Negli ultimi anni sempre più coltivatori hanno compreso l’importanza di effettuare una concimazione autunnale nel loro frutteto, vigneto o oliveto.
Da cosa nasce questa esigenza? È stato dimostrato infatti, attraverso analisi e ricerche scientifiche, che il ciclo vegetativo della pianta non si conclude nel momento della raccolta, bensì prosegue fino all’arrivo delle temperature invernali (al di sotto dei 10°C circa), per entrare in quella fase chiamata dormienza vegetativa.
In quel lasso di tempo, infatti, la pianta continua a vegetare, ed anzi è proprio in questo periodo che accumula più sostanze nutritive da utilizzare poi la primavera successiva durante la fase di ripresa vegetativa.
Più precisamente, fino alla completa caduta delle foglie la pianta assorbe – attraverso un’attività radicale intensa sino a fine ottobre per i fruttiferi e novembre per la vite – quegli elementi nutritivi che assieme ai fotosintetati elaborati dalle foglie in post-raccolta verranno traslocati dalle stesse agli altri organi della pianta, andando a costituire le riserve per il ciclo colturale successivo.
Per assicurare una buona fruttificazione nell’annata successiva è importantissimo l’accumulo di elaborati (zuccheri ed amminoacidi in primis), e di microelementi all’interno gemme, come garanzia di una buona fertilità dei fiori, quindi della fecondazione. Altro elemento essenziale da apportare durante la concimazione autunnale è l’Azoto, in quanto è stato scoperto che dalla ripresa vegetativa alla fioritura l’assorbimento di tale elemento risulta modesto e lo sviluppo dei germogli e la fioritura avvengono di conseguenza a spese delle riserve accumulate negli organi legnosi e nelle radici durante l’assorbimento autunnale. È doveroso sottolineare, infatti, che gli apporti organici invernali non sono in grado di sostituire la concimazione autunnale, e che il periodo ideale per eseguirla è tra settembre – ottobre, attraverso fertilizzanti a rapido effetto.
I risultati che si possono ottenere da una concimazione autunnale – supportati da sperimentazioni pluriennali – sono un migliore equilibrio vegeto produttivo, aumento della fertilità delle gemme a fiore, aumento della produzione ed infine una riduzione dell’alternanza produttiva, punto cardine fondamentale per mantenere elevata e costante la redditività dei frutteti.
Altro fattore da non sottovalutare è la temperatura: le temperature di inizio autunno consentono un buon assorbimento (l’importante è non scendere al di sotto dei 10-12 °C); l’epoca di concimazione può variare anche in base alle colture: comunemente entro ottobre per fruttiferi, fino a novembre invece per la vite.
È importante non confondere però la concimazione autunnale con quella primaverile: le due concimazioni sono complementari tra loro, senza che l’una escluda l’altra; ciò va preso in considerazione per non superare le unità fertilizzanti previste annualmente dal piano di concimazione aziendale.
Cifo, da sempre al fianco degli agricoltori e di un’agricoltura ragionata e sostenibile, propone all’interno della sua gamma diversi prodotti per soddisfare ogni tipo di esigenza dal punto di vista varietale e pedoclimatico:
Distribuzione al terreno
I prodotti più consigliati sono Top N e Top 7-5-14: entrambi questi prodotti fanno parte della Linea Top, una linea ad alta efficienza nutrizionale ed a basso impatto ambientale.
L’elevata efficienza nutrizionale è data dalla cessione differenziata dell’azoto e degli altri elementi nutritivi: la linea nasce infatti dal processo altamente tecnologico FCH (Fully Controlled Hydrolysis), che oltre a mantenere il Carbonio Organico in una forma totalmente biodisponibile, contengono l’innovativa molecola APR (Attivatore Proteico della Rizosfera); il prodotto agisce a livello del suolo attivando l’attività degli organismi presenti nel terreno, a livello radicale aumentando la formazione di radici attive, migliorando l’assorbimento degli elementi nutritivi.
Tutti i prodotti della Linea Top sono inoltre utilizzabili in agricoltura biologica ai sensi della normativa vigente.
Applicazioni fogliari
Cifo consiglia diversi prodotti proprio per avere una soluzione precisa per ogni tipo di esigenza particolare:
BZ Fast
BZ Fast apporta alle colture Boro e Zinco, due microelementi fondamentali per il regolare sviluppo di fiori e frutti, per il metabolismo proteico e degli zuccheri, e per l’irrobustimento dei tessuti vegetali.
Le applicazioni nel post-raccolta sono consigliate proprio per aumentare la resistenza della pianta alle basse temperature invernali e per garantire una miglior ripresa vegetativa nella primavera successiva.
Negli impianti con terreni dove le piante presentano crescite stentate con rami poco sviluppati, consigliamo di fare trattamenti inserendo un prodotto che include tutti gli elementi nutritivi
Floral 20-20-20
Floral 20-20-20, come tutti i formulati della Linea Floral, offre la massima efficacia nella nutrizione fogliare, inoltre, l’elevata purezza degli elementi nutritivi contenuti, consente una rapida e completa solubilizzazione. Floral 20-20-20 consente di somministrare alla pianta la giusta quota di elementi nutritivi fondamentali, inclusi i microelementi, per ripristinare la naturale riserva nutrizionale e per affrontare nel modo migliore la ripresa vegetativa nella primavera successiva.
Mettiamo a riposo le piante ben nutrite per farle lavorare al meglio alla ripresa vegetativa.