Da oggi nuova estensione d’impiego per T34 Biocontrol®, il biofungicida di Cifo
Con circa 14.000 ha (CSO, 2018), di cui per il 98% in pieno campo, l’Italia si afferma leader mondiale per la coltivazione di radicchio, grazie anche ad un export che ha superato i 5 milioni di euro nei primi 9 mesi del 2021.
L’importanza strategica del comparto però non si ferma solo a questa coltura: con più di 10.000 ha coltivati (Istat, 2020), l’Italia rappresenta a livello europeo il secondo Paese europeo per volumi di produzione di lattuga da pieno campo ed uno dei primi 5 Paesi a livello mondiale.
Non meno considerevoli sono le coltivazioni di spinacio in piena aria, che con circa 6.000 ha (Istat, 2017) presenta un trend crescente di anno in anno.
Dati i volumi di produzione e l’importanza economica delle colture appena citate, emerge chiara la necessità di un accurato controllo, con cure ed attenzioni in grado di scongiurare i danni provocati da patogeni fungini ed assicurare la buona riuscita del ciclo colturale.
Una storia di successo
Il 2019 rappresenta l’anno in cui Cifo, dopo aver ottenuto l’autorizzazione per l’impiego nelle colture di solanacee, cucurbitacee e garofano in serra, ha avviato la commercializzazione del fungicida biologico T34 Biocontrol®.
Da allora, l’implementazione della specialità all’interno dei protocolli agronomici Cifo ha riscosso di anno in anno una crescente popolarità all’interno di varie filiere.
Prova su pomodoro
Trattato con spore | Trattato con T34 Biocontrol® |
Pre-trattamento | Post-trattamento |
Il successo riscosso in campo è il frutto di un lungo lavoro di ricerca che ha permesso di isolare e potenziare l’azione di quei microrganismi utili, in grado di instaurare benefici rapporti di interazione con la pianta e di fungere da barriera contro le avversità fungine della rizosfera.
Oggi T34 Biocontrol® amplia il suo spettro d’azione potendo beneficiare dell’autorizzazione per l’impiego contro Sclerotinia spp. anche nelle colture di lattuga ed ortaggi da foglia in pieno campo.
Le avversità
Le avversità provocate da funghi del genere Sclerotinia spp. rappresentano tra le maggiori cause di marciumi al colletto e marciumi basali, essendo quelle più diffuse ed in grado di compromettere in maniera grave la coltivazione della colture da foglia.
Attualmente una delle maggiori sfide in questo comparto riguarda il garantire una costanza delle rese e della qualità di frutta e ortaggi nonostante condizioni di campo non sempre ottimali.
Un suolo alterato infatti non rappresenta unicamente un fattore limitante per la corretta funzionalità dell’apparato radicale della pianta ma, in maniera ancor più critica, può costituire una forte barriera nei confronti della disponibilità di elementi nutritivi, nonostante la disponibilità di partenza possa attestarsi anche su valori ottimali.
Non potendo trarne vantaggio, le piante già indebolite risulteranno più suscettibili a fisiopatie ed alterazioni che porteranno ad un calo della resistenza agli stress ambientali e delle caratteristiche qualitative dei raccolti.
Un complesso meccanismo d’azione
Cifo, azienda capofila nel settore della nutrizione speciale delle colture, dopo anni di studio approfondito del microbioma del suolo ha lanciato un prodotto contenente conidi del fungo Trichoderma asperellum del ceppo T34, che lo rendono un formulato dalle caratteristiche uniche sul mercato: questo particolare ceppo di Trichoderma asperellum, è unico sia per la sua concentrazione, con 12 miliardi di conidi (forma prontamente attiva per la colonizzazione), sia per il suo triplice meccanismo d’azione:
- Azione preventiva: rapida colonizzazione della radice con sottrazione degli spazi e dei nutrienti, forte competizione con i funghi patogeni. Innalzamento delle difese endogene delle piante che determinano un ambiente ostile per lo sviluppo dei funghi patogeni.
- Azione curativa: capacità del T34 Biocontrol® di agire su piante con attacco in atto, determinando un’azione di parassitismo sul fungo patogeno e sintesi di sostanze antibiotiche che determinano il blocco del metabolismo e la morte dei funghi patogeni.
- Azione stimolante: T34 Biocontrol® svolge un’azione secondaria di stimolo sull’apparato radicale che ne permette una maggiore crescita ed efficienza, grazie alla simbiosi che si genera tra il microrganismo e la pianta.
Una via più sostenibile per il controllo delle avversità del suolo
Un prodotto efficace per piante ed utilizzatori, ma anche sicuro per la salute del suolo e il mantenimento della sua biodiversità, in grado di creare le condizioni ottimali per i successivi cicli colturali.
T34 Biocontrol® non rappresenta solo un’ottima alternativa ai fungicidi tradizionali, ma un prodotto di nuova generazione che permette di ottenere risultati più stabili nel tempo e più sostenibili per l’ambiente, esso infatti:
- È totalmente biologico.
- Non ha tempi di carenza e non lascia residui.
- Non produce contaminazione nel suolo o nell’acqua.
- Grazie ai suoi molteplici meccanismi di azione non genera fenomeni di resistenza.
- Riduce le popolazioni dei principali patogeni del suolo (concorrenza, parassitismo, antibiosi).
- Favorisce la pianta (attivazione della sua risposta immunitaria) e la solubilizzazione degli elementi minerali nel terreno.
- Non danneggia altri organismi benefici del suolo, api o fauna ausiliaria, uccelli o organismi acquatici.
Come utilizzare T34 Biocontrol®
Modalità d’impiego | Dose | Periodo di applicazione |
Incorporazione al substrato di crescita | 10 g/m3 | Prima della semina |
Incorporazione al substrato di propagazione | 0,5 g/1000 m2 | Prima o immediatamente dopo la semina |
Trattamento per irrigazione al suolo | 250 g/ha | Al trapianto ripetuto per 2 volte |
Si consiglia l’abbinamento in fertirrigazione per supportare il lavoro di T34 Biocontrol® con Cifoumic, Supernat 93, RadiCifo L24, Azomin, Sinergon R.