto di innovazione gioca un ruolo fondamentale, inoltre alleggerisce il cantiere di lavoro, a tutto vantaggio della redditività della coltura.

 

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Scarica la scheda colturale del mais da granella

Scarica la scheda colturale del mais da trinciato


LA RISPOSTA IDEALE CONTRO IL DISSECCAMENTO DEL RACHIDE

Il disseccamento del rachide, seppur rappresenta un problema da non sottovalutare nel panorama della viticoltura italiana, è una fisiopatia ancora poco conosciuta dai viticoltori: spesso viene confusa con la peronospora larvata o con l’antracnosi.

Il disseccamento del rachide è una fisiopatia (cioè un’alterazione della pianta non causata da organismi viventi ma da carenze o eccessi di elementi nutritivi nel terreno, squilibri fisiologici o danni causati da eventi climatici) diffusa specialmente nelle zone a clima continentale dei paesi viticoli europei; questa alterazione fisiologica di fatto ostacola il regolare flusso degli elaborati all’interno della pianta, in particolare durante l’ultima fase della maturazione viene rallentata ed interrotta la circolazione della linfa grezza e soprattutto quella della linfa elaborata.

Il rachide, disidratandosi e disseccandosi, non apporta più le sostanze nutritive agli acini: questi appassiscono restando immaturi, ricchi di acidi e poveri di zuccheri.

Di norma questa fisiopatia non colpisce tutto il grappolo, bensì le alterazioni interessano solo una parte di esso, in particolare la punta e le ali quindi il danno rimane, almeno dal punto di vista quantitativo, limitato. È infatti l’aspetto qualitativo delle uve che più preoccupa il viticoltore, che risulta compromessa dall’inadeguata maturazione delle stesse.

Soprattutto in annate molto piovose come la primavera 2019, il rischio di incorrere in squilibri nutrizionali è molto elevato, e di conseguenza molto elevata è anche la percentuale di vigneti colpiti da disseccamento del rachide.

Cifo, da sempre attenta alle esigenze dei coltivatori, ha ideato una metodologia in grado di prevenire questa fastidiosa problematica grazie all’uso combinato di CALCISAN GREEN e ACTISEL.

Calcisan Green, formulato per la nutrizione fogliare, in grado di apportare calcio e magnesio complessati sui frutti.

Calcisan Green agisce su due livelli ben distinti, apporto di nutrienti, assorbimento e traslocazione degli stessi ed all’azione protettiva e veicolante dell’estratto puro di Macrocystis. Le componenti di questa particolare alga stimolano, proteggono e osmoregolano la pianta durante la delicata fase di crescita del frutticino fino alla sua maturazione.

Calcisan Green è un prodotto che presenta diverse specificità che lo rendono unico sul mercato ma soprattutto unico ed efficace nei risultati, apportando il giusto rapporto calcio/magnesio, la presenza di polisaccaridi e componenti alginiche derivanti dalla Macrocystis contribuiscono ad un risultato di notevole livello sulla nutrizione e conservazione delle uve raccolte.

Nel contrastare al meglio la fisiopatia del disseccamento del rachide, la metodologia studiata da Cifo vede in abbinamento al Calcisan Green, l’utilizzo di Actisel, una polvere idrosolubile appositamente studiata per migliorare i livelli produttivi, incrementando al tempo stesso il contenuto nutraceutico di frutta ed ortaggi, vite in particolare.

L’applicazione di Actisel risulta quindi particolarmente vantaggiosa nel caso particolare della vite, che grazie al suo elevato contenuto di Magnesio, Manganese e al 52% di Zolfo, contribuisce a migliorare le caratteristiche qualitative della produzione finale raccolta. Tale prodotto risulta molto importante per le varietà avide di magnesio come ad esempio il prosecco.


Le soluzioni per una risposta concreta ai problemi climatici del nocciolo

Una coltura in crescita costante

Complice il grande successo che la coltura sta riscuotendo in questi ultimi anni e grazie ai numerosi accordi di filiera stipulati tra aziende agricole e industria dolciaria, crescono ancora le superfici dedicate al nocciolo anche in areali dove sino a qualche anno fa appariva improbabile un cambiamento di rotta.

Oltre a realtà consolidate come Piemonte, Lazio, Campania e Calabria, gli impianti di nocciolo stanno rappresentando una vera e propria alternativa agli ordinamenti colturali tipici in regioni come Veneto, Toscana, Umbria e altre aree del centro-Sud Italia.

problemi climatici del nocciolo problemi climatici del nocciolo

Oggi, questa coltura deve il suo notevole successo grazie ad un miglior rapporto costi/ricavi e migliori performance agronomiche rispetto le tipiche colture presenti.

La nutrizione è su misura

D’altro canto, per generare reddito e garantire al contempo un equilibrato standard qualitativo delle produzioni, diviene imprescindibile la formulazione di un corretto piano nutrizionale che tenga conto, per tutti gli areali, delle reali necessità della coltura in ogni fase fenologica.

In questo periodo è quindi cruciale predisporre le basi nutrizionali per le fasi di induzione fiorale e la successiva fecondazione in modo da assicurare le migliori performance in campo al momento della raccolta e scongiurare il rischio che le piante possano andare incontro a situazioni di stress ambientale.

Le 2 soluzioni proposte oggi da Cifo rappresentano il frutto di anni di sperimentazione e prove in campo effettuate su nocciolo in diversi areali d’Italia, attraverso un supporto tecnico che conta una delle reti di specialisti più estese e capillari di tutto il territorio nazionale, in un’ottica ormai consolidata nei riguardi della sostenibilità ambientale.

problemi climatici del nocciolo

Oggi, questa coltura deve il suo notevole successo grazie ad un miglior rapporto costi/ricavi e migliori performance agronomiche rispetto le tipiche colture presenti.

Sostenere la pianta durante le delicate fasi di fioritura e allegagione

In tutti gli areali l’utilizzo di Ert 23 Plus registra ormai da anni ottimi risultati e rappresenta la specialità di riferimento.

Impiegato ad un dosaggio di 3 L/ha è in grado di assicurare un’ottima uniformità di fioritura e un notevole potenziamento dell’allegagione, il suo principale punto di forza è rappresentato dalla speciale tecnologia attraverso cui viene prodotto, la quale consente una sinergia tra la frazione minerale e la componente biostimolante contenente i principali amminoacidi, tra cui il TRIPTOFANO presente in una speciale forma “biologicamente attivata” che sostiene i processi di divisione cellulare.

problemi climatici del nocciolo problemi climatici del nocciolo

La presenza del boro inoltre contribuisce a garantire un corretto sviluppo del budello pollinico, fattore determinante per portare a termine fecondazione e allegagione dei frutti.

Piante protette dagli stress abiotici

L’alta pressione e l’anticipo delle temperature primaverili che hanno interessato anche le regioni alpine hanno determinato lunghi periodi di caldo fuori stagione.

Repentini sbalzi di temperature o ritorni di freddo possono però compromettere la fecondazione e lo sviluppo dei giovani polloni utilizzati nei nuovi impianti, in situazioni come questa il prodotto di riferimento è Macys BC 28, un biostimolante al 100% a base succo integrale dell’alga gigante Macrocystis integrifolia.

Impiegato ad un dosaggio di 2 L/ha, Macys BC 28 stimola la pianta a reagire a situazioni di stress ambientale e superare le criticità tipiche del periodo, un prodotto dalle caratteristiche davvero uniche sul mercato: ricco di sostanze biologicamente attive con funzione termo ed osmo-regolatrice che hanno dimostrato su nocciolo notevoli risultati in campo durante le fasi di allegagione.

A queste sostanze si somma l’azione delle elevate concentrazioni di vitamine, amminoacidi, polisaccaridi, proteine ed enzimi di origine vegetale con uno spiccato effetto anti stress.

Alta qualità significa adottare piani nutrizionali efficaci e avvalersi del supporto di tecnici affidabili.

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Macyfert

CARATTERISTICHE

✔️ Stimola la formazione e lo sviluppo dei peli radicali.
✔️ Azione di contrasto agli squilibri fisiologi e agli stress abiotici.
✔️ Fonte di nutrimento per il microbioma del suolo.

MACYFERT è un biostimolante in forma di sospensione a base di Macrocystis integrifolia impiegabile anche in agricoltura biologica.
Il suo particolare processo produttivo lo rende adatto per la fertirrigazione, in quanto consente di estrarre e rendere assimilabili per via radicale le frazioni di composti bioattivi naturali che presentano la capacità di aumentare rapidamente la biomassa radicale, ridurre i fenomeni di stress post trapianto e migliorare il trasporto e l’assimilazione dei nutrienti.
Questo si traduce in un’intensificazione dell’attività trofica, favorendo un più rapido sviluppo vegetativo nelle fasi successive al trapianto e un aumento della produttività nelle fasi finali del ciclo colturale.
Il formulato presenta una particolare sospensione di Macrocystis integrifolia formata da:
– Componenti Cellulari Attive: derivanti da vacuoli, membrane cellulari e citoplasma delle cellule algali, ricche di Calcio (Ca), Potassio (K), acidi grassi, proteine di trasporto e sostanze bioattive naturali ad azione «hormone like»;
– Frazione Organica Fibrosa: derivata dalla cellulosa presente nelle pareti cellulari algali.
Questa componente agisce come fonte di carbonio organico.

CONFEZIONE

5 L; 20 L; 200 L

COMPOSIZIONE

Azoto (N) organico 0,2%
Carbonio (C) organico 2,0%
pH (10% p/v in acqua) 4,3


Macys BC 28

CARATTERISTICHE

MACYS BC 28 è una specialità biologica fogliare a base di Macrocystis Integrifolia, alga tipica delle fredde e incontaminate acque canadesi.

Caratterizzata da un processo produttivo che ne mantiene inalterate le componenti naturali dell’alga Macrocystis integrifolia, MACYS BC 28 si presenta come una sospensione concentrata di colore verde.

Apporta solo le sostanze presenti nelle alghe che risultano indispensabili per le piante, tra cui i regolatori di crescita naturali e i carboidrati come l’acido alginico, per agire direttamente sulla fisiologia vegetale.

L’utilizzo periodico di MACYS BC 28 permette di migliorare lo sviluppo di radici e germogli, aumentare la resistenza a stress ambientali e fisiologici, favorire lo sviluppo dei frutti con pezzatura uniforme, incrementare la produzione.

Si utilizza tramite applicazioni fogliari nei momenti di massima richiesta energetica da parte della pianta come in pre-fioritura, post-allegagione, accrescimento frutto e inviatura.

CONFEZIONE

1 L; 5 L; 10 L; 200 L

COMPOSIZIONE

Azoto (N) organico 0,2%
Carbonio (C) organico di origine biologica 0,7%
pH (10% p/v in acqua) 4,5


MACYS BC 28: UN AIUTO EFFICACE CONTRO I CAMBIAMENTI CLIMATICI

L’impatto negativo dei cambiamenti climatici.

Per l’agricoltura italiana gli ultimi anni sono stati l’esempio emblematico dei cambiamenti climatici tanto discussi.

Se prendiamo in considerazione il 2021, si è passati da una primavera fredda, con temperature invernali sino alla fine di maggio, e nel giro di pochi giorni un salto termico che ha visto nelle prime settimane di giugno i termometri salire oltre i 40°.

Anche l’autunno e l’inizio dell’inverno si sono caratterizzati con bassa piovosità e temperature miti quasi primaverili per il periodo.

In questa altalena climatica, le coltivazioni agrarie vanno incontro a molteplici stress nonché ad arresti vegetativi, dovuti ad esempio ai repentini cali termici, che determinano conseguenze sulle produzioni sia in termini qualitativi che quantitativi.

I biostimolanti che aiutano le piante.

In queste condizioni il supporto di prodotti biostimolanti è indispensabile, nel riuscire a fare sopportare e mantenere l’equilibrio fisiologico alle piante.

La proposta Cifo è Macys BC 28 un concentrato puro di alga Macrocistys Integrifolia, riconosciuto dalla legge 75 dei fertilizzanti come biostimolante.

Un’alga unica nel suo genere, esclusiva di Cifo, in quanto proprietaria dello stabilimento che, nella British Columbia (Canada), raccoglie e lavora l’alga con un processo meccanico a bassa temperatura, consentendo di mantenere inalterata l’alta concentrazione di sostanze biologicamente attive presenti nella matrice algale.

A differenza delle altre varietà di alghe, la Macrocistys Integrifolia cresce nei fondali dell’oceano pacifico canadese, sempre in condizioni di stress, ovvero bassa luminosità, assenza di ossigeno, forte pressione e alta concentrazione salina.

Processo produttivo Macrocystis Integrifolia

L’ambiente di crescita ne determina le sue elevate proprietà nutrizionali in quanto la Macrocistys Integrifolia è ricca di vitamine, amminoacidi, laminarine, alginati e ormoni naturali, tutte sostanze utili alle piante per incrementare i livelli produttivi e per permettere alle stesse di sopportare e superare velocemente gli stress ambientali.

Macys BC 28 grazie alla varietà di sostanze biologicamente attive promuove ed intensifica le funzioni fisiologiche e metaboliche della pianta, aumentando la resistenza agli stress ambientali e fisiologici (ritorni di freddo, squilibri idrici e nutrizionali).

Come prevenire i danni del gelo.

La massima efficacia nella prevenzione dei danni da gelate si ottiene attraverso un programma di interventi ripetuti, che copre la pianta nei periodi più delicati.

A partire dalle prime fasi di sviluppo dei germogli può essere somministrato anche in abbinamento al Calcisan Green che ne esalta l’azione, conferendo elasticità e robustezza alle pareti cellulari.

L’azione sinergica dei due prodotti consente quindi di aumentare la resistenza della pianta in caso di un brusco calo della temperatura e al contempo, di riattivare i processi fisiologici e biochimici di risposta utilizzati per ripartire attraverso uno sviluppo vegeto-produttivo.

Entrambi i prodotti vengono applicati per via fogliare a partire dalle prime fasi di sviluppo, ad interventi ripetuti a distanza di 7-10 giorni, alle seguenti dosi:

Macys BC 28 2 L/ha
Calcisan Green 4 L/ha


Macys BC 28: una soluzione efficace contro le gelate precoci

Sfide climatiche e raccolti incerti

Gli effetti avversi dei cambiamenti climatici, causa sovente di gelate precoci, sono ormai evidenti nell’agricoltura italiana, con andamenti meteorologici sempre più variabili.

Quest’anno, abbiamo assistito a condizioni climatiche mutevoli che hanno influenzato le coltivazioni.

Sbalzi termici repentini e condizioni atmosferiche imprevedibili, hanno creato stress per le piante, influenzando la qualità e la quantità delle produzioni.

Un Biostimolante unico nel suo genere.

In contesti climatici instabili, l’impiego di biostimolanti diventa cruciale per aiutare le piante a mantenere l’equilibrio fisiologico.

Per sostenere le colture durante la stagione invernale la soluzione ideale è rappresentata da Macys BC 28: un concentrato puro di alga Macrocystis Integrifolia, riconosciuto dal Decreto legislativo 75/2010 dei fertilizzanti come biostimolante.

Un’alga unica è coltivata nella British Columbia (Canada) e raccolta con un processo meccanico a bassa temperatura, preservando la concentrazione di sostanze biologicamente attive.

Processo produttivo Macrocystis Integrifolia
Processo produttivo dell’alga Macrocystis Integrifolia

A differenza di altre alghe, la Macrocystis Integrifolia cresce in condizioni di stress nei fondali dell’Oceano Pacifico canadese, rendendola ricca di vitamine, amminoacidi, laminarine, alginati e ormoni naturali, utili per incrementare la produttività e la resistenza alle condizioni ambientali difficili.

L’approccio di Cifo contro le gelate precoci.

Macys BC 28, grazie alla sua varietà di sostanze biologicamente attive, potenzia le funzioni fisiologiche e metaboliche della pianta, aumentandone la resistenza a stress ambientali e fisiologici come ritorni di freddo, squilibri idrici e nutrizionali.

CIFO prodotti gelate precoci
Macys BC 28 e Ener 26

Per prevenire i danni da gelo, si consiglia un programma di interventi ripetuti, supportando la pianta nei periodi più delicati.

Durante le prime fasi di sviluppo dei germogli, Macys BC 28 può essere somministrato in combinazione con Ener 26, una specialità nutrizionale utilizzabile per via fogliare anche in Agricoltura Biologica.

Questo formulato fornisce Potassio, Zolfo e microelementi utili a mantenere l’equilibrio osmotico all’interno delle cellule vegetali e ad abbassare il punto di congelamento prevenendo danni alle membrane cellulari.

L’azione sinergica di entrambi i prodotti aumenta la resistenza della pianta ai bruschi cali di temperatura e riattiva i processi fisiologici e biochimici di risposta dopo episodi di gelo, aiutando la pianta a recuperare rapidamente il suo ottimale sviluppo vegeto-produttivo.

Entrambi i prodotti vengono applicati ai seguenti dosaggi.

Prodotto Dose Applicazione
Macys BC 28 2 L/ha Per via fogliare, ripetendo gli interventi a distanza di 7-10 giorni
Ener 26 2,5 L/ha Per via fogliare, ripetendo gli interventi a distanza di 7-10 giorni

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MAG 32 Fe

CARATTERISTICHE

MAG 32 Fe è un concime ad alto tenore di Magnesio, Zolfo e Ferro, appositamente studiato per applicazioni dirette al terreno.

La sua particolare formulazione granulare consente un facile impiego attraverso i comuni spandiconcimi e assolcatori, permettendo inoltre un rilascio graduale dei meso e micronutrienti attraverso la superficie di contatto con i colloidi del terreno e con le radici.

Gli apporti di MAG 32 Fe sono particolarmente indicati in terreni sabbiosi e argillosi e in suoli salino-sodici tipicamente carenti di Mg e Fe.

L’impiego di MAG 32 Fe risulta di fondamentale importanza nella coltivazione di varietà frutticole ed orticole ad elevato rendimento produttivo ed in particolare, nel miglioramento del metabolismo fotosintetico e delle caratteristiche qualitative.

CONFEZIONE

25 kg

COMPOSIZIONE

Ossido di magnesio (MgO) totale 17%
Ossido di magnesio (MgO) idrosolubile 13%
Anidride solforica (SO3) totale 30%
Anidride solforica (SO3) idrosolubile 27%
Ferro (Fe) totale 12%
Ferro (Fe) nella forma di solfato, idrosolubile 6%


Magnesio attivato

CARATTERISTICHE

MAGNESIO ATTIVATO è un formulato in polvere, ad alto contenuto in Magnesio, per applicazioni fogliari e in fertirrigazione. Il Magnesio è l’elemento fondamentale della molecola della clorofilla, essenziale per la fotosintesi, ed entra nella costituzione di alcuni enzimi e dei pigmenti. In caso di carenza le piante manifestano diffuse clorosi nelle foglie più vecchie, defogliazioni, carenza di produzione di fiori e frutti.
Sintomi caratteristici sono il disseccamento del rachide della Vite e la filloptosi del Melo.

MAGNESIO ATTIVATO previene e cura le situazioni di Magnesio-carenza, favorisce la fotosintesi clorofilliana, intesifica il colore di foglie e frutti, migliora i livelli produttivi.
MAGNESIO ATTIVATO è arricchito di microelementi che permettono efficacemente di prevenire o di curare eventuali carenze o squilibri micronutrizionali e nel contempo stimolano la fotosintesi agendo da catalizzatori.

CONFEZIONE

10 kg

COMPOSIZIONE

Ossido di magnesio (MgO) solubile in acqua 15%,
Anidride solforica (SO₃) solubile in acqua 31%,
Rame (Cu) solubile in acqua 0,05%,
Manganese (Mn) solubile in acqua 0,5%,
Zinco (Zn) solubile in acqua 0,1%.


Magnesium Fast

CARATTERISTICHE

La formulazione di MAGNESIUM FAST, nata da un’elevata tecnologia, permette di ottenere un prodotto a concentrazione elevata e di estrema purezza chimica, in grado di esaltare le funzioni biochimiche del Magnesio, in particolare la fotosintesi.

La presenza di particolari sostanze umettanti e adesivanti garantisce un’ottimale copertura degli apparati fogliari, stimolando l’assorbimento cuticolare e stomatico.

MAGNESIUM FAST esercita una pressione osmotica in grado di elevare l’utilizzo dell’elemento Magnesio che viene assorbito per diffusione all’interno dei tessuti. La conformazione molecolare del preparato lo rende in grado di oltrepassare le barriere costituite dalle cere, che riducono la penetrazione anche dei chelati tradizionali.

Grazie alle elevate caratteristiche di penetrabilità e bagnabilità, MAGNESIUM FAST permette di prevenire e curare le fisiopatie dovute alle carenze di Magnesio e in particolare:

  • Disseccamento del rachide
  • Filloptosi del Melo
  • Clorosi magnesiaca
  • Seccume fogliare degli ortaggi come coadiuvante del Calcio.

CONFEZIONE

1 L; 5 L

COMPOSIZIONE

Ossido di Magnesio (MgO) solubile in acqua 6% p/p (equivalente a 7,5% p/v).
Anidride Solforica (SO₃) solubile in acqua 12% p/p (equivalente a 15% p/v).
Ossido di Magnesio (MgO) solubile in acqua 6%;
Anidride Solforica (SO₃) solubile in acqua 12%.


MAIS, COME EVITARE LO STRESS DA DISERBO IN POST EMERGENZA

L’agricoltura moderna, cioè quell’agricoltura che si è sviluppata dagli anni 80 e 90 fino ai giorni nostri, ha vissuto e goduto di un’importante e forte innovazione delle tecniche colturali nel corso di così pochi decenni.

Se questo forte ammodernamento ha reso accessibile a tutti gli imprenditori agricoli mezzi di lotta, che siano essi fisici, chimici o biologici, ha visto anche dall’altra parte una sorta di selezione naturale delle erbe infestanti cui è sottoposta la coltura in oggetto, dovuta soprattutto all’intensità di coltivazione, all’uso a volte continuativo dei prodotti chimici e la stretta rotazione colturale cui abbiamo assistito nei precedenti decenni.

In particolare, per quanto riguarda la coltura del mais, abbiamo diverse specie di piante cosiddette “infestanti”: questo aggettivo infatti è da intendersi in senso relativo e non assoluto. Il termine infestante indica la presenza di una pianta che cresce in un ambiente dove non è desiderata; piante che con la loro presenza in campo diminuiscono le caratteristiche quali-quantitative del prodotto o il valore commerciale.

I danni che possono derivare da questa diffusione di specie infestanti sono fondamentalmente riconducibili a quattro macro sezioni:

  • Danno di tipo quantitativo;
  • Danno di tipo qualitativo;
  • Ostacolo alle lavorazioni colturali, durante la lavorazione del suolo e/o la raccolta della produzione finale.
  • Diffusione/prolificazione degli organismi patogeni, come ad esempio virus, batteri, nematodi ed insetti.

Entrando più dettagliatamente dell’ambito della coltura del mais, è di fondamentale importanza proteggere la pianta nelle fasi iniziali del ciclo vegetativo: indicativamente dalla germinazione fino alla 7°-8° foglia, periodo denominato appunto “critico” per questa particolare coltura. Una volta superata questa fase, il mais è una coltura che non richiede ulteriori accorgimenti, in quanto grazie alla sua levata ed all’ottima capacità di copertura del suolo, risulta essere molto competitiva rispetto alle malerbe.

Cifo, da sempre orientata verso un’agricoltura sostenibile attraverso un’accurata ed attenta azione di ricerca e sviluppo di fertilizzanti in grado di sostenere in modo naturale la pianta in tutte le sue fasi di sviluppo, propone in abbinamento al diserbo di post emergenza dei cereali, in particolare del mais, un fiore all’occhiello del catalogo Cifo: Sinergon Plus.

Sinergon Plus è un prodotto di recente rivisitazione, che ha permesso al formulato di avere caratteristiche ancor più efficienti e performanti: il prodotto è caratterizzato da una matrice organica di elevata purezza, contenente Azoto organico, Magnesio e Ferro, elementi essenziali durante il processo di formazione della clorofilla, oltre che maggiormente arricchito in Amminoacidi e Peptidi, componenti in grado di favorire la sintesi proteica all’interno della pianta, sostenendola in modo adeguato ed efficace nei momenti di massima esposizione agli stress ambientali.

Cifo ne consiglia l’uso in abbinamento ai diserbi, proprio perché grazie alle caratteristiche di Sinergon Plus, il prodotto evita l’interruzione delle funzioni fisiologiche della pianta, raggiungendo così risultati migliori in termini di resa e qualità.

Tra le principali specie che nel nostro Paese vengono considerate “piante infestanti” del mais, di particolare rilievo abbiamo:

  • la Sorghetta (Sorghum halepense), specie appartenente pluriennale appartenente alla Famiglia delle Graminacee; questa specie rientra nella categorie delle più pericolose per il mais, a causa del grande impatto negativo che può avere sulla resa produttiva finale e dalla sua capacità di produrre sostanze allelopatiche, sostanze in grado di inibire la crescita e lo sviluppo di piante concorrenti.
  • Altra malerba di rilevante importanza per la coltivazione del mais è il Farinaccio Comune (Chenopodium album): questa pianta, che predilige terreni fertili, è in grado di asportare notevoli quantità di nutrienti, a scapito della coltura principale.
  • l’Amaranto comune (Amaranto retroflexus), la quale presenta caratteristiche di tossicità per gli animali, l’Erba Morella (Solanum nigrum), appartiene alla Famiglia delle Solanacee ed è diffusa come le precedenti un po’ in tutta Italia. Questa tipologia di erba infestante è molto pericolosa se consideriamo la produzione di composti tossici che crea nel mais insilato.

Ma perché il diserbo stesso, uno dei passaggi chiave del ciclo colturale, potrebbe creare non pochi problemi alla produzione maidicola?

Al giorno d’oggi, molteplici aziende propongono all’interno del loro catalogo un’ampia gamma di prodotti per il controllo delle malerbe, a base dei più diversi e svariati principi attivi. Tali sostanze risultano agire in maniera positiva ed efficace sulle infestanti, ma possono purtroppo dare luogo ad una “retroattività negativa” sulla cultura, cioè i cosiddetti effetti collaterali assolutamente da non trascurare e contro i quali bisogna adottare accorgimenti utili a prevenirli. Non per niente, spesso e volentieri si può assistere a fenomeni di elevata vigoria della coltura su zone non trattate, rispetto al resto dell’appezzamento trattato.; ecco spiegato l’importanza di utilizzare Sinergon Plus insieme al trattamento con funzioni di antistress per dare modo alla pianta di continuare il suo normale sviluppo senza interruzioni.

Ogni specie vegetale, tra cui anche la pianta di mais, ha la sua capacità di tollerare e recuperare in modo attivo nei confronti di quel fenomeno comunemente chiamato “stress da diserbo post emergenza” o più semplicemente solo “stress da diserbo”; questo particolare tipo di stress può manifestarsi in modo diverso a seconda di quale coltura viene trattata e a seconda anche dell’epoca in cui viene effettuato il trattamento.

Altro fattore da tenere in considerazione è l’epoca in cui si effettua il diserbo, poiché la coltura potrebbe già di per sé trovarsi in condizioni di difficoltà, a causa delle temperature o troppo alte o troppo basse tipiche del periodo primaverile, essere cioè in uno stato di stress termico. Una pianta più sana, ben nutrita e rafforzata dal prodotto Sinergon Plus, consentirà alla stessa di essere anche meno sensibile e meglio preparata ad attacchi di eventuali patogeni, ad esempio da parte di agenti fungini, che come ben sappiamo possono creare non pochi problemi di qualità qualora si dovesse riscontrare presenza di aflatossine nel raccolto finale.


Manganese Fast

CARATTERISTICHE

La formulazione di MANGANESE FAST è il risultato di un’avanzata tecnologia che consente la messa a punto di prodotti ad alta concentrazione, mantenendo standard di purezza chimica elevati.

Questi esaltano il ruolo biochimico del Manganese nelle colture trattate, in particolare nella fotosintesi.

Grazie alla notevole concentrazione, MANGANESE FAST è in grado di esercitare una pressione osmotica tale da elevare l’assorbimento totale del Manganese che viene assorbito per diffusione.

Grazie a queste caratteristiche MANGANESE FAST permette di prevenire e curare le fisiopatie dovute alla carenza di Manganese, come l’ingiallimento internervale a mosaico dei fruttiferi e delle piante erbacee, in particolare della barbabietola da zucchero.

Gli interventi con MANGANESE FAST aumentano l’attività fotosintetica delle colture favorendo l’aumento delle rese.

CONFEZIONE

1 L; 5 L

COMPOSIZIONE

Manganese (Mn) solubile in acqua 13,3%.


MIGLIORARE LE PEZZATURE DEI FRUTTI PER UN MERCATO ESIGENTE

Migliorare la pezzatura di frutti e ortaggi significa ottenere produzioni maggiori, ma anche frutti che spuntano prezzi migliori sul mercato.

Il processo di crescita dei frutti è una fase molto delicata per la pianta. Qualunque stress o alterazione del metabolismo può rallentarlo o comprometterlo e ciò si ripercuote direttamente sulla produzione e la redditività della coltura.

Attraverso specifiche specialità nutrizionali è possibile ottimizzare i processi di accumulo delle sostanze di riserva nei frutti o negli ortaggi, inoltre l’impiego di questi prodotti può diminuire l’influenza di condizioni avverse ambientali sullo sviluppo dei frutti, evitando blocchi o rallentamenti del metabolismo.

Nei mesi di aprile e maggio, su piante da frutto, su vite, olivo e kiwi, Macys BC 28 e Cifamin BK rappresentano il binomio perfetto per rispondere alle richieste di un mercato sempre più esigente. Grazie al loro uso combinato si potranno quindi ottenere frutti dal calibro importante e piante più resistenti agli stress climatici.

Macys Bc 28, è il biostimolante di origine interamente naturale e vegetale, che migliora la resistenza agli stress ambientali e supporta le piante in tutti i processi riproduttivi e generativi.
Macys BC 28 è composto al 100% da estratto puro di Macrocystis Integrifolia, un’alga bruna, tipica delle coste canadesi, ricca di vitamine e polisaccaridi (laminarine, alginati), raccolta a mano e successivamente lavorata con un processo, esclusivamente meccanico e a bassa temperatura, che consente di mantenere inalterata l’alta concentrazione di sostanze biologicamente attive presenti.

Cifamin BK è una specialità nutrizionale, contenente matrici organiche di alta qualità e microelementi, appositamente studiato per favorire i processi di divisione e distensione cellulare di frutta e ortaggi.
Cifamin BK è ricco di amminoacidi e peptidi derivanti da un processo di idrolisi enzimatica che aumentano e potenziano l’effetto generato sulle piante. Grazie alla presenza di alcuni aminoacidi ad azione stimolante, favoriscono la moltiplicazione cellulare, mentre altri stimolano l’attività fotosintetica, potenziando le attività riproduttive e generative delle piante stesse.

aumento-pezzatura

Mikrom

CARATTERISTICHE

MIKROM è un concime in polvere solubile a base di microelementi appositamente studiato per prevenire e curare clorosi e carenze multiple, tramite applicazioni fogliari, in piante da frutto, ortaggi, fiori e colture estensive.
Le carenze multiple, causate dalla scarsa presenza di due o più elementi, sono difficilmente diagnosticabili e provocano gravi danni alla fisiologia della pianta e nei casi più gravi ne possono compromettere la produzione e la vitalità.

MIKROM apporta alle piante magnesio e tutti i principali microelementi (Ferro, Manganese, Zinco, Rame, Boro, Molibdeno) per svolgere importanti funzioni:
– STIMOLA LA FORMAZIONE DI CLOROFILLA con conseguenteaumento dell’attività fotosintetica ed incremento delle potenzialità produttive della pianta;
– RIEQUILIBRA IL CONTENUTO IN MICROELEMENTI migliorandolo svolgimento di numerosi processi fisiologici (fotosintesi, sviluppo dei meristemi, metabolismo glucidico e proteico, fecondazione, ecc.);
– FAVORISCE UNA COLORAZIONE PIU’ INTENSA di foglie efrutti con un miglioramento delle loro caratteristiche merceologiche.

CONFEZIONE

1 kg

COMPOSIZIONE

Boro (B) solubile in acqua 0,5%;
Rame (Cu) solubile in acqua 0,5%,
Rame (Cu) chelato con EDTA 0,5%;
Ferro (Fe) solubile in acqua 4%,
Ferro (Fe) chelato con EDTA 4%;
Manganese (Mn) solubile in acqua 4%,
Manganese (Mn) chelato con EDTA 4%;
Molibdeno (Mo) solubile in acqua 0,2%;
Zinco (Zn) solubile in acqua 1%,
Zinco (Zn)chelato con EDTA 1%;
Ossido di magnesio (MgO) solubile in acqua 3%,
Anidride solforica (SO₃) solubile in acqua 6%.
Agente chelante: EDTA. Intervallo di pH che garantisce una buona stabilità della frazione chelata: 2-10.


Mosca dell’olivo: Soluzioni naturali a basso impatto ambientale

Le soluzioni naturali Polvere di roccia e Propoli si rivelano efficaci nel contrastare la mosca dell’olivo, un insetto dannoso per l’olivicoltura.

La mosca dell’olivo, conosciuta scientificamente come Bactrocera oleae è un insetto fitofago che può causare gravi danni alla produzione di olive, le femmine della mosca dell’olivo depongono le uova all’interno dei frutti, a partire dalla fase di indurimento del nocciolo, in seguito le larve, scavando nel mesocarpo delle olive, provocano danni alle drupe che possono portare alla loro caduta prematura.

Inoltre, l’attacco delle larve può causare anche alterazioni alla qualità dell’olio estratto dalle olive, generando conseguenti danni sia in termini di quantità che di qualità della produzione.

Se in passato le alternative erano diverse (es. Dimetoato, esche di Spinosad ed altri p.a. ovo-larvicidi), osservando il quadro attuale è facilmente intuibile che le strategie di controllo sono e saranno sempre più orientate verso l’impiego di prodotti a basso impatto per l’ambiente.

È proprio in questo cambio che si fa largo la classe di prodotti denominata “corroboranti”, altro non sono che dei formulati in grado di potenziare ed attivare le difese naturali delle piante nei confronti di agenti fitopatogeni fogliari e radicali, sia in maniera diretta, attraverso l’attivazione di geni i cui prodotti inibiscono l’alimentazione, il metabolismo, la crescita e la riproduzione di patogeni, sia in maniera indiretta, grazie alla produzione di specifici metaboliti volatili (HIPVs) in risposta all’ attacco dei fitofagi.

Una via più sostenibile per il controllo preventivo della mosca dell’olivo

Come già accennato, revoche di principi attivi e limitazioni d’uso sia in convenzionale che in regime biologico, stanno spingendo sempre più agricoltori ad optare, ove possibile, per alternative più sicure e con zero residui sul prodotto finale oppure in miscela con prodotti fitosanitari.

Dopo anni di rigorose sperimentazioni, sia in laboratorio che in campo, sono stati finalmente introdotti sul mercato due nuovi prodotti a efficacia preventiva: Polvere di roccia e Propoli entrambi questi corroboranti sono approvati per l’uso in agricoltura biologica e possono essere impiegati sia singolarmente che in sinergia tra loro.

Mosca-dell'olivo-Soluzioni-naturali-a-basso-impatto-ambientale
Polvere di roccia e Propoli

Perché è davvero efficace? Le sperimentazioni

Per valutarne l’efficacia entrambi i prodotti sono stati testati presso i laboratori e gli oliveti del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università degli Studi di Perugia e confrontati con altre tesi in cui sono stati applicati prodotti a base di caolino, a base di rame o semplicemente con acqua (controllo generale).

Sia nella prova in laboratorio, sia in quella in campo, i pro­dotti impiegati per i trattamen­ti sono stati applicati con dosi comprese negli intervalli ri­portati in etichetta, la Polvere di roccia e il caolino sono sta­ti applicati come sospensioni acquose.

Polvere di roccia Cifo è costituita da parti­celle di dimensioni < 20 μm ed è composta da una percentuale variabile di chabasite, phillipsite, K-feldspa­to, biotite, pirosseno e vetro vulcanico, inve­ce, la Propoli impiegata nella sperimentazione è un estratto di propoli delle api (1,2% p/p) in soluzione di olio di semi di lino.

Per il test in laboratorio è stata identificata un’arena sperimentale consistente in una piastra Petri in cui è stata inserita una porzione di frutti della cultivar Frantoio esposta ad una femmina fisogastra di mosca delle olive in cui per ciascuna è stata valutata l’effettiva ovideposizione.

La prova in campo è stata condotta in un oliveto adulto (in piena produzione), situato a Spello (Umbria), costituito da alberi della cul­tivar Borgiona allevati a vaso, con distan­ze di piantagione di m 5 x 5.

Le tesi sono state così suddivise:

Tesi Dosaggio
Polvere di roccia 6 kg/ha (concentrazione 600 g/hl)
Propoli 3 L/ha (300 mL/hl)
Miscela di Propoli e Polvere di roccia 3 L/ha + 6 kg/ha, rispettivamente
Miscela di Propoli e caolino Rispettivamente 3 L/ha + 40 kg/ha
Caolino (100%) 40 kg/ha (4 kg/hl)
Sola acqua come controllo

Dalla prova condotta in laborato­rio è stata confermata l’efficacia rispetto al controllo di Polvere di roccia, da sola o in miscela con Propoli , con un effetto significa­tivo sulla riduzione delle ovideposizio­ni (Grafico 1)

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Nella prova condotta in campo, la percentuale di olive attaccate da B. oleae, cioè che mostravano almeno una pun­tura di ovideposizione, diffe­riva tra i diversi trattamenti e il controllo (Grafico 2), in par­ticolare, i trattamenti con la tesi Polvere di roccia + Propoli e con la tesi Caolino + Propoli , hanno mostrato i livelli di attacco più bassi, entrambi inferiori al 10%.

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Sostenibilità non solo ambientale ma anche economica

I dati riportati dal Grafico 2 mostrano indiscutibimente un’efficacia maggiore della combinazione Caolino + Propoli, tuttavia, occorre precisare che si sta confrontando un quantitativo di Caolino (40 Kg) quasi 7 volte superiore alla dose applicata di Polvere di roccia, con un’efficacia quasi del tutto paragonabile, questo aspetto mette in luce, da un lato, la considerevole riduzione di costi permessa dall’uso della tesi Polvere di roccia + Propoli, dall’altro lato, viene evidenziato anche il plus apportato dalla Propoli, grazie proprio alla creazione di quel “film” ad effetto adesivante sulla superfice delle olive rendendole meno attrattive per le femmine durante l’ovideposizione, questa combinazione permette inoltre di aumentare e prolunga­re l’effetto dei singoli prodotti (caolino e Polvere di roccia), consentendo così di ridurre il numero di tratta­menti da eseguire.

Più flessibilità nelle strategie di controllo della mosca

L’impiego di Polvere di roccia e Propoli in maniera sinergica mostra notevoli potenzialità di controllo, sia in lotta integrata sia in biologico, anche le successive sperimentazioni in campo hanno confermato la stessa efficacia ed oggi vengono utilizzati con 3 diverse finalità:

  • Come metodo di controllo principale, ripetendo al bisogno i trattamenti;
  • In trattamenti supplementari associati alle tecniche di controllo adulticide o ovo-larvicide, consentendo di ridurre il numero di trattamenti con esche o insetticidi;
  • Per ridurre l’effettivo quantitativo di rame impiegato.
Mosca-dell'olivo-Soluzioni-naturali-a-basso-impatto-ambientale
Branchetta trattata con Polvere di roccia + Propoli

 

Bibliografia
Daher E., Cinosi N., Chierici E., Rondoni G., Famiani F., Conti E. – 2022. Field and Laboratory Efficacy of Low-Impact Commercial Products in Preventing Olive Fruit Fly, Bactrocera oleae, Infestation. Insects 13, 213. https://doi.org/10.3390/insects13020213
Daher E., Cinosi N., Chierici E., Rondoni G., Famiani F., Conti E. 2022. Collection and Processing of Behavioural Data of the Olive Fruit Fly, Bactrocera oleae, When Exposed to Olive Twigs Treated with Different Commercial Products. Data, 7(7): 85.
Daher E., Rondoni G., Cinosi N., Conti E., Famiani F. – 2023. Particle Films Combined with Propolis Have Positive Effects in Reducing Bactrocera oleae Attacks on Olive Fruits. Horticulturae 9, 397. https://doi.org/10.3390/horticulturae9030397
Daher E., Cinosi N., Chierici E., Rondoni G., Famiani F., Conti E. – 2023. Polvere di roccia e propoli contro la mosca dell’olivo. Olivo e Olio 4, 40-43.

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N.S.Z. 26

CARATTERISTICHE

N.S.Z. 26 è un formulato appositamente studiato per apportare alle colture Azoto, in forma totalmente assimilabile dalle piante tramite applicazione fogliare, al terreno e fertirrigazione.

N.S.Z. 26 è ottenuto dall’unione di diverse molecole azotate, ad elevato grado di purezza, per garantire un’azione fertilizzante costante e a lungo termine: infatti contiene componenti che svolgono un’azione inibente della trasformazione della frazione ureica e ammoniacale.

La presenza in N.S.Z. 26 di Zolfo (13 % SO3) favorisce l’acidificazione del terreno, crea un microambiente ideale per l’assorbimento radicale dei microelementi e stimola la formazione degli aminoacidi solforati, migliorando il livello produttivo delle colture.

Il formulato contiene anche lo Zinco per stimolare lo sviluppo meristematico dei germogli e delle radici. N.S.Z. 26, grazie alla specifica composizione e ai coformulanti addizionati, consente una perfetta adesione della soluzione sulle foglie, migliorando l’assorbimento, la traslocazione e l’utilizzo nei siti di elaborazione fotosintetica degli elementi nutritivi apportati rispetto ai normali concimi azotati liquidi.

Le applicazioni di N.S.Z. 26 sono consigliate nei periodi iniziali e centrali dei cicli delle piante, vale a dire nelle fasi di massimo sviluppo vegetativo; un utilizzo costante favorisce la sintesi proteica, la fotosintesi clorofilliana e l’aumento delle produzioni.

CONFEZIONE

20 kg; 280 kg; 1200 kg

COMPOSIZIONE

Azoto (N) totale 26%,
Azoto (N) nitrico 6%,
Azoto (N) ammoniacale 8%,
Azoto (N) ureico 12%,
Anidride solforica (SO₃) solubile in acqua 13%,
Zinco (Zn) solubile in acqua 0,01%


Neobit New

CARATTERISTICHE

NEOBIT NEW è un formulato ad elevato contenuto in Calcio indicato per applicazioni fogliari al fine di prevenire e controllare la butteratura amara del Melo, il dissecamento del rachide della Vite, il marciume apicale del Pomodoro e altre fisiopatie legate alla Calcio carenza.

NEOBIT NEW è ottenuto per dissoluzione di cloruro di Calcio ad elevato grado di purezza e coformulanti che ne migliorano l’assorbimento e la traslocazione nella pianta.

Un utilizzo costante di NEOBIT NEW consente di ottenere frutti e ortaggi caratterizzati da una elevata consistenza e conservabilità.

CONFEZIONE

20 kg; 250 kg; 1200 kg

COMPOSIZIONE

Ossido di calcio (CaO) solubile in acqua 15%.


Nocciolo: strategie per migliorare la risposta agli stress ambientali

Una coltura in grande espansione.

La coltivazione delle nocciole è un’arte antica che si fonde con la modernità, in Italia, la crescente domanda interna di nocciole ha portato a un aumento della superficie coltivata, secondo i dati Istat, gli impianti sono cresciuti del 18,6% in 14 anni, raggiungendo 84.426 ettari.

Questo trend positivo è guidato da regioni come il Piemonte e il Lazio, che hanno visto un notevole incremento delle superfici coltivate negli ultimi anni.

Esigenze geo-pedologiche e nutrizionali del nocciolo.

La coltura del nocciolo è versatile e si adatta a diversi tipi di terreno, tuttavia, preferisce climi temperati e suoli mediamente profondi con pH subacido, per ottenere una resa ottimale, è essenziale garantire una buona dotazione di sostanza organica nel terreno.

Questo aiuta a prevenire ristagni idrici, che potrebbero favorire i marciumi radicali.

Durante la concimazione di fine inverno/primavera, l’obiettivo principale è quello di supportare l’attività vegetativa della pianta di nocciolo fino al completamento della produzione.

problemi climatici del nocciolo problemi climatici del nocciolo

In questo periodo, la pianta utilizza le riserve accumulate durante l’autunno per avviare l’attività vegetativa, tuttavia, una volta completato lo sviluppo iniziale dei nuovi germogli e delle foglie, la pianta richiede ulteriore nutrimento per sostenere la crescita continua e il successivo sviluppo vegetativo.

L’azoto (N) è l’elemento chiave da fornire in questo momento, in quanto è essenziale per la sintesi delle proteine, la crescita delle foglie e il mantenimento della vigorosa attività metabolica della pianta, l’azoto favorisce la formazione di nuovi tessuti vegetali e stimola la fotosintesi, aumentando così la capacità della pianta di produrre e accumulare energia.

Durante questa fase diviene fondamentale anche l’apporto di amminoacidi ottenuti da idrolisi enzimatica, in quanto influiscono sulla crescita vegetativa delle piante e contribuiscono al miglioramento del benessere delle stesse anche in condizione di stress ambientale.

Biostimolanti per una fioritura rigogliosa.

Per esaltare la fertilità delle piante di nocciolo, Cifo offre due biostimolanti di grande efficacia che agiscono come veri e propri alleati delle piante, riducendo lo stress e migliorando la fase di fioritura e allegagione: Azomin e Macys BC 28, 

Azomin è un fertilizzante organico liquido ricco di azoto sotto forma proteica e aminoacidica, utilizzabile anche in agricoltura biologica, interagisce in modo sinergico con le piante di nocciolo, fornendo loro nutrimento essenziale e stimolando i processi biochimici vitali.

L’azoto aminoacidico presente in Azomin agisce soprattutto a livello fogliare, stimolando rapidamente i processi enzimatici all’interno delle piante.

Utilizzato alla dose di 8 Kg/ha, accelera l’attività metabolica e favorisce una crescita equilibrata, soprattutto durante le fasi delicate come la fioritura e l’allegagione delle nocciole.

Macys BC 28 è un biostimolante costituito al 100% di alga Macrocystis integrifolia, ricco di sostanze biologicamente attive, come per esempio ormoni di crescita naturali ad attività auxino simile che influiscono positivamente sui processi di allegagione e sviluppo dei frutti.

Inoltre, contiene elevati livelli di vitamina E (tocoferolo) e polisaccaridi come laminarine e alginati, caratterizzati da una forte azione anti stress, utili soprattutto in primavera a fronte di repentini sbalzi di temperatura.

Macys BC 28 apporta quindi misurabili benefici alla coltura, in particolare nei confronti degli stress dovuti a siccità e sbalzi termici.

La qualità delle nocciole conta.

Non basta considerare solo le tonnellate prodotte, la qualità delle nocciole è fondamentale, per ottenere il massimo dai corileti, è cruciale supportare costantemente la fisiologia delle piante, soprattutto durante la fioritura.

Questo momento delicato richiede attenzione e cura, ma i risultati saranno appaganti: nocciole di alta qualità, pronte a conquistare i palati di chi le assaggerà .

Investi nella salute delle tue piante di nocciolo e goditi i frutti di un lavoro ben fatto!

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NOCCIOLO: UNA RISPOSTA CONCRETA AI PROBLEMI CLIMATICI DEL PERIODO

Complice il grande successo che la coltura sta riscuotendo in questi ultimi anni, grazie ai numerosi accordi di filiera stipulati tra aziende agricole e industria dolciaria, crescono ancora le superfici dedicate al nocciolo anche in areali dove sino a qualche anno fa appariva improbabile un cambiamento di rotta.

Oltre a realtà consolidate come Piemonte, Lazio, Campania e Calabria, gli impianti di nocciolo stanno rappresentando una vera e propria alternativa agli ordinamenti colturali tipici in Regioni come Veneto, Toscana, Umbria e altre aree del Centro-Sud Italia.

Oggi, questa coltura deve il suo notevole successo grazie ad un miglior rapporto costi/ricavi e migliori performance agronomiche rispetto le tipiche colture presenti.

D’altro canto, per generare reddito e garantire al contempo un equilibrato standard qualitativo delle produzioni, diviene imprescindibile la formulazione di un corretto piano nutrizionale che tenga conto, per tutti gli areali, delle reali necessità della coltura in tutte le fasi.

In questo periodo è quindi cruciale predisporre le basi nutrizionali per le fasi di fioritura e allegagione in modo da assicurare le migliori performance in campo al momento della raccolta e scongiurare il rischio che le piante possano andare incontro a situazioni di stress ambientale.

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Le 2 soluzioni proposte, nell’ambito del disciplinare Cifo di “Eccellenza nocciolo”, rappresentano il frutto di anni di sperimentazione e prove in campo effettuate su nocciolo in diversi areali d’Italia, attraverso un supporto tecnico che conta una delle reti di specialisti più estese e capillari di tutto il territorio nazionale, in un’ottica ormai consolidata nei riguardi della sostenibilità ambientale:

In tutti gli areali l’utilizzo di Ert 23 Plus registra ormai da anni ottimi risultati e rappresenta la specialità di riferimento in grado di assicurare un’ottima uniformità di fioritura e un notevole potenziamento dell’allegagione.

Il suo principale punto di forza è rappresentato dalla speciale tecnologia attraverso cui viene prodotto, la quale consente una sinergia tra la frazione minerale e la componente biostimolante contenente i principali amminoacidi, tra cui il TRIPTOFANO presente in una speciale forma “biologicamente attivata” che sostiene i processi di divisione cellulare.

La presenza del boro inoltre contribuisce a garantire un corretto sviluppo del budello pollinico, fattore determinante per portare a termine fecondazione e allegagione dei frutti.

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Ritorni di freddo e gelate tardive di fine marzo possono compromettere le condizioni fisiologiche della pianta durante le fasi di fioritura e allegagione.

Attraverso l’utilizzo di Algacifo 3000, estratto d’alga totalmente di origine vegetale, si stimola la pianta a reagire a situazioni di stress ambientale e superare le criticità tipiche del periodo.

Un prodotto dalle caratteristiche davvero uniche sul mercato: ricco di sostanze biologicamente attive con funzione termo ed osmo-regolatrice che hanno dimostrato su nocciolo notevoli risultati in campo durante le fasi di allegagione.

A queste sostanze si somma l’azione delle elevate concentrazioni di vitamine, amminoacidi, polisaccaridi, proteine ed enzimi di origine vegetale con uno spiccato effetto anti stress.

Per maggiori approfondimenti riguardo la coltura e scoprire tutta la gamma nutrizionale dedicata al nocciolo per ogni fase del ciclo colturale vi invitiamo a consultare le nuove schede colturali presenti all’interno del nuovo catalogo Cifo 2021


Nutrizione bilanciata dell’olivo per potenziare la fioritura e l’allegagione.

3 semplici passi per uniformare la fioritura, contrastare gli stress e ridurre l’alternanza produttiva.

Le settimane che seguiranno segneranno il progressivo passaggio dalla fase di germogliamento alla fase in cui l’olivo entra nel periodo della mignolatura, durante questa fase fenologica è possibile osservare in campo la completa comparsa di caratteristici germogli contenenti gemme miste o a fiore che virano dal verde al bianco acceso, da queste gemme si vanno a formare dei particolari palchi di bocci fiorali a forma di grappolo che costituiscono le cosiddette mignole dell’olivo.

A mignolatura completa le infiorescenze raggiungono la dimensione massima con i bocci fiorali che virano dal verde al biancastro, da questo momento in cui i fiori sono ancora chiusi sino alla seconda metà di giugno si apre una finestra temporale in cui l’attività fisiologia delle piante ha raggiunto il pieno regime.

cifo-olivo-allegagione Olivo fioritura e allegagione
Allegagione Mignolatura

Primo step: controllo dei fattori critici.

In questo periodo diversi sono i fattori di stress che possono verificarsi direttamente a danno dei tessuti delle mignole, ad esempio sono frequenti gli sbalzi termici che possono danneggiare lo sviluppo dell’ovario e dello stilo determinando un impoverimento della fertilità del polline ed una perdita di struttura del fiore.

Anche a mignolatura conclusa fattori quali venti secchi ed alte temperature possono causare una disidratazione dello stilo e disseccamento dello stigma.

Olivo fioritura e allegagione

Altri fattori quali eccessi di umidità o piogge prolungate possono invece compromettere l’uniformità di schiusura delle antere causando il dilavamento dei tessuti stilari anche ad impollinazione terminata.

Secondo step: comprendere le esigenze nutrizionali

La necessità del periodo riguarda il garantire un bilanciato apporto nutrizionale ed un corretto sostegno fisiologico per evitare che l’insorgenza di fenomeni di stress termico o carenze e sbilanci nutrizionali possano compromettere le future fasi di fecondazione e di accrescimento drupa, risulta spesso fondamentale l’utilizzo di formulati ad attività ormono simile contenti elementi quali boro e zinco per:

✔️ Stimolare ed uniformare il processo di fioritura
✔️ Garantire i regolari processi di fecondazione ed allegagione
✔️ Evitare gli effetti avversi provocati da fattori di natura abiotica

Terzo step: affidarsi ad un protocollo collaudato.

Per ottimizzare queste delicate fasi, il protocollo messo in campo dai tecnici Cifo prevede l’impiego di Ert 23 Plus e Bz Fast, due specialità nutrizionali ad azione sinergica.

Olivo fioritura e allegagione
Bz Fast e Ert 23 Plus

Ert 23 Plus, ideato per favorire lo sviluppo e l’uniformità delle infiorescenze, contiene L Triptofano, Boro e Potassio, un mix di amminoacidi che vengono attivati grazie allo speciale estratto puro di alga gigante Macrocystis integrifolia con il preciso compito di svolgere un’azione sinergizzante e anti stress.

Impiegato per via fogliare, l’attività biopromotrice di Ert 23 Plus si rivela fondamentale, durante le fasi che precedono la fioritura, in una duplice direzione.

Da un lato, il formulato agisce positivamente sui processi di divisione e differenziazione cellulare, permettendo alla pianta di fornire un supporto metabolico utile a potenziare lo sviluppo e l’uniformità degli organi fiorali dell’anno, dall’altro stimola la formazione delle infiorescenze dell’anno successivo in maniera tale da mitigare anche eventuali fenomeni di alternanza.

Inoltre, la presenza degli estratti d’alga Macrocystis integrifolia consente alla pianta di reagire agli eventuali stress metabolici ed ambientali tipici del periodo di fioritura-allegagione.

Per prevenire e curare eventuali carenze di Boro, specialmente in terreni calcarei, Bz Fast è il prodotto ideale, infatti, in questo periodo, fattori come la germinabilità del polline e la formazione del tubetto pollinico, soprattutto se non gestiti in maniera opportuna, possono rappresentare un collo di bottiglia per la produttività e l’impiego del formulato permette di evitare fenomeni di scarsa allegagione e di cascola.

Il Boro è un elemento necessario per la biosintesi di auxine e lignina che stimola la fertilità del polline e rende la pianta più resistente a stress di natura ambientale.

Per entrambi i prodotti indicati la stabilità delle formulazioni permette la miscibilità con altri prodotti antiparassitari, ad eccezione degli oli minerali, insetticidi a base oleosa, Phosethyl-Al e dodina, per cui l’applicazione può essere effettuata anche in occasione dei trattamenti contro Mosca, Tignola, Occhio di pavone, Margaronia ed altri patogeni.

Prodotto Dose Applicazione
Ert 23 Plus 2,5 L/ha 2-3 interventi fino a caduta petali.
Bz Fast 250 g/hL Durante tutta la fase di piena fioritura fino al rigonfiamento dei bottoni fiorali

Biostimolanti in olivicoltura, l’esperienza del frantoio Bartolini di Arrone.

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Olio di lino

CARATTERISTICHE

L’Olio di lino Cifo è un corroborante biologico ottenuto dalla spremitura a freddo dei semi di lino. Processo totalmente naturale che consente di mantenere intatte le caratteristiche della materia prime.

L’Olio di lino Cifo è l’ideale per potenziare le resistenze naturali delle piante nei confronti di tutte le avversità

Prodotto compreso nell’allegato II del DM 6793 del 18/7/2018 recante disposizioni per la produzione biologica e non soggetto ad autorizzazione presso il Ministero della Salute ai sensi del citato DM e del DPR 28/02/2012 n. 55.

OLIO DI LINO non ha le caratteristiche né di un fertilizzante né di un fitosanitario ed è soggetto al codice del consumo Dlgs 206/2005 s.m.i. laddove applicabile

CONFEZIONE

1L; 10L

COMPOSIZIONE

Oli vegetali alimentari
OLIO DI LINO
Olio in acqua 20%


Olivicoltura, gli interventi indispensabili per incrementare il potenziale produttivo

Come stimolare in maniera sostenibile l’induzione fiorale e migliorare l’allegagione.

Le settimane appena concluse rappresentano quel momento dell’anno in cui la fase di mignolatura ha raggiunto il suo termine.

Durante questa fase fenologica è possibile assistere in campo alla completa comparsa dei caratteristici germogli che, raggruppati in infiorescenze a forma di grappolo, virano dal verde al bianco acceso andando a formare le cosiddette mignole dell’olivo

Una volta conclusa la fase di mignolatura, le infiorescenze raggiungono ormai la dimensione massima ma i fiori restano ancora chiusi, proprio in questo momento si apre una finestra temporale che intercorre sino alla seconda metà di giugno fino a completa allegagione, proprio questo è il momento in cui occorre fornire alla pianta il corretto mix di elementi nutritivi di cui necessita, in maniera tale da assicurare il corretto compimento della fase di fioritura, per supportare le reazioni biochimiche che regolano il successivo processo fecondativo e l’uniformità di accrescimento della drupa.

Gli aspetti critici da considerare per delineare la strategia nutrizionale.

Durante questo periodo diversi sono i fattori di stress che possono verificarsi direttamente a danno dei tessuti delle mignole, con ripercussioni negative sulla produzione finale, eventi quali freddi tardivi o sbalzi termici ad esempio possono danneggiare lo sviluppo dell’ovario e dello stilo determinando un impoverimento della fertilità del polline ed una perdita di struttura del fiore, anche a mignolatura conclusa fattori quali venti secchi ed alte temperature possono causare una disidratazione dello stilo e disseccamento dello stigma.

Eccessi di umidità o piogge prolungate possono invece compromettere l’uniformità di schiusura delle antere e causare un dilavamento dei tessuti stilari anche ad impollinazione terminata.

Il protocollo Cifo per potenziare fioritura ed allegagione.

Per ottimizzare queste delicate fasi, il protocollo messo in campo dai tecnici Cifo si articola su tre step consecutivi a cui corrispondo tre diversi target agronomici:

  • Stimolare ed uniformare il processo di fioritura.
  • Garantire i regolari processi di fecondazione ed allegagione.
  • Scongiurare gli effetti avversi provocati da fattori di natura abiotica.

La specialità nutrizionale impiegata con successo per favorire lo sviluppo e l’uniformità delle infiorescenze è Ert 23 Plus, un biopromotore contenente con un mix di amminoacidi, L Triptofano, Boro e Potassio attivati dall’estratto puro della speciale alga gigante Macrocystis integrifolia ad azione sinergizzante.

Impiegato per via fogliare alla dose di 2,5 L/ha, attraverso 2-3 interventi fino a caduta petali, l’attività biopromotrice di Ert 23 Plus si rivela fondamentale durante le fasi che precedono la fioritura, agendo positivamente sui processi di divisione e differenziazione cellulare, permette alla pianta di fornire un supporto metabolico utile a potenziare lo sviluppo e l’uniformità degli organi fiorali dell’anno, stimolando al contempo la formazione delle infiorescenze dell’anno successivo in maniera tale da mitigare anche eventuali fenomeni di alternanza.

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Carenza di Boro Fase di allegagione

La presenza degli estratti d’alga Macrocystis integrifolia consente inoltre alla pianta di reagire agli eventuali stress metabolici ed ambientali tipici del periodo di fioritura-allegagione.

Per evitare fenomeni di scarsa allegagione e di cascola è importante intervenire già durante la fase di induzione antogena, in questo periodo fattori come la germinabilità del polline e la formazione del tubetto pollinico possono rappresentare un collo di bottiglia per la produttività se non gestiti in maniera opportuna, a questo scopo l’impiego del formulato BZ Fast durante e fino alla fase di piena fioritura (al rigonfiamento dei bottoni fiorali) alla dose di 250 g/hL si dimostra efficace per prevenire e curare eventuali carenze di Boro che possono verificarsi specialmente in terreni calcarei.

 

Il Boro è l’elemento necessario per la biosintesi di auxine e lignina che stimola la fertilità del polline e rende la pianta più resistente a stress di natura ambientale.

Per entrambi i prodotti indicati la stabilità delle formulazioni permette la miscibilità con altri prodotti antiparassitari, ad eccezione degli oli minerali, insetticidi a base oleosa, Phosethyl-Al e dodina, per cui l’applicazione può essere effettuata anche in occasione dei trattamenti contro Mosca, Tignola, Occhio di pavone, Margaronia ed altri patogeni.


OLIVO: NUTRIZIONE BILANCIATA PER SOSTENERE LE RESE E LA QUALITÀ DELL’OLIO

Se si parla di olivicoltura, è ormai un fatto assodato che i fattori che contraddistinguono la produzione Italiana nel mondo siano due: l’assoluta qualità dei nostri extravergini e la straordinaria varietà che li contraddistingue le oltre 500 cultivar presenti in tutto il nostro territorio, con caratteri morfologici, fisiologici e agronomici unici.

Equilibrio chiave del sistema olivicolo italiano risiede nella capacità degli agricoltori di coniugare aspetti quali il legame con la territorialità, la tradizionalità tipica della lavorazione e le tecniche agronomiche messe in campo per assicurare produzioni standardizzate e costanti.

L’avanzamento tecnico in questo settore mette sempre più in luce la necessità per l’agricoltore di garantire un controllo su aspetti cruciali per la qualità e la redditività dell’oliveto.

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Un controllo che debba necessariamente passare attraverso la corretta gestione di fabbisogni fisiologici e nutrizionali della pianta.

I prossimi mesi saranno decisivi e determinanti per la produzione d’annata, per questo occorre iniziare ad applicare già da ora piani mirati e prefissandosi obiettivi ben chiari: uno degli obiettivi agronomici prioritari per i mesi che seguiranno è quello che riguarda l’accrescimento della drupa, un fattore che influenza positivamente la successiva fase di inolizione.

Oggi sappiamo che in questo periodo l’acido palmitico e stearico lasciano posto all’acido oleico e linoleico, i quali determinano un incremento del contenuto della componente lipidica.

Tutto ciò si traduce quindi in olive con maggiore pezzatura ed una migliore resa in olio al momento della raccolta.

Per ottenere il massimo della carica produttiva in uliveto il protocollo agronomico Cifo prevede l’impiego di due prodotti esclusivi:

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Cifamin BK, specialità biologica contenente matrici organiche di alta qualità e microelementi.

Appositamente formulato per stimolare l’accrescimento della drupa durante le fasi di maggior richiesta metabolica.

L’Arginina, lisina e L-Triptofano contenuti, sinergicamente partecipano alla formazione di nuovi tessuti vegetali, altri amminoacidi quali prolina e idrossiprolina si accumulano invece nelle cellule garantendo un ottimo recupero in caso di stress climatici tipici di questo periodo.

È possibile impiegarlo per via fogliare alla dose di 100g/hL d’acqua.

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SinerVEG, la specialità di riferimento abbinata per amplificare l’azione nutritiva del Cifamin Bk, utilizzabile anche in agricoltura biologica.

Gli estratti lignocellulosici con cui è formulato conferiscono una notevole azione booster, molto utile per consentire un costante assorbimento di nutrienti anche durante periodi di forti stress idrici o climatici.

Ciò permette di evitare che fattori avversi durante la fase di ingrossamento delle drupe possano provocare carenze o arresti metabolici nella pianta, vanificando così la produttività dell’oliveto.

La metodologia d’impiego consigliata prevede interventi per via fogliare alla concentrazione dello 0,5 – 1,3%.

Per ulteriori interventi e obiettivi agronomici legati alla coltura dell’olivo consigliamo di consultare la scheda colturale dove si trovano indicazioni su interventi particolari, con diverse tipologie di prodotti e numero di interventi suddivisi per ogni fase fenologica.

Scopri di più sull’utilizzo dei biostimolanti in olivicoltura


Orticole, ridurre gli stress e aumentare la conservabilità con Macys BC 28 e Calcisan Green

Le proposte di Cifo per assicurare alle colture qualità ed alta tolleranza agli stress

Quando si parla di orticoltura spesso si pensa erroneamente che l’impiego di soluzioni biostimolanti sia giustificato e molte volte incentivato dall’alta remuneratività delle produzioni ma, nella realtà dei fatti, le esigenze di questo comparto negli anni sono diventate via via più stringenti, dovendo fare i conti con aspetti quali ad esempio:

✔️ La non perfetta coincidenza tra maturazione commerciale e maturazione fisiologica delle piante
✔️ Gli alti requisiti di qualità e sanità richiesti da trasformatori e GDO
✔️ La suscettibilità agli squilibri climatici
✔️ Cicli stretti e conseguente deperimento delle caratteristiche dei suoli

Da questi aspetti, appare quindi subito chiaro il rischio di lasciarsi sfuggire dei fattori cruciali per il buon andamento della coltura ed emerge la necessità di operare un’oculata gestione della fertilizzazione, unita alla tutela della naturale fertilità dei suoli e al mantenimento del turgore dei tessuti, aspetti importanti nelle colture di orticole sia in pieno campo sia in serra ma anche nella quarta gamma dov’è importante il bisogno di conservare intatta la qualità e le proprietà nutrizionali del prodotto fresco, specie se si opera in regime di agricoltura biologica.

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L’esperienza di Cifo

Per affrontare queste criticità, le soluzioni messe in campo da Cifo, in oltre 50 anni di ricerca e sperimentazione in campo a servizio della sostenibilità nel settore della nutrizione vegetale, prevedono l’impiego di specialità applicate in fasi ed epoche diverse che lavorano in maniera complementare sfruttando l’azione di acidi umici, acidi fulvici, amminoacidi di origine naturale, microrganismi e sostanze bioattive contenute nell’alga gigante Macrocystis integrifolia.

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Coltura di fagiolino in pieno campo Coltura di pomodoro nero in serra

Potenziare la fertilità dei suoli

Gli acidi umici e fulvici contenuti all’interno di Cifoumic agiscono positivamente sulla fertilità del suolo ed esplicano un’azione biostimolante mirata a stimolare l’attività biologica nel terreno attraverso un potenziamento dell’attività dei microrganismi del suolo, ma non solo!

Usato in fertirrigazione permette alla pianta di incrementare lo sviluppo delle radichette assorbenti ed assorbire con migliore efficacia nutrienti quali fosfati, ferro, microelementi ecc., grazie ad un’azione complessante e protettiva.

Se impiegato in suoli in cui insistono condizioni difficili, quali ad esempio la presenza di xenobiotici o sostanze dannose (diserbanti, antibiotici, metalli pesanti ecc.) per piante e terreno, Cifoumic svolge anche un’azione “detossificante” e neutralizzante che permette di completare il ciclo delle colture anche su terreni in cui si praticano colture particolarmente intensive.

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Bioregolatori a servizio della Rizosfera

Per contrastare il fenomeno della stanchezza del terreno e migliorare il Rizobioma la ricerca Cifo ha messo a punto Blok L e Blok Sinergy, bioregolatori della Rizosfera, prodotti biologici che favoriscono la relazione di reciproco vantaggio tra pianta e microrganismi benefici del suolo (mutualismo) rendendo le radici della coltura inappetibili ad organismi tellurici, promuovendo lo sviluppo e le funzionalità radicali (grazie all’alga Macrocystis integrifolia e ai batteri del suolo presenti nei prodotti) e rafforzando il naturale effetto barriera del rizobioma.

Applicati in strategia sinergica in fertirrigazione, sia Blok L (che agisce come prebiotico, favorendo l’attività della microflora benefica del suolo) che Blok Sinergy (agisce da probiotico ripopolando il Rizobioma) consentono di preservare, sostenibilmente, ottimali livelli produttivi e di qualità, anche in presenza di avversità telluriche.

Grazie all’efficacia biostimolante, il loro utilizzo ripristina il Rizobioma, il quale costituisce la prima barriera che i parassiti tellurici, nematodi inclusi, debbono attraversare per raggiungere la radice e allo stesso tempo aiutano le piante a reagire alla situazione di stress.

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Scongiurare i rischi degli stress abiotici

Macys BC 28 è un potente biostimolante impiegabile anche in agricoltura biologica costituito al 100% dal succo concentrato dell’alga Macrocystis integrifolia, in grado di influenzare positivamente la fisiologia della pianta e predisporre le basi per superare tutti i momenti di stress del periodo, grazie alla presenza inalterata di tutte le numerose sostanze biologicamente attive contenute naturalmente all’interno dell’alga stessa.

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Preservare la qualità e la conservabilità delle produzioni

Altro aspetto molto importante riguarda anche l’assicurare una buona consistenza della bacca e dei tessuti vegetali per incrementare la shelf life ed evitare fessurazioni che possono causare la perdita di succhi e l’insediamento di agenti patogeni.

Per far fronte a questa esigenza Cifo ha ideato Calcisan Green, uno speciale biostimolante contenente calcio e magnesio a base del concentrato puro dell’alga Macrocistys integrifolia, la quale permette una maggiore veicolazione della frazione di calcio traslocabile all’interno dei tessuti vegetali.

L’impiego del prodotto ha dimostrato di favorire l’elasticità delle membrane cellulari e in questo modo ridurre i danni da cracking di polpa e buccia, anche in varietà sensibili.

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Supportare le fasi di maturazione e invaiatura

Avviandosi verso le fasi finali di coltivazione, che precedono la raccolta è facile incappare nel rischio di sovramaturazione mentre si aspetta la completa maturazione dei frutti, con conseguenti perdite di prodotto in campo.

Le soluzioni proposte in questo caso da Cifo sono Ener 26 e Cet 46 Green, da abbinare in un’unica applicazione per intensificare e uniformare la colorazione aumentando al contempo il grado Brix.

Ener 26 è un formulato, impiegabile in agricoltura biologica, a base amminoacidica e arricchito con macro e mesoelementi utili a fornire istantaneamente energia metabolica alla pianta, in particolare, influenza positivamente il metabolismo degli zuccheri e la traslocazione dei fotosintetati (zuccheri, amminoacidi, sali minerali, ecc.) verso le bacche.

L’impiego in abbinamento a Cet 46 Green permette di supportare il metabolismo delle piante proprio nella fase in cui la richiesta energetica raggiunge il picco, per uniformare la maturazione ottenendo un incremento di tutti i parametri qualitativi.

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ORTICOLTURA NEL SUD ITALIA, GLI ALLEATI UTILI A GENERARE VALORE NEL COMPARTO

Sostanza organica, sviluppo radicale e sostenibilità degli interventi, le tre parole chiave della strategia Cifo per superare le criticità stagionali

La stagione delle colture orticole in meridione, in particolar modo in coltura protetta, non sembra mostrare decelerazioni nelle operazioni colturali neanche in questo periodo dell’anno con l’inverno ormai alle porte.

Che si parli di colture scalari di peperone e di pomodoro da mensa nelle serre del Sud, con prezzi eccezionalmente incoraggianti per il periodo soprattutto per ciliegino e datterino, o di brassicacee, carciofi e altri ortaggi a foglia in pieno campo, per i quali i risultati della campagna appaiono ancora abbastanza altalenanti, si manifesta evidente la necessità per gli operatori di garantire in ogni caso elevati standard qualitativi e produzioni apprezzabili in termini quantitativi al fine di poter generare margine.

orticole

Durante questo periodo, le condizioni pedo-climatiche giocano un ruolo fondamentale nella gestione della coltura sia in serra fredda che in pieno campo, dove si prefigura la necessità di porre maggior attenzione soprattutto riguardo eventuali sbalzi termici che possono incidere negativamente sul metabolismo della pianta.

In questo contesto, occorre tenere in considerazione anche la gestione del suolo o del substrato di coltura che può risultare più complicata a seguito di un eventuale eccessiva presenza di sodio, dannosa per la fisiologia e lo sviluppo delle colture.

Oltre ai due fattori appena descritti, in questo periodo si somma anche l’azione di un calo dell’intensità luminosa che, soprattutto in presenza di suoli poveri di S.O., incide in particolar modo sull’accumulo dei nitrati nelle colture da foglia, un aspetto su cui la legislazione vigente impone severi limiti.

Per le orticole risulta quindi fondamentale fornire un supporto al metabolismo primario attraverso strumenti e metodi mirati che consentono alle piante di ridurre l’impatto dei fattori limitanti appena citati e apportare valore all’intero comparto.

La strategia messa in campo da Cifo, attraverso tutta l’esperienza maturata in oltre 50 anni di ricerca a servizio della sostenibilità nel settore della nutrizione vegetale, prevede i seguenti scopi per poter affrontare le criticità del periodo:

  • Incrementare il volume di suolo esplorato dalle radici per facilitare l’assorbimento dei nutrienti e mitigare gli effetti di xenobiotici e sostanze dannose su colture particolarmente intensive;
  • Apportare sostanza organica al terreno/substrato per predisporre un rilascio graduale degli elementi immobilizzati nel suolo riducendo i dosaggi di fertirriganti;
  • Ridurre ed evitare gli eccessi di salinità durante la fase di fertirrigazione in modo da limitare gli stress per le colture.

Cifoumic è il biostimolante ideale in applicazione fogliare e in fertirrigazione, sia in serra che in pieno campo, per promuovere lo sviluppo delle radici assorbenti, potenziare la fertilità del suolo e migliorare la capacità di scambio della rizosfera.

cifoumic macys bc28

In applicazione fogliare si consiglia l’impiego del Macys BC 28, biostimolante a base dell’alga Macrocystis Integrifolia che influenza positivamente la fisiologia della pianta e predispone le basi per superare i momenti di stress.

Per i problemi legati ad un eccesso di salinità dei suoli/substrati di coltivazione risulta utile l’impiego di Sinergon R, un complesso di amminoacidi naturali impiegabile in fertirrigazione e a livello radicale.

sinergon r radicifo l 24

Infine, per favorire i processi di sviluppo di radici avventizie e peli assorbenti incrementando al contempo il contenuto di clorofilla nelle foglie e lo sviluppo di nuovi germogli il prodotto ideale da impiegare in fertirrigazione risulta Radicifo L24.


Ottimizzare le produzioni agricole: l’accordo tra Cifo e Confagricoltura

L’intesa ha l’obiettivo di favorire un’agricoltura sempre più sostenibile attraverso la creazione di filiere coese a monte e a valle del momento produttivo

Migliorare la sostenibilità delle produzioni agricole nell’ottica del contenimento dei costi, del miglioramento della qualità, della riduzione dell’impatto ambientale. Questo l’obiettivo dell’accordo firmato, il 9 febbraio scorso a Roma, dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, e il consigliere delegato di Cifo, Pierluigi Picciani

L’organizzazione degli imprenditori agricoli e il gruppo agroindustriale avviano una serie di iniziative finalizzate all’informazione e alla divulgazione. In particolare, con l’accordo hanno concordato di dar vita a “campi vetrina” su colture emergenti o di interesse nazionale. Si tratterà di campus in cui gli agricoltori associati a Confagricoltura potranno conoscere, provare in campo e approfondire tecniche agronomiche innovative su tre livelli: per gli agricoltori, che potranno ottenere una maggiore redditività; per il consumatore, che potrà beneficiare di prodotti di migliore qualità e più salubri; per l’ambiente, visti gli impatti minimi dei formulati utilizzati. Iniziative che saranno supportate da programmi congiunti di formazione e tavoli di confronto tra tecnici e agricoltori.

Tra i nostri obiettivi è prioritario – ha detto il presidente Giansanti – il rafforzamento della competitività delle imprese agricole e delle filiere agroalimentari (che producono, commercializzano e vendono i loro prodotti), anche con un rinnovato impegno per l’ambiente, la sicurezza alimentare, la salute e il benessere, rispondendo ai precisi obiettivi che si è data l’Onu – nella direzione tracciata da Agenda 2030 – e l’Unione europea con Green new deal e la specifica strategia Farm to fork“.
Cifo è un partner di grande esperienza, che ha la stessa nostra visione e mission per il progresso dell’agricoltura – ha aggiunto Giansanti -. Insieme vogliamo lavorare per far sì che le imprese possano ottimizzare le produzioni agricole tramite le più recenti tecnologie e metodologie e che vengano realizzate filiere coese a monte e a valle del momento produttivo. In quest’ottica, è essenziale il contributo di ricerca e innovazione”.

Siamo orgogliosi di essere partner di Confagricoltura in questo importante progetto – ha dichiarato Picciani – Da sempre, infatti, siamo impegnati nella ricerca di nuovi prodotti e di nuove soluzioni tecniche in grado di risolvere i problemi dei nostri clienti finali, gli agricoltori, e di soddisfare i requisiti di un mercato sempre più esigente. Siamo quindi ben lieti di poter condividere con gli associati di Confagricoltura le nostre conoscenze, frutto della nostra esperienza in laboratorio e su campo, per favorire un’agricoltura sempre più sostenibile e di eccellenza.


PERCHÈ USARE LA POLVERE DI ROCCIA IN AGRICOLTURA?

Polvere di Roccia è un prodotto classificato come corroborante compreso nella lista del decreto datato 18/07/2018 – disposizioni per l’attuazione dei regolamenti (CE) n. 834/2007 e n. 889/2008 e loro successive modifiche e integrazioni, relativi alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici.

Questa particolare tipologia di mezzi tecnici viene riconosciuta dalla legge stessa come categoria di sostanze in grado di potenziare le difese delle piante, ovvero sostanze di origine naturale che migliorano la resistenza delle piante agli stress biotici e abiotici. Essendo un materiale di per sé inerte è consentito l’utilizzo senza limitazioni. Polvere di Roccia può essere utilizzata in Agricoltura Biologica ed è innocua per l’uomo, gli insetti utili e gli organismi acquatici.

Entrando più nello specifico, quest’ultima trova le sue principali applicazioni riconducibili a tre fasi specifiche:

  • Durante il periodo estivo, contro l’eccesso di caldo, proteggendo le piante da fenomeni di ustione;
  • Ha dimostrato un’azione contro gli attacchi anche da parte di insetti e acari;
  • Nel periodo autunnale, asciugando le superfici delle piante, abbassando quindi il tasso di umidità fogliare.

Grazie a queste caratteristiche il prodotto viene utilizzato come corroborante in grado di aumentare le resistenze delle piante agli agenti patogeni quali funghi, batteri, fitoplasmi, insetti ed acari.

Polvere di Roccia viene utilizzata soprattutto in viticoltura: il velo protettivo che si viene a creare sulla superficie fogliare crea una patina idrofobica che ostacola l’inoculo e di conseguenza la proliferazione di funghi e batteri. Abbassando il tasso di umidità fogliare, il prodotto agisce in modo “attivo” abbassando di conseguenza anche la probabilità di insorgenza di varie malattie fungine.

La distribuzione di Polvere di Roccia sui tessuti delle piante crea uno strato idrofobico allo stesso tempo in grado di respingere l’acqua; il suo compito viene sfruttato anche durante il periodo estivo per proteggere i tessuti vegetali dalle scottature solari.

Nei confronti di acari e insetti, grazie alla particolare struttura delle particelle che la compongono se distribuita sulla vegetazione crea confusione ai recettori visivi e tattili degli insetti, che non riescono a riconoscere le piante bersaglio. In questo modo abbiamo una riduzione e localizzazione del danno soprattutto da parte della mosca dell’olivo, mosca della frutte e lepidotteri in genere. È inoltre in grado di ostacolare il movimento degli acari eriofidi, limitandone di conseguenza anche il danno, grazie alla forma lamellare ed aghiforme delle particelle che la compongono;

La riproduzione degli acari è notevolmente limitata, poiché le uova, deposte sul sottile strato di microparticelle, non si sviluppano.

polvere di roccia

Cifo, da sempre attenta alle richieste del mercato, all’innovazione ma soprattutto a prodotti che non abbiano effetti collaterali sulla salute ambientale, propone l’utilizzo di Polvere di Roccia in associazione al prodotto Propolis, per massimizzare l’efficacia del trattamento e per dare ulteriore sostegno alla pianta. La propoli, prodotto ricchissimo in vitamine, è un ottimo stimolante naturale che esplica un’azione preventiva e curativa grazie anche alle ben note proprietà fungicide, battericide e antivirali. Il suo utilizzo è indicato per prevenire le malattie crittogamiche degli alberi da frutto e ortaggi.

Propolis inoltre svolge un’azione di stimolo anche per le funzioni fisiologiche fondamentali e favorisce i fenomeni di ciatrizzazione di tessuti e ferite causate da lesioni, piuttosto che innesti e/o potature.


Politer Plus

CARATTERISTICHE

Politer PLUS è un formulato di nuova concezione costituito da un insieme di meso e microelementi ad elevato titolo; risulta particolarmente adatto in tutti i casi in cui si vogliano prevenire e curare i sintomi di carenze nutrizionali multiple delle principali piante coltivate.

Grazie alla presenza di coadiuvanti specifici in grado di legare e proteggere tutti gli elementi nutritivi presenti nel prodotto da fenomeni di insolubilizzazione, Politer PLUS presenta un’elevata efficienza nutritiva creando una riserva di meso e microelementi prontamente assimilabili dalle piante.

L’elevato apporto di Zolfo, oltre a svolgere un’azione nutritiva, favorisce l’acidificazione della rizosfera ottenendo un microambiente ideale per l’assorbimento degli elementi nutritivi (sfruttamento della fertilità del terreno).

Sotto il profilo agronomico, Politer PLUS agisce da catalizzatore di numerosi processi fisiologici (fotosintesi, fioritura, sintesi di pigmenti coloranti, ecc.) favorendo la prevenzione di fisiopatie da meso e microcarenze e il miglioramento qualitativo della produzione finale.

CONFEZIONE

1 kg; 5 kg

COMPOSIZIONE

Boro (B) solubile in acqua 0,5%
Rame (Cu) solubile in acqua 1,5%
Manganese (Mn) solubile in acqua 4%
Zinco (Zn) solubile in acqua 1,5%
Ferro (Fe) solubile in acqua 4%
Ossido di magnesio (MgO) solubile in acqua 9%
Anidride solforica (SO3) solubile in acqua 35%


Polvere di roccia

CARATTERISTICHE

Polvere di roccia è una specialità Cifo ottenuta da macinazione meccanica, sterilizzazione e micronizzazione di una selezione di roccia vulcanica. Si ottiene un prodotto composto da silicio, alluminio, calcio e potassio dalle caratteristiche molto particolari quali:
– Polvere micronizzata con particelle <20 micron per rendere il prodotto più efficace.
– Con la presenza di Chabasite, Phillipsite e vetro vulcanico, la polvere di roccia ha una struttura con tanti spazi di piccoli, medie e grandi dimensioni tali da esaltare la capacità di disidratazione e reidratazione.
– Alto potere di assorbire acqua tra 30-40%.

Utilizzo in agricoltura:
– Applicata per via fogliare, grazie alla sua capacità di disidratazione reversibile, protegge giovani germogli e frutti dall’azione ustionante del sole, dagli sbalzi termici e dalle gelate primaverili.
– Grazie alla sua struttura modifica la superficie fogliare disturbando l’attività di funghi ed insetti.
– Prodotto utilizzabile in agricoltura biologica (art. 16 comma 4 del Reg. CE 834/2007)

Prodotto compreso nell’allegato II del DM 6793 del 18/7/2018 recante disposizioni per la produzione biologica e non soggetto ad autorizzazione presso il Ministero della Salute ai sensi del citato DM e del DPR 28/02/2012 n. 55.

POLVERE DI ROCCIA non ha le caratteristiche né di un fertilizzante né di un fitosanitario ed è soggetto al codice del consumo Dlgs 206/2005 s.m.i. laddove applicabile.

CONFEZIONE

10 kg

COMPOSIZIONE

Composizione originaria
Chabasite 70%
Phillipsite 2%
K-feldspato (sanidino) 5%
Biotite (illite, mica, biotite) 2%
Pirosseno (augite) 3%
Vetro vulcanico 18%
Esente da elementi inquinanti
Granulometria <20 μm


Pomodoro da industria: alte rese e qualità al top

A maggio la campagna di coltivazione del pomodoro è entrata ormai nel vivo.

In tutta Italia i trapianti sono ormai per la maggior parte conclusi e nel frattempo rimangono le ultime settimane a disposizione per effettuare la messa a dimora delle varietà più tardive con raccolta a fine settembre.

I problemi da fronteggiare nella stagione confermano ormai un trend stabile in ogni annata: un mercato caratterizzato da una serrata concorrenza, margini assottigliati per i produttori per via dei crescenti costi energetici e ricavi che dipendono strettamente da alti livelli di resa, uniformità di pezzatura e grado Brix ottimale alla raccolta.

Pomodoro da industria: alte rese e qualità al top

Questi aspetti sono sempre più ricercati dalle aziende di trasformazione e dagli stessi consumatori che richiedono conserve e prodotti di provenienza nazionale, caratterizzati da un notevole valore di servizio elevata serbevolezza e garanzia di qualità.

È quindi facile comprendere che, se il mercato richiede nuovi standard qualitativi, per l’imprenditore vi è la necessità di cogliere tutte le innovazioni messe in campo attraverso la ricerca agronomica per non rimanere indietro e subire gli stessi standard vedendoli più come vincoli che come fattori distintivi.

Come ottenere risultati migliori in resa e caratteristiche organolettiche.

Il protocollo Cifo prevede l’impiego di 3 specialità in azione sinergica, ognuna di queste con uno specifico target agronomico:

  • Ridurre gli eccessi vegetativi ed incrementare la sostanza secca
  • Migliorare il grado zuccherino, uniformare colorazione e maturazione
  • Favorire la maturazione migliorando la pezzatura e esaltando le caratteristiche qualitative della produzione commerciabile.

Il protocollo Cifo.

Per ridurre gli eccessi vegetativi ed incrementare il quantitativo di sostanza secca alla raccolta migliorando la resa industriale, da anni risulta particolarmente efficace utilizzare Cifo KS 64 nelle fasi centrali del ciclo di coltivazione (40 giorni dalla raccolta), Cifo KS 64 è un fertilizzante speciale liquido ricco di Potassio, Zolfo, acidi organici ed L-Prolina; questo amminoacido naturale risulta particolarmente efficace in situazioni di stress idrico-salino a carico della pianta.

La dose consigliata è di 10 Kg/ha, valutando un eventuale secondo intervento sulla base della risposta dell’impianto.

pomodoro-da-industria

 

L’altro intervento citato in precedenza è legato all’ottenimento di bacche con migliori caratteristiche qualitative alla raccolta, incrementando ed uniformando al contempo la pezzatura, la specialità che più si sposa con questo target è Cet 46 Green, prodotto biologico dalle caratteristiche davvero innovative, basato sull’azione combinata dell’alga Macrocystis integrifolia, in sinergia con amminoacidi, acidi carbossilici e microelementi in forma chelata.

Il formulato permette di attivare i meccanismi biologici che favoriscono il metabolismo degli zuccheri e degli acidi grassi, oltre che la sintesi di antocianine e carotenoidi. Ciò si traduce in una migliore colorazione della bacca, un maggiore grado Brix ed una migliore uniformità di maturazione alla data di raccolta.

Cet 46 Green trova impiego in abbinamento, per via fogliare, con Ener 26, alla dose di 2,5 L/ha ripetuto in due trattamenti.

Ener 26 è uno speciale formulato impiegabile in agricoltura biologica a base amminoacidica ed arricchito con macro e mesoelementi utili a fornire energia metabolica alla pianta, ad effetto istantaneo, in particolare influenza positivamente il metabolismo degli zuccheri e la traslocazione dei fotosintetati (zuccheri, amminoacidi, sali minerali, ecc.) verso le bacche.

L’impiego di Ener 26, per via fogliare alla dose di 3 L/ha, in abbinamento a Cet 46 Green a 20-10 giorni dalla data di raccolta, permette di supportare il metabolismo delle piante proprio nella fase in cui la richiesta energetica raggiunge il picco, per uniformare la maturazione ottenendo un incremento di tutti i parametri qualitativi.


Pomodoro da industria: gli interventi per assicurare maturazione, grado Brix e ridurre gli scarti

In luglio la campagna di coltivazione del pomodoro è ormai in piena attività.

I campi sono quasi prossimi alla raccolta e rimangono le ultime settimane a disposizione per effettuare gli interventi utili ad uniformare la produzione ed ottenere un raccolto di alta qualità.

Nonostante l’accordo sul prezzo medio di riferimento, il trend della stagione non può che seguire quello già delineato con le precedenti: un mercato caratterizzato da una serrata concorrenza e margini per i produttori sul filo del rasoio, in una partita giocata tra resa e caratteristiche qualitative dei prodotti alla raccolta.

Proprio quest’ultimo rappresenta un aspetto sempre più ricercato dalle aziende di trasformazione e dagli stessi consumatori che richiedono conserve e prodotti di provenienza nazionale, caratterizzati da un notevole valore di servizio e da elevata serbevolezza.

È quindi facile comprendere che, se il mercato richiede nuovi standard qualitativi, per l’imprenditore vi è la necessità di cogliere tutte le innovazioni messe in campo attraverso la ricerca agronomica per non rimanere indietro e subire gli stessi standard vedendoli più come vincoli che come fattori distintivi.

Pomodoro da industria

Ottenere risultati migliori in resa e caratteristiche organolettiche.

Il protocollo prevede l’impiego di 3 specialità in azione sinergica, ognuna di queste con uno specifico target agronomico:

  • Ridurre gli eccessi vegetativi ed incrementare la sostanza secca

  • Migliorare il grado zuccherino, uniformare colorazione e maturazione

  • Ridurre la l’incidenza dello scarto e migliorare la consistenza della bacca. verde e la presenza di pomodori sovramaturi.

Il protocollo Cifo.

Per ridurre gli eccessi vegetativi ed incrementare il quantitativo di sostanza secca alla raccolta, ormai da anni risulta particolarmente efficacie nelle fasi centrali e finali del ciclo di coltivazione l’impiego di Cifo KS 64, il fertilizzante speciale liquido ricco di Potassio, Zolfo, acidi organici ed L-Prolina, un amminoacido naturale particolarmente efficacie in situazioni di stress idrico-salini a carico della pianta.

La dose consigliata è di 15 Kg/ha per via fogliare frazionato in due interventi.

Pomodoro da industria

L’altro intervento citato in precedenza è legato all’ottenimento di bacche con migliori caratteristiche organolettiche alla raccolta, riducendo lo scarto verde e la presenza di pomodori troppo maturi.

La specialità che più si sposa con questo target è rappresentata dal Cet 46 Green, un prodotto biologico dalle caratteristiche davvero innovative, basato sull’azione combinata dell’alga Macrocystis integrifolia, in sinergia con amminoacidi, acidi carbossilici e microelementi in forma chelata.

Il formulato permette di attivare i meccanismi biologici che favoriscono il metabolismo degli zuccheri e degli acidi grassi, oltre che la sintesi di antocianine e carotenoidi, ciò si traduce in una migliore colorazione della bacca, un maggiore grado Brix ed una migliore uniformità di maturazione alla data di raccolta.

Cet 46 Green trova impiego in abbinamento, per via fogliare, a Cifo KS 64, alla dose di 5 L/ha suddivise in due trattamenti.

Oltre all’uniformità di maturazione al momento della raccolta è importante assicurare anche una miglior consistenza della bacca per incrementare la shelf life ed evitare fessurazioni che possono causare la perdita di succhi e l’insediamento di agenti patogeni.

Per far fronte a questa esigenza Cifo ha ideato Calcisan Green, uno speciale biostimolante contenente Calcio e Magnesio attivati da attivati dal concentrato puro dell’alga Macrocistys integrifolia, la quale permette una maggiore veicolazione della frazione di Calcio traslocabile all’interno dei tessuti vegetali.

L’impiego di Calcisan green, per via fogliare alla dose di 3 L/ha, durante la fase di fioritura del secondo palco, attraverso trattamenti ripetuti fino alla fase di invaiatura, ha dimostrato un’ottima efficacia in termini di notevole incremento dell’elasticità delle membrane cellulari, consentendo di ridurre i danni da cracking della polpa e della buccia anche in varietà sensibili.

Per saperne di più.

Scheda colturale

Obiettivi agronomici


Preservare la fertilità del terreno per salvaguardare le produzioni

Le cause della stanchezza del suolo.

La stanchezza del suolo è un fenomeno rilevante degli ultimi anni e che porta inevitabilmente a una progressiva perdita di produzione delle colture orticole, in generale è dovuta a colture intensive perpetuate nel tempo, senza le adeguate rotazioni colturali e senza gli apporti significativi di nuova sostanza organica.

Generalmente le cause di questo fenomeno non possono prescindere da fattori biotici come batteri, virus, funghi e nematodi, che si specializzano per una determinata coltura e possono rappresentare la causa di deperimenti, ingiallimenti e appassimenti delle foglie con la formazione di galle sulle radici in grado di compromettere l’intero raccolto.

Avversità provocate da funghi del genere Fusarium e Sclerotinia spp. rappresentano tra le maggiori cause di marciumi al colletto e marciumi basali, essendo quelle più diffuse ed in grado di compromettere in maniera grave la coltivazione delle colture da foglia.

STANCHEZZA DEL TERRENO, COME PRODURRE IN CONDIZIONI DIFFICILI

 

Su un altro fronte si manifestano invece le avversità provocate dai nematodi, i quali sono in grado di arrecare danno alle radici di numerose piante orticole come pomodoro, peperone, melanzana, carota, melone, anguria, zucchine, insalate, patate, finocchi, ecc., ma anche di tabacco, vite e fruttiferi.

La loro capacità di crescita è influenzata dalle alte temperature ed ambienti molto umidi, prediligono inoltre terreni sciolti e con sabbia superiore al 30%.

Come migliorare il Rizobioma.

Di frequente gli agricoltori sono concentrati ad osservare esclusivamente la vegetazione che sovrasta il suolo ma, erroneamente, viene trascurato un aspetto fondamentale: ogni pianta vive in larghissima parte per l’attività delle sue radici e questo fa la differenza, anche in termini di risultato finale.

Necessità primaria di ogni sistema agrario è invece quella di creare le condizioni ottimali per i successivi cicli colturali e preservare l’integrità del Rizobioma, questa porzione di terreno esplorata dalle radici ospita una enorme quantità di microrganismi benefici che possono influenzare la crescita e la salute delle piante.

Gli stessi microrganismi possono instaurare vantaggiosi legami con la pianta, costituendo delle vere e proprie risorse benefiche in condizioni del suolo sfavorevoli, relazioni di questo tipo sono dette di mutualismo, in cambio di depositi ed essudati radicali, il Rizobioma promuove lo sviluppo e le funzionalità radicali, migliora la disponibilità di nutrienti e crea un ambiente favorevole alle radici, ma sfavorevole ai nematodi.

Il successo riscosso in campo è il frutto di un lungo lavoro di ricerca, lo stesso lavoro che ha permesso di isolare e potenziare l’azione di quei microrganismi utili, in grado di instaurare benefici rapporti di interazione con la pianta e di fungere da barriera contro le avversità della rizosfera.

Cifo, azienda capofila nel settore della nutrizione speciale delle colture, dopo anni di studio approfondito del microbioma del suolo ha lanciato un prodotto contenente conidi del fungo Trichoderma asperellum del ceppo T34, che lo rendono un formulato dalle caratteristiche uniche sul mercato.

T34 Biocontrol®: un complesso meccanismo d’azione.

Prova su pomodoro

Trattato con spore Trattato con T34 Biocontrol®
Pre-trattamento Post-trattamento

Questo particolare ceppo di Trichoderma asperellum, è unico sia per la sua concentrazione, con 12 miliardi di conidi (forma prontamente attiva per la colonizzazione), sia per il suo triplice meccanismo d’azione:

  • Azione preventiva: rapida colonizzazione della radice con sottrazione degli spazi e dei nutrienti, forte competizione con i funghi patogeni. Innalzamento delle difese endogene delle piante che determinano un ambiente ostile per lo sviluppo dei funghi patogeni.
  • Azione curativa: capacità del T34 Biocontrol® di agire su piante con attacco in atto, determinando un’azione di parassitismo sul fungo patogeno e sintesi di sostanze antibiotiche che determinano il blocco del metabolismo e la morte dei funghi patogeni.
  • Azione stimolante: T34 Biocontrol® svolge un’azione secondaria di stimolo sull’apparato radicale che ne permette una maggiore crescita ed efficienza, grazie alla simbiosi che si genera tra il microrganismo e la pianta.

Oggi il T34 Biocontrol® amplia il suo spettro d’azione potendo beneficiare dell’autorizzazione per l’impiego contro Sclerotinia spp. anche nelle colture di lattuga ed ortaggi da foglia in pieno campo.

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Come utilizzare T34 Biocontrol®

Modalità d’impiego Dose Periodo di applicazione
Incorporazione al substrato di crescita 10 g/m3 Prima della semina
Incorporazione al substrato di propagazione 0,5 g/1000 m2 Prima o immediatamente dopo la semina
Trattamento per irrigazione al suolo 250 g/ha Al trapianto ripetuto per 2 volte

Blok L e Blok Sinergy: due bioregolatori a servizio della rizosfera.

Per contrastare il fenomeno della stanchezza del terreno e migliorare il Rizobioma la ricerca Cifo ha messo a punto Blok L e Blok Sinergy, bioregolatori della Rizosfera, prodotti biologici che favoriscono la relazione di reciproco vantaggio tra pianta e microrganismi benefici del suolo (mutualismo) rendendo le radici della coltura inappetibili ad organismi tellurici, promuovendo lo sviluppo e le funzionalità radicali (grazie all’alga Macrocystis Integrifolia e ai batteri del suolo presenti nei prodotti) e rafforzando il naturale effetto barriera del rizobioma.

Applicati in strategia sinergica in fertirrigazione, sia Blok L (che agisce come prebiotico, favorendo l’attività della microflora benefica del suolo) che Blok Sinergy (agisce da probiotico ripopolando il Rizobioma) consentono di preservare, sostenibilmente, ottimali livelli produttivi e di qualità, anche in presenza di avversità telluriche.

Grazie all’efficacia biostimolante, il loro utilizzo ripristina il Rizobioma, il quale costituisce la prima barriera che i parassiti tellurici, nematodi inclusi, debbono attraversare per raggiungere la radice e allo stesso tempo aiutano le piante a reagire alla situazione di stress.

STANCHEZZA DEL TERRENO, COME PRODURRE IN CONDIZIONI DIFFICILI STANCHEZZA DEL TERRENO, COME PRODURRE IN CONDIZIONI DIFFICILI
Blok L + Blok Sinergy Testimone

Blok L, il prebiotico.

Composto da alga Macrocystis Integrifolia e estratti vegetali, Blok L nasce unendo varie specialità al fine di ottenere un prodotto unico sul mercato, l’alga Macrocystis integrifolia ha la funzione di far superare i continui stress che si possono verificare nel terreno; inoltre contiene una selezione di terpeni, ottenuta grazie alla tecnologia TE.CO.

I terpeni sono stati selezionati con lo scopo di aiutare la pianta a reagire alle condizioni difficili del terreno, utilizzando costantemente Blok L si ottiene un duplice effetto:

  • Sviluppo radicale: le piante rinnovano costantemente le radici
  • Disorientamento: i tessuti radicali vengono stimolati a produrre degli essudati tali da disorientare gli animali tellurici presenti nel terreno e grazie alla presenza dei terpeni, le radici risultano più attive e robuste.

La pianta che cresce in condizioni difficili, con l’impiego di Blok L riesce a reagire e portare a termine il raccolto con soddisfazione, il raccolto che si ottiene risulta di quantità ma soprattutto di qualità riuscendo a soddisfare i requisiti di mercato sempre più esigenti. Blok L, a seconda delle situazioni di terreno, può essere applicato in sinergia con Blok Sinergy oppure con prodotti che potenziano l’attività radicale come Radicifo L24 o Cifoumic.

STANCHEZZA DEL TERRENO, COME PRODURRE IN CONDIZIONI DIFFICILI

 

Blok Sinergy, il probiotico.

Blok Sinergy è un prodotto ad azione specifica d’inoculo di funghi micorrizici e batteri del suolo, conforme al decreto legislativo 75/2010, studiato per essere impiegato esclusivamente insieme a Blok L.

Le micorrize hanno il compito di stimolare la formazione dei peli radicali attraverso un miglior assorbimento dei nutrienti, Blok Sinergy aumenta l’attività dei microrganismi presenti nella Rizosfera, fungendo da probiotico per il Microbioma presente nella Rizosfera.

  • Favorisce l’assorbimento e la traslocazione nella radice dei terpeni presenti in Blok L.
  • Stimola e favorisce lo sviluppo e l’esplorazione degli spazi nel terreno, migliorando lo stato nutrizionale della pianta.
  • Genera un equilibrio ottimale, grazie all’azione probiotica migliorando il microbioma suolo/pianta; in questo modo le piante trattate vegetano e producono anche in condizioni difficili.
STANCHEZZA DEL TERRENO, COME PRODURRE IN CONDIZIONI DIFFICILI

Per saperne di più sull’utilizzo dei biostimolanti in orticoltura guarda il nostro webinar oppure scrivici


Press

CARATTERISTICHE

PRESS è un formulato a base di olio di silicone da impiegare nell’abbattimento della schiuma formatasi negli atomizzatori che contengono le diverse soluzioni impiegate in agricoltura.

I siliconi di PRESS sono in grado di interagire con le molecole dell’acqua modificando a livello chimico i legami che determinano la formazione della schiuma, regolando in tal modo il fenomeno e favorendone una rapida scomparsa.

CONFEZIONE

200 ml


PREVENIRE E COMBATTERE LO STRESS DA DISERBO SU SOIA

Nell’agricoltura moderna il controllo delle erbe infestanti in un campo in produzione risulta essere uno dei fattori principali che possono limitare le produzioni finali.

Ad oggi diverse aziende propongono un’ampia gamma di prodotti per il controllo delle malerbe, che possono essere a base di diversi principi attivi. Tali sostanze risultano agire in maniera positiva ed efficace sulle infestanti, ma hanno una retroattività negativa sulla coltura che sarebbe meglio non trascurare. Infatti, spesso e volentieri si assistono a fenomeni di elevata vigoria della coltura su zone non trattate, rispetto al resto dell’appezzamento trattato.

Ogni specie vegetale ha la sua capacità di tollerare e recuperare in modo attivo al cosiddetto “stress da diserbo post emergenza”, essendo che questo stress si manifesta in modo diverso a seconda di quale coltura viene trattata e a seconda anche dell’epoca del trattamento stesso.

L’epoca del trattamento è importante poiché la coltura potrebbe già di per sé trovarsi in condizioni di difficoltà, a causa delle temperature o troppo alte o troppo basse (stress termico).

Nel particolare la soia, in base alla stagione di semina, può subire dei bruschi rallentamenti dello sviluppo a causa sia della pressione delle infestanti, sia per l’effetto della tossicità causata dai trattamenti erbicidi.

Essendo la soia una leguminosa che stringe un rapporto di simbiosi con i batteri azotofissatori appartenenti alla famiglia Rhyzobium, ritardando lo sviluppo della pianta viene direttamente rallentato anche lo sviluppo dei noduli radicali; questo si ripercuote in maniera negativa sulle produzioni finali.

Cifo, da sempre al fianco degli agricoltori, propone diverse soluzioni volte al superamento ed al recupero attivo della coltura, in questo caso specifico della soia.

La prima soluzione studiata appositamente per questa particolare esigenza è SINERGON PLUS, un biopromotore della crescita e sviluppo delle piante soprattutto a seguito di stress di natura ambientale e/o fisiologica. Il prodotto agisce riattivando i processi metabolici della coltura, ripristinando nel breve le normali funzioni fisiologiche.

In alternativa e altrettanto efficace è l’uso combinato di MACYSET e MOLIFOSS: Macyset è una specialità nutrizionale a base di Macrocystis integrifolia, che agisce in maniera positiva sui meccanismi di riattivazione del metabolismo cellulare, inducendo resistenza ai successivi stress ambientali e/o fisiologici.

Molifoss, apportando microelementi essenziali per la riattivazione del metabolismo cellulare, è in grado di supportare positivamente la crescita e lo sviluppo della pianta stessa. Inoltre, i microelementi contenuti all’interno del prodotto esercitano un’azione benefica anche sulla pezzatura dei legumi formati, migliorandone le caratteristiche qualitative e nutrizionali.


Propolis Cifo

CARATTERISTICHE

Propolis Cifo è un preparato biologico, a base di propolis di altissima purezza e qualità.
L’innovativa formulazione attiva e potenzia le resistenze naturali delle piante nei confronti delle avversità.

Grazie alla sua frazione di composti flavonoidi, svolge un’azione di stimolo anche per le funzioni fisiologiche fondamentali. Favorisce inoltre la rapida cicatrizzazione dei tessuti e delle ferite causate da lesioni, innesti e/o potature

Prodotto compreso nell’allegato II del DM 6793 del 18/7/2018 recante disposizioni per la produzione biologica e non soggetto ad autorizzazione presso il Ministero della Salute ai sensi del citato DM e del DPR 28/02/2012 n. 55.

Propolis non ha le caratteristiche né di un fertilizzante né di un fitosanitario ed è soggetto al codice del consumo Dlgs 206/2005 s.m.i. laddove applicabile.

CONFEZIONE

1L; 10L

COMPOSIZIONE

Composizione:
Estratto di propoli in soluzione oleosa (Olio di Lino)
Contenuto in flavonoidi, espressi in galangine,
al momento del confezionamento 0,8 mg/ml
Rapporto peso/peso di propoli
sul prodotto finito 1,2%


Pulifol

CARATTERISTICHE

PULIFOL N.F. è un concime liquido, specifico per le applicazioni fogliari, perché apporta alle colture azoto in forma organica ed ureica, prontamente assimilabile dalle foglie.

PULIFOL N.F. ha una reazione fisiologicamente acida che rende più efficace il trattamento.

L’Azoto è il macroelemento plastico per eccellenza, essendo componente fondamentale delle proteine; l’azione che svolge nel metabolismo vegetale è principalmente di stimolo alla moltiplicazione cellulare e di formazione di nuovi tessuti.

PULIFOL N.F. risulta pertanto indicato come integratore fogliare azotato per tutte le colture nelle fasi di accrescimento sia vegetativo che riproduttivo.

L’azoto organico contenuto in PULIFOL N.F. deriva da tessuti animali opportunamente trattati e selezionati, al fine di ottenere proteine ed aminoacidi prontamente disponibili che, oltre a svolgere l’azione nutritiva, favoriscono un’azione disgregante nei confronti delle sostanze zuccherine secrete da insetti quali psilla del pero e afidi in genere, prevenendo anche la fumaggine dell’olivo

CONFEZIONE

20 kg

COMPOSIZIONE

Azoto (N) totale 15%
Azoto (N) organico 1%
Azoto (N) ureico 14%
Carbonio (C) organico di origine biologica 3%

 


PULIZIA E PROTEZIONE DELLE ATTREZZATURE AGRICOLE

La gestione delle operazioni di pulizia delle attrezzature, e delle macchine irroratrici in particolare, è un argomento spesso poco considerato, anche se in realtà si tratta un’operazione fondamentale per due motivi principali: in primis, mantenere in buono stato la propria attrezzatura di lavoro permette di preservarla al meglio nel tempo e nelle migliori condizioni, prevenendo quindi danni da usura/degrado; in secondo luogo, in concomitanza a questo aspetto più pratico, vi è la problematica dell’inquinamento ambientale: si parla infatti in questo caso di un particolare inquinamento, detto “puntiforme”: consiste nella contaminazione da parte di prodotti fitosanitari, una superficie limitata e ripetuta sistematicamente nel tempo.

L’inquinamento puntiforme derivante da agrofarmaci è potenzialmente più elevato tanto più il prodotto utilizzato è concentrato e/o i quantitativi dispersi sono considerevoli.

Le operazioni che da questo punto di vista possono aumentare il rischio di inquinamento puntiforme sono le fasi di riempimento e di pulizia della macchina irroratrice e la gestione dei prodotti reflui/residui de trattamento stesso.

Come già ricordato, una buona pulizia delle macchine irroratrici ogni volta che si conclude/si interrompe un trattamento è fortemente consigliato al fine di preservare nel miglior stato possibile i singoli componenti, quali tubazioni, sistemi di regolazione, valvole, ugelli, pareti interne ed esterne dei serbatoi e così via, dal contatto con gli agenti chimici che, soprattutto in alcuni casi, possono essere particolarmente aggressivi e danneggiare in modo più o meno grave i componenti della stessa.

È quindi una regola che rientra nella buona pratica quella di attuare una corretta manutenzione dei mezzi di lavoro.

A maggior ragione, nel caso in cui il trattamento con un certo tipo di prodotto fitosanitario sia stato completato e si preveda un successivo utilizzo dell’attrezzatura impiegando però un altro tipo di prodotto (ad esempio prima un erbicida ed a seguire un fungicida, e via dicendo), è molto importante garantire un’adeguata pulizia interna dell’irroratrice affinché non si verifichino fenomeni di incompatibilità fisico-chimica tra prodotti diametralmente opposti.

Allo stesso modo, l’impiego della macchina irroratrice su una coltura diversa da quella trattata in precedenza, se effettuato senza prevedere un’adeguata pulizia dell’attrezzatura, può determinare pericolosi fenomeni di fitotossicità (ad esempio, l’utilizzo di un prodotto erbicida selettivo nei confronti di una determinata coltura non è scontato che lo sia anche per un’altra).

In ultimo, anche la contaminazione esterna della macchina irroratrice, spesso molto sottovalutata, se non rimossa in modo adeguato alla fine di ogni applicazione, oltre a produrre facilmente fenomeni di intasamento degli ugelli dovuti all’accumulo e all’essiccazione della miscela utilizzata, è in grado di aumentare considerevolmente il rischio di contaminazione ambientale (a causa, ad esempio, delle piogge che possono dilavare i residui accumulatisi sulle parti esterne della macchina) e l’esposizione a prodotti tossici e nocivi sia per l’operatore o chiunque per lui che entri in contatto con la macchina contaminata.

La pulizia dell’irroratrice è fortemente consigliabile farla in quelle aree di terreno dove non vi sia il rischio di inquinare le acque superficiali e/o di falda, considerando sempre che la procedura di pulizia dell’irroratrice non deve provocare mai il superamento del livello massimo di dosaggio del prodotto fitosanitario ammesso in etichetta.

Quando invece non è in alcun modo possibile effettuare il risciacquo dell’attrezzatura direttamente in campo, è necessario organizzare un’area appositamente attrezzata per il corretto svolgimento dell’operazione; per poter prevenire al massimo i fenomeni di inquinamento puntiforme è indispensabile che l’area in cui si effettua il lavaggio delle attrezzature sia pavimentata e possibilmente dotata di un sistema per la raccolta delle acque contaminate con i prodotti chimici in un apposito serbatoio per poterle smaltire secondo le buone pratiche e nel rispetto della normativa vigente.

Cifo, da sempre al fianco degli agricoltori, anche in questa situazione propone una valida soluzione: il prodotto Tecnosan è stato appositamente formulato per essere utilizzato durante le operazioni di lavaggio e pulizia delle attrezzature impiegate, raccomandato soprattutto per quei macchinari la cui pulizia risulta particolarmente difficoltosa.

 

Nel particolare, il formulato Tecnosan è in grado di svolgere due attività allo stesso tempo diverse e complementari nei confronti delle impurezze. In un primo momento il prodotto agisce ossidando le molecole organiche, e successivamente esplica la sua azione pulente delle superfici delle attrezzature. Un semplice risciacquo dopo il lavaggio è sufficiente per eliminare ogni traccia di prodotto, permettendo così di ottenere attrezzatura pulite a fondo ed esenti da sostanze indesiderate.

Metodo di applicazione: inserire circa 50 L di acqua nel serbatoio dell’atomizzatore. Si consiglia di utilizzare acqua non troppo fredda. Aggiungere 200 mL di Tecnosan.

A questo punto, azionare l’agitatore in modo che la soluzione circoli attraverso le tubazioni e la pompa, fino ad ottenere il lavaggio completo delle pareti interne del serbatoio.

L’acqua si colorerà di rosso – violetto e gradualmente decolorerà assumendo un colore marroncino. Il cambiamento di colore è dovuto alla specifica azione del prodotto che ha esaurito la sua funzione pulente. Azionare l’irroratrice in modo da pulire anche gli ugelli.

Successivamente, si consiglia di eseguire un abbondante risciacquo di tutta l’attrezzatura con acqua pulita.

Tra i vantaggi nell’uso di Tecnosan ricordiamo:

  • Meno spreco di acqua
  • Minor tempo per le operazioni di pulizia
  • Sicurezza del trattamento successivo al lavaggio

QUALITÀ IN VITICOLTURA: ALLUNGAMENTO DEL GRAPPOLO, PEZZATURA E MIGLIORAMENTO DELLA SHELF LIFE.

Le priorità del periodo richiedono una strategia nutrizionale in grado di garantire simultaneamente aspetti quali uniformità del grappolo, ingrossamento e miglioramento della consistenza degli acini.

Questi obiettivi prevedono l’impiego di prodotti specifici in grado di agire a livello biochimico sostenendo i delicati processi coinvolti a partire da questo delicato momento fino alle fasi fenologiche prossime alla raccolta.

Cifo, consapevole dell’avanzamento tecnico di cui gode da sempre la viticoltura italiana, ha negli anni sviluppato delle specialità nutrizionali ottimizzate per il settore, proponendo oggi una strategia completa e collaudata attraverso prove di campo che consente di ottenere vendemmie con altissimi standard qualitativi.

Gli obiettivi target prevedono l’impiego di 3 specialità impiegate per via fogliare, con più interventi:

macys-bc-28
Macys BC 28

È un biostimolante biologico vegetale completamente di origine naturale, costituito al 100% dal succo dell’alga Macrocystis integrifolia. Impiegato alla dose di 2,5 L/ha, agisce contrastando gli stress biotici attraverso un’azione sinergica delle componenti con cui è formulata: acido alginico, betaine, promotori di crescita naturali, fucoidano, laminarine, vitamine e nutrienti minerali. Queste componenti garantiscono uno sviluppo bilanciato e la conservazione di un elevato turgore cellulare anche in momenti di massima richiesta, durante forti sbalzi termici, siccità, salinità del terreno e squilibri idrico-nutrizionali.

cifamin-bk
Cifamin BK

È una specialità biologica costituita da matrici organiche di alta qualità e microelementi. Attraverso l’azione di amminoacidi e peptidi selezionati, consente di incrementare la pezzatura degli acini, stimolare i processi di divisione ed allungamento cellulare. Impiegabile alla dose di 1 kg/ha e utilizzabile anche in abbinamento al Macys Bc 28 per potenziarne l’azione biostimolante.

calcisan-green
Calcisan Green

È un biostimolante a base di Calcio e Magnesio attivati da attivati dall’estratto di alga Macrocystis integrifolia che permette una maggiore veicolazione della frazione di calcio traslocabile all’interno dei tessuti vegetali. L’impiego di Calcisan Green per via fogliare alla dose di 3 L/Ha ha dimostrato un’ottima efficacia in termini di notevole incremento dell’elasticità delle membrane cellulari, consentendo di ridurre i danni da cracking della polpa e della buccia.

I risultati ottenuti attraverso varie prove in campo hanno mostrato:

Maggiore resistenza agli stress di tipo ambientale e tolleranza potenziata nei confronti di sbalzi termici negli stadi primaverili – estivi.

Acini con ottime pezzature e grappoli con uno sviluppo più uniforme.

Maggiore produzione e qualità finale, attraverso una maggiore conservabilità, consistenza e grado di manipolazione alla vendemmia.

Scopri di più sull’utilizzo dei biostimolanti in viticoltura


QUANTITÀ E QUALITÀ CON I BIOSTIMOLANTI CIFO

 

Con un mercato ortofrutticolo italiano sempre più esigente abbinata ad una globalizzazione che alimenta una forte concorrenza non solo dai paesi extra europei nei confronti dell’UE, ma anche da quelli all’interno dell’Europa, sempre più forte è la necessità di produrre frutta che, oltre ad avere calibri e pezzature sempre maggiori, nello stesso tempo abbia una lunga tenuta dei frutti post-raccolta, migliorandone la cosiddetta shelf life.

Per ottenere frutti di calibro superiore è necessario abbinare alla nutrizione radicale anche una nutrizione per via fogliare, attraverso la quale è possibile integrare concimi ad azione biostimolante che migliorano e supportano le fasi più delicate dello sviluppo come la moltiplicazione e la distensione cellulare.

Insieme a concimi ad azione biostimolante bisogna abbinare un meso elemento molto importante come il calcio, l’assimilazione dello stesso è molto lenta per cui è necessario disporre di prodotti che abbiano una forte azione veicolante del calcio nella pianta ma soprattutto nei frutti. Sappiamo come il calcio attivi i processi di divisione cellulare (aumento del calibro), e soprattutto formi all’interno dei frutti delle sostanze, i pectati di calcio, molto importanti per migliorare la qualità dei frutti come: croccantezza, e tenuta dei frutti post-raccolta (shelf life).

La proposta CIFO abbina, per questo target, due prodotti: CIFAMIN BK e CALCISAN GREEN.

In particolare CIFAMIN BK è un concime organico biologico, ad alto contenuto di azoto e carbonio organico insieme ad un mix di microelementi sinergici nello stimolo all’ingrossamento dei frutti.

La matrice organica del CIFAMIN BK contiene un pool di amminoacidi specifici che influiscono positivamente proprio sulle due fasi delicate dello sviluppo dei frutti:

  1. DIVISIONE CELLULARE
  2. DISTENSIONE CELLULARE.

La sinergia si completa con il CALCISAN GREEN, prodotto contenente il 13% di calcio, il 2% di magnesio e lo 0,1% di boro, il tutto abbinato ad una matrice algale di esclusiva CIFO ovvero la Macrocystis Integrifoglia, che ha ottenuto il riconoscimento di prodotto ad azione specifica come biostimolante ai sensi del D. Lgs. 75/2010.

L’elevato contenuto di alginati della Macrocystis permette un elevato effetto carrier per il calcio che viene traslocato più velocemente nei frutti determinando una maggiore efficienza nutrizionale dell’elemento calcio.

 

Il maggior fabbisogno di calcio nei frutti è alla loro formazione, in quella fase le piante anche se hanno accumulato calcio nelle foglie non riescono a soddisfare l’esigenza di calcio dei frutti nelle prime fasi di accrescimento, la risposta CIFO è proprio l’intervento abbinato con: CIFAMIN BK e CALCISAN GREEN a partire da caduta petali ripetuto ogni 7 – 10 giorni, miscibili con gli interventi fitosanitari necessari in quelle fasi.

Per il target sull’ingrossamento frutto CIFO consiglia da caduta petali interventi abbinati:

Cifamin BK 1 l/ha

Calcisan Green 3 l/ha


RADICIFO L 24

CARATTERISTICHE

RADICIFO L 24 è un prodotto di nuova concezione, appositamente studiato per stimolare i processi di radicazione ed ottimizzare le prime fasi del ciclo colturale.

Una delle componenti organiche presenti contiene amminoacidi naturali, tra i quali spicca L-Triptofano, che agisce positivamente sui processi di divisione e differenziazione cellulare.

Tali sostanze agiscono in sinergia con gli acidi umici ed estratti di Macrocystis Integrifolia ricchi in betaine, auxine naturali e acido alginico, particolarmente attivi nel favorire lo sviluppo di radici avventizie e dei peli assorbenti, di conseguenza l’ancoraggio delle piantine al suolo e un più efficiente assorbimento di acqua e principi nutritivi.

Il formulato, inoltre, svolge un’azione positiva sugli organi aerei della pianta, migliorando il contenuto di clorofilla nelle foglie, lo sviluppo di nuovi germogli e la precoce messa a frutto.

CONFEZIONE

5 L; 10 L; 200 L

COMPOSIZIONE

Azoto (N) totale 5%
Azoto (N) organico 5%
Zinco (Zn) chelato con EDTA 1%
Carbonio (C) organico di origine biologica 12%


Ripresa vegetativa in viticoltura: perché intervenire?

Le nostre specialità per la ripresa vegetativa in viticoltura

Nonostante stiamo assistendo a delle stagioni sempre più “stravolte” dal punto di vista meteorologico, inevitabilmente, in ogni annata, si arriva in quel periodo in cui le temperature medie si alzano oltre i 10 C°, ciò può avvenire più o meno precocemente, a seconda dell’andamento climatico stagionale, questo è solitamente il periodo di ripresa vegetativa in viticoltura.

Durante la ripresa vegetativa in viticoltura si registra una rapida e vigorosa attività linfatica della vite e, contestualmente, si verificano delle mutazioni nella fisiologia della pianta che determinano l’emissione di liquido dai vasi xilematici a livello dei tagli di potatura: è il cosiddetto “pianto” della vite.

Le piccole gocce che si formano, composte da minerali, zucchero e acidi, segnalano all’agricoltore che ormai la primavera è inequivocabilmente alle porte e la fase di germogliamento sta per ripartire dopo il lungo periodo di riposo vegetativo.

Una fase che sembra quasi evocativa, ma ancora più importante sotto il profilo agronomico perché presuppone la necessità di riprendere un lavoro già avviato in post raccolta, quando gli interventi erano finalizzati al nutrimento delle gemme e all’accumulo di sostanze di riserva, in maniera tale da arrivare in questo momento con buone dotazioni nutritive.

Quali sono le reali necessità nutrizionali durante questa fase?

Durante la fase del “pianto” gli interventi nutrizionali contribuiscono a raggiungere target agronomici quali:

  • Uniformità della risposta vegetativa alla ripartenza.
  • Migliore rimobilitazione delle sostanze di riserva accumulate quali zuccheri, amminoacidi ecc.
  • Fioritura omogenea e buona allegagione.
  • Protezione dell’impianto da eventuali ritorni di freddo o gelate tardive.

Proprio per questi motivi è fondamentale considerare la concimazione autunnale e quella primaverile come complementari e dunque progettarle insieme per non eccedere le unità fertilizzanti previste annualmente dal piano di concimazione aziendale.

Gli interventi consigliati in viticoltura per uniformare la risposta vegetativa e mobilitare le sostanze di riserva

Subito dopo il “pianto” è ormai consolidato il protocollo che prevede l’impiego in sinergia per via fogliare delle specialità di casa Cifo: Sinerveg e Calcisan Green.

L’intervento è mirato al conseguimento di target quali:

  • Il conseguimento di una rapida ed uniforme ripartenza con effetto “booster”
  • Una migliore lignificazione dei tralci
  • Una buona uniformità di germogliamento.
Sinerveg-calcisan-green

La dose consigliata di Sinerveg è di 3 L/ha mentre per il Calcisan Green è pari a 5 L/ha.

Sinerveg è un biostimolante di origine naturale consentito in agricoltura biologica ed impiegato per via fogliare, ottenuto tramite uno speciale processo industriale che permette di garantire la naturale integrità funzionale degli estratti lignocellulosici di cui è costituito.

Il prodotto è stato formulato con lo scopo di fornire una forte spinta al metabolismo della pianta permettendo di mantenere la massima efficienza fogliare e metabolica.

Calcisan Green è una specialità utilizzata per via fogliare costituita da Calcio, Magnesio e Macrocystis integrifolia, un’alga gigante che rende il formulato estremamente attivo e performante.

Oltre ad apportare specifici nutrienti, è in grado di “complessare” naturalmente i mesoelementi di cui è arricchito attraverso specifici polisaccaridi (alginati) contenuti.

Questa particolare caratteristica consente un migliore assorbimento e traslocazione dei nutritivi all’interno dei tessuti vegetali favorendo la sintesi delle protopectine cellulari, costituenti basilari delle lamelle mediane nelle pareti delle cellule.

gelate in vigneto

Come intervenire in caso di eventuali ritorni di freddo?

Dalla fase di “grappoli separati” gli interventi sono orientati ad incrementare la resistenza delle piante alle basse temperature, ai ritorni di freddo improvvisi, a favorire il regolare sviluppo dei grappoli e dei bottoni fiorali.

La specialità ideale da impiegare in queste fasi fino all’allegagione è Macys BC 28 ad un dosaggio consigliato di 2-4 L/ha.

Macys BC 28

Un vero e proprio “succo” costituito al 100% dall’alga gigante Macrocystis Integrifolia, la cui caratteristica distintiva è caratterizzata proprio dal metodo di estrazione conservativo e dalla varietà delle componenti contenute: promotori di crescita naturali, betaine, laminarine, acido alginico, vitamine e nutrienti minerali mantengono intatte tutte le caratteristiche e le concentrazioni della materia prima di partenza.

Proprio per tali caratteristiche il prodotto garantisce un equilibrio nella risposta sia a livello radicale che a livello della vegetazione epigea.

Hai bisogno di maggiori informazioni? Scrivi al supporto tecnico di Cifo


Ritorni di freddo in viticoltura: impianti al sicuro grazie all’anticiclone Cifo

Complici i cambiamenti climatici a cui stiamo assistendo, i ritorni di freddo rappresentano un rischio ormai considerevole in viticoltura.

L’innalzamento delle temperature invernali medie determina in primavera un’anticipata apertura delle gemme.

Tutto ciò non rappresenterebbe un danno se le temperature rimanessero costanti ma, come spesso stiamo assistendo, sempre più frequenti sono gli sbalzi termici che si verificano in questi periodi e anche con un calo di temperature di pochi gradi si può compromettere facilmente il futuro sviluppo vegetativo dell’impianto in quanto i giovani tessuti neoformati non sono in grado di sopportare l’esposizione a temperature troppo basse per la fisiologia vegetale.

Quali sono i pericoli derivanti dai ritorni di freddo?

Diversi modelli fenologici dimostrano che questo è ormai un trend destinato a diventare una costante e non di rado, questi fenomeni possono coinvolgere vaste superfici o anche interi territori, con conseguenze che si ripercuotono sia sul piano economico, sia su crescita e resa dell’impianto nelle future stagioni.

La frequenza e la severità di questi sbalzi termici rappresentano due parametri di fondamentale importanza per comprendere la necessità di adottare misure di prevenzione sostenibili ed efficaci e, se il clima dovesse seguire la tendenza degli ultimi anni, dalle prossime settimane i termometri potrebbero scendere nuovamente al di sotto dei 5 °C e con molta probabilità, sarà necessario intervenire per evitare gravi danni in campo.

Come si manifestano?

Il calo termico porta a congelamento l’acqua presente nei vacuoli delle cellule delle gemme.

Questo provoca un aumento di volume che, infrangendo le membrane e le pareti cellulari, conduce in molti casi alla necrosi cellulare.

Come accennato, dal momento che le gemme contengono i futuri tessuti floreali e fogliari, il gelo può avere un notevole impatto sui rendimenti finanziari annuali delle aziende vitivinicole.

Prevenire è meglio che curare.

Il grado di danno dipende dalla temperatura minima raggiunta e dalla durata dell’esposizione ad una temperatura critica; la velocità di caduta della temperatura può influire sull’efficacia di un’azione di protezione.

Le temperature critiche per la vite differiscono in base allo stadio di crescita: durante l’inverno le gemme dormienti possono resistere, grazie all’ “indurimento” in fase di endodormienza, a temperature inferiori a -10°C (fino a -20°C), ma a partire dalle prossime settimane ad essere esposte al gelo saranno gemme in apertura e giovani germogli possono essere danneggiate a temperature solo leggermente inferiori a 0°C.

In corrispondenza di queste circostanze si verifica un “allessamento” dei tessuti, proporzionale alla quantità di acqua presente negli stessi e al grado di lignificazione delle cellule compiutosi durante l’autunno precedente.

Per questo motivo è fondamentale garantire un corretto apporto nutrizionale anche durante la fase del post raccolta, in modo da evitare il rischio che gelate tardive possano compromettere la sopravvivenza delle gemme fiorali della stagione successiva.

A questo riguardo si rimanda all’articolo: l’importanza dei fertilizzanti nel periodo autunnale

Tolleranza al freddo e produttività garantite con Cifo.

Com’è possibile osservare dall’immagine sottostante il protocollo di campo Cifo per la vite prende in considerazione le fasi fenologiche più importanti nelle quali è necessario garantire un corretto apporto nutrizionale.

ritorni di freddo in viticoltura
Protocollo di campo per la viticoltura

Nelle circostanze appena descritte (Fase 2) il supporto di prodotti biostimolanti è quindi indispensabile, sia per sopportare lo stress climatico, sia per conservare l’equilibrio fisiologico degli impianti.

La proposta Cifo: Macys BC 28 e Sinergon Plus

Macys BC 28 un concentrato puro di alga Macrocistys integrifolia, riconosciuto dalla legge 75/2010 come prodotto ad azione biostimolante.

Un’alga unica nel suo genere, esclusiva di Cifo, raccolta e lavorata con un processo meccanico a bassa temperatura che consente di mantenere inalterata l’alta concentrazione di sostanze biologicamente attive presenti nella matrice algale.

Processo produttivo Macrocystis Integrifolia
Dall’alga Macrocystis integrifolia al Macys BC 28

A differenza delle altre varietà di alghe, la Macrocistys integrifolia cresce in un ambiente e in condizioni estreme che ne determinano le sue elevate proprietà nutrizionali: ricca di vitamine, amminoacidi, laminarine, alginati e ormoni naturali, sostanze utili a fornire alla vite tutti i fitocomplessi necessari per incrementare i livelli produttivi e sopportare e superare velocemente gli stress ambientali quali ad esempio ritorni di freddo, il prodotto è impiegabile alla dose di 2 L/ha.

ritorni di freddo in viticoltura
Sinergon Plus e Macys BC 28

Sinergon Plus è ottenuto tramite un processo produttivo ad elevato livello tecnologico che conferisce al formulato una spiccata capacità fitostimolante.

Impiegato in associazione a Macys BC 28 alla dose di 2 L/ha, permette di apportare alla coltura amminoacidi a basso peso molecolare in forma di oligopeptidi quali acido glutammico, cisteina, prolina e glicina, tutti derivanti da processi di idrolisi enzimatica e molto utili a sostenere la sintesi proteica ed il metabolismo durante periodi di intenso stress fisiologico.

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S3 Rinverdente

CARATTERISTICHE

S3 RINVERDENTE è l’innovativa formulazione a base di Ferro, appositamente studiata da Cifo, per curare rapidamente gli ingiallimenti fogliari (clorosi ferrica). Grazie all’agente chelante fotoresistente (Fe-DTPA), S3 RINVERDENTE, risulta altamente efficace a livello fogliare. Inoltre, la presenza di manganese ne migliora l’efficacia nella cura della clorosi e aumenta la potenzialità fotosintetica delle piante trattate.

S3 RINVERDENTE è arricchito con coformulanti specifici ad alta penetrazione cuticolare, che favoriscono l’assorbimento fogliare dei microelementi e la loro traslocazione nei siti di utilizzo (apoplasto cellulare), aiutando la pianta a ritornare in un perfetto equilibrio nutritivo dopo lo stress dovuto alla clorosi.

Le piante trattate con S3 RINVERDENTE risultano maggiormente attive, vitali e sviluppate, con un miglioramento degli aspetti quantitativi e qualitativi delle rese produttive, come ad esempio l’incremento produttivo nel pero e nelle drupacee, l’intensificazione della colorazione degli ortaggi da foglia e della polpa del kiwi, l’aumento vegetativo nell’erba medica e nelle fronde verdi dei vivai.

CONFEZIONE

1 l; 5 l

COMPOSIZIONE

Ferro (Fe) solubile in acqua 3%
Ferro (Fe) chelato con DTPA 3%
Manganese (Mn) solubile in acqua 2%
Manganese (Mn) chelato con EDTA 2%
Agente chelante per il ferro: DTPA
Intervallo di pH che garantisce una buona stabilità della frazione chelata: 2-7,5.
Agente chelante per il Manganese: EDTA
Intervallo di pH che garantisce una buona stabilità della frazione chelata: 3-10.


Sapone molle

CARATTERISTICHE

Sapone molle Cifo è un corroborante biologico in grado di attivare e potenziare le naturali resistenze delle piante contro le avversità.
L’azione del prodotto migliora lo sviluppo della pianta e la rende maggiormente in grado di difendersi in autonomia da tutte le avversità biotiche e abiotiche.

L’alta qualità delle materie prime impiegate per produrre il Sapone molle Cifo ne garantisce l’elevata stabilità e la massima efficacia.

Prodotto compreso nell’allegato II del DM 6793 del 18/7/2018 recante disposizioni per la produzione biologica e non soggetto ad autorizzazione presso il Ministero della Salute ai sensi del citato DM e del DPR 28/02/2012 n. 55.

SAPONE MOLLE non ha le caratteristiche né di un fertilizzante né di un fitosanitario ed è soggetto al codice del consumo Dlgs 206/2005 s.m.i. laddove applicabile

CONFEZIONE

1L; 10L

COMPOSIZIONE

Sapone molle
a base di acidi grassi di potassio (K 7,4%)
Utilizzabile unicamente tal quale


Semine e trapianti delle colture orticole

Clima, acqua e suolo: le soluzioni Cifo che garantiscono una perfetta sinergia tra gli elementi

Il tanto sperato arrivo delle piogge primaverili, dopo un lunghissimo periodo di siccità a cui non si assisteva da 30 anni, ci ricorda che il clima, dopo un inizio stentato, è ormai quello tipico primaverile e che le condizioni sono favorevoli per avviare tutte le fasi di preparazione alle semine o ai trapianti che caratterizzano tale periodo.

Sia in pieno campo che in ambiente protetto (serra o tunnel), gli agricoltori si stanno avviando verso le fasi iniziali del ciclo di produzione di colture quali pomodori, peperoni, melanzane, patate, fragole, meloni ed altri ortaggi da frutto, a foglia o bulbo.

Tutte queste colture presentano caratteristiche e necessità agronomiche differenti ma la loro gestione è sempre riconducibile a 3 variabili fondamentali: clima, acqua e terreno.

Riguardo il primo fattore, purtroppo le opzioni in mano all’agricoltore non lasciano molte scelte.

Semine-e-trapianti-delle-colture-orticole

 

Sebbene appaia ormai impensabile contrastare direttamente i fenomeni derivanti dal cambiamento climatico, il progresso tecnico dei protocolli di campo applicati in agricoltura ha portato negli anni a notevoli miglioramenti nella gestione colturale, e se si parla di prime fasi post-trapianto, molti sono i passi in avanti svolti per quello che riguarda le fasi di attecchimento e sviluppo dell’apparato radicale.

Attraverso un miglior controllo dei restanti due parametri (acqua e terreno), si è anche maturata, oggi, una maggior consapevolezza che il terreno non è più inteso come un substrato ma assume un ruolo centrale attraverso la biodiversità della flora batterica e fungina all’interno del sistema suolo-pianta.

Le Specialità Cifo per partenze al Top.

Concentrandosi su ognuna di queste 3 variabili e sul rapporto causa-effetto che le lega, il reparto R&D di Cifo ha studiato e realizzato 3 formulati specifici ognuno in grado di aiutare e stimolare le piante nelle prime fasi, garantendo sia l’effetto starter, sia il potenziamento della fertilità del suolo, sia lo stimolo al superamento degli stress di vario tipo.

Se si considerano le escursioni termiche caratterizzanti questo periodo, con temperature diurne tipiche primaverili e quelle notturne ancora vicine a quelle invernali, piogge totalmente assenti nelle settimane precedenti e sicuramente abbondanti nelle prossime, nonchè possibili temporali in grado di scaricare in poche ore importanti quantità di acqua, è possibile affermare con certezza che gli stress a cui vanno incontro queste colture sono diversi.

Risulta quindi importante in questa fase sostenere lo sviluppo delle piante garantendo un giusto mix ed equilibrio di nutrienti e sostanze biologicamente attive che aiutino le stesse a superare sia gli stress termici e idrici, sia a migliorare l’attecchimento attraverso un maggiore sviluppo di radici secondarie.

Semine-e-trapianti-delle-colture-orticole

Effetto Starter.

RadiCifo L 24 è una specialità utilizzabile in fertirrigazione contenente un mix di matrici organiche tra cui acidi umici, fulvici, alga Macrocystis Integrifolia e L-Triptofano, che lavorando in sinergia creano le condizioni ottimali nella rizosfera per lo sviluppo delle radici, garantendo l’ottimale attecchimento delle colture.

Grazie alla presenza delle componenti bioattive contenute nell’alga Macrocystis Integrifolia le giovani piante possono trarre beneficio sia attraverso un’azione termoregolatrice che ne incrementa la resistenza a seguito di stress termici o idirici, sia un’azione hormone like che stimola lo sviluppo dell’apparato radicale e la fisiologia della pianta durante le prime fasi di crescita.

Il dosaggio consigliato è di 10 – 15 L/ha (1 – 1,5 L/1000 m2), a partire dalla fase di trapianto e ripetendo l’intervento ogni 7-12 giorni.

Potenziamento della fertilità del suolo.

Gli Acidi umici e fulvici contenuti all’interno di Cifoumic agiscono positivamente sulla fertilità del suolo ed esplicano un’azione biostimolante mirata a stimolare l’attività biologica nel terreno attraverso un potenziamento dell’attività dei microrganismi del suolo, ma non solo.

Usato in fertirrigazione alla dose di 4 – 6 kg/ha permette alla pianta di incrementare lo sviluppo delle radichette assorbenti ed assorbire con migliore efficacia nutrienti quali fosfati, ferro, microelementi ecc., grazie ad un’azione complessante e protettiva.

semine-e-trapianti-delle-colture-orticole

Coltivazione in suoli con condizioni difficili.

Funghi come Fusarium, Pythium, Rhizoctonia, Sclerotinia, Phytopthora possono azzerare le produzioni, portando con rapidità le piante alla morte.

L’eccessiva e prolungata umidità o i ristagni a cui sono esposte le radici delle piante, determinano le condizioni favorevoli per l’attacco dei funghi patogeni.

Il fungicida biologico T34 Biocontrol a base di Trichoderma asperellum, in formulazione in conidi del ceppo T34, è unico sia per la sua concentrazione, con 12 miliardi di conidi (forma prontamente attiva per la colonizzazione), sia per il suo innovativo meccanismo d’azione.

Impiegato in fertirrigazione o incorporato direttamente nel substrato è in grado di esplicare 3 azioni in maniera simultanea.

  • Azione preventiva: rapida colonizzazione della radice con sottrazione degli spazi e dei nutrienti, forte competizione con i funghi patogeni. Innalzamento delle difese endogene delle piante che determinano un ambiente ostile per lo sviluppo dei funghi patogeni.
  • Azione curativa: capacità del T34 Biocontrol di agire su piante con attacco in atto, determinando un’azione di parassitismo sul fungo patogeno e sintesi di sostanze antibiotiche che determinano il blocco del metabolismo e la morte dei funghi patogeni.
  • Azione stimolante: T34 Biocontrol svolge un’azione secondaria di stimolo sull’apparato radicale che ne permette una maggiore crescita ed efficienza, grazie alla simbiosi che si genera tra il microrganismo e la pianta.

Sinergon Bio

CARATTERISTICHE

SINERGON BIO è un biostimolante appositamente formulato per essere distribuito per via fogliare.

Il prodotto, ottenuto da pregiate matrici di partenza favorisce lo sviluppo delle piante.

Grazie allo specifico rapporto tra gli amminoacidi liberi ed in particolare tra glicina e prolina+idrossiprolina, SINERGON BIO svolge una funzione fortemente attivatrice e biostimolante della fisiologia vegetale.

Questi specifici amminoacidi e peptidi assicurano un’azione benefica sulla formazione dei nuovi tessuti delle colture (germogli, fiori e frutti).

Il prodotto è anche registrato per l’utilizzo in agricoltura biologica.

Grazie alle sue caratteristiche, SINERGON BIO è l’alleato ideale per contenere i danni causati da stress abiotici, agendo positivamente sui meccanismi naturali della pianta.

Utilizzato in associazione ai nutrienti, svolge un’azione sinergizzante promuovendone l’assorbimento e la veicolazione.

SINERGON BIO è quindi un biostimolante dei processi fisiologici della pianta, che a seconda dell’epoca d’impiego ha diverse azioni positive:

  • Miglior sviluppo dei germogli (fase iniziale)
  • Miglior sviluppo dei frutti (in fioritura)
  • Miglior accrescimento e uniformità di maturazione di frutta e ortaggi (fasi finali)

Utilizzato con costanza durante le fasi del ciclo colturale, consente di ottenere un aumento dei risultati produttivi dal punto di vista quanti-qualitativo.

CONFEZIONE

5 L; 20 L

COMPOSIZIONE

Azoto (N) organico 8,9%
Azoto (N) organico solubile 8,9%
Carbonio (C) organico di origine biologica 25%
Rapporto C/N 2,8


Sinergon Plus

CARATTERISTICHE

SINERGON PLUS è una specialità in formulazione liquida indicato per i trattamenti fogliari di piante soggette a stress di tipo ambientale e fisiologico.

Sinergon PLUS utilizzato insieme ai diserbi rende più efficace il trattamento facendo anche superare lo stress alla pianta coltivata.

Apporta Azoto organico in forma prontamente assimilabile in grado di migliorare i meccanismi fisiologici e produttivi delle piante.

Nuova matrice organica altamente pura, a reazione fisiologicamente acida, da cui si ottengono proteine, peptidi e amminoacidi esclusivamente levogiri sempre più efficaci.

L’alta qualità del prodotto è confermata dal rapporto fra Sostanza Organica e Sostanza Secca, che risulta essere molto elevato.

Il contenuto di Amminoacidi (acido glutammico, cisteina, serina, prolina, glicina) e Peptidi favorisce la sintesi proteica delle piante per superare agevolmente momenti di stress come diserbo, sbalzi termici e ritorni di freddo.

Sinergon PLUS contiene Magnesio e Ferro, elementi fondamentali per la formazione della clorofilla e del processo fotosintetico; in questo modo la pianta trattata con Sinergon PLUS risulta più attiva, vitale e con una maggiore produttività.

CONFEZIONE

1 L; 5 L; 10 L; 1000 L

COMPOSIZIONE

Azoto (N) organico 4%
Azoto (N) organico solubile 3,6%
Carbonio (C) organico di origine biologica 12%
Ossido di magnesio (MgO) solubile in acqua 2%
Ferro (Fe) solubile in acqua 0,5%


Sinergon R

CARATTERISTICHE

SINERGON R deriva da un processo industriale di idrolisi enzimatica a basse temperature.

È un formulato pensato e progettato per l’applicazione al terreno, ideale per l’assorbimento radicale, utilizzabile anche in agricoltura biologica.

Grazie alla sua formulazione, con particolare riferimento alle catene polipeptidiche di piccole dimensioni, può essere applicato durante tutte le fasi del ciclo colturale come nutrimento e come stimolante naturale, potenziando i vari stadi fenologici della pianta.

Grazie al suo utilizzo, SINERGON R apporta energia alla pianta e ne predispone una miglior efficacia per le successive applicazioni fogliari di SINERGON PLUS o SINERGON BIO.

La sua funzione principale è quella di stimolare e sviluppare le radici mediante l’alto contenuto di Carbonio Organico prontamente disponibile, rendendo le radici ben sviluppate e molto efficienti.

Questo ha come risultato una pianta ben alimentata e ben sviluppata.

SINERGON R, applicato con i prodotti per fertirrigazione, ne riduce le dosi di impiego, aumentandone l’efficacia.

CONFEZIONE

20 L; 200 L; 1000 L

COMPOSIZIONE

Azoto (N) totale 8%
Azoto (N) organico 8%
Carbonio (C) organico di origine biologica 22%


Sinerveg

CARATTERISTICHE

  • È un agente biostimolante della crescita e dello sviluppo delle piante.
  • Favorisce la rizogenesi, accelera la fioritura e la fruttificazione.
  • Permette un risparmio significativo del consumo d’acqua e protegge la pianta dallo stress idrico.
  • Migliora la nutrizione minerale delle piante.

CONFEZIONE

5 L; 10 L

COMPOSIZIONE

Sostanza secca 10%
Estratti lignocellulosici 3%
Carbonio organico totale 0,8%
pH 13,7
Altri elementi
K2O solubile in acqua 4,7%


Solanacee in serra: strategie per una crescita rigogliosa e produttiva

La coltivazione delle solanacee in serra è una pratica diffusa per garantire una produzione costante e di alta qualità.

Nella coltivazione in serra delle solanacee sono i palchi fiorali a supportare la futura fruttificazione di pomodori, peperoni e melanzane.

Per ottenere un elevato numero di frutti per pianta ed esaltare le performance produttive, è essenziale pianificare interventi di fertilizzazione mirati allo sviluppo dei palchi.

in questo articolo, esploreremo le migliori pratiche e gli interventi di nutrizione cruciali per garantire lo sviluppo di palchi robusti, uniformi e produttivi nelle solanacee coltivate in serra.

Conoscere le solanacee.

Le solanacee sono una famiglia di piante che includono una vasta gamma di specie coltivate, tra cui i pomodori, i peperoni, le melanzane e le patate, queste piante richiedono un apporto nutrizionale specifico per svilupparsi e produrre frutti sani.

La fertilità del terreno e la gestione dei nutrienti sono fondamentali per garantire una crescita vigorosa e la massima resa.

Le basi nutrizionali.

Il primo passo per una fertilizzazione efficace è condurre un’analisi del terreno, questo permette di valutare la composizione chimica del suolo e identificare eventuali carenze o eccessi di nutrienti, in seguito basandosi sui risultati dell’analisi, è possibile stabilire un programma di fertilizzazione mirato.

solanacee in serra

I nutrienti base necessari per la coltivazione delle solanacee includono azoto (N), fosforo (P), potassio (K), calcio (Ca) e magnesio (Mg), tuttavia, è importante notare che le esigenze di elementi nutritivi possono variare leggermente tra le diverse specie di solanacee.

I meccanismi metabolici coinvolti.

Molto spesso in campo si manifestano interazioni di natura genetica, ambientale, fisiologica e nutritiva che possono dar luogo a squilibri ormonali o vegetativi che vanno a discapito dello sviluppo produttivo della pianta, durante la fase di formazione dei palchi, queste interazioni possono presentare un’incidenza più o meno accentuata a seconda della varietà coltivata ma, il sink principale su cui la pianta concentra gli sforzi e in cui confluiscono le sostanze nutritive è rappresentato dal rachide fiorale.

Quando si manifestano squilibri nutritivi derivanti ad esempio da eccessi azotati o potassici, variazioni della foto-luminosità o condizioni climatiche avverse, il rachide fiorale va incontro ad un processo di stasi che lo porta ad un completo blocco fisiologico e che determina quindi la mancata formazione di nuovi palchi, questo delicato equilibrio è ovviamente mediato da segnali ormonali che modificano il bilancio auxinico – citochininico nella pianta.

Oggi le testimonianze ci confermano che è possibile evitare questi squilibri agendo sulla corretta nutrizione delle solanacee in serra con soluzioni atte a garantire un apporto bilanciato di elementi nutritivi e formulati naturali ad attività ormonosimile.

Perché scegliere la strategia Cifo per le solanacee in serra.

La nostra esperienza ci porta a presentare due specialità, SinerVEG e Blok L, impiegate in combinazione, questa strategia permette di fornire sostegno fisiologico alla pianta affinché possa normalizzare il proprio ciclo vegeto produttivo garantendo così più longevità al rachide fiorale per un ottimo sviluppo dei palchi deputati a sostenere la produzione.

solanacee in serra
SinerVEG e Blok L

SinerVEG è uno speciale formulato ad attività biostimolante, di origine naturale ed utilizzabile anche in agricoltura biologica.

La matrice a base di estratti lignocellulosici manifesta una duplice azione sulle piante: un’azione auxino simile che interviene nel regolare la crescita dell’apparato radicale, promuovendo la distensione dei meristemi apicali dei capillizi ed un’azione citochino simile in grado di stimolare la divisione cellulare ed influenzare il numero di gemme laterali nei meristemi apicali dei germogli.

Questa duplice azione determina un aumento di sezione a livello del palco fiorale, la presenza di un maggior numero di fiori per ciascun palco oltreché un miglior uniformità di apertura e tasso di allegagione.

Questo processo ovviamente pone la pianta in una condizione di maggior richiesta energetica per attivare tali vie metaboliche; è importante quindi garantire simultaneamente un supporto nutrizionale costante, che passa però necessariamente attraverso un incremento dell’assorbimento di nutrienti a livello del suolo, anche in questo caso Cifo ha sviluppato una sinergia vincente grazie a Blok L, una specialità nutrizionale impiegabile anche in regime di agricoltura biologica a base dell’esclusiva alga Macrocystis integrifolia accoppiata agli estratti terpenici derivanti dalla speciale tecnologia industriale TE.CO.

Questo mix permette di aumentare la superficie di assorbimento dell’apparato radicale tramite la continua emissione di radici laterali e di ridurre l’incidenza dei fenomeni di stress che possono instaurarsi a livello del piede.

Sviluppa tutto il potenziale colturale grazie all’accoppiata Cifo!

Per sostenere una crescita rigogliosa dei palchi ed aumentare la produttività generale degli impianti di solanacee in serra è possibile utilizzare, anche in agricoltura biologica, la combinazione di SinerVEG e Blok L tramite fertirrigazione.

Prodotto Dose Applicazione
SinerVEG 0,5 L/1000 m2 Per via radicale
Blok L 1 L ogni 1000 m2 Per via radicale

Il circolo virtuoso della sostenibilità.

La corretta gestione nutrizionale delle solanacee in serra è un aspetto fondamentale per ottenere una coltivazione sana e produttiva, con una corretta analisi del terreno, un programma di fertilizzazione mirato e l’attenzione costante alle esigenze delle piante, è possibile massimizzare la resa e la qualità dei frutti.

solanacee in serra solanacee in serra

L’impiego delle specialità nutrizionali Cifo può contribuire a migliorare la produttività generale dell’impianto garantendo così maggiore sostenibilità economica per la coltivazione, in definitiva, il protocollo rappresenta un investimento che ripagherà abbondantemente nell’ottenere raccolti abbondanti e di alta qualità delle solanacee in serra.

Da utilizzare su:
Orticoltura, Pomodoro, Peperone, Melanzana, Peperoncino.


SOLUZIONI, SOSPENSIONI, GEL, FLOW E COLLOIDI

Facciamo chiarezza tra le tipologie di formulazione dei concimi fluidi e scopriamo come immetterli correttamente in botte

Molte volte si sente parlare di questi termini nella vita quotidiana e sempre più spesso è possibile trovarli anche all’interno dei testi che compongono le etichette dei prodotti che vengono utilizzati di frequente in agricoltura. Se da un lato per molti questi termini non risultano nuovi, dall’altro lato c’è da dire che spesso vengono utilizzati erroneamente come sinonimi in quanto le differenze non sono spesso così marcate.

In questo articolo si vuole fare chiarezza sulle terminologie procedendo con ordine nel vasto mondo delle formulazioni, cercando di comprendere meglio il tipo di formulazione con cui vengono progettati i prodotti impiegati comunemente come fertilizzanti in campo.

SOLUZIONI

Prima di tutto cerchiamo di chiarire il concetto di soluzione: una soluzione è un miscuglio omogeneo di due o più componenti. Queste componenti sono rappresentate dal solvente, la sostanza o le sostanze presenti in quantità maggiore e il soluto, la sostanza o le sostanze presenti in minori quantità che si sciolgono nel solvente. Un esempio potrebbe essere lo zucchero disciolto in acqua. In questo caso l’acqua rappresenta il solvente e lo zucchero rappresenta il soluto.

SOLUZIONI-SOSPENSIONI-GEL-FLOW-E-COLLOIDI
SOSPENSIONI

Le sospensioni, sono invece formate da una miscela eterogenea in cui una fase dispersa solida con dimensione particellare >1μm è disciolta in una fase disperdente (o continua) liquida non in grado di sedimentare in tempo breve. Quindi, a differenza di quanto accade nelle soluzioni, nelle sospensioni le particelle solide non vengono disciolte a causa del loro diametro. Ciò conferisce alla miscela un aspetto torbido e un colore opaco. Un esempio pratico potrebbe essere il fango, in cui terra, argilla e limo sono disciolti in acqua.

COLLOIDI

Tempo di sedimentazione e diametro delle particelle sono i fattori che differenziano sospensioni e colloidi. Per comprendere la differenza fondamentale tra sospensioni e colloidi basti ricordare che nei colloidi non avviene sedimentazione, a meno che non si agisca con una forza esterna, in quanto le particelle in sospensione hanno dimensioni e peso minori rispetto a quelle delle sospensioni. Un esempio molto chiaro di colloide è la nebbia, in cui le minuscole gocce d’acqua (fase dispersa) rimangono in sospensione sull’aria (fase continua). In questo caso il piccolo diametro delle gocce impedisce loro di cadere e le tiene in sospensione fino a quando una forza esterna, come un aumento della temperatura, destabilizza il colloide.

SOLUZIONI-SOSPENSIONI-GEL-FLOW-E-COLLOIDI
FORMULAZIONI IN FLOW

Oltre a soluzioni, colloidi e sospensioni, in questi ultimi anni a riscuotere molta popolarità in agricoltura sono senz’altro le formulazioni in flow. Con questo termine utilizzato in ambito commerciale ci si riferisce a formulazioni liquide in cui la sostanza attiva presente in particelle minuscole finemente macinate viene dispersa in un veicolo acquoso additivato di agenti bagnanti, disperdenti, antigelo e altri stabilizzanti in modo da conferire stabilità al formulato.

Il vantaggio pratico nell’utilizzo dei flow risiede nella presenza di particelle micronizzate che facilitano la dispersione in acqua favorendo l’omogeneità di distribuzione. Questi tipi di formulazioni sono a metà strada tra i fertilizzanti solidi e i liquidi tradizionali. Combinano un’elevata ricchezza di nutrienti, caratteristica dei fertilizzanti solidi, con la facile applicazione di liquidi. Il termine flow viene utilizzato appunto per sottolineare il comportamento delle particelle che possono fluire come un liquido nonostante esse possiedano determinate caratteristiche di un solido.

GEL

Infine, come ulteriore tipologia di cui si sente parlare molto al giorno d’oggi in agricoltura, sono le formulazioni in gel.

Questa tipologia rappresenta un vero e proprio sistema colloidale, un sistema in cui un liquido è disperso in un solido. La fase solida (continua) genera un reticolo che intrappola le particelle di liquido (fase dispersa). Questa proprietà consente alla formulazione di fluire come un liquido mantenendo una certa consistenza come i solidi. Sia i gel che i flow dal punto di vista chimico sono classificabili come sospensioni. Ciò da cui i gel si differenziano dai flow è il quantitativo di particelle solide contenute in essi che nel caso dei flow risulta inferiore.

SOLUZIONI-SOSPENSIONI-GEL-FLOW-E-COLLOIDI

Un altro punto molto importante è che per ottenere il risultato più ottimale possibile del trattamento risulta fondamentale attenersi ad una corretta sequenza di immissione dei prodotti all’interno della botte.

Sequenza immissione prodotti in botte

1) Correttore d’acqua
2) Sacchetti idrosolubili
3) Polveri
Bagnabili (PB-WP)
Solubili (PS-WS)
4) Granuli idrodispersibili (WG-WDG-DF)
5) Sospensioni
concentrate (SC-FL-FLOW)
microcapsule (CS)
6) Emulsioni
in acqua (EW)
concentrate (EC)
7) Concentrati emulsionabili (LS)
8) Bagnante
9) Concimi fogliari
polveri solubili
liquidi
organici

 

 

(1) Photographed by Oven Fresh.

Sostenere le rese e la qualità dell’olio

Il programma qualità dell’olivo di Cifo prevede un mix nutrizionale bilanciato per ottenere il massimo della carica produttiva in uliveto ed una migliore resa in olio al momento della raccolta.

È ormai un fatto assodato che, quando si parla di olivicoltura, i tratti distintivi della produzione Italiana nel mondo siano due, l’assoluta qualità dell’olio e quindi dei nostri extravergini e la straordinaria varietà che contraddistingue le oltre 500 cultivar presenti in tutto il nostro territorio, con caratteri morfologici, fisiologici e agronomici unici.

Equilibrio chiave del sistema olivicolo italiano risiede nella capacità degli agricoltori di coniugare aspetti quali il legame con la territorialità, la tradizionalità tipica della lavorazione e le tecniche agronomiche messe in campo per assicurare produzioni standardizzate e costanti.

sostenere-rese-qualita-olivo sostenere-rese-qualita-olivo

L’importanza di gestire gli obiettivi agronomici prioritari

L’avanzamento tecnico in questo settore mette sempre più in luce la necessità per l’agricoltore di garantire un controllo su aspetti cruciali per la qualità dell’olio, un controllo che debba necessariamente passare attraverso la corretta gestione di fabbisogni fisiologici e nutrizionali della pianta.

I prossimi mesi saranno decisivi e determinanti per la produzione d’annata, per questo occorre iniziare ad applicare già da ora piani mirati e prefissandosi obiettivi ben chiari: uno degli obiettivi agronomici prioritari per i mesi che seguiranno è quello che riguarda il riempimento drupa, un fattore che influenza direttamente la successiva fase di inolizione.

Oggi sappiamo che durante questa fase l’acido palmitico e stearico lasciano posto all’acido oleico e linoleico, i quali determinano un incremento del contenuto della componente lipidica, in questo arco temporale la pianta richiede il massimo apporto di acqua, energia e nutrienti utili per sostenere lo sviluppo di tutti i frutticini ed evitare che momenti di stress possano costituire un serio rischio per l’oliveto incorrendo in fenomeni di cascola.

Alghe e aminoacidi, alleati indispensabili.

Per sostenere le rese e la qualità dell’olio, Cifo sfrutta le proprietà benefiche di alghe ed aminoacidi attraverso l’impiego di due specialità utilizzate in sinergia:

Macys BC 28, un concentrato puro di alga Macrocistys Integrifolia, riconosciuto dalla legge 75 dei fertilizzanti come biostimolante impiegabile anche nel biologico, ricchissimo in sostanze biologicamente attive quali vitamine, amminoacidi, laminarine, alginati e ormoni naturali, tutte sostanze utili alle piante per incrementare i livelli produttivi e per permettere alle stesse di sopportare e superare velocemente gli stress ambientali.

L’utilizzo di Macys BC 28 permette di intensificare le funzioni fisiologiche e metaboliche delle piante durante le delicate fasi di allegagione ed accrescimento drupe.

Sinergon Bio, un biostimolante per uso fogliare utilizzabile anche in agricoltura biologica, grazie allo specifico rapporto tra amminoacidi liberi in particolare tra glicina e prolina+idrossiprolina, svolge una forte azione attivante per la fisiologia vegetale contribuendo, in sinergia con Macys BC 28, al miglioramento dell’equilibrio vegeto-riproduttivo della pianta, al potenziamento dell’allegagione e al riempimento drupe.

Prodotto Dose Applicazione
Macys BC 28 1,5 L/ha Durante le fasi di allegagione ed accrescimento drupe
Sinergon Bio 1,5 L/ha Durante le fasi di invaiatura
sostenere-rese-qualita-olivo

Soluzioni diverse per esigenza agronomiche diverse.

Per associare elevate produttività ed eccellenti caratteristiche organolettiche in fase di molitura risulta molto importante completare l’azione nutritiva apportando azoto, potassio e microelementi prontamente assimilabili dalle piante, per questo motivo durante la fase di accrescimento è importante l’utilizzo di Floral K un formulato caratterizzato da una rapida e completa solubilizzazione e da bassa salinità.

Con la recente notizia riguardante la revoca del Dimetoato, gli olivicoltori sono chiamati ad impostare metodi alternativi per proteggere le drupe dalla mosca dell’olivo (Bactrocera oleae), in questo recente scenario si aprono ampi spazi di impiego del nostro prodotto Polvere di roccia che, se applicato in maniera preventiva, permette di “camuffare” le olive rendendole poco attrattive per le femmine durante l’ovideposizione.

Prodotto Dose Applicazione
Floral K 2,5 kg/ha Per via fogliare
Polvere di roccia 6 kg/ha In abbinamento a Propolis (2-3 L/ha)
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Scarica la scheda colturale dell’olivo

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STANCHEZZA DEL TERRENO, COME PRODURRE IN CONDIZIONI DIFFICILI

I NEMATODI E LA STANCHEZZA DEL TERRENO

La stanchezza del terreno è un fenomeno rilevante degli ultimi anni e che porta inevitabilmente a una progressiva perdita di produzione delle colture orticole, in generale è dovuta a colture intensive perpetuate nel tempo, senza le adeguate rotazioni colturali e senza gli apporti significativi di nuova sostanza organica.

Non di rado, in questi terreni così come nelle colture intensive in serra, trovano spazio i Nematodi, parassiti che sulle piante possono provocare deperimenti, ingiallimenti e appassimenti delle foglie e formazione di galle sulle radici, arrivando a compromettere l’intero raccolto.

I nematodi danneggiano le radici sia di numerose piante orticole come pomodoro, peperone, melanzana, carota, melone, anguria, zucchine, insalate, patate, finocchi, ecc., sia di tabacco, vite e fruttiferi. Prediligono terreni sciolti, con sabbia superiore al 30%, ambienti molto umidi e la loro capacità di crescita è influenzata dalle alte temperature.

Soprattutto in questi casi occorre preservare l’integrità del Rizobioma, ovvero quella porzione di terreno esplorata dalle radici che ospita una enorme quantità di microrganismi benefici. Questi instaurano vantaggiosi legami con la pianta, costituendo i primi fondamentali alleati in condizioni del suolo sfavorevoli. Tale relazione è detta mutualismo e in cambio di depositi ed essudati radicali, il Rizobioma promuove lo sviluppo e le funzionalità radicali, migliora la disponibilità di nutrienti e crea un ambiente favorevole alle radici, ma sfavorevole ai nematodi.

COME MIGLIORARE IL RIZOBIOMA

Per contrastare il fenomeno della stanchezza del terreno e migliorare il Rizobioma la ricerca Cifo ha messo a punto Blok L e Blok Sinergy, bioregolatori della rizosfera, prodotti biologici che favoriscono la relazione di reciproco vantaggio tra pianta e microrganismi benefici del suolo (mutualismo) rendendo le radici della coltura inappetibili ad organismi tellurici, promuovendo lo sviluppo e le funzionalità radicali (grazie all’alga Macrocystis Integrifolia e ai batteri del suolo presenti nei prodotti) e rafforzando il naturale effetto barriera del rizobioma.  Applicati in strategia sinergica in fertirrigazione, sia Blok L (che agisce come prebiotico, favorendo l’attività della microflora benefica del suolo) che Blok Sinergy (agisce da probiotico ripopolando il Rizobioma) consentono di preservare, sostenibilmente, ottimali livelli produttivi e di qualità, anche in presenza di avversità telluriche.

Grazie all’efficacia biostimolante, il loro utilizzo ripristina il Rizobioma, il quale costituisce la prima barriera che i parassiti tellurici, nematodi inclusi, debbono attraversare per raggiungere la radice e allo stesso tempo aiutano le piante a reagire alla situazione di stress.

BLOK L

Composto da alga Macrocystis Integrifolia e estratti vegetali, Blok L nasce unendo varie specialità al fine di ottenere un prodotto unico sul mercato. L’’alga Macrocystis integrifolia ha la funzione di far superare i continui stress che si possono verificare nel terreno; inoltre contiene una selezione di terpeni, ottenuta grazie alla tecnologia TE.CO. I terpeni sono stati selezionati con lo scopo di aiutare la pianta a reagire alle condizioni difficili del terreno. Utilizzando costantemente Blok L si ottiene un duplice effetto:

– Sviluppo radicale: le piante rinnovano costantemente le radici

– Disorientamento: i tessuti radicali vengono stimolati a produrre degli essudati tali da disorientare gli animali tellurici presenti nel terreno e grazie alla presenza dei terpeni, le radici risultano più attive e robuste.

La pianta che cresce in condizioni difficili, con l’impiego di Blok L riesce a reagire e portare a termine il raccolto con soddisfazione. Il raccolto che si ottiene risulta di quantità ma soprattutto di qualità riuscendo a soddisfare i requisiti di mercato sempre più esigenti. Blok L, a seconda delle situazioni di terreno, può essere applicato in sinergia con Blok Sinergy oppure con prodotti che potenziano l’attività radicale come Radicifo L 24 o Cifoumic.

BLOK SINERGY

Blok Sinergy è un prodotto ad azione specifica d’inoculo di funghi micorrizici e batteri del suolo, conforme al decreto legislativo 75/2010, studiato per essere impiegato esclusivamente insieme a Blok L.

Le micorrize hanno il compito di stimolare la formazione dei peli radicali attraverso un miglior assorbimento dei nutrienti. Aumenta l’attività dei microrganismi presenti nella rizosfera, fungendo da probiotico per il microbioma presente nella rizosfera.

– Favorisce l’assorbimento e la traslocazione nella radice dei terpeni presenti in Blok L.

– Stimola e favorisce lo sviluppo e l’esplorazione degli spazi nel terreno, migliorando lo stato nutrizionale della pianta.

– Genera un equilibrio ottimale, grazie all’azione probiotica migliorando il microbioma suolo/pianta; in questo modo le piante trattate vegetano e producono anche in condizioni difficili.


Stress da diserbo? Niente panico con il protocollo Cifo!

L’Azienda ha messo a punto un protocollo in grado di aiutare la coltura a superare gli stress da diserbo e favorire la ripresa delle normali funzioni biochimiche.

La tolleranza agli stress è uno dei principali target che da anni si cerca di ottimizzare per incrementare le performance delle colture.

Complici i cambiamenti climatici, in questi ultimi tempi in campo si sono alternati stress di vario tipo: stress da alte temperature, da eccesso idrico o stress da siccità, stress da gelate e ritorni di freddo ad inizio primavera.

Uno degli stress che invece va sistematicamente affrontato ogni anno è quello provocato da trattamenti fitosanitari, in particolare quello da diserbo, il più severo da sopportare per le colture.

stress-da-diserbo stress-da-diserbo
Diserbo di post-emergenza Diserbo di post-emergenza

I diserbi di post emergenza su grano, per quanto selettivi nei confronti delle infestanti, presentano comunque un effetto negativo sulla coltura provocando un periodo di rallentamento che, in alcuni casi, può condurre ad un vero e proprio “stop” vegetativo, seguito da ingiallimenti e carenza di nutrienti.

Anni di collaborazione con aziende cerealicole e centri di saggio hanno permesso a Cifo di mettere a punto un protocollo in grado di aiutare la coltura a superare gli stress da diserbo e favorire la ripresa delle normali funzioni biochimiche.

La sinergia vincente contro lo “stop” vegetativo.

Le migliori evidenze si sono riscontrate tramite l’impiego di due affermate specialità nutrizionali utilizzate in sinergia: Sinergon Plus ed N.S.Z. 26.

stress-da-diserbo

 

Con Sinergon Plus, oltre all’azione sinergizzante in miscela con gli erbicidi che ne migliorano la distribuzione e l’adesione sulle infestanti, le piante possono beneficiare anche della sua innata capacità fitostimolante.

Impiegato in associazione ai trattamenti fitosanitari permette di apportare alla coltura amminoacidi a basso peso molecolare in forma di oligopeptidi quali acido glutammico, cisteina, prolina e glicina, tutti derivanti da processi di idrolisi enzimatica.

Prodotto Dose Vantaggi
Sinergon Plus 2-4 L/ha Sostenere la sintesi proteica ed il metabolismo durante periodi di intenso stress fisiologico.
N.S.Z. 26 10-15 kg/ha Supportare l’attività fotosintetica migliorando al contempo produttività e tenore proteico dei cereali.

L’azione benefica è completata da N.S.Z. 26, un formulato in grado di apportare azoto a lento rilascio, zolfo e zinco in forma totalmente assimilabile.


Supernat 93

CARATTERISTICHE

SUPERNAT 93 è un concime fluido di origine organica, solubile in acqua, indicato per apporti diretti al terreno o in fertirrigazione, su ogni tipo di coltura orticola-frutticola-floricola.

Il formulato contiene azoto e potassio di origine organica, sostanze naturali, proteine nobili e aminoacidi per favorire lo sviluppo dell’apparato radicale delle piante, stimolare i processi enzimatici e la moltiplicazione della microfauna e microflora terricole e migliorare l’attività biologica del terreno.

SUPERNAT 93 svolge un’importante azione nutrizionale dato che stimola la formazione dei peli radicali con conseguente maggiore capacità di assorbimento degli elementi nutritivi apportati e presenti nella soluzione circolante.

Un utilizzo costante di SUPERNAT 93 rivitalizza i terreni esausti, migliora le caratteristiche biologiche e determina un aumento della vegetazione e della resa produttiva.

CONFEZIONE

20 kg; 240 kg; 1000 kg

COMPOSIZIONE

Azoto (N) organico 2,7%,
Ossido di Potassio (K₂O) 4% solubile in acqua,
Carbonio (C) organico di origine biologica 10%.


T34 Biocontrol

CARATTERISTICHE

T34 BIOCONTROL è un fungicida biologico a base di conidi del fungo antagonista Trichoderma asperellum ceppo T34.

I trattamenti con T34 BIOCONTROL devono essere ripetuti ad intervalli appropriati durante il ciclo colturale ad iniziare dalla fase di propagazione per semina o talea, in modo da mantenere costante la popolazione del fungo nel substrato specialmente durante la messa in vaso della coltura.

Nel caso di altri trattamenti al substrato quali ad esempio sterilizzazione, fumigazione o solarizzazione far trascorrere un intervallo adeguato prima di effettuare il trattamento con il prodotto.

Trichoderma asperellum ceppo T34 è un fungo antagonista con elevata capacità di colonizzazione dello spazio e dei substrati di crescita, nonché capacità di difesa delle risorse (nutrienti) nei confronti degli altri organismi del terreno come Fusarium oxysporum e Pythium aphanidermatum

CONFEZIONE

250 g; 500 g

COMPOSIZIONE

Trichoderma asperellum ceppo T34, UFC unità formanti la colonia 1×109 per grammo g 12, Coformulanti q.b. a g 100.


T34 BIOCONTROL: IL FUNGICIDA BIOLOGICO CHE RISOLVE IL PROBLEMA ALLA RADICE

In orticoltura, i patogeni fungini a danno dell’apparato radicale sono diversi e arrecano gravi conseguenze sulle produzioni finali.

Funghi come FusariumPythium, Rhizoctonia, SclerotiniaPhytopthora possono azzerare le produzioni, portando con rapidità le piante alla morte. L’eccessiva e prolungata umidità o i ristagni a cui sono esposte le radici delle piante, determinano le condizioni favorevoli per l’attacco dei funghi patogeni.

Il Fusarium vive in terreni umidi, sfrutta le ferite provocate da altri patogeni per entrare nella pianta e creare problemi come le Tracheofusariosi, che impediscono il passaggio della linfa nei vasi della pianta portandola a morte. Questo fungo a volte può venire dalle acque di irrigazione e il suo contenimento risulta molto difficile con la sola lotta chimica.

Il Phytium è l’agente dei marciumi del colletto e delle radici e anch’esso si diffonde nei terreni umidi o con problemi di ristagno idrico e penetra i tessuti delle piante, vive allo stato saprofitario, in genere dopo l’attacco del Phytium attacca anche il Fusarium.

Quando la radice si ammala, la pianta viene privata della principale via di nutrimento ed idratazione. Si incorre quindi rapidamente in una riduzione di qualità e quantità del raccolto, a cui seguirà la morte della coltura, con gravi perdite economiche per l’agricoltore.

La ricerca e sviluppo Cifo ha selezionato, dopo anni di sperimentazioni, T34 Biocontrol un fungicida biologico a base di Trichoderma asperellum, ceppo T34, formulazione in conidi. Questo particolare ceppo di Trichoderma asperellum, è unico sia per la sua concentrazione: 12 miliardi di conidi (forma prontamente attiva per la colonizzazione), sia per i suoi meccanismi di azione.

  • Azione preventiva: rapida colonizzazione della radice con sottrazione degli spazi e dei nutrienti, forte competizione con i funghi patogeni. Innalzamento delle difese endogene delle piante che determinano un ambiente ostile per lo sviluppo dei funghi patogeni.
  • Azione curativa: capacità del T34 Biocontrol di agire su piante con attacco in atto, determinando un’azione di parassitismo sul fungo patogeno e sintesi di sostanze antibiotiche che determinano il blocco del metabolismo e la morte dei funghi patogeni.
  • Azione stimolante: T34 Biocontrol svolge un’azione secondaria di stimolo sull’apparato radicale che ne permette una maggiore crescita ed efficienza, grazie alla simbiosi che si genera tra il microrganismo e la pianta.
Risultato su peperone con Fusarium, intervento con attacco in atto
MODALITÁ DI APPLICAZIONE E DOSAGGI
Incorporazione ai substrati 10 g/m3
Fertirrigazione 500 g/Ha Da post trapianto e ripetuto a 20 gg
Trattamento in vivaio 10 g/100 polistiroli da post-emergenza
SINERGIE

Consigliamo l’abbinamento in fertirrigazione per supportare il lavoro di T34 Biocontrol con Cifoumic, Supernat 93, RadiCifo L24, Azomin, Sinergon R


T34 Biocontrol® anche per ortaggi da foglia in pieno campo

Da oggi nuova estensione d’impiego per T34 Biocontrol®, il biofungicida di Cifo

Con circa 14.000 ha (CSO, 2018), di cui per il 98% in pieno campo, l’Italia si afferma leader mondiale per la coltivazione di radicchio, grazie anche ad un export che ha superato i 5 milioni di euro nei primi 9 mesi del 2021.

L’importanza strategica del comparto però non si ferma solo a questa coltura: con più di 10.000 ha coltivati (Istat, 2020), l’Italia rappresenta a livello europeo il secondo Paese europeo per volumi di produzione di lattuga da pieno campo ed uno dei primi 5 Paesi a livello mondiale.

Non meno considerevoli sono le coltivazioni di spinacio in piena aria, che con circa 6.000 ha (Istat, 2017) presenta un trend crescente di anno in anno.

Dati i volumi di produzione e l’importanza economica delle colture appena citate, emerge chiara la necessità di un accurato controllo, con cure ed attenzioni in grado di scongiurare i danni provocati da patogeni fungini ed assicurare la buona riuscita del ciclo colturale.

Una storia di successo

Il 2019 rappresenta l’anno in cui Cifo, dopo aver ottenuto l’autorizzazione per l’impiego nelle colture di solanacee, cucurbitacee e garofano in serra, ha avviato la commercializzazione del fungicida biologico T34 Biocontrol®.

Da allora, l’implementazione della specialità all’interno dei protocolli agronomici Cifo ha riscosso di anno in anno una crescente popolarità all’interno di varie filiere.

Prova su pomodoro

Trattato con spore Trattato con T34 Biocontrol®
Pre-trattamento Post-trattamento

Il successo riscosso in campo è il frutto di un lungo lavoro di ricerca che ha permesso di isolare e potenziare l’azione di quei microrganismi utili, in grado di instaurare benefici rapporti di interazione con la pianta e di fungere da barriera contro le avversità fungine della rizosfera.

Oggi T34 Biocontrol® amplia il suo spettro d’azione potendo beneficiare dell’autorizzazione per l’impiego contro Sclerotinia spp. anche nelle colture di lattuga ed ortaggi da foglia in pieno campo.

Le avversità

Le avversità provocate da funghi del genere Sclerotinia spp. rappresentano tra le maggiori cause di marciumi al colletto e marciumi basali, essendo quelle più diffuse ed in grado di compromettere in maniera grave la coltivazione della colture da foglia.

Attualmente una delle maggiori sfide in questo comparto riguarda il garantire una costanza delle rese e della qualità di frutta e ortaggi nonostante condizioni di campo non sempre ottimali.

Un suolo alterato infatti non rappresenta unicamente un fattore limitante per la corretta funzionalità dell’apparato radicale della pianta ma, in maniera ancor più critica, può costituire una forte barriera nei confronti della disponibilità di elementi nutritivi, nonostante la disponibilità di partenza possa attestarsi anche su valori ottimali.

Non potendo trarne vantaggio, le piante già indebolite risulteranno più suscettibili a fisiopatie ed alterazioni che porteranno ad un calo della resistenza agli stress ambientali e delle caratteristiche qualitative dei raccolti.

T34-Biocontrol-anche-per-ortaggi-da-foglia-in-pieno-campo

Un complesso meccanismo d’azione

Cifo, azienda capofila nel settore della nutrizione speciale delle colture, dopo anni di studio approfondito del microbioma del suolo ha lanciato un prodotto contenente conidi del fungo Trichoderma asperellum del ceppo T34, che lo rendono un formulato dalle caratteristiche uniche sul mercato: questo particolare ceppo di Trichoderma asperellum, è unico sia per la sua concentrazione, con 12 miliardi di conidi (forma prontamente attiva per la colonizzazione), sia per il suo triplice meccanismo d’azione:

  • Azione preventiva: rapida colonizzazione della radice con sottrazione degli spazi e dei nutrienti, forte competizione con i funghi patogeni. Innalzamento delle difese endogene delle piante che determinano un ambiente ostile per lo sviluppo dei funghi patogeni.
  • Azione curativa: capacità del T34 Biocontrol® di agire su piante con attacco in atto, determinando un’azione di parassitismo sul fungo patogeno e sintesi di sostanze antibiotiche che determinano il blocco del metabolismo e la morte dei funghi patogeni.
  • Azione stimolante: T34 Biocontrol® svolge un’azione secondaria di stimolo sull’apparato radicale che ne permette una maggiore crescita ed efficienza, grazie alla simbiosi che si genera tra il microrganismo e la pianta.

Una via più sostenibile per il controllo delle avversità del suolo

Un prodotto efficace per piante ed utilizzatori, ma anche sicuro per la salute del suolo e il mantenimento della sua biodiversità, in grado di creare le condizioni ottimali per i successivi cicli colturali.

T34-Biocontrol-anche-per-ortaggi-da-foglia-in-pieno-campo

 

T34 Biocontrol® non rappresenta solo un’ottima alternativa ai fungicidi tradizionali, ma un prodotto di nuova generazione che permette di ottenere risultati più stabili nel tempo e più sostenibili per l’ambiente, esso infatti:

  • È totalmente biologico.
  • Non ha tempi di carenza e non lascia residui.
  • Non produce contaminazione nel suolo o nell’acqua.
  • Grazie ai suoi molteplici meccanismi di azione non genera fenomeni di resistenza.
  • Riduce le popolazioni dei principali patogeni del suolo (concorrenza, parassitismo, antibiosi).
  • Favorisce la pianta (attivazione della sua risposta immunitaria) e la solubilizzazione degli elementi minerali nel terreno.
  • Non danneggia altri organismi benefici del suolo, api o fauna ausiliaria, uccelli o organismi acquatici.

Come utilizzare T34 Biocontrol®

Modalità d’impiego Dose Periodo di applicazione
Incorporazione al substrato di crescita 10 g/m3 Prima della semina
Incorporazione al substrato di propagazione 0,5 g/1000 m2 Prima o immediatamente dopo la semina
Trattamento per irrigazione al suolo 250 g/ha Al trapianto ripetuto per 2 volte

Si consiglia l’abbinamento in fertirrigazione per supportare il lavoro di T34 Biocontrol® con Cifoumic, Supernat 93, RadiCifo L24, Azomin, Sinergon R.


Tannino

CARATTERISTICHE

L’estratto di tannino è ottenuto tramite processi unicamente meccanici, su legno del castagno domestico (Castanea sativa) che viene sottoposto ad operazioni di triturazione, filtraggio ed essicazione.

La componente attiva del tannino è una molecola fenolica che nelle piante si comporta come un elicitore in grado di stimolare la biosintesi di metaboliti coinvolti in reazioni di difesa e di attivare lo sviluppo di sostanze naturali contro stress da avversità di natura biotica e abiotica.

TANNINO permette di migliorare la resistenza delle piante ad attacchi di funghi e batteri, ridurre i danni dovuti a parassiti dell’apparato radicale e favorire la cicatrizzazione delle ferite, a livello della rizosfera crea un ambiente ideale per le funzioni radicali migliorando la struttura dei suoli.

TANNINO non ha le caratteristiche né di un fertilizzante né di un fitosanitario ed è soggetto al codice del consumo Dlgs 206/2005 s.m.i. laddove applicabile.

CONFEZIONE

12,5 kg

COMPOSIZIONE

Contenuto in Tannini 75%


TECH 10-50-10

CARATTERISTICHE

I formulati della linea TECH sono concimi idrosolubili ad alta tecnologia. Formulati con componenti di elevata purezza e solubilità, sono la risposta ideale alle nuove esigenze della moderna fertirrigazione.

Tutti i formulati della linea Tech sono sviluppati con tecnologia TE.CO., tecnologia innovativa che ne aumenta l’efficienza nutrizionale consentendo dosaggi ridotti rispetto ai normali idrosolubili.

Il rapporto tra i macroelementi di TECH 10-50-10 è indicato per le fasi iniziali di coltivazione e svolge un rapido effetto starter sulle piante.

Il prodotto è arricchito con Zolfo, elemento precursore dei composti aromatici nel cavolo, cipolla, aglio e rucola, essenziale per la prevenzione di carenze, per la sintesi di aminoacidi e proteine.

All’interno della formulazione sono presenti anche microelementi in forma chelata, utili per assicurare alla pianta il normale sviluppo di organi e tessuti e per fornire un sostegno al processo di fotosintesi.

CONFEZIONE

10 kg

COMPOSIZIONE

Azoto (N) totale 10%
Azoto (N) ammoniacale 10%
Anidride fosforica (P2O5) totale 50%
Anidride fosforica (P2O5) idrosolubile 50%
Anidride fosforica (P2O5) solubile in citrato ammonico neutro 50%
Ossido di potassio (K2O) idrosolubile 10%
Anidride solforica (SO3) idrosolubile 5%
A basso tenore di cloruro
Boro (B) nella forma di acido, idrosolubile 0,01%
Rame (Cu) chelato con EDTA, idrosolubile 0,01%
Ferro (Fe) chelato con EDTA, idrosolubile 0,02%
Manganese (Mn) chelato con EDTA, idrosolubile 0,01%
Molibdeno (Mo) nella forma di sale di sodio, idrosolubile 0,005%
Zinco (Zn) chelato con EDTA, idrosolubile 0,01%.


Tech 15-10-30

CARATTERISTICHE

I formulati della linea TECH, sono concimi idrosolubili ad alta tecnologia.
Formulati con componenti di elevata purezza e solubilità, sono la risposta ideale alle nuove esigenze della moderna fertirrigazione.
Tutti i formulati della linea Tech sono dotati di tecnologia TE.CO. (Terpenic Compounds), componenti innovative che ne aumentano l’efficienza nutrizionale e consentono dosaggi ridotti rispetto ai normali idrosolubili.
Grazie alla tecnologia TE.CO. gli elementi nutritivi, in particolare i microelementi, risultano più protetti da fenomeni di retrogradazione e lisciviazione; i terpeni fungono inoltre da carrier favorendo la rapida assimilazione dei nutrienti.
Il rapporto tra i macroelementi di TECH 15-10-30 è particolarmente adatto alle fasi intermedie e finali del ciclo produttivo di tutte le colture. Grazie anche alla presenza dei microelementi chelati, che completano il prodotto, TECH 15-10-30 risulta inoltre particolarmente adatto per soddisfare appieno le esigenze nutritive delle piante ad alto fabbisogno di potassio.
Lo zolfo e la reazione acida del formulato in soluzione, consentono la massima efficacia nutrizionale e il miglioramento fisico-chimico dell’area di suolo esplorato dalle radici.
L’utilizzo di TECH 15-10-30 migliora la produttività delle colture e contribuisce ad incrementare gli standard qualitativi. Migliora l’accumulo di zuccheri, intensifica gli aromi e supporta i processi di maturazione.

CONFEZIONE

10 kg

COMPOSIZIONE

Azoto (N) totale 15%
Azoto (N) nitrico 8,5%
Azoto (N) ammoniacale 4%
Azoto (N) ureico 2,5%
Anidride fosforica (P2O5) solubile in citrato ammonico neutro e in acqua 10%
Anidride fosforica (P2O5) solubile in acqua 10%
Ossido di potassio (K2O) solubile in acqua 30%
Anidride solforica (SO3) solubile in acqua 5%
Boro (B) solubile in acqua 0,02%
Rame (Cu) solubile in acqua 0,02%
Rame (Cu) chelato con EDTA 0,02%
Ferro (Fe) solubile in acqua 0,05%
Ferro (Fe) chelato con EDTA 0,05%
Manganese (Mn) solubile in acqua 0,02%
Manganese (Mn) chelato con EDTA 0,02%
Molibdeno (Mo) solubile in acqua 0,01%
Zinco (Zn) solubile in acqua 0,02%
Zinco (Zn) chelato con EDTA 0,02%


TECH 18-11-18

CARATTERISTICHE

I formulati della linea TECH, sono concimi idrosolubili ad alta tecnologia.
Formulati con componenti di elevata purezza e solubilità, sono la risposta ideale alle nuove esigenze della moderna fertirrigazione.
Tutti i formulati della linea Tech sono dotati di tecnologia TE.CO. (Terpenic Compounds), componenti innovative che ne aumentano l’efficienza nutrizionale e consentono dosaggi ridotti rispetto ai normali idrosolubili.
Grazie alla tecnologia TE.CO. gli elementi nutritivi, in particolare i microelementi, risultano più protetti da fenomeni di retrogradazione e lisciviazione; i terpeni fungono inoltre da carrier favorendo la rapida assimilazione dei nutrienti.
Il rapporto tra i macroelementi del TECH 18-11-18 è indicato per tutte le fasi del ciclo colturale. Contiene azoto sia in forma prontamente disponibile (frazione nitrica) che graduale (frazione ammoniacale e ureica), per garantire un’azione continua dell’elemento.
Il prodotto è arricchito con microelementi chelati per prevenire carenze e assicurare alla pianta il normale ed equilibrato svolgimento della fecondazione, della fotosintesi e dello sviluppo di organi e tessuti.

CONFEZIONE

10 kg

COMPOSIZIONE

Azoto (N) totale 18%
Azoto (N) nitrico 5,1%
Azoto (N) ammoniacale 8,3%
Azoto (N) ureico 4,6%
Anidride fosforica (P2O5) solubile in citrato ammonico neutro e in acqua 11%
Anidride fosforica (P2O5) solubile in acqua 11%
Ossido di potassio (K2O) solubile in acqua 18%
Anidride solforica (SO3) solubile in acqua 17%
Boro (B) solubile in acqua 0,01%
Rame (Cu) solubile in acqua 0,01%
Rame (Cu) chelato con EDTA 0,01%
Ferro (Fe) solubile in acqua 0,02%
Ferro (Fe) chelato con EDTA 0,02%
Manganese (Mn) solubile in acqua 0,01%
Manganese (Mn) chelato con EDTA 0,01%
Molibdeno (Mo) solubile in acqua 0,005%
Zinco (Zn) solubile in acqua 0,01%
Zinco (Zn) chelato con EDTA 0,01%


Tech 20-20-20

CARATTERISTICHE

I formulati della linea TECH, sono concimi idrosolubili ad alta tecnologia.
Formulati con componenti di elevata purezza e solubilità, sono la risposta ideale alle nuove esigenze della moderna fertirrigazione.
Tutti i formulati della linea Tech sono dotati di tecnologia TE.CO. (Terpenic Compounds), componenti innovative che ne aumentano l’efficienza nutrizionale e consentono dosaggi ridotti rispetto ai normali idrosolubili.
Grazie alla tecnologia TE.CO. gli elementi nutritivi, in particolare i microelementi, risultano più protetti da fenomeni di retrogradazione e lisciviazione; i terpeni fungono inoltre da carrier favorendo la rapida assimilazione dei nutrienti.
Il rapporto tra i macroelementi del TECH 20-20-20 è indicato per tutte le fasi del ciclo colturale. Contiene azoto sia in forma prontamente disponibile (frazione nitrica) che graduale (frazione ammoniacale e ureica), per garantire un’azione continua dell’elemento. Il prodotto è arricchito con microelementi chelati per prevenire carenze e assicurare alla pianta il normale ed equilibrato svolgimento della fecondazione, della fotosintesi e dello sviluppo di organi e tessuti.

CONFEZIONE

10 kg

COMPOSIZIONE

Azoto (N) totale 20%
Azoto (N) nitrico 5,6%
Azoto (N) ammoniacale 3,9%
Azoto (N) ureico 10,5%
Anidride fosforica (P2O5) solubile in citrato ammonico neutro e in acqua 20%
Anidride fosforica (P2O5) solubile in acqua 20%
Ossido di potassio (K2O) solubile in acqua 20%
Boro (B) solubile in acqua 0,01%
Rame (Cu) solubile in acqua 0,01%
Rame (Cu) chelato con EDTA 0,01%
Ferro (Fe) solubile in acqua 0,02%
Ferro (Fe) chelato con EDTA 0,02%
Manganese (Mn) solubile in acqua 0,01%
Manganese (Mn) chelato con EDTA 0,01%
Molibdeno (Mo) solubile in acqua 0,006%
Zinco (Zn) solubile in acqua 0,01%
Zinco (Zn) chelato con EDTA 0,01%


Tech 35-5-8

CARATTERISTICHE

I formulati della linea TECH, sono concimi idrosolubili ad alta tecnologia.
Formulati con componenti di elevata purezza e solubilità, sono la risposta ideale alle nuove esigenze della moderna fertirrigazione.
Tutti i formulati della linea Tech sono dotati di tecnologia TE.CO. (Terpenic Compounds), componenti innovative che ne aumentano l’efficienza nutrizionale e consentono dosaggi ridotti rispetto ai normali idrosolubili.
Grazie alla tecnologia TE.CO. gli elementi nutritivi, in particolare i microelementi, risultano più protetti da fenomeni di retrogradazione e lisciviazione; i terpeni fungono inoltre da carrier favorendo la rapida assimilazione dei nutrienti.
L’alta concentrazione in Azoto di TECH 35-5-8 rende il formulato indicato per le fasi iniziali del ciclo vegetativo delle colture e soddisfa le esigenze nutritive delle piante in forte accrescimento vegetativo. L’azoto viene fornito sia in forma prontamente disponibile (frazione nitrica) che graduale (frazione ammoniacale e ureica), per garantire un’azione continua dell’elemento.
Completa il prodotto la presenza di Microelementi chelati, ideali per prevenire carenze, sia specifiche che multiple e per supportare la formazione di nuova vegetazione in forte sviluppo.

CONFEZIONE

10 kg

COMPOSIZIONE

Azoto (N) totale 35%
Azoto (N) nitrico 2%
Azoto (N) ammoniacale 1%
Azoto (N) ureico 32%
Anidride fosforica (P2O5) solubile in citrato ammonico neutro e in acqua 5%
Anidride fosforica (P2O5) solubile in acqua 5%
Ossido di potassio (K2O) solubile in acqua 8%
Boro (B) solubile in acqua 0,02%
Rame (Cu) solubile in acqua 0,02%
Rame (Cu) chelato con EDTA 0,02%
Ferro (Fe) solubile in acqua 0,04%
Ferro (Fe) chelato con EDTA 0,04%
Manganese (Mn) solubile in acqua 0,02%
Manganese (Mn) chelato con EDTA 0,02%
Molibdeno (Mo) solubile in acqua 0,01%
Zinco (Zn) solubile in acqua 0,02%
Zinco (Zn) chelato con EDTA 0,02%


Tech 8-5-44

CARATTERISTICHE

I formulati della linea TECH, sono concimi idrosolubili ad alta tecnologia.
Formulati con componenti di elevata purezza e solubilità, sono la risposta ideale alle nuove esigenze della moderna fertirrigazione.
Tutti i formulati della linea Tech sono dotati di tecnologia TE.CO. (Terpenic Compounds), componenti innovative che ne aumentano l’efficienza nutrizionale e consentono dosaggi ridotti rispetto ai normali idrosolubili.
Grazie alla tecnologia TE.CO. gli elementi nutritivi, in particolare i microelementi, risultano più protetti da fenomeni di retrogradazione e lisciviazione; i terpeni fungono inoltre da carrier favorendo la rapida assimilazione dei nutrienti.
TECH 8-5-44 si contraddistingue per l’alta concentrazione in potassio che rende il formulato indicato per le fasi finali di coltivazione di tutte le colture e per l’intero ciclo di colture potassofile.
Contiene inoltre zolfo, elemento fondamentale per la formazione di aminoacidi indispensabili allo sviluppo di organi e tessuti.
Completano la formula microelementi chelati utili a prevenire carenze specifiche e a promuovere i processi fisiologici legati alla traslocazione dei fotosintetati verso frutti e organi di riserva.

CONFEZIONE

10 kg

COMPOSIZIONE

Azoto (N) totale 8%
Azoto (N) nitrico 8%
Anidride fosforica (P2O5)
solubile in citrato ammonico neutro e in acqua 5%
Anidride fosforica (P2O5) solubile in acqua 5%
Ossido di potassio (K2O) solubile in acqua 44%
Anidride solforica (SO3) solubile in acqua 10%
Boro (B) solubile in acqua 0,02%
Rame (Cu) solubile in acqua 0,02%
Rame (Cu) chelato con EDTA 0,02%
Ferro (Fe) solubile in acqua 0,04%
Ferro (Fe) chelato con EDTA 0,04%
Manganese (Mn) solubile in acqua 0,02%
Manganese (Mn) chelato con EDTA 0,02%
Molibdeno (Mo) solubile in acqua 0,01%
Zinco (Zn) solubile in acqua 0,02%
Zinco (Zn) chelato con EDTA 0,02%


Tecnosan

CARATTERISTICHE

È un formulato da utilizzare per il lavaggio delle attrezzature impiegate in agricoltura, nelle quali la pulizia completa risulta in taluni casi difficoltosa.

Il formulato è in grado di svolgere due attività diverse e complementari nei confronti delle impurezze: inizialmente il prodotto agisce ossidando le molecole organiche; successivamente il formulato svolge un’azione di pulizia della superficie delle attrezzature, senza formazione di schiuma.

Un normale risciacquo dopo il lavaggio elimina ogni traccia di prodotto e consente di ottenere attrezzature più pulite ed esenti da sostanze indesiderate.

CONFEZIONE

1 l

SPECIFICO PULITORE PER ATTREZZATURE IRRORANTI

Pulisce efficacemente la superficie interna delle attrezzature irroranti
Agisce rapidamente degradando le molecole organiche del principio attivo
Elimina qualsiasi tipo di principio attivo residuale all’interno del serbatoio e/o ugelli

  • Estrema praticità di utilizzo, con valutazione immediata (visiva) dell’avvenuta eliminazione dei residui di antiparassitario;
  • Elimina qualsiasi residuo di principio attivo, assicurando la massima sicurezza nei trattamenti consecutivi effettuati con differenti formulati;
  • Semplifica le operazioni di pulizia tra un trattamento e il successivo riducendo significativamente i tempi di lavoro rispetto ai sistemi tradizionali;
  • Consente un notevole risparmio d’acqua, grazie ai bassi volumi utilizzati per la pulizia delle botti (risciacquo con soli 50/100 litri di acqua).

DOSI E MODALITÀ D’IMPIEGO

Riempire il serbatoio dell’atomizzatore con 50 litri di acqua. Aggiungere 200 ml di Tecnosan ed avviare l’agitazione, in modo tale da far circolare la soluzione nelle tubature e nella pompa, attendendo che, dopo pochi minuti, l’acqua si colori di rosso-violetto.
Nel giro di 4-5 minuti, l’acqua gradualmente si decolorerà assumendo un colore marroncino dovuta alla reazione chimica fra pulitore e antiparassitario.


TOP MB

CARATTERISTICHE

TOP MB è un ammendante di elevata qualità, utilizzabile anche in agricoltura biologica, derivante da Zeoliti naturali sinergizzate con matrici vegetali ad alta capacità di imbibizione che permettono di migliorare la capacità di scambio cationico, l’assimilazione e la solubilizzazione dei nutrienti all’interno della rizosfera.

La differente natura delle matrici presenti rende TOP MB il substrato ideale per l’attivazione e moltiplicazione dei microrganismi benefici naturalmente presenti nella rizosfera.

CONFEZIONE

15 Kg

COMPOSIZIONE

Zeoliti naturali 51%
Capacità di scambio cationico 210 cmoli/kg


TOP N

CARATTERISTICHE

TOP N è un concime organico microgranulare di nuova concezione, particolarmente ricco in azoto organico a lenta cessione naturale che garantisce una nutrizione equilibrata e modulata in linea con i fabbisogni della coltura.
L’altissima qualità delle materie prime e la presenza nella matrice organica della molecola APR (Attivatore Proteico della Rizosfera) lo rendono un fertilizzante particolarmente innovativo, caratterizzato da un’elevata efficienza nutritiva anche a bassi dosaggi.
Esalta la fertilità biologica del terreno, migliorando l’assorbimento degli elementi nutritivi e proteggendoli da fenomeni di lisciviazione.
TOP N, utilizzato nelle fasi iniziali migliora lo sviluppo vegeto-produttivo, incrementando la potenzialità produttiva delle piante.
Lo specifico diametro delle microscaglie (0,7 – 2 mm) consente applicazioni LOCALIZZATE tramite microgranulatore; nelle distribuzioni a pieno campo, l’elevata efficienza dell’innovativa formulazione permette una sostanziale riduzione dei dosaggi rispetto ai granulari tradizionali.

CONFEZIONE

Sacco 25 kg; 500 kg

COMPOSIZIONE

Azoto (N) organico 13%
Azoto (N) organico solubile in acqua 5%
Carbonio (C) organico di origine biologica 42%
Carbonio(C) organico estraibile/Carbonio (C) organico totale 95%
pH in acqua 4,5


TOP NP 7-14

CARATTERISTICHE

TOP NP 7-14 è un concime pellettato di nuova concezione, particolarmente ricco in fosforo biologico ed azoto organico a cessione “modulata” studiato per le applicazioni in pre-semina o pre-trapianto, alla ripresa vegetativa e post-raccolta di piante da frutto.
L’altissima qualità delle materie prime e la presenza nella matrice organica della molecola APR (Attivatore Proteico della Rizosfera) lo rendono un fertilizzante particolarmente innovativo, caratterizzato da un’elevata efficienza nutritiva anche a bassi dosaggi.
In particolare APR svolge una triplice azione: nel SUOLO favorisce l’attività dei microrganismi utili alle piante (fertilità biologica), sulle RADICI stimola lo sviluppo delle radichette assorbenti e inoltre complessa gli ELEMENTI NUTRITIVI rendendoli maggiormente disponibili a livello radicale.
In particolare svolge un’azione “complessante” nei confronti del FOSFORO NATURALE, favorendone l’assorbimento proprio nei momenti di massima richiesta energetica da parte delle piante.

CONFEZIONE

Sacco 25 kg; 500 kg

COMPOSIZIONE

Azoto (N) totale 7%
Azoto (N) organico 7%
Anidride fosforica (P2O5) totale (solubile in acidi minerali) 14%
Anidride fosforica (P2O5) solubile in acidi minerali, di cui almeno il 55% del titolo dichiarato di P2O5 solubile in acido formico al 2% 9%
Carbonio (C) organico di origine biologica 23%
Concimi minerali: fosfato naturale tenero
Componenti organiche: gelatina idrolizzata per uso agricolo, epitelio animale idrolizzato fluido


TOP NPK 7-5-14

CARATTERISTICHE

TOP NPK 7-5-14 è un concime pellettato di nuova concezione, particolarmente ricco in potassio biologico, con azoto organico e fosforo naturale a cessione “modulata” prevalentemente indicato per impianti frutticoli, viticoli e olivicoli, oltre a orticole ed estensive con elevati standard qualitativi.
L’altissima qualità delle materie prime e la presenza, nella matrice organica, della molecola APR (Attivatore Proteico della Rizosfera) lo rendono un fertilizzante particolarmente innovativo, caratterizzato da un’elevata efficienza nutritiva anche a bassi dosaggi.
In particolare APR svolge una triplice azione: nel SUOLO favorisce l’attività dei microrganismi utili alle piante (fertilità biologica), sulle RADICI stimola lo sviluppo delle radichette assorbenti e inoltre complessa gli ELEMENTI NUTRITIVI rendendoli maggiormente disponibili a livello radicale.
Tutti i nutritivi sono disponibili con progressività modulata in linea con le esigenze delle piante nelle diverse fasi del ciclo colturale

CONFEZIONE

Sacco 25 kg; 500 kg

COMPOSIZIONE

Azoto (N) totale 7%
Azoto (N) organico 7%
Anidride fosforica (P2O5) totale (solubile in acidi minerali) 5%
Anidride fosforica (P2O5) solubile in acidi minerali, di cui almeno il 55% del titolo dichiarato di P2O5 solubile in acido formico al 2% 3%
Ossido di potassio (K2O) solubile in acqua 14%
Anidride solforica (SO3) solubile in acqua 10%
Carbonio (C) organico di origine biologica 24%
Concimi minerali: solfato di potassio, fosfato naturale tenero.
Componenti organiche: gelatina idrolizzata per uso agricolo, epitelio animale idrolizzato fluido.


TOP NPK 9-5-7

CARATTERISTICHE

TOP NPK 9-5-7 è un concime pellettato della linea TOP, che garantisce alte performance nutrizionali con il minimo impatto sulle risorse ambientali.

TOP NPK 9-5-7 è impiegabile anche in agricoltura biologica ed è studiato per fornire alla pianta una nutrizione bilanciata in termini di azoto, fosforo e potassio, con il vantaggio di apportare al suolo sostanza organica, ricca in polipeptidi e carbonio organico, contribuendo a migliorare le caratteristiche dell’ambiente in cui risiedono i microrganismi utili.

TOP NPK 9-5-7 è particolarmente indicato per olivo, nocciolo ed impianti frutticoli, oltre ad orticole con elevati standard qualitativi.

L’altissima qualità delle materie prime, trattate con sistemi di idrolisi ad elevata tecnologia (FCH) e la presenza nella matrice organica della molecola APR (Attivatore Proteico della Rizosfera), lo rendono un fertilizzante particolarmente innovativo, caratterizzato da un’elevata efficienza nutritiva anche a bassi dosaggi.

CONFEZIONE

Sacco 25 kg; 500 kg

COMPOSIZIONE

Azoto (N) totale 9%
Azoto (N) organico 9%
Anidride fosforica (P2O5) totale (solubile in acidi minerali) 5%
Anidride fosforica (P2O5) solubile in acidi minerali, di cui almeno il 55% del titolo dichiarato di (P2O5) solubile in acido formico al 2% 3%
Ossido di potassio (K2O) solubile in acqua 7%
Anidride solforica (SO3) solubile in acqua 9%
Carbonio (C) organico di origine biologica 31%


Torna AgriKiwi Expo a Cisterna di Latina

Il 10 e l’11 settembre torna, all’interno dell’area mercato di Cisterna di Latina, l’unica fiera di rilevanza nazionale dedicata alla coltivazione dell’actinidia: AgriKiwi Expo

Dopo una pausa di due anni ripartiamo con tante novità e soprattutto con tanti contenuti scientifici che rappresenteranno il fiore all’occhiello di questa edizione – dicono gli organizzatori – Quest’anno affronteremo tematiche legate ai nuovi scenari geopolitici che comporteranno nuove frontiere per l’export, alle prospettive di mercato compromesse dall’aumento dei prezzi delle materie prime, alla concorrenza emergente, alla sostenibilità ambientale, agli approcci con le nuove cultivar con un flash sull’irrisolta problematica della moria.

L’edizione della ripartenza.

AgriKiwi Expo è una vetrina molto importante per tutta la filiera e non potevamo certo mancare a questa edizione, che ha il valore simbolico della ripartenza – Spiega Pierluigi Picciani, direttore commerciale e marketing di Cifo – Essendo una coltura di grande successo commerciale, l’actinidia richiede la massima attenzione ai disciplinari di coltivazione, Cifo sarà presente per consolidare la propria già importante presenza sul territorio e condividere con le aziende agricole i protocolli tecnico-agronomici finalizzati a conseguire alte rese, alte pezzature e frutti con maggiore shelf life.

Tra i tanti interessanti convegni e relazioni segnaliamo quello che si terrà Sabato 10 settembre alle 17,55 nel quale Filippo Reschiglian (sales support) illustrerà le soluzioni di Cifo per incrementare la sostanza secca e aumentare la resistenza allo stress dovuto ai mutamenti climatici.

Vi aspettiamo allo stand 23 di AgriKiwi Expo 2022

Guarda il programma della manifestazione

Guarda la case history di Cifo


TRAPIANTI AUTUNNO VERNINI DI QUALITÀ CON CIFO

L’ultimo trimestre dell’anno è caratterizzato, in agricoltura, dai trapianti e le semine di ortaggi a ciclo autunno-vernino.

In questa fase dell’anno quindi, in prossimità dell’inverno, le colture coltivate in pieno campo  vanno dal cavolo broccolo, cavolo rapa, le insalate, e i finocchi, e sotto serra invece fragola, zucchino, pomodorino, ecc.

Le condizioni climatiche che caratterizzano questa fase dell’anno rendono molto difficile le prime fasi post-trapianto o semina, cioè l’attecchimento e la radicazione.

Se consideriamo le escursioni termiche caratterizzanti il periodo, con temperature diurne vicine a quelle primaverili e quelle notturne vicine all’inverno, le piogge che possono mancare in una prima fase e abbondare successivamente con temporali che in poche ore scaricano importanti quantità di acqua, possiamo dire che sono diversi gli stress a cui vanno incontro queste colture.

Risulta quindi importante in questa fase garantire alle piante il giusto mix ed equilibrio di nutrienti e sostanze biologicamente attive che aiutino le stesse a superare sia gli stress termici e idrici, sia a migliorare l’attecchimento stimolando la radicazione delle piantine.

Il reparto “Ricerca e Sviluppo” Cifo ha studiato e realizzato due formulati specifici in grado di aiutare e stimolare le piante nelle prime fasi garantendo sia l’effetto starter, sia lo stimolo al superamento degli stress abiotici.

RadiCifo L 24 è un concime liquido contenente un mix di matrici organiche tra cui acidi umici, alga Macrocystis Integrifolia e Triptofano, che lavorando in sinergia creano le condizioni ottimali nella rizosfera per lo sviluppo delle radici, garantendo l’ottimale attecchimento delle colture.

Grazie alla presenza dell’alga Macrocystis Integrifolia garantiamo alle piante sia l’azione termoregolatrice in difesa delle escursioni termiche, sia un’azione hormone like grazie al mix di sostanze attive che stimolano lo sviluppo dell’apparato radicale e le prime fasi di crescita.

In sinergia con RadiCifo L 24 la metodologia Cifo consiglia l’abbinamento con Foxter 520 + Micro, concime liquido che associa ad elementi fondamentali quali Azoto e Fosforo due microelementi catalizzatori delle prime fasi di crescita: Zinco e Manganese.

COME UTILIZZARLI: METODOLOGIA

Prodotti Epoca d’intervento
Dosaggi
RadiCifo L 24

+

Foxter 520

Post-trapianto in fertirrigazione almeno 2 interventi a distanza di 10-15 giorni 5 L/Ha

+

20 L/Ha

 


Unibor più

CARATTERISTICHE

UNIBOR PIÙ è un formulato che contiene Boro in elevata concentrazione, caratterizzato da alta solubilità e assimilabilità. Il Boro è un microelemento nutritivo necessario per la formazione di fiori, frutti e radici.

Inoltre, favorisce notevolmente la fecondazione e regola nella pianta l’assorbimento dei macroelementi ed il trasporto degli zuccheri. Nelle colture incrementa l’allegagione, cioè il numero dei frutti prodotti, nonché la produzione degli zuccheri.

UNIBOR PIÙ È PARTICOLARMENTE INDICATO PER GLI INTERVENTI CORRETTIVI AL TERRENO.

UNIBOR PIÙ si applica sempre disciolto in acqua alla dose prescritta. Le applicazioni si rendono necessarie qualora le piante mostrino scarso sviluppo vegetativo o ridotta allegagione, conseguenti a carenze di Boro.

Sintomi caratteristici della carenza di Boro sono, ad esempio, l’acinellatura della Vite, la suberosi di alcuni fruttiferi, il mal del cuore della Barbabietola da zucchero, la crescita stentata del Tabacco, ecc.

CONFEZIONE

10 kg (2 sacchetti da 5 kg)

COMPOSIZIONE

Boro (B) 20,5% solubile in acqua.


Vigneto, favorire l’allungamento del grappolo e contrastare l’acinellatura

L’approccio nutrizionale di Cifo per ridurre l’eccessiva compattezza dei grappoli.

Grappoli eccessivamente serrati causano difficoltà nel passaggio di aria, soprattutto in cultivar quali Glera, Pinot, Sauvignon, Chardonnay, ecc., in queste condizioni, l’umidità all’interno del grappolo può risultare piuttosto elevata e fattori concominati quali lesioni causate da alterazioni fisiologiche (accrescimento repentino degli acini ed epidermide poco strutturata) o fattori di natura parassitaria come punture di insetti, possono incrementare notevolmente il rischio di attacco da Botrite e marciumi acidi, questi effetti si manifestano in campo attraverso una riduzione della resa, delle qualità dell’uva, oltre che una maggiore difficoltà d’impiego di fitofarmaci per proteggere il rachide.

Affinché i grappoli possano svilupparsi in maniera equilibrata è molto importante intervenire alla rottura delle gemme, una volta che germogli hanno iniziato lo sviluppo.

Per ottenere uve sane e di qualità elevata è fondamentale quindi supportare gli acini in fase di sviluppo attraverso interventi nutrizionali operati all’interno della finestra temporale compresa tra la fase di bottoni fiorali separati (BBCH 57) ed il momento di piena allegagione (BBCH 71), questi interventi sono mirati al mantenimento di un’elevata efficienza fogliare e all’irrobustimento delle difese meccaniche dei tessuti in accrescimento.

Fase di intervento: Acino-pepe Fase di intervento: Acino-pepe

In campo con un’innovativa strategia nutrizionale.

Per favorire l’allungamento e l’ottenimento di grappoli meno fitti la prassi comune prevede l’impiego di gibberelline di sintesi, col passare degli anni, però, questa pratica ha mostrato diversi fattori critici, diversi studi hanno evidenziato che, a partire dall’anno successivo alla somministrazione di questi formulati durante la fase di differenziazione a fiore delle gemme, il numero e la dimensione dei grappoli prodotti per ogni pianta subisce progressivamente una riduzione nel tempo, anche durante la stessa annata, l’impiego di ormoni può mostrare effetti molto variabili a seconda della stagione e non di rado ciò provoca effetti negativi anche sulla fioritura in atto.

Un protocollo nato in vigneto.

Una collaborazione nata nel 2020 tra i tecnici Cifo e Vi.V.O. Cantine ha dato frutto ad un protocollo nutrizionale nato con lo scopo di consentire ai soci conferitori di evitare i problemi più frequenti, tipici dei vitigni impiantati.

 

Attraverso un’analisi delle variabili agronomiche coinvolte, sono state impostate diverse prove in campo mirate a contrastare in maniera sostenibile, sia sul piano economico, sia sul piano ambientale, il fenomeno dell’eccessivo compattamento dei grappoli, il successo della strategia impostata è stato reso possibile grazie alla messa a punto di una strategia basata sull’impiego di un biostimolante in associazione ad una specialità nutrizionale a base di alghe, amminoacidi, meso e microelementi.

Le soluzioni impiegate.

Il protocollo prevede l’impiego in sinergie di due specialità: Sinerveg e Calcisan Green, a partire dalla fase BBCH 57, in cui i bottoni fiorali e gli assi secondari del rachide si separano, fino alla fase BBCH 61 di inizio prima fioritura.

 

Sinerveg è un biostimolante di origine naturale, consentito in agricoltura biologica, impiegato per via fogliare.

È ottenuto tramite uno speciale processo industriale che permette di preservare la naturale integrità funzionale degli estratti lignocellulosici di cui è costituito, il prodotto è stato formulato con lo scopo di fornire una forte spinta al metabolismo della pianta permettendo di mantenere la massima efficienza fogliare e metabolica.

Calcisan Green è una specialità utilizzata per via fogliare costituita da calcio, magnesio e Macrocystis integrifolia, un’alga gigante che, oltre ad apportare specifici nutrienti è in grado di “complessare” naturalmente i mesoelementi di cui è arricchito il formulato attraverso specifici polisaccaridi (alginati) contenuti, questa particolare caratteristica consente un migliore assorbimento e traslocazione dei nutritivi all’interno dei tessuti vegetali favorendo la sintesi delle protopectine cellulari, costituenti basilari delle lamelle mediane nelle pareti delle cellule.

Macrocystis integrifolia Raccolta manuale delle alghe

Un approccio in due step per favorire lo sviluppo di grappoli sani e di qualità.

Miscelare 2 L di Sinerveg e 3 L di Calcisan Green in soluzione impiegando un volume d’acqua di 200 L per ogni ettaro trattato.
Irrorare la vegetazione facendo attenzione che la soluzione raggiunga anche la superficie dei grappoli e ripetere il trattamento per 2 volte a distanza di 14 giorni.

I vantaggi direttamente riscontrabili.

I grappoli trattati tendono a raggiungere uno sviluppo maggiore e gli acini ad ingrossarsi in maniera costante ed equilibrata potendo beneficiare anche di una maggiore resistenza contro eventuali fattori di stress, grazie agli estratti del succo d’alga Macrocystis Integrifolia, la speciale formulazione con cui è veicolato il Calcio (Ca), conferisce robustezza ed elasticità alla buccia dell’acino, risultando in tal modo più resistente a lacerazioni fisiopatologiche ed attacchi parassitari.


Water management, evapotraspirazione sotto controllo grazie a Cifo

Le soluzioni Cifo per mitigare lo stress e ottimizzare l’uso dell’acqua (Water management)

Alla base di ogni sistema di coltivazione vi è la necessità di controllare e gestire parametri che riguardano sostanzialmente suolo, luce, fertilità e temperatura, ognuno di questi a sua volta influenza o viene influenzato da un unico elemento essenziale, ovvero l’acqua.

La pressione di questo elemento è ultimamente un tema molto studiato in quanto sempre più di frequente stiamo assistendo a primavere siccitose caratterizzate da forti escursioni termiche, seguite da periodi di piogge torrenziali che rappresentano nient’altro che il preludio a lunghi intervalli estivi con temperature roventi, sono situazioni che ormai rappresentano la norma in ogni stagione agraria e conseguenti sono anche i danni diretti alle colture come distruzione dell’apparato fogliare, ingiallimenti, allettamenti e stress di vario tipo.

Le insidie climatiche

Se l’andamento dovesse seguire quello degli ultimi 10 anni, nei mesi che seguiranno i periodi di siccità saranno sempre più frequenti e intensi, in particolare in aree come quella mediterranea e nell’Europa occidentale e determineranno, al di là delle implicazioni climatiche e ambientali, un aumento della scarsità d’acqua e difficoltà d’approvvigionamento soprattutto in una stagione in cui la maggioranza degli impianti si troveranno in piena produzione.

In effetti, in diverse province italiane gli agricoltori stanno già facendo i conti con l’aumento dei prezzi dell’acqua per l’irrigazione delle colture e inevitabilmente ciò determinerà anche un aumento dei costi finali di produzione.

La corretta gestione dell’acqua rappresenta, quindi, uno strumento fondamentale per garantire reddito agli agricoltori oltre che l’approvvigionamento del settore dell’agroindustria, tanto più a fronte dell’imminente maggior incertezza sulla sua fornitura.

Water management, evapotraspirazione sotto controllo grazie a Cifo Water management, evapotraspirazione sotto controllo grazie a Cifo
Siccità Allagamenti

Quali sono i sintomi ed i meccanismi coinvolti?

Alte temperature e scarsità d’acqua determinano la chiusura degli stomi da parte della pianta che tenta così di limitare la disidratazione dei tessuti vegetali, al contempo, rallentano anche i processi metabolici, inclusi quelli di assorbimento dei nutrienti e fotosintesi.

Quando questa condizione perdura nel tempo le radici perdono la capacità di assorbire la poca acqua residua nel suolo e anche i tessuti aerei iniziano presto a presentare segni visibili di degradazione della clorofilla, le piante colpite manifestano ingiallimenti, appassimenti e perdita di turgore dei tessuti che possono degenerare in abscissioni delle foglie fino a parziali o completi disseccamenti, il contenuto di clorofilla è, infatti, uno degli indicatori più utilizzati per valutare il livello di squilibrio metabolico nelle piante sottoposte a stress idrico.

Water management, evapotraspirazione sotto controllo grazie a Cifo
Schema della traspirazione della pianta

Per far fronte all’esposizione allo stress idrico, le piante hanno però sviluppato vari meccanismi fisiologici e biochimici per ridurre gli impatti dannosi, ad esempio, la produzione di osmoliti o composti osmoprotettori come prolina, glicina betaina e composti fenolici sono solo alcuni dei processi che le piante mettono in atto per migliorare la tolleranza alle condizioni di stress da siccità.

Ed è proprio studiando queste strategie naturali che in Cifo sono stati sviluppati specifici protocolli per le colture, grazie all’impiego di particolari specialità nutrizionali e biostimolanti in grado di influenzare e regolare meccanismi fisiologici fondamentali quali l’evapotraspirazione ed il turgore cellulare, in questo modo la pianta è messa nelle condizioni di produrre sempre al meglio anche quando si manifestano particolari condizioni di stress.

Turgore cellulare e ridotta evapotraspirazione: le due chiavi della strategia Cifo

Le soluzioni presentate da Cifo nascono all’interno della Strategia Gestione Idrica”, un protocollo sviluppato in campo e che punta alla massimizzazione dell’efficienza d’uso dell’acqua tramite il soddisfacimento di 3 criteri di giudizio presi come riferimento per lo sviluppo della strategia:

✔️ Selezione delle migliori tecnologie formulative
✔️ Analisi chimico fisiche su piante e suoli
✔️ Test di efficacia in varie condizioni pedo climatiche

Questi tre parametri hanno permesso di individuare le matrici nutrizionali che presentassero il miglior rapporto tra efficacia e contenimento dei costi in un’ottica di massimizzazione del ritorno economico dell’investimento per l’agricoltore (ROI).

Il risultato di questa ricerca ha portato alla selezione di due formulati commerciali ottenuti con tecnologie a ridotto impatto ambientale: Macys BC 28 e SinerVEG, entrambi impiegabili ai seguenti dosaggi

Prodotto Dose Applicazione
Macys BC 28 2 L/ha Dalle fasi di invaiatura/maturazione frutti
SinerVEG 2 L/ha Dalle fasi di invaiatura/maturazione frutti

La combinazione di questi due formulati permette di sfruttare a pieno i benefici apportati da alghe, estratti vegetali ed altre sostanze bioattive in un’azione sinergica che manifesta a pieno i suoi effetti attraverso un mirato contenimento dell’evapotraspirazione, l’accumulo di osmoprotettori all’interno della cellula vegetale e l’incremento del turgore cellulare.

Water management, evapotraspirazione sotto controllo grazie a Cifo
SinerVEG e Macys BC 28

Due specialità in azione

Macys BC 28 è un potente biostimolante impiegabile anche in agricoltura biologica costituito al 100% dal succo concentrato dell’alga Macrocystis integrifolia, in grado di influenzare positivamente la fisiologia della pianta e predisporre le basi per superare tutti i momenti di stress del periodo.

La presenza inalterata di numerose sostanze biologicamente attive contenute naturalmente all’interno dell’alga stessa, in particolare laminarine, betaine ed alginati, induce la sovra espressione di alcuni geni coinvolti nella segnalazione dello stress, come la sintesi dell’ABA e di antiossidanti, il metabolismo dell’azoto ed il mantenimento dell’attività fotosintetica, tutte queste modificazioni fisiologiche consentono una migliore mitigazione dello stress ossidativo ed una migliore efficienza nell’uso dell’acqua (maggiore conduttanza stomatica e migliore attività fotosintetica).

🧐 Per approfondire: Come funziona Macys BC 28

Foto ad alta risoluzione della pagina inferiore di una foglia di vite – confronto tesi su turgore cellulare

Water management, evapotraspirazione sotto controllo grazie a Cifo Water management, evapotraspirazione sotto controllo grazie a Cifo
Tesi aziendale Tesi Cifo

SinerVEG, è un agente biostimolante della crescita e dello sviluppo delle piante d’origine naturale, a base di estratti lignocellulosici, consentito in agricoltura biologica, che fornisce carbonio vegetale prontamente assimilabile in assenza di azoto organico, stimola la fotosintesi clorofilliana potenziando l’attività fisiologica della pianta agendo sul metabolismo primario e secondario.

Utilizzato per via fogliare in abbinamento a Macys BC 28, permette di regolare la pressione osmotica e di ottimizzare il contenuto idrico all’interno dei vacuoli migliorando il turgore cellulare e rendendo la membrana più elastica e più resistente ai danni causati da eccessive precipitazioni o al contrario da lunghi periodi di secco garantendo un risparmio significativo del consumo d’acqua.

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WEBINAR BIOSTIMOLANTI IN ORTICOLTURA

Ottimizzare l’uso dei mezzi tecnici

Andrà in scena giovedì 16 settembre 2021 dalle 17.00 alle 18.30, un webinar incentrato su una delle idee tecniche più avanzate nella coltivazione delle ortive, l’utilizzo dei biostimolanti.

Quando si ha a che fare con colture delicate dal punto di vista della gestione colturale e fitosanitaria come le orticole da consumo fresco non è facile mantenere elevata la qualità in campo. Il rischio di lasciarsi sfuggire dei fattori cruciali per il buon andamento della coltura, come il terreno e l’andamento climatico, è dietro l’angolo. Diventano quindi cruciali una buona gestione della fertilizzazione, unita alla prevenzione contro le malattie e al mantenimento del turgore della foglia, fondamentale nella quarta gamma. Ancor più nel biologico. Problemi che possono essere affrontati anche con l’uso dei biostimolanti.

L’incontro, organizzato da Edagricole in collaborazione con Cifo, potrà essere seguito gratuitamente on line, previa registrazione. E ospiterà gli interventi di due professori universitari specialisti del settore orticolo, dei tecnici Cifo, di due coltivatori di punta.

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WEBINAR FARE REDDITO CON I CEREALI A PAGLIA

A seguito della firma dell’accordo nazionale tra Cifo e Confagricoltura, volto a migliorare la sostenibilità delle produzioni agricole, proseguono gli incontri di formazione organizzati dai due partner, che stanno riscuotendo grande interesse lungo tutta la Penisola.

Il prossimo webinar, dedicato al tema “Come fare reddito con i cereali a paglia”, è in programma lunedì 4 ottobre, alle 17,30, ed è organizzato da Confagricoltura Emilia Romagna con la partecipazione di Cifo – azienda leader nel settore della nutrizione vegetale, in particolare in biostimolanti e fertilizzanti speciali e di Hort@, spin off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, nata con l’obiettivo di trasferire alla pratica agricola l’innovazione proveniente dal mondo della ricerca tramite la fornitura di servizi altamente qualificati alle filiere agricole e agroindustriali, con lo scopo di incrementarne la competitività e la sostenibilità e di garantire e accrescere la sicurezza alimentare.

Ad aprire i lavori sarà Marcello Bonvicini Presidente Confagricoltura Emilia-Romagna, che introdurrà l’incontro e lascerà poi spazio alla relazione di Lorenzo Furini, Presidente della Sezione Economica Regionale di Prodotto, settore cereali, che inquadrerà “Il frumento nello scenario commerciale italiano, europeo, mondiale”.

Seguirà l’intervento dedicato all’ “Importanza della nutrizione per una produzione di qualità e del ruolo della concimazione in pre-semina” che sarà affrontato da Pierluigi Meriggi, Presidente di Hort@.

Poi sarà la volta di Massimo Andreotti, Responsabile tecnico di Cifo, che illustrerà “Nuove tecniche di concimazione localizzata alla semina: Esperienze e prove in campo”.

A conclusione, Matteo Ruggeri, Coordinatore del settore cereali di Confagricoltura, presenterà grano.net®, il sistema di supporto alle decisioni (DSS) per una cerealicoltura sostenibile

Guarda il programma

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Agli iscritti verrà inviata una e-mail di conferma con allegato il link della piattaforma per partecipare gratuitamente al webinar.


Webinar: come aiutare le piante a produrre in condizioni difficili

L’andamento meteorologico ricopre un ruolo fondamentale in agricoltura influenzando il ciclo e la produttività delle colture.

I fenomeni climatici estremi, sempre più frequenti negli ultimi anni, sono determinanti nel rischio di insorgenza di organismi dannosi e stress abiotici come la scarsa disponibilità idrica e le alte o basse temperature. Come non farsi trovare impreparati?

Ne parliamo il 12 Maggio a partire dalle 17:30 in un evento digitale gratuito in collaborazione con Cifo dal titolo “Cambiamento climatico: come aiutare le piante a produrre in condizioni difficili”.


Webinar: Nuovi modelli e tecniche per una moderna olivicoltura

Il 25 maggio 2022, alle ore 16,30 saremo online, con L’Informatore Agrario come media partner, per parlare di nuovi modelli e tecniche per una moderna olivicoltura.

Per rendere competitiva la nostra olivicoltura è necessario partire dal campo per permettere al frantoio di esprimere al massimo la qualità delle olive.

Questo obiettivo richiede di ripensare gli impianti e le principali gestioni agronomiche puntando sulla sostenibilità della nutrizione, che trova nei biostimolanti degli alleati preziosi e anche verso la difesa dalla mosca, avversità sempre più complessa da controllare con i metodi convenzionali.

Interverrano Franco Famiani ed Elissa Daher dell’Università degli studi di Perugia rispettivamente sui temi delle tipologie di impianto e delle tecniche di gestione per una olivicoltura innovativa e sostenibile e sui nuovi approcci e prodotti per il controllo della mosca delle olive.

A seguire Massimo Andreotti, sales support manager di Cifo illustrerà la nuova legge sui biostimolanti e sul loro impiego e Mirko D’Angelo sempre del supporto tecnico di Cifo si occuperà delle principali situazioni di stress da gestire in oliveto partendo da alcuni casi di successo.

Modera Lorenzo Andreotti de L’Informatore Agrario

L’evento è gratuito e partecipa al programma di formazione permanente

Partecipa al webinar


WIN 2020 e le sfide dell’agricoltura del futuro

I partner del grande progetto WIN-Worldwide Innovation Network si sono ritrovati il 13 e il 14 gennaio all’interno della comunità di San Patrignano (Coriano, Rimini) per l’importante momento di confronto sui temi scientifici, di scenario globale e che guardano all’agricoltura del futuro.

Centri di saggio, Università ed enti di ricerca nazionali ed internazionali, rappresentanti delle filiali, personale export e tecnici che a vario titolo sono coinvolti nello sviluppo dei prodotti e nel posizionamento tecnico a livello mondiale, hanno così avuto occasione di analizzare lo stato dell’arte delle attività di ricerca del gruppo. Si sono approfonditi i metodi utilizzati all’interno della ricerca e sviluppo come i biosaggi, la genomica, il 2D phenotyping, etc…e condiviso informazioni sui nuovi prodotti testati nelle performance agronomiche e dunque di imminente lancio, seguendo il percorso che negli ultimi anni ha visto l’uscita di numerosi biostimolanti, corroboranti e prodotti a base di microrganismi.

L’amministratore delegato e presidente del gruppo Leonardo Valenti nel discorso di apertura ha illustrato i punti fondamentali del percorso di crescita e di successo delle aziende del gruppo e ha illustrato anche gli obiettivi e le sfide che il settore richiede nei prossimi anni con riferimento alle mutate condizioni di mercato, regolatorie e quindi competitive.

Nel corso dell’evento sono state presentate la nuova mission, la nuova vision nonché il logo che identificherà in maniera più immediata il gruppo BCI (acronimo di Biolchim-Cifo-Ilsa) nell’ambito degli eventi corporate e in alcune attività di relazione e di comunicazione con gli stakeholders.

Il gruppo, primo in Italia e tra i primi dieci nel mondo – è leader nella produzione e nella commercializzazione di fertilizzanti speciali in particolare di Biostimolanti, prodotti innovativi per le materie prime che li compongono e per le performances agronomiche che consentono di conseguire.

Una sezione dell’evento è stata dedicata ai plus delle tecnologie industriali che il gruppo possiede e che rappresentano un ulteriore punto di forza rispetto ai principali competitor perché permettono ai prodotti del gruppo di distinguersi per innovazione, efficienza e know-how. In questa sezione, in particolare, sono stati approfonditi i vantaggi industriali dell’idrolisi enzimatica e termobarica, dell’estrazione di composti di origine vegetale attraverso la CO2 supercritica e la produzione del succo di alghe macrocystis canadesi.

In chiusura di evento è stata prevista una importante sessione con Nomisma che ha affrontato con il professor Poma l’attualissimo tema di Regolamentazione ed innovazione ripercorrendo interessanti case studies di settori di business diversi da quello dei biostimolanti. Sono stati così forniti interessanti spunti di riflessione da un punto di vista economico ed in particolare in relazione ai rischi/vantaggi che le nuove regolamentazioni possono imporre/offrire ai diversi comparti industriali che hanno bisogno dell’innovazione come motore di crescita


Zinc Fast

CARATTERISTICHE

La formulazione di ZINC FAST, grazie alla complessa metodologia di produzione, permette di ottenere un prodotto ad alta concentrazione e di estrema purezza chimica, in grado di esaltare le funzioni biochimiche dello Zinco, in particolare la fotosintesi.

La presenza di particolari sostanze umettanti e adesivanti favorisce la completa copertura degli apparati della superficie fogliare stimolando l’assorbimento cuticolare e stomatico e agevolando una veloce traslocazione degli elementi nei tessuti.

Oltre alla cura delle carenze di Zinco, ZINC FAST è in grado di stimolare la produzione di auxine, favorendo la crescita cellulare e la maturazione dei semi.
Per le sue specifiche caratteristiche ZINC FAST previene e cura le fisiopatie dovute alla carenza di Zinco, ed in particolare: scarsa produzione e colorazione dei frutti, caduta anticipata dei frutti, scarsa radicazione, clorosi internervale e nanismo, germogli sbiancati nel mais, imbianchimenti internervali negli agrumi.

CONFEZIONE

1 L

COMPOSIZIONE

Zinco (Zn) solubile in acqua 10%


Zolfo Flow

CARATTERISTICHE

Zolfo Flow è un prodotto naturale in formulazione flowable (sospensione fluida) utilizzabile anche in agricoltura biologica.

Attraverso una serie di lavorazioni, si ottengono delle particelle di Zolfo estremamente fini che massimizzano l’assorbimento e l’efficacia del prodotto.

La presenza di particelle micronizzate facilita inoltre la “dispersione in acqua”, favorendo l’omogeneità di distribuzione.

Per le sue caratteristiche, anche a basse temperature (fino a 0°C) il prodotto mantiene inalterate le sue caratteristiche chimico – fisiche.

A temperature fino a -18°C il prodotto resta fluido ma leggermente viscoso e non gela.

Con questo tipo di formulazione Zolfo Flow si uniforma velocemente nelle apparecchiature irroratrici e con volume di acqua idoneo, si ottiene una distribuzione uniforme sulle piante rispetto agli altri formulati in polvere.

Grazie alle sue caratteristiche il prodotto non macchia ed ha una maggiore persistenza e resistenza al dilavamento.

L’elemento Zolfo è importante per le piante in quanto è un meso elemento che partecipa alla sintesi delle proteine formando amminoacidi solforati come Metionina e Cisteina.

Zolfo Flow esplica un’azione di supporto alle naturali difese endogene delle piante che, insieme ai noti effetti dello Zolfo, costituisce una naturale barriera, tale meccanismo è regolato dalla Cisteina e dal Glutatione che sono tra i principali attivatori dei sistemi di resistenza endogena delle piante.

CONFEZIONE

10 L

COMPOSIZIONE

Zolfo (S) totale 40%


Zucchino, con Cifo, la produttività non si ferma!

L’esperienza di chi ha migliorato produzione e qualità.

Per avere produzioni elevate e di qualità, nell’orticoltura professionale serve più che una semplice concimazione minerale. Un terreno fertile, vivo e attivo è il primo alleato per una produzione orticola costante e sostenibile nel tempo. L’esperienza sul campo lo dimostra: nutrire il suolo significa nutrire meglio anche le colture.
Lo sa bene Giovanni De Marchis, orticoltore di Terracina (provincia di Latina), che grazie all’approccio tecnico proposto da Cifo è riuscito a migliorare sensibilmente le rese e la qualità nei suoi impianti di zucchino.

 – Con l’aiuto dei tecnici Cifo e i prodotti giusti, ho raggiunto risultati eccellenti. Le mie piante sono produttive e in forze, raccolto dopo raccolto –

Racconta Giovanni, soddisfatto dei progressi ottenuti nella sua azienda agricola.

L’azienda De Marchis, un esempio di orticoltura moderna ed efficiente.

Con una superficie complessiva di 8 ettari, di cui 4 sotto serra, la Società Agricola De Marchis produce zucchine, pomodori, melanzane e fragole destinate principalmente alla grande distribuzione organizzata. In questi mercati, per rimanere competitivi, è fondamentale mantenere standard qualitativi elevati tutto l’anno.

Zucchino la produzione non sferma

La serra di zucchine visitata a inizio maggio mostra piante robuste, in produzione continua da novembre.

– In questo ciclo abbiamo raccolto uno zucchino al giorno per pianta nell’ultimo mese: un risultato che parla da sé –

spiega Giovanni.

Nutrire il terreno e la coltura con la strategia Cifo per le orticole.

L’approccio nutrizionale sviluppato da Cifo si basa su una nutrizione integrata del suolo e della pianta, capace di sostenere la coltivazione anche nelle fasi più complesse. Ciò è particolarmente utile per lo zucchino: pianta esigente e sensibile agli stress.

– Per incrementare la produttività, nutrendo il suolo ed evitando arresti di crescita, abbiamo sviluppato una strategia che si basa sull’azione di tre prodotti speciali: Blok Sinergy™, Blok L™ e Cifoumic®

spiega Giacinto Glave, Product Manager di Cifo.

  • Blok Sinergy™, inoculo di funghi micorrizici, applicato in fertirrigazione, fornisce microrganismi utili che creano un rapporto simbiotico con l’apparato radicale. Il risultato? Viene favorita la vitalità del suolo, potenziato l’assorbimento dei nutrienti e promossa l’efficienza delle sostanze nutritive.
  • Blok L™, specialità a base di Macrocystis integrifolia e terpeni naturali, stimola l’attività microbica nel suolo, favorisce il rinnovo ed il rinforzo radicale, aiutando la pianta a reagire alle avversità ambientali e preservare la produttività anche in condizioni difficili.
  • Cifoumic®, biostimolante con acidi umici e fulvici, contribuisce al miglioramento della struttura e della fertilità del terreno, favorendo al contempo lo sviluppo delle radichette assorbenti. Questo aiuta la pianta a sostenere il carico produttivo.
Zucchino la produzione non sferma

Questi prodotti, usati in sinergia, rappresentano una soluzione concreta per prendersi cura del suolo, contrastarne la stanchezza e ottimizzare le performance delle piante.

Gestire lo stress e mantenere alta la produttività anche in inverno.

Uno degli aspetti più complessi nella coltivazione dello zucchino è mantenere la produttività anche nei mesi freddi, quando le condizioni climatiche sfavorevoli possono rallentare lo sviluppo delle piante. Per questo, la strategia Cifo include anche Sinergon Plus™, un biopromotore specifico per supportare la crescita delle piante anche in caso di stress termico e fisiologico.

– Lo applichiamo nei periodi critici, come l’inizio primavera o l’autunno avanzato –

spiega Davide Gardellini, tecnico commerciale Cifo,

– In questo modo le piante non vanno in blocco e continuano a crescere e produrre –

Sinergon Plus contiene nutrienti, amminoacidi e peptidi di origine vegetale, che aiutano le piante a mantenere la funzionalità metabolica anche in presenza di sbalzi termici tra giorno e notte.

Radici forti, piante produttive.

Il benessere dell’apparato radicale è l’obiettivo cardine della strategia Cifo. Le radici rappresentano il punto di contatto tra pianta e suolo e sono responsabili dell’assorbimento idrico e nutrizionale. Una rizosfera attiva e ben sviluppata è la base per produzioni elevate e durature.

Zucchino la produzione non sferma Zucchino la produzione non sferma

Nella serra di Giovanni, dopo cinque mesi di coltivazione, le zucchine mostrano un sistema radicale ancora attivo, con radici nuove che si formano continuamente. Gli effetti? Fino a dieci frutti in formazione per pianta e uno stato vegetativo eccellente, senza segni di stress.

– Guardando le piante si capisce subito la differenza. Il terreno è vivo, le zucchine vengono raccolte regolarmente e sono di calibro uniforme. È la prova che stiamo lavorando nella giusta direzione –

afferma Giovanni con orgoglio.

Conclusioni

La testimonianza dell’azienda De Marchis dimostra concretamente come un approccio integrato alla nutrizione – che considera sia la pianta che il suolo – possa fare la differenza nella produzione orticola, soprattutto in colture esigenti come lo zucchino.

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