Semine e trapianti delle colture orticole

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Clima, acqua e suolo: le soluzioni Cifo che garantiscono una perfetta sinergia tra gli elementi

Il tanto sperato arrivo delle piogge primaverili, dopo un lunghissimo periodo di siccità a cui non si assisteva da 30 anni, ci ricorda che il clima, dopo un inizio stentato, è ormai quello tipico primaverile e che le condizioni sono favorevoli per avviare tutte le fasi di preparazione alle semine o ai trapianti che caratterizzano tale periodo.

Sia in pieno campo che in ambiente protetto (serra o tunnel), gli agricoltori si stanno avviando verso le fasi iniziali del ciclo di produzione di colture quali pomodori, peperoni, melanzane, patate, fragole, meloni ed altri ortaggi da frutto, a foglia o bulbo.

Tutte queste colture presentano caratteristiche e necessità agronomiche differenti ma la loro gestione è sempre riconducibile a 3 variabili fondamentali: clima, acqua e terreno.

Riguardo il primo fattore, purtroppo le opzioni in mano all’agricoltore non lasciano molte scelte.

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Sebbene appaia ormai impensabile contrastare direttamente i fenomeni derivanti dal cambiamento climatico, il progresso tecnico dei protocolli di campo applicati in agricoltura ha portato negli anni a notevoli miglioramenti nella gestione colturale, e se si parla di prime fasi post-trapianto, molti sono i passi in avanti svolti per quello che riguarda le fasi di attecchimento e sviluppo dell’apparato radicale.

Attraverso un miglior controllo dei restanti due parametri (acqua e terreno), si è anche maturata, oggi, una maggior consapevolezza che il terreno non è più inteso come un substrato ma assume un ruolo centrale attraverso la biodiversità della flora batterica e fungina all’interno del sistema suolo-pianta.

Le Specialità Cifo per partenze al Top.

Concentrandosi su ognuna di queste 3 variabili e sul rapporto causa-effetto che le lega, il reparto R&D di Cifo ha studiato e realizzato 3 formulati specifici ognuno in grado di aiutare e stimolare le piante nelle prime fasi, garantendo sia l’effetto starter, sia il potenziamento della fertilità del suolo, sia lo stimolo al superamento degli stress di vario tipo.

Se si considerano le escursioni termiche caratterizzanti questo periodo, con temperature diurne tipiche primaverili e quelle notturne ancora vicine a quelle invernali, piogge totalmente assenti nelle settimane precedenti e sicuramente abbondanti nelle prossime, nonchè possibili temporali in grado di scaricare in poche ore importanti quantità di acqua, è possibile affermare con certezza che gli stress a cui vanno incontro queste colture sono diversi.

Risulta quindi importante in questa fase sostenere lo sviluppo delle piante garantendo un giusto mix ed equilibrio di nutrienti e sostanze biologicamente attive che aiutino le stesse a superare sia gli stress termici e idrici, sia a migliorare l’attecchimento attraverso un maggiore sviluppo di radici secondarie.

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Effetto Starter.

RadiCifo L 24 è una specialità utilizzabile in fertirrigazione contenente un mix di matrici organiche tra cui acidi umici, fulvici, alga Macrocystis Integrifolia e L-Triptofano, che lavorando in sinergia creano le condizioni ottimali nella rizosfera per lo sviluppo delle radici, garantendo l’ottimale attecchimento delle colture.

Grazie alla presenza delle componenti bioattive contenute nell’alga Macrocystis Integrifolia le giovani piante possono trarre beneficio sia attraverso un’azione termoregolatrice che ne incrementa la resistenza a seguito di stress termici o idirici, sia un’azione hormone like che stimola lo sviluppo dell’apparato radicale e la fisiologia della pianta durante le prime fasi di crescita.

Il dosaggio consigliato è di 10 – 15 L/ha (1 – 1,5 L/1000 m2), a partire dalla fase di trapianto e ripetendo l’intervento ogni 7-12 giorni.

Potenziamento della fertilità del suolo.

Gli Acidi umici e fulvici contenuti all’interno di Cifoumic agiscono positivamente sulla fertilità del suolo ed esplicano un’azione biostimolante mirata a stimolare l’attività biologica nel terreno attraverso un potenziamento dell’attività dei microrganismi del suolo, ma non solo.

Usato in fertirrigazione alla dose di 4 – 6 kg/ha permette alla pianta di incrementare lo sviluppo delle radichette assorbenti ed assorbire con migliore efficacia nutrienti quali fosfati, ferro, microelementi ecc., grazie ad un’azione complessante e protettiva.

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Coltivazione in suoli con condizioni difficili.

Funghi come Fusarium, Pythium, Rhizoctonia, Sclerotinia, Phytopthora possono azzerare le produzioni, portando con rapidità le piante alla morte.

L’eccessiva e prolungata umidità o i ristagni a cui sono esposte le radici delle piante, determinano le condizioni favorevoli per l’attacco dei funghi patogeni.

Il fungicida biologico T34 Biocontrol a base di Trichoderma asperellum, in formulazione in conidi del ceppo T34, è unico sia per la sua concentrazione, con 12 miliardi di conidi (forma prontamente attiva per la colonizzazione), sia per il suo innovativo meccanismo d’azione.

Impiegato in fertirrigazione o incorporato direttamente nel substrato è in grado di esplicare 3 azioni in maniera simultanea.

  • Azione preventiva: rapida colonizzazione della radice con sottrazione degli spazi e dei nutrienti, forte competizione con i funghi patogeni. Innalzamento delle difese endogene delle piante che determinano un ambiente ostile per lo sviluppo dei funghi patogeni.
  • Azione curativa: capacità del T34 Biocontrol di agire su piante con attacco in atto, determinando un’azione di parassitismo sul fungo patogeno e sintesi di sostanze antibiotiche che determinano il blocco del metabolismo e la morte dei funghi patogeni.
  • Azione stimolante: T34 Biocontrol svolge un’azione secondaria di stimolo sull’apparato radicale che ne permette una maggiore crescita ed efficienza, grazie alla simbiosi che si genera tra il microrganismo e la pianta.