Primavera in vigneto: la nutrizione è la chiave per gestire al meglio il risveglio vegetativo.
Nonostante il trend climatico sempre più mutevole degli ultimi anni, che ha reso gli inverni meno rigidi, con temperature miti che non soddisfano del tutto le ore di freddo necessarie alla giusta preparazione delle gemme, ci troviamo ancora una volta in una fase cruciale per la vite.
Le temperature medie che superano i 10°C segnano l’inizio di una rapida e vigorosa ripresa dell’attività linfatica della pianta, con conseguenti mutazioni nella sua fisiologia che portano all’emissione del cosiddetto “pianto” della vite.
Questo momento, sebbene possa apparire quasi evocativo, è di estrema importanza dal punto di vista agronomico, si tratta infatti del momento di riprendere il lavoro avviato durante la post-raccolta, quando gli interventi erano focalizzati sul nutrimento delle gemme e sull’accumulo di sostanze di riserva, questo assicura che le piante arrivino a questo punto con le giuste dotazioni nutritive.
Tuttavia, per garantire una risposta vegetativa uniforme alla ripresa e per mobilitare efficacemente le sostanze di riserva accumulate, è essenziale considerare sia la concimazione autunnale che quella primaverile come complementari. È importante progettarle insieme per non eccedere le unità fertilizzanti previste dal piano di concimazione aziendale.
Durante questa fase, gli interventi nutrizionali devono mirare a garantire una ripartenza uniforme, una migliore rimobilitazione delle sostanze di riserva, una fioritura omogenea e una buona protezione dalle eventuali gelate tardive.
Quali sono le reali necessità nutrizionali durante questa fase?
Durante la fase del “pianto” gli interventi nutrizionali contribuiscono a raggiungere target agronomici quali:
✔️ Uniformità della risposta vegetativa alla ripartenza. |
✔️ Migliore rimobilitazione delle sostanze di riserva accumulate quali zuccheri, amminoacidi, ecc. |
✔️ Fioritura omogenea e buona allegagione. |
✔️ Protezione dell’impianto da eventuali ritorni di freddo o gelate tardive. |
Proprio per questi motivi è fondamentale considerare la concimazione autunnale e quella primaverile come complementari e dunque progettarle insieme per non eccedere le unità fertilizzanti previste annualmente dal piano di concimazione aziendale.
Gli interventi consigliati.
Subito dopo il “pianto” è ormai consolidato il protocollo che prevede l’impiego in sinergia per via fogliare delle specialità di casa Cifo: SinerVEG e Calcisan Green, l’intervento è mirato al conseguimento di target quali:
✔️ Il conseguimento di una rapida ed uniforme ripartenza con effetto “booster”. |
✔️ Una migliore lignificazione dei tralci. |
✔️ Una buona uniformità di germogliamento. |
SinerVEG è un biostimolante di origine naturale consentito in agricoltura biologica e impiegato per via fogliare, ottenuto tramite uno speciale processo industriale che permette di garantire la naturale integrità funzionale degli estratti lignocellulosici di cui è costituito.
Il prodotto è stato formulato con lo scopo di fornire una forte spinta al metabolismo della pianta permettendo di mantenere la massima efficienza fogliare e metabolica.
Calcisan Green è una specialità utilizzata per via fogliare costituita da calcio, magnesio e Macrocystis integrifolia, un’alga gigante che rende il formulato estremamente attivo e performante, oltre ad apportare specifici nutrienti, è in grado di “complessare” naturalmente i mesoelementi di cui è arricchito attraverso specifici polisaccaridi (alginati) contenuti.
Questa particolare caratteristica consente un migliore assorbimento e traslocazione dei nutritivi all’interno dei tessuti vegetali favorendo la sintesi delle protopectine cellulari, costituenti basilari delle lamelle mediane nelle pareti delle cellule.
Queste le dosi consigliate:
Prodotto | Dose | Applicazione |
SinerVEG | 3 L/ha | Fogliare |
Calcisan Green | 5 L/ha | Fogliare |
E in caso di eventuali ritorni di freddo?
Dalla fase di “grappoli separati” gli interventi sono orientati ad incrementare la resistenza delle piante alle basse temperature, ritorni di freddo improvvisi, a favorire il regolare sviluppo dei grappoli e dei bottoni fiorali.
La specialità ideale da impiegare in queste fasi fino all’allegagione è Macys BC 28, un vero e proprio “succo” costituito al 100% dall’alga gigante Macrocystis Integrifolia, la cui caratteristica distintiva è caratterizzata proprio dal metodo di estrazione conservativo e dalla varietà delle componenti contenute: promotori di crescita naturali, betaine, laminarine, acido alginico, vitamine e nutrienti minerali mantengono intatte tutte le caratteristiche e le concentrazioni della materia prima di partenza.
Proprio per tali caratteristiche il prodotto garantisce un equilibrio nella risposta sia a livello radicale che a livello della vegetazione epigea.
Prodotto | Dose | Applicazione |
Macys BC 28 | 2-4 L/ha | Radicale/fogliare |